15/07/2023
Rosalia Sinibaldi, storia di una ricchissima e nobile fanciulla palermitana di origini normanne, nata nel 1130 e, ancor giovane, morta nel 1166 nella grotta ove oggi si erge il santuario e ove, probabilmente, furono trovati i suoi resti.
Rosalia si era ritirata sul monte, presumibilmente da monaca, per condurre una vita da eremita, rinunciando alla ricchezza ed agli agi della nobiltà normanna.
Da allora nessuno mai seppe la fine di questa nobile fanciulla le cui origini si fanno risalire al paese di Santo Stefano di Quisquina ove oggi è presente un Santuario e una seconda grotta dove, si dice, iniziò la vita da eremita e poi, scoperta, scappò sul Pellegrino.
Dopo secoli, nel 1624, mentre a Palermo infieriva la peste che decimava il popolo, lo spirito di Rosalia appare in sogno prima ad una malata di peste, poi ad un cacciatore. A quest'ultimo Rosalia indicò la strada per ritrovare i suoi resti ossei, e chiese di portarli in processione per la città.
Così fu fatto: ove passavano i resti della Santa i malati guarivano e si univano alla processione, liberando totalmente la città in pochi giorni dall'orribile morbo !
Da allora la processione si ripete ogni anno con il fine di proseguire nei secoli il rituale di liberazione dai mali che affliggono l'umanità.
Il Festino, come viene detta la festa, è infatti dal 1624 un appuntamento fisso per i palermitani come per tutti i cristiani è il Natale: la festa patronale della città cade il 15 di Luglio ma inizia ben due giorni prima.
L'apice della manifestazione è la processione della notte del 14 Luglio.
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