19/11/2015
E, in attesa del prossimo trekking, ecco la relazione di Giuseppe!
Grazie Giuse per le tue righe!
"Torre della della Penya
31 ottobre 2015
Un paio di giorni prima di questa escursione mi sentii per whatapp (così non si spende), con i miei amici e soci nel trek alguer, Gianluca e Laura.
Mi scrissero di andare a fare una passeggiata dalle parti di Capo Caccia. Io e Gianluca siamo amici da decenni e so che mi posso fidare (fino ad un certo punto.... chiunque sia un uomo sà che ogni amico che ci voglia veramente bene cercherà in un modo o nell'altro di traumatizzarti...... ed è già successo....ma questo ne scriverò un'altra volta ).
Ero già stato con questo nuovo gruppo un paio di domeniche prima per una piccola, ma bella, passeggiata a Monte Doglia, e li ho conosciuto un po' di persone nuove, loro amici, che hanno, da molto prima di me, la passione per questo sport. Sto parlando di Selly, Silvia e Valentina. È stata una bella domenica e speravo di rincontrarle in questa giornata.
Una cosa però avevo imparato dalla precedente escursione. Non avevo attrezzatura adeguata.
Non che serva un granchè, credetemi, anche delle semplici scarpe da tennis ed una tuta vanno bene all'inizio, ma, dal momento che mi divertii parecchio, decisi di spendere un 100 euro da Decathlon.
Credetemi, se avete intenzione di acquistare dell’attrezzatura, fatevi accompagnare o, perlomeno consigliare, dalla nostra presidentessa, Laura. È vero 100 euro non sono pochi, ma sono giusti se spesi bene. E lei mi ha fatto fare un ottimo investimento. L'investimento dovrebbe farlo anche Decathlon, assumendola.
Comunque, tornando a noi, decisi di chiamare la mia cara amica Laura, che ha accettato.
Due brevi righe su di lei. Io e Laura abbiamo fatto l'università assieme e siamo amici da allora. Ma veramente amici. Lei ha la mia stessa passione per il lavoro e per molte altre cose. E soprattutto ha voglia di mettersi in gioco. Sta affrontando un percorso di studi post laurea veramente duro, secondo me. Non vi dirò di più. Se vorrà, ve lo dirà lei.
Vi dico solo che queste escursioni fanno parte della sua preparazione. È una persona coraggiosa. A volte avventata. Ma è coraggiosa. Ed è questo quello che mi piace di lei.Quindi ha risposto subito di si.
Ma proseguiamo.
Quindi, una volta che passai a prendere Laura mi diressi verso il luogo d’incontro. Che era alle 9:00 del mattino. A Fertilia. Ed io abito a Sassari. 40 km di distanza.
Un consiglio a chiunque abbia voglia di intraprendere questa attività: abituatevi all'idea di alzarvi presto e fare chilometri. Non fatevi spaventare. Ne vale la pena. Sempre.
Quindi eravamo:
Gianluca
Laura
Selly
Valentina
Silvia
Laura Tanda
il fidanzato di Silvia, Francesco (uno dei soci fondatori e guida)
l'amico di Gianluca, Angelino.
E Bachisio.
Si ci sono un paio di persone in più. Il gruppo piano piano cresce. E se verrete con noi capirete perchè si ha voglia di rincontrarsi.
Dopo il caffè rituale andammo al bel vedere di Capo Caccia.
Come dice il nome stesso è veramente un bel vedere. Da li si può vedere tutto il golfo, fino ad Alghero. E la giornata era veramente bella. Il sole era caldo ma non soffocante. Si respirava una bell’aria. Pulita. Rilassante. La vista poi continua sul versante opposto. Camminando un po' in salita si può vedere l'isola della Foradada, che è anche il simbolo dell’associazione. Questo è uno spettacolo che possono vedere tutti.Ma qui vi voglio parlare dello spettacolo che si vede da un'altra prospettiva. Seguendo i nostri capogruppo, quindi, ci incamminiamo e iniziamo la salita, al momento della partenza eravamo a circa 26 metri sopra il livello del mare. Dopo pochi minuti di camminata semplice arriviamo sul primo grande spettacolo. Cala Inferno.La scogliera precipita verso il mare, si vedono e si sentono le onde che infrangono sulle pareti fino alla piccola spiaggia in ciottoli che conclude questa piccola, ma bellissima cala.Il mare era trasparente, si vedevano i gabbiani ed i cormorani si facevano ben sentire. Purtroppo non è più come quando ero bambino. Mi ricordo che erano veramente tanti. Forse il pesce non è più quanto un tempo. Forse l'entroterra fornisce più cibo. Anche se non di qualità. Comunque questo spettacolo mantiene tutto il suo fascino. Forse un po' malinconico.Proseguiamo la salita seguendo gli omini che qualche altro ha costruito prima di noi.Per chi non sapesse di che parlo, gli omini sono dei piccoli mucchietti di pietra che si dispongono lungo il percorso per indicare la via. Si costruiscono con pietre trovate sul posto, rispettando l'ambiente circostante. Nessuno ha intenzione di sconvolgere il paesaggio ma solo di evitare di perdersi.(A proposito. È consigliato indossare almeno un indumento dai colori vivaci. Nel caso che ci si perda sarà più facile individuarvi, per i soccorsi.)La camminata continua ed offre spettacoli fantastici.A questo punto siamo a circa 100 metri sul livello del mare, quasi sempre costeggiandolo. Vi posso assicurare che però che il bello di queste gite non è dato solo dalle cose che si possono vedere e mostrare attraverso le foto. Infatti non posso allegarvi tutti i vari profumi dei fiori e del rosmarino selvatico, il rumore degli insetti ma soprattutto la compagnia. Puoi andare in posti bellissimi, ma se non ci vai con le persone giuste, rischi di perderti molto.Non è questo il caso.Proseguendo la nostra camminata vi voglio segnalare un piccolo sentiero dove è più facile camminare. Credo che a quel punto fossimo intorno ai 150 metri. Quando si arriva a quel punto bisognerebbe voltarsi e guardare il profilo ci capocaccia. Quello che non si vede dalle cartoline.A me è sembrato il profilo di un uomo che guarda il mare.Comunque proseguendo, sempre in salita, da lì dopo un po' si arriva alla torre della Penya: la nostra meta.Questa costruzione era una torre di vedetta. Da li infatti si può vedere sia un grande tratto di entrambi i versanti della costa. Anni fa vi era un colonia penale. E da li si potevano avvistare in modo molto chiaro se qualche galeotto avesse avuto intenzione di scappare.Oltretutto, si poteva vedere se qualche nave nemica stesse circumnavigando il promontorio. Con un fuoco di segnalazione si poteva avvisare le altre torri. Immediatamente l'allarme sarebbe giunto ad Alghero. Quindi, la sua posizione ad oltre 200 metri sopra il livello del mare era il luogo ideale.Uno degli altri aspetti positivi di questa attività: vieni a conoscenza di pezzi di storia che altrimenti ti rimarrebbero sconosciuti.Dopo aver mangiato qualcosa, esserci riposati, e fatto qualche foto di rito, decidiamo che è ora di rientrare.Lungo il ritorno devo dire che ho incontrato qualche difficoltà. Per via della mia grande abilità nel perdermi. La macchia mediterranea è bellissima. Specie se ti avvolge completamente.Ed abbiamo avuto anche qualche momento di panico quando Bachisio è scomparso dalla nostra vista e non rispondeva.
Ps Bachisio, detto Buck è oramai diventato un po' la nostra mascotte e Gianluca e Laura lo portano in quasi ogni nostra escursione.
Dopo qualche tempo ritorniamo al belvedere di Capo Caccia. Una scarpinata niente male di quasi 4 ore. Ma sono volate. La compagnia è veramente bella. Abbiamo chiacchierato di un po' di tutto. È un bel gruppo eterogeneo e non mancano mai né gli argomenti né la voglia di ascoltare.
Quindi se questo resoconto vi è piaciuto e vi ha incuriosito magari contattateci e provate a ve**re con noi.
Se ci trovate noiosi non siete obbligati a tornare. Ma se vi piacciamo saremo sempre contenti di condividere tutto questo e molto altro con voi.
Un saluto
G.