Palermo & Palermitani

Palermo & Palermitani Palermo come una Wunderkammer! Diventa fan della Pagina. ● Clicca su "MI PIACE" [In alto vicino la fo ASSOCIAZIONE CULTURALE PER L'INCREMENTO TURISTICO

il palazzo dei Beati Paoli
21/02/2025

il palazzo dei Beati Paoli

In piazza Capo al numero 5 nel 2016 ha ripreso a vedere la luce in tutto il suo splendore il Palazzo Serenario, un tempo conosciuto con il nome di Torre di Montalbano, del palazzo e della sua torre si hanno notizie sin dal 1698 le carte topografiche del tempo lo citano con i suoi balconi […]

21/02/2025

L’Incanto di Palermo: Diario di una vacanza (racconto di S. Arena)
32 PUNTATA
Palermo Barocco: Gioielli Architettonici su Via Maqueda
Ora, concentriamoci sui magnifici palazzi barocchi che si affacciano su via Maqueda. Uno di essi è Palazzo Sant'Elia, originariamente la dimora del Marchese di Santa Croce e Trigona. Costruito sulle rovine di un palazzo cinque-seicentesco, l'edificio assume la sua attuale forma nel 1756, grazie all'opera di Giovanbattista Celestri e Grimaldi di Santa Croce. Dopo un terremoto nel 1823, fu restaurato e ospitò prima l'Amministrazione delle Ferrovie, poi una scuola media chiamata "Giovanni V***a". Nel 1984, l'Amministrazione Provinciale acquistò l'edificio dai fratelli Lima, avviando lunghi lavori di restauro che hanno restituito il palazzo al pubblico nel 2013 tramite la Fondazione Sant'Elia, un'organizzazione che promuove la cultura e l'arte a Palermo.
Poco più avanti sulla stessa via, troviamo un altro palazzo di grande interesse, caratterizzato da un prospetto tardobarocco con portali incastonati tra due colonne in marmo grigio di Billiemi. Questa pietra palermitana è utilizzata anche in altri edifici e strade di Palermo. Il piano nobile del palazzo è decorato con balconi dalle inferriate a petto d'oca, finestre con timpani alternativamente triangolari e curvilinei, nonché riccioli e ghirlande ornamentali.
Chiediamo a Ruggero di raccontarci qualcosa riguardo a questo palazzo. Egli ci spiega che si tratta del Palazzo Comitini, originariamente di proprietà della famiglia Gravina, principi di Comitini. Fu costruito tra il 1766 e il 1781 su progetto dell'architetto Nicolò Palma. Questo edificio fu precedentemente la sede della Provincia e ora funge da sede istituzionale della Città Metropolitana di Palermo.
Con l'assistenza del personale, abbiamo l'opportunità di visitare gratuitamente il palazzo e ammirare la "Sala delle armi", la "Sala Verde", la "Sala Rossa" e la "Sala Gialla", che separa gli spazi privati da quelli di rappresentanza. La "Sala Martorana" è la stanza che cattura di più la nostra attenzione, con un sontuoso stile tardo barocco, soffitto affrescato raffigurante il Trionfo del vero Amore e quattro virtù agli angoli: Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza. Questa sala è adornata con specchi, pavimenti in maiolica e due splendidi lampadari in vetro di Murano.

Foto: Palazzo Comitini sala Martorana
Se ti piacciono i racconti delle passeggiate con Ruggero ti consigliamo il libro "16000 passi per innamorarsi di Palermo".
Una passeggiata affascinante tra storia, storie e sapori.
https://palermoepalermitani.it/16000-passi-nellintrigo.../

20/02/2025

Nella leggenda tramandata nei secoli, si racconta che durante una pericolosa battuta di caccia sul maestoso monte Pellegrino, che si erge imponente sopra Palermo, un leone minacciava la vita del nobile re Ruggero. Fu Baldovino, un valoroso guerriero, a compiere l’eroica impresa di salvare il sovra...

20/02/2025

L’Incanto di Palermo: Diario di una vacanza (racconto di S. Arena)
31 PUNTATA

L'Arco di Cutò e i Segreti di Via Maqueda

Dopo una piacevole passeggiata e un'esperienza deliziosa di street food al vivace mercato di Ballarò, decidemmo di attraversare l'Arco di Cutò per raggiungere via Maqueda. L'Arco di Cutò, imponente portale centrale, una volta dava accesso al maestoso Palazzo Filangeri di Cutò, costruito nei primi anni del '700 e caratterizzato da due corpi di fabbrica che circondano cortili interni, culminanti in un magnifico scalone a tenaglia.

Ci colpì scoprire che, nonostante le nostre visite precedenti nel centro storico, questa parte di via Maqueda era rimasta inaccessibile fino al 3 agosto 2019, quando finalmente fu pedonalizzata. Originariamente conosciuta come la "via nuova", via Maqueda fu aperta nei primi anni del '600 per collegare la città in modo perpendicolare al Cassaro. Lungo questa strada furono eretti i palazzi di numerose famiglie nobiliari, con conseguente demolizione di alcune antiche abitazioni.

Le demolizioni ebbero inizio il 24 luglio 1600, con il primo colpo simbolico di piccone dato dal viceré Bernardino de Cardines, duca di Maqueda. Per facilitare l'accesso alla nuova strada, furono costruite due nuove porte: la Porta di Vicari, dedicata al pretore Francesco del Bosco, conte di Vicari, e la Porta Maqueda.

Via Maqueda ha influenzato profondamente lo sviluppo urbanistico di Palermo, definendo i quartieri chiamati Mandamenti, ognuno con la propria cultura, feste popolari, santi protettori, stemmi civici e dialetti distinti. Ancora oggi, questi Mandamenti sono rappresentati dai mercati storici di Capo, Vucciria, Ballarò e Lattarini.

Anche la presenza religiosa ha lasciato il suo segno in queste zone: gli Agostiniani nel Capo, i Domenicani nella Vucciria, i Francescani nei Lattarini e i Gesuiti a Ballarò.
Foto: L'Arco di Cutò visto da via Chiappara al Carmine.

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Una passeggiata affascinante tra storia, storie e sapori.
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19/02/2025
19/02/2025

Il Mandamento Albergheria e la voglia di riscatto: l’iniziativa “Ri-generazioni per accorciare le distanze” Il Mandamento Albergheria, nella zona del mercato di Ballarò a Palermo, sta vivendo un momento di rinascita culturale e sociale grazie a numerose iniziative che mirano a valorizzare il ...

Tra mistero e devozione la croce di Santa Rosalia
18/02/2025

Tra mistero e devozione la croce di Santa Rosalia

Nel 1624, in un periodo di grande difficoltà per la città di Palermo, afflitta da una terribile epidemia di peste, avvenne un ritrovamento destinato a cambiare per sempre la devozione del popolo siciliano. Sul Monte Pellegrino, all’interno di una grotta solitaria e avvolta da un’aura di mister...

La serie TV Il Gattopardo ecco le location e il cast
18/02/2025

La serie TV Il Gattopardo ecco le location e il cast

Il 5 marzo su Netflix debutterà “Il Gattopardo”, la nuova serie TV in sei episodi basata sull’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Con un cast di alto livello che include Kim Rossi Stuart nel ruolo del Principe di Salina, Benedetta Porcaroli, Deva Cassel e Saul Nanni, la serie rip...

18/02/2025

Puntata sedicesima. La mia vacanza palermitana con il mare negli occhi   Guardando il mare, ci sediamo ai tavoli di un’antica gelateria, la Gelateria Ilardo, attiva dal 1860. Chiediamo consigli a Ruggero, il quale ci suggerisce di provare uno spongato, un gelato più semplice servito in coppetta,...

18/02/2025

Puntata Quattordicesima. La mia vacanza palermitana con il mare negli occhi. Dalla Piazza Santo Spirito Ruggero continua a farci vedere Palermo con gli occhi di un palermitano da un camminamento rialzato affiancato a Porta Felice che si estende parallelamente al prato del foro Italico e al mare. Sti...

17/02/2025

Un filo invisibile ma tenace tiene legata me, insieme ad altre persone, al mercato storico del Capo di Palermo a cui per la prima volta mi sollecitò ad interessarmi mio suocero quando da Varese mi trasferii a Palermo quarantun anni fa, in seguito al mio matrimonio. Mio suocero mi parlò allora del ...

antichi giochi di strada lo "scippa cappello"
16/02/2025

antichi giochi di strada lo "scippa cappello"

Sino agli anni Settanta, i ragazzini che stavano in strada dovevano improvvisare i loro giochi con ciò che avevano a disposizione. C’era molta inventiva tra i “picciuttieddi” e uno dei passatempi più divertenti era il gioco dello “Scippa Cappello”. Per giocare a “Scippa Cappello”, i ...

Un'altra vita, un altro amore. da Boccadifalco al mondo il viaggio musicale di Christian
16/02/2025

Un'altra vita, un altro amore. da Boccadifalco al mondo il viaggio musicale di Christian

Dai Campi da Calcio al Palcoscenico Christian, nato a Boccadifalco, una frazione di Palermo, inizia la sua carriera nel mondo del calcio, giocando nel ruolo di terzino fino alla categoria De Martino del Palermo. Successivamente, viene ceduto al Mantova, ma un’aritmia cardiaca interrompe prematuram...

16/02/2025

L’Incanto di Palermo: Diario di una vacanza (racconto di S. Arena)
30 PUNTATA.

Il Patriota, lo Street Food, Ballarò e la memoria di Lajos Tukory

Proseguiamo il nostro tour lungo il Corso Tukory, attraversando la storica Porta Sant'Agata, una delle più antiche ancora in piedi, risalente all'epoca normanna. Attraversata la porta, entriamo nel vivace mercato di Ballarò, dove vediamo una fila di persone, principalmente palermitani, in attesa di acquistare cibo da consumare sul posto.

