09/12/2019
Il Teatro romano (Punto di interesse n.5)
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Fu costruito nel I sec. a.C. e si trova nell'area del Borsale ad Ovest di Castellone e a Sud della Chiesa di S.Erasmo, gestita dai monaci Benedettini fino al 1500 e poi passata agli Olivetani. La " cavea " del Teatro , come quasi tutti i teatri romani, è stata appoggiata sul declivio del colle di Castellone e disposta in modo che gli spettatori guardassero verso il mare. Il pulpito doveva essere alto 1,50 metri, lungo 24 metri e profondo 6,60 metri, con una "scena " che nel suo retro presentava un corridoio che immetteva in due ambienti laterali usati come magazzini.
Secondo una leggenda, qui avvenne il martirio di S.Erasmo il 2 giugno 303 d.C. su ordine dell'imperatore romano Massimiano. E’ conosciuto a Formia anche come "gliu cancieglie", forse per la presenza di un cancello all’ingresso del vicolo che per un errore storico si chiama ancora oggi Vico Anfiteatro. Insomma c’è un po’ di confusione ma non perdete questo punto di interesse perché è davvero particolare visto che dalla fine del XVII sec. i resti del Teatro sono abitati e la scena è ora una piccola e deliziosa piazzetta.
Fino a qualche anno fa il 1’ Maggio qui si festeggiava una festa popolare che ha origine nella notte dei tempi quando le donne per festeggiare la festa della primavera ricordavano che era giusto conservare la propria virtù. Durante la mattinata si celebrava la messa con gli ingredienti delle virtù, un bel piatto salutare, una zuppa di fave, fagioli, ceci, piselli, lenticchie, castagne e cicerchie. Nel pomeriggio l’antico Teatro era rivestito a festa e si ballava il liscio.