Info Point Casali Dauni

09/07/2018

Ogni bambino è un'artista. Il problema è poi come rimanere un'artista quando si cresce.
(Pablo Picasso)

31/03/2018

Dolci di Pasqua
casali

29/03/2018

Progetto legalità -Il mondo che vorrei- classe seconda -Casalnuovo Moterotaro

29/03/2018

Passione vivente Casalnuovo Monterotaro: Gesù risorge...

29/03/2018

Passione vivente Casalnuovo Monterotaro: Gesù crocifisso

29/03/2018

Passione Vivente Casalnuovo Monterotaro .... 27/03/2018

26/03/2018

26/03/2018

Ecco alcuni scatti della Via Crucis Vivente di Castelnuovo della Daunia, tenutasi ieri sera presso la Chiesa Madre.

26/03/2018

Passione Vivente, Casalnuovo Monterotaro

Causa maltempo, la Passione è stata rimandata a Martedi 27, sempre ore 19 con partenza presso i Lions

24/03/2018

Ecco il programma religioso della Parrocchia "Santi Pietro e Paolo apostoli" di Casalvecchio di Puglia!!!

24/03/2018

Domani sera, alle ore 19:00, Via Crucis Vivente a Castelnuovo della Daunia, presso la Chiesa Madre (Piazza Plebiscito)

21/01/2018

21/01/2018

dav

20/01/2018

Questo pomeriggio vi aspettiamo a Casalvecchio di Puglia al teatro della chiesa Santa Maria delle Grazie per la presentazione del libro!

20/01/2018

Questa sera a partire dalle 19:00 vi aspettiamo in piazza Plebiscito per i fuochi di Sant'Antonio! L'infopoint offrirà a tutti un ottimo vino locale; la serata sarà accompagnata dalla parata dei burattoni giganti a cura del teatro del Pollaio di Foggia e dell'animazione a cura della Social Dance di Luisa Marrone. Inoltre avrà luogo la premiazione del concorso fotografico "Il Gomitolo dei Ricordi" . Vi aspettiamo numerosissimiiiii!!!!!

