Verrebbe quasi da pensare che gli abitanti di questo accogliente e vasto territorio possano soffrire di crisi d’identità! Ma tutti questi termini identificano la stessa vasta piana (comprendente le provincie di Lecce e, in buona parte, Brindisi e Taranto) che separa i due mari, Ionio e Adriatico, che poi si incontrano all’estremo sud, al nostro ”Capo di Buona Speranza” cioè Santa Maria di Leuca. A
ll’interno, il paesaggio è caratterizzato da coltivazioni anzi, vere distese di ulivi secolari interrotte solo da bassi muretti a secco che delimitano le diverse proprietà e al centro delle quali sorgono le tipiche masserie. In questo colpo d’occhio tinto dal verde cupo degli olivi spiccano i centri abitati, per la loro tipica colorazione bianca. Sempre in tema di colori e cromaticità, colpisce la colorazione del mare: blu intenso se osservato dall’alto delle scogliere strapiombanti del lato adriatico, verde smeraldo e azzurro se lo sguardo si rivolge dalle lunghe e sabbiose spiagge ioniche. Coste che si caratterizzano anche per la frequente presenza di torri di avvistamento costruite nei secoli. Se paesaggisticamente la terra salentina offre molti spunti, non da meno se ne possono cogliere passeggiando per Lecce, città ordinata e curata con un ricchissimo patrimonio culturale da non perdere; Otranto, con il suo centro storico assai caratteristico e le viste immense sull’Adriatico; poi, come farsi mancare un giro nei borghi sull’isolotto dove è ospitata Gallipoli vecchia? Dal greco Kalè Pòlis, la città bella, è conosciuta come la perla dello Ionio e ne ha sicuramente tutti i titoli. Girovagare per l’interno ha il suo fascino, in particolare in estate quando i borghi si animano con le sagre locali, poi dedicate una giornata al tratto costiero che da Otranto porta a Santa Maria di Leuca (vista sui due mari dall’alto del piazzale del faro) e ai suoi piccoli centri abitati, con le coste sinuose ricche di anfratti e calette. Ma non completerete l’incontro con il Salento perché in terra salentina si sono avvicendate diverse culture (romana, bizantina, romanica,, gotica, messapica, barocca….. e tutte hanno lasciato eredità artistiche ed architettoniche ben visibili): da bravi turisti curiosi, vi raccomando di non mancare l’appuntamento gastronomico con la semplice ma allo stesso tempo ricca cucina a base di prodotti della campagna locale e dei mari che circondano questa terra. In questa breve descrizione, non ho ancora accennato alla gente salentina: popolo cordiale, disponibile, dal carattere affabile ed aperto come mai vi aspettereste. Già questa sola ricchezza meriterebbe un viaggio in terra d’Otranto.