14/04/2021
Egr. Sindaco Luigi de Magistris,
le scrivo per proporle di promuovere l’arte del prese napoletano e San Gregorio Armeno quale bene immateriale dell’Unesco, visto che si tratta di una cosa unica nel suo genere e di una delle principali attrazione turistiche di Napoli e della Campania.
Questo mio suggerimento è dovuto al particolare periodo di crisi che sta vivendo il settore del turismo non solo a Napoli ma in tutto il mondo, però mentre per le altre attività turistiche, ristoranti, alberghi, bar etc., spero e credo che vi sarà una ripresa graduale, per gli artigiani del presepe napoletano le ripresa arriverà, se tutto andrà bene, tra un anno, e per evitare che tali attività finiscano nelle mani della criminalità organizzata, usurai o di imprenditori asiatici, farei una convenzione/accordo con i veri artigiani di San Gregorio Armeno e strade adiacenti esonerandoli, con una legge ad hoc supportata anche dalla altre istituzioni locali e nazionali, da tutti i tributi locali vincolando le botteghe alla attività esistente, in quanto se scomparissero o si ridimensionassero tali attività, si avrebbe certamente un calo di presenze che di conseguenza porterebbero ad un diminuito introito sulla tassa di soggiorno, meno coperti per bar e ristoranti etc. che equivarrebbe a meno posti di lavoro ed evitando, che al posto delle caratteristiche botteghe, di essere invasi da involtini primavera, kebab, pub, centri scommesse o qualcosa di simile.
Distinti Saluti
Ing. Bartolo Mariano Castellano
CEO
Experiences srl
Articolo di la Repubblica
foto di Positanonews