19/01/2018

CHIESA MADRE PARROCCHIALE “SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI”
La chiesa intitolata ai Santi Pietro e Paolo Apostoli è stata probabilmente costruita nella prima metà del XVI secolo. Ricostruita e ingrandita all’inizio del XVII secolo. Si conosce, come attesta una lapide all’interno (FOTO 1), la data della consacrazione avvenuta il 27 giugno del 1713 da parte del Cardinale Vincenzo Maria Orsini divenuto poi Papa Benedetto XIII. Sul portale esterno della chiesa è incisa una data “1732” data successiva a quella della consacrazione. Il motivo di questa data può essere chiarito ricordando il più forte terremoto che ha colpito la Capitanata il 20 marzo 1731. Erano le 5 del mattina del martedì Santo e una fortissima e lunga scossa del XI grado della scala Mercalli distrusse l’intero abitato. Anche la chiesa ha subito gravi danni al tetto e all’aula liturgica ma la popolazione prontamente ha riedificato la chiesa arricchendola di stucchi. Nel corso degli anni la chiesa tutta ha subito numerosi rimaneggiamenti.
Oggi si presenta con una sobria facciata (FOTO 2) intonacata con 2 lesene ai lati dell’ingresso a mò di colonne che sembrano reggere un cornicione. Il portale è in pietra ed è sormontato da una lunetta probabilmente affrescata agli inizi della costruzione.
Il campanile (FOTO 3) è a base quadrangolare appoggiato alla muratura dell’edificio. È di 3 piani collegati con una stretta scalinata che ruota intorno ai muri. All’ultimo piano ci sono 3 campane. La copertura originariamente a cupola è stata sostituita dopo il un terremoto del 1800.
L’interno (FOTO 4 e 5) si presenta ad aula unica a pianta rettangolare con massicce colonne che rompono la continuità delle mura laterali. La volta è a botte con degli archi scesi a tutto sesto. Il pavimento originario è andato perso perché sostituito da quello attuale nel 1977. Al centro della struttura c’erano due grandi fosse adibite alla sepoltura e con la sostituzione del pavimento sono state chiuse. Lungo le pareti laterali sono state realizzate delle nicchie con piccoli decori nella semicupola che ospitano varie statue sacre.
La porta laterale conserva una parte di pavimento originario poiché venne chiusa per alcuni anni senza demolire l’esistente. Pochi anni fa è stata riaperta e riportata alla situazione originaria. Anche l’acquasantiera della porta laterale è un elemento che è stata salvata alle varie modifiche apportate.
Nella zona immediatamente prima dell’altare sulle murature laterali ci sono 2 bellissimi altari finemente decorati (FOTO 6 e 7). Questi ultimi in stile barocco presentano dei ricami floreali e angelici. Nel 1977 un errato restauro dell’edificio ha portato alla modifica della parte sottostante dell’altare e il rivestimento con lastre di pietra e la dipintura di tutti gli altari di bianco. Un restauro durato alcuni mesi nel 2013 (FOTO 8), tramite descialbatura degli stucchi, ha riportato gli altari ai colori originari.
La zona del presbiterio (FOTO 9) è quella più ricca di elementi di pregio. Partendo dalla sinistra il primo medaglione (FOTO 10) sorretto dall’angelo rappresenta un paesaggio di giorno, come dimostra il sole.
Al centro del presbiterio, nella parte alta (FOTO 11), c’è un bellissimo quadro, olio su tela (279x229 cm) di Michelangelo Sammarco datato 1759. Il quadro raffigura la Madonna del Carmelo tra i santi Pietro e Paolo. Si riconosce che è la Madonna del Carmelo dall’abitino tradizionale che la Vergine tiene nella sua mano sinistra e i santi Pietro e Paolo dalle chiavi in mano a San Pietro e dal rotolo che tiene in mano San Paolo. La scena raffigura la Madonna circondata dagli angeli che salva le anime del purgatorio che sono nel parte bassa del quadro. Nella parte alta due bellissimi angeli incoronano la Vergine. Il quadro sembra avere uno stile caravaggesco essendo scuro ma in origine il quadro era molto più luminoso essendo una scena angelica. È diventato così scuro a causa del fumo delle candele dell’altare e le candele votive. Fumo, polvere e qualche errata opera di pulizia hanno così rovinato il quadro da non poterlo più portare all’antico splendore.
Nella zona di destra un altro medaglione (FOTO 12) sorretto da angelo rappresenta un paesaggio notturno, dalla stella rappresentata.
Il fronte prospettico dell’altare ad arco, sotto il quale, sulla parete oggi è appeso il Crocifisso in legno ottocentesco un tempo era un arco che racchiudeva il coro che oggi non più presente. La parete del presbiterio è stata aggiunta in seguito. In origine c’era un abside con un coro ligneo decorato abbattuto per creare locali sacrestia.
L’edificio ospita numerose statue legate alla devozione e alla pietà popolare.
-SAN MICHELE ARCANGELO: statua lignea della fine del 700 di piccole dimensioni che raffigura l’arcangelo secondo la descrizione del libro dell’Apocalisse. È rappresentato alato in armatura con in mano una spada mentre sconfigge il demonio rappresentato con le sembianze di un drago.
-SANTA MARIA DEL ROSARIO: effige settecentesca a conocchia vestita con abito in seta dei primi del 900 ricamato a mano con filo d’oro. L’immagine raffigura la Vergine che regge Gesù Bambino sulla mano sinistra e tre rose e una corona del rosario in argento nella mano destra. Anche Gesù Bambino regge in mano una corona del rosario. La statua arricchita da due corone argentee del 1700 in stile impero.
-MADONNA IMMACOLATA: statua lignea dei primi del ‘700 che raffigura la Vergine poggiata su una sfera, che nella simbologia mariana rappresenta la luna, e sul serpente che tiene in bocca una mela a rappresentare che Maria fu creata senza peccato originale. La statua è coronata da uno stellario con 12 stelle.
-SANTA MARIA ADDOLORATA E GESÙ MORTO: entrambe le statue sono settecentesche. La Madonna è una statua a conocchia vestita con un abito poco lavorato di colore nero in segno di lutto. Durante la settimana Santa viene rivestita di un abito nero in seta ricamato in oro. Ha una spada conficcata nel petto e porta in mano un fazzoletto bianco ricamato. Il viso è rappresentato triste ed è solcato dalle lacrime.
Gesù Morto è in cartapesta napoletana e raffigura il Cristo disteso su un lenzuolo.
-SANT’ANTONIO DI PADOVA: statua lignea ottocentesca che rappresenta il Santo taumaturgo vestito con abiti monastici con un cordone in vita. Porta nella mano destra il Vangelo sul quale è poggiato Gesù Bambino rappresentato intendo ad abbracciare il Santo mentre nella sinistra regge in mano il giglio argenteo. Sia Sant’Antonio che Gesù Bambino hanno in testa delle aureole in argento con degli angioletti in oro.
-SAN FRANCESCO D’ASSISI: statua lignea della prima metà del 900 rappresentante san Francesco in preghiera con i piedi poggiati sul mondo.
-SANTA MARIA DEL MONTE CARMELO: statua dei primi dell’800 a conocchia vestita con abito in seta ricamato con filo d’oro. La Vergine porta in mano Gesù Bambino. In testa portano due corone in metallo. Nelle mani sia la Vergine che Gesù reggono l’abitino tipico dell’ordine carmelitano.
-SACRO CUORE DI GESÙ E SANTA MARGHERITA ALACOQUE: statue dei primi anni del 900 in vetroresina dipinta. Le statue sono rappresentano la scena di Santa Margherita durante la visione del Sacro Cuore di Gesù.

18/01/2018

La manifestazione si svolgerà questa sera alle ore 19:00. A causa del grave lutto che ha colpito il nostro paese non ci sarà alcuna animazione musicale.

17/01/2018

Date le avverse condizioni metereologiche, la festa programmata per questa sera è RIMANDATA a data da destinarsi.

17/01/2018

"O santo protettore del porcello
Tu che pure sei stato un orfanello
Hai capito che proprio non è bello
Far la fine della carne nel budello.
Santo Antonio, eremita nel deserto
Tu delle cose di Dio sei più esperto,
Hai gradito del porco la compagnia
Perché, deh, non mostri a noi la retta via?"

È in occasione della festa di S. Antonio Abate, protettore degli animali, che citiamo alcuni versi tratti dall' ultimo lavoro di Antonio De Salvia, originario di Casalvecchio, cofondatore e presidente dell' Università del Perdono.
Dopo la pubblicazione dell'opera "...E quist so i c**t" nel 2010, De Salvia ritorna sul tema della memoria, raccontando nel suo lavoro 2.0 altri detti, indovinelli, storie e racconti che hanno accompagnato la sua adolescenza casalvecchiese.
"E quist so l' avti c**t" è un libro tutto da scoprire, tra conferme e curiosità, realizzato grazie alle risorse economiche della Regione Puglia, che ha consentito l attuazione del progetto "Storia e Territorio".

16/01/2018

Vi aspettiamo numerosi domani sera in piazza Plebiscito a Castelnuovo della Daunia per i fuochi di Sant'Antonio Abate! Offriremo a tutti dell'ottimo vino locale!

16/01/2018

12/01/2018

Come si faceva il pane in casa

Si bëhshi një herë buka ta shpia

(dalle memorie inedite di Giuseppe Breccia)

Una volta per la massaia i lavori più faticosi della settimana erano il bucato e la confezione del pane, che era un rito.
Il pane si preparava così.
La donna, per prima cosa, si legava la testa con un fazzoletto bianco; poi scopriva la madia e la puliva per bene; prendeva dal sacco la farina e la cerneva con il setaccio stretto con l aggiunta di un po' di grano tenero e un po' di grano duro. Poi mandava un ragazzo al forno a prendere il lievito per concordare l' ora per la preparazione del pane. Con quel poco di lievito che davano al forno preparava il lievito necessario per il pane.
In quei tempi nelle case non c erano orologi e il fornaio di notte, quando arrivava l' ora, andava di porta in porta ad avvisare che potevano preparare la pasta. Allora la massaia si alzava, accendeva il fuoco, riscaldava l acqua, prendeva la farina precedentemente preparata, la disponeva sulla madia, vi faceva una fontanella al centro e vi versava dentro il lievito e il sale sciolto per poi iniziare a mano la lavorazione della pasta, aggiungendo di volta in volta l' acqua calda necessaria. Una volta che la pasta era pronta, veniva messa in un tino e coperta con panni di lana che ne favorivano la lievitazione. Nel frattempo la massaia preparava i cestini del pane con cruschello e farina. Versata la pasta sul tavoliere, la si tagliava con le mani in tante pagnotte da mettere nei cestini per poi continuare a lievitare.
Con la stessa pasta la massaia poteva preparare anche pizza al pomodoro, con la cipolla o con i ciccioli, quando si ammazzava il maiale.
Con l aiuto dei bambini i cestino di pane e pizza venivano portati al forno. Veniva cotto prima il pane e poi le pizze, che richiedevano una temperatura moderata.
Quando le donne portavano il pane dal forno alle case, si sentiva per le strade un profumo fragrante e gradevole.

06/01/2018

Le foto dei presepi che hanno partecipato al concorso

05/01/2018

Ringraziamo di cuore i numerosi partecipanti ai concorsi "presepe in famiglia" e "presepe in vetrina".. non è stato facile decidere perché sono tutti belli e creativi.. a breve arriveranno anche le foto..

02/01/2018

Ed ecco a voi alcuni scatti della III Edizione del Presepe Vivente di Casalnuovo Monterotaro...... riuscita alla grande..... buona visione!

02/01/2018

Passeggiando per Casalvecchio...
Il nostro borgo ha avuto il piacere di accogliere un gruppo di giovani scout, curiosi e interessati alle peculiarità del nostro paese... L' info point ha organizzato un piccolo tour, facendo tappa nei posti più caratteristici...

02/01/2018

Auguri a tutti! Buon 2018

30/12/2017

Anche questa sera, a Castelnuovo della Daunia, Presepe Vivente con percorso enogastronomico gratuito !

30/12/2017

Venite a Castelnuovo a visitare l'abero di Natale composto da circa 2000 bottiglie di plastica e... la casa di babbo Natale !

30/12/2017

Castelnuovo si tinge di nero.. CASTELNUOVO IN BLACK !