Ruggero ci introduce al "frittolaro", un venditore ambulante che prepara la "frittola", uno street food palermitano poco conosciuto al di fuori della città. Il frittolaro
prende un foglietto di carta oleata con una mano, recupera con l'altra pezzettini di carne con grasso dal suo cestino e li adagia sulla carta. Successivamente, condisce il tutto con sale, pepe e limone, consegnando il foglio al cliente. La frittola è fatta utilizzando ossa e scarti di macellerie, bolliti a lungo. I pezzettini di carne attaccati al lardo non sciolto in sugna, chiamati "saimi", sono i preferiti di Ruggero.

Continuando il nostro percorso, passiamo davanti alla fabbrica di caramelle carruba della famiglia Terranova. Questa caramella tradizionale, inventata a Palermo dai maestri Terranova alla fine del XIX secolo, viene ancora oggi preparata ogni giorno nella cucina della fabbrica di Ballarò. La caramella raggiunge i 170 gradi prima di essere versata, raffreddata e stampata. È utilizzata da generazioni per lenire la tosse in modo dolce e saporito, grazie alla sua ricchezza di sali minerali e vitamine, ed è apprezzata anche per il suo equilibrio tra carboidrati e grassi.

Curiosi di assaggiare le caramelle carruba, acquistiamo una confezione e scopriamo un sapore piacevolmente nostalgico e delizioso.

Incuriositi dalla storia del Corso Tukory, chiediamo a Ruggero chi fosse Tukory e qual era l'importanza di cui godeva per meritare una strada così importante nella vostra città.

Ruggero ci spiega che Tukory è stato un ufficiale garibaldino che ha partecipato alla storica spedizione dei Mille in Sicilia. Nato il 9 settembre 1830 nella città ungherese di Körösladány, Tukory p***e la vita combattendo per la liberazione di Palermo il 6 giugno 1860. Il tenente colonnello Lajos Tukory era alla guida di una colonna di tremila uomini accanto a Garibaldi durante l'assalto a Palermo, e fu proprio lui a guidare il primo attacco alla Porta Termini. Ferito gravemente durante la battaglia, fu portato d'urgenza nella casa del Principe Oneto di San Lorenzo, trasformata in ospedale per l'occasione.

Nonostante l'amputazione della gamba sinistra, Tukory non sopravvisse alla sua ferita, morendo a soli trent'anni. Palermo ha mantenuto vivo il ricordo di questo eroe ungherese, dedicandogli una strada principale, una caserma e un monumento in Piazza Marina. La sua tomba si trova nel Pantheon di S. Domenico, rendendolo un'icona della lotta per l'indipendenza della città.

Questa è la storia di Lajos Tukory, un patriota ungherese che ha sacrificato la sua vita per la causa della libertà di Palermo, e che continua a essere ricordato con profondo rispetto dalla città.
Foto: Porta Sant'Agata,

Se ti piacciono i racconti delle passeggiate con Ruggero ti consigliamo il libro "16000 passi per innamorarsi di Palermo".
Una passeggiata affascinante tra storia, storie e sapori.
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16/02/2025

UN AQUILONE ROSANERO (B. CAMINITI)
Tra i grandi dello sport vanno annoverati anche i tifosi. uno di questi era VINCENZO DI MICELI detto "VICE' U PAZZU" tifoso rosanero. Lo scrittore B. CAMINITI per ricordare questo grande personaggio ha scritto un libro dal titolo UN AQUILONE ROSANERO.Un pezzo di storia rosanero. Un libro che non può mancare nella libreria di un vero tifoso rosanero.

Vicè u pazzu raccontato dal giornalista, ex L'Ora e Guerin Sportivo, Benvenuto Caminiti.
La prefazione è del mitico e indimenticato ex presidente del Palermo Renzo Barbera.
Un libro che non è più possibile trovare in libreria poichè è stato messo fuori commercio, ma che potrete richiederci scrivendo all'indirizzo di posta elettronica [email protected].
Eventuali spese di spedizione saranno a carico del destinatario.

La prima volta di Vicè u pazzu (tratto da "Un aquilone rosanero")
"Mi ci purtò pi fuorza; mi trascinò, tirannumi p'on brazzu. Iu chiancia, lacrimi senza fine, ma una vuota rintr'o stadiu... mi***ia, mi parianu tutti 'mpazzuti: cu grirava, cu chiancieva, cu cantava. E banniere, strisciuna, fumogeni, tric-trac. "

Funerale alla Favorita (tratto da "Un aquilone rosanero")
Il Catanzaro era la bestia nera del Palermo. Batterlo significava gettare le basi per una trionfale promozione in A...
Vicè non si accontentò della sola pittura e si giocò il jolly. Saltellando entrò in campo seguito da un corteo funebre, con tanto di cassa da morto giallorossa in spalla...

Vicè e il suo clan (tratto da "Un aquilone rosanero")
Nel bailamme generale della curva, nei pressi di Vicè, capita