25/10/2023
(intanto rivediamo cosa è il "ba")
Questa statuina, che appartiene al corredo funerario di YUYA, come ricorda l'iscrizione geroglifica sulla base, rappresenta il ba del defunto, cioè uno spirito mobile, da cui la sua figurazione con uc***lo a testa umana che si sposta liberamente sulla terra, nel cielo e nel mondo sotterraneo ed è responsabile delle molteplici trasformazioni del defunto nell'Aldilà.
Con il termine egiziano ba, tradotto convenzionalmente con "anima", si intende la potenzialità di un essere di assumere forme sempre diverse, sia che appartengono alla sfera umana, sia che facciano parte di quella divina.
L'unione del corpo con il suo ba è premessa indispensabile alla sopravvivenza ultraterrena del defunto.
È la conservazione del corpo attraverso imbalsamazione a permettere al ba di ritrovare il corpo e di riunirsi a lui in eterno: così recita il capitolo 89 del Libro dei Morti, che deve essere pronunciato appunto sopra un volatile dal capo umano posto sul petto del defunto: che il mio bar venga a me è il defunto:
"Che il mio ba venga a me (è il defunto che parla) dovunque esso sia,... possa il mio ba vedere il mio corpo, possa riposarsi sulla mia mummia, che non sarà mai distrutta e non perirà".
La prece è seguita con il capitolo 61, scongiurando che il ba non sia strappato via dal defunto nell'Aldilà.
Calcare dipinto; alt. 13,5 cm;
Valle dei Re, tomba di Yuya e Tuya; scavi del Servizio delle Antichità Egiziano per conto di Th.M. Davis (1905);
regno di Amenhotep III (1387-1350 a.C.).
Il Cairo, Museo Egizio JE 95312
Fonte: "I tesori dell'Antico Egitto" White Star; foto web.