Itinerario: per raggiungere il villaggio minerario di Nebida si può percorrere la strada che da Iglesias porta a Carbonia, dopo circa 8 km si svolta a destra per Nebida, costeggiando la spiaggia di Fontanamare. Lungo la strada principale trovate l'Info Point per avere maggiori informazioni su percorsi, siti da visitare, sulle numerose spiagge che circondano il villaggio e sugli eventi culturali e
intrattenimenti. Nebida è un ex piccolo villaggio Minerario del Sulcis-Iglesiente, oggi promettente località turistica sulla costa sud occidentale della Sardegna. Situata a 70 km dal capoluogo regionale Cagliari e ad 11,51 Km dal nuovo capoluogo provinciale Iglesias (insieme a Carbonia) della quale ne è frazione. Nebida sorge a 175 metri sul livello del mare. La costa di Nebida e Masua (piccolo villaggio che si trova a circa 2 km da Nebida, dal quale prende il nome la spiaggia adiacente) costituisce uno dei paesaggi più affascinanti dell'isola. Sorti nell'800 per lo sfruttamento dei giacimenti minerari, Nebida e Masua, si trovano in un paesaggio particolarmente suggestivo, che è dominato dal caratteristico Pan di Zucchero, un isolotto di calcare alto 133 metri che si trova proprio davanti a Porto Flavia. L'isolotto di Pan di Zucchero con gli scogli de "Il Morto" e di "s'Agusteri", con altri più piccoli e con la falesia di "Punta de Is Cicalas", è stato dichiarato monumento naturale. Nebida conserva i resti della laveria Lamarmora. Dal paese di Nebida parte un sentiero panoramico circolare con vedute mozzafiato sulla costa sottostante e sui resti della laveria Lamarmora, dal sentiero si vede tutta la costa verso Nord fino allo scoglio del Pan di Zucchero di Masua. Dal sentiero panoramico è possibile raggiungere con una lunghissima scalinata i resti della laveria Lamarmora, posta in una suggestiva posizione lungo la costa di Nebida fu costruita nel 1897 dalla “Società anonima di Nebida” e utilizzata fino alla metà degli anni '30. È un edificio costruito con pietra a vista che si sviluppa su alcuni volumi sovrapposti percorsi da grandi archi ed è completato da due alte ciminiere che la segnalano con evidenza, ai piedi della laveria sul mare sono visibili i forni di calcinazione. L'area del Sulcis Iglesiente è la più estesa e la più rappresentativa per varietà ed importanza delle attività minerarie che vi si sono svolte, infatti, fu uno dei maggiori distretti minerari dell'Europa occidentale, qui venivano estratti piombo, zinco, rame, argento, stagno, ferro e carbone.