17/05/2024
Ancona è rimasta impressa su pellicola alcune volte, una delle quali conserva immagini inedite di monumenti ormai crollati.
L'affascinante storia 👇💛
🎥 LE MARCHE IN TV 🎥
Hai mai sentito dire che ad Ancona sono stati girati film, anche molto belli?
No? 😱 Allora leggi qui sotto!😁
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🎬 Ludovico Visconti girò ad Ancona, nel 1943, l'oscuro "Ossessione", ispirato al romanzo "Il postino suona sempre due volte" di James Cain. Visconti, in città, fissò su pellicola la stazione ferroviaria, il Duomo di San Ciriaco e lo spiazzale antistante, via Cialdini, lo scalone Nappi e Palazzo Ferretti; ma ci fece dono anche di immagini riguardanti edifici storici distrutti dai bombardamenti bellici come la chiesa di Santa Maria in Curte e Palazzo Davalos.
🎬 Domenico Paolella girò in zona, nel 1962, "Il giustiziere dei mari" e "Le prigionie dell'Isola del Diavolo": il primo ambientato sulle coste australiane e segue la ribellione di centinaia di deportati, costretti a rischiare la vita pescando perle; il secondo si svolge dentro al famigerato penitenziario della Guyana Francese, nel braccio delle detenute.
Le spiagge del Passetto e di Portonovo simularono quella della terra dei canguri e quella della regione al confine con Brasile e Suriname.
🎬 Mario Monicelli, nel 1968, consacrò Monica Vitti a ruoli di commendia con "La ragazza con la pi***la" e fece del Molo Nord, Banchina Nazario Sauro, insieme alla lanterna rossa, il porto di Brighton.
Sullo sfondo si riconosce il Duomo di San Ciriaco.
Oggi, lungo il muraglione del molo si può ammirare un omaggio all'attrice romana.
🎬 Due le location anconetane scelte da Michele Lupo, uno degli esponenti di rilievo del genere Poliziottesco, nel 1973 per "Dio sei proprio un Padreterno!" conosciuto anche con il titolo "Il suo nome faceva tremare… Interpol in allarme". Alcune scene vennero girate alle vecchie carceri di Santa Palazia ed una al Parco del Cardeto, all'interno del cimitero ebraico, dove il regista ricostruì la linea di frontiera tra Italia e Francia.
🎬 Portò fortuna a Nanni Moretti scegliere Ancona per "La stanza del figlio" (2001) che gli valse la Palma d'Oro al festival di Cannes. Il dramma della tranquilla famiglia borghese la cui esistenza viene sconvolta dalla morte del figlio, si dipana su uno sfondo cittadino volutamente appena accennato. Tuttavia, l'occhio attento di chi guarda coglie con facilità scorci della Galleria Dorica, di corso Garibaldi, del porto, del Viale della Vittoria e del quartiere di Capodimonte.
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Credit P.G. e ANSA.it