11/12/2018
Ebbene sì, dopo ben 14 anni (shame on me!) ho avuto la possibilità di tornare a Catania, ed è stato un riscoprire una città davvero affascinante in 24 ore.
Catania ai miei occhi suscita al tempo stesso un senso di elegante decadenza ma anche di affascinante ridondanza, grazie alle molteplici chiese ed edifici in stile barocco - a proposito, per essere sicuri di non sbagliare i catanesi hanno dedicato la maggior parte delle chiese a Sant'Agata, che qui è più famosa di Jennifer Aniston e Lady Gaga messe assieme 😎
Pensate che i festeggiamenti in onore della Santa sono tra i più “affollati” nell’intero mondo cattolico - insomma un gran brulicare di persone in quei giorni (per vostra informazione, a Febbraio) 🏃♂️
Il Duomo di Catania, ovvero la Cattedrale di Sant'Agata, si staglia in tutta la sua bellezza e maestosità di fronte all'altro simbolo della città, la famosa fontana dell'elefante . Una amica locale mi ha riferito che, quando il dolce pachiderma venne donato alla città, creò un poco di subbuglio....è infatti risaputo che gli elefanti hanno i testicoli nelle profondità delle cavità corporee, vicino ai reni. Ebbene, quando l’elefantino arrivò in città e i catanesi lo videro sprovvisto degli attributi, questa cosa non gli andava proprio giù...loro, uomini tutti di un pezzo con la loro abituale posizione con mani sui fianchi e bacino proteso in avanti, furono colpiti nel proprio orgoglio “masculino”, pertanto.... decisero di porre rimedio, dotando il tenero animaletto di ....qualche rotondità in più, che può essere osservata dal retro della statua 🐘
La vista dalla cima della cupola della Badia di Sant’Agata, a pochi passi dal Duomo, è stupenda, con l’immancabile Etna in lontananza che durante la mia permanenza era già spruzzato di neve...quanta maestosità! 🌋
Una chicca che ho avuto il piacere di visitare e che vi consiglio di non perdere: a pochi passi da Piazza Duomo, esiste un localino molto carino dove, oltre ad una ottima birra, potete scendere nei sotterranei per vedere niente meno che un piccolo tratto del fiume Amenano, e toccarne pure l’acqua! Questo fiume della Sicilia orientale ha ormai un percorso solo sotterraneo e sfocia proprio a Catania. Il locale si chiama A Putìa dell’Ostello (www.agorahostel.com) , in pieno centro storico 🥂
Uno dei miei scorci preferiti della città è senza dubbio la Scalinata Alessi, che conduce alla Via Dei Crociferi (la Via Sacra, in quanto ci sono numerosissime chiese). Un luogo un po’ anticonvenzionale, con simpatiche terrazze decorate e colorate – insomma per le vostre foto un luogo ideale📸
Catania è una città molto viva a qualunque ora del giorno e della notte, ovunque trovate persone di tutte le età a passeggiare lungo la Via Etnea oppure a bere un cocktail in uno dei numerosi bar che affollano il centro storico, ma ho scoperto una zona, un piccolo quartiere, che sembra una sorta di piccola isola di stravagante tranquillità dove rifugiarsi dal caos e dalla confusione . E’ il San Berillo District, un tempo il quartiere a luci rosse e degli emarginati di Catania, che però, dopo varie peripezie e fallimenti di piani industriali, è infine diventato una sorta di piccola perla dall’aria anarchica all’insegna del colore e della street art ♥️
Io l’ho trovato delizioso, ci siamo dissetati presso il bar First proprio nella piazzetta (l’unica, non potete sbagliarvi ) di questo folcloristico e bizzarro quartiere 🍻
Sempre in tema di street art, anche i silos dell’area portuale sono stati ricoperti con disegni di ogni colore e tipo, per dare un tocco di allegria ad una zona certamente non troppo “illustre” di questa splendida città. Purtroppo non sono riuscita ad entrare in porto per fotografarli da vicino (una gentile poliziotta me lo ha impedito), pertanto non vi resta che andarci di persona e vederli con i vostri occhi 🛳
E veniamo adesso ad un aspetto di Catania che interesserà molti di voi, e che ahimè ha interessato parecchio anche me: il cibo. Prima di tutto, un ottimo ristorante: Me Cumpari Turiddu www.mecumparituriddu.it . Atmosfera che mi ha ricordato “Il Gattopardo”, con grandi lampadari e pizzi che pendono dai soffitti. Ho mangiato un ottimo crudo di pesce, ma hanno anche carne per tutti i gusti e ottimi vini per chi, come me, non è astemio (qualche difetto dovrò averlo pure io ) . Ed ovviamente non mi sono lasciata scappare il cannolo a fine cena, che qui servono come “cannolo scomposto” – mamma mia che delizia! 😋
E qui scatta la confessione: insomma, dopo 14 anni che non andavo in Sicilia, sono partita con la fissa di mangiare finalmente un buon cannolo siciliano. Voi direte “beh quale è il problema?”. Il problema è che ne ho mangiati troppi...e per ognuno di loro la scusa era sempre la solita: “sono 14 anni che non mangio un vero cannolo e quindi me lo merito, ma questo è l’ultimo!” . Beh, diciamo che l’unico modo per smettere di mangiarli è stato ripartire da Catania 😣
Fra le varie pasticcerie che mi sento di consigliarvi e che ho testato personalmente, cito Savia e Spinella, una di fianco all’altra lungo la via Etnea, proprio di fronte al Giardino Bellini, uno dei polmoni verdi di Catania, dove è piacevole passeggiare tra splendide architetture...per smaltire i cannoli appena divorati! 😅
Meno male che non mi piacciono gli arancini.....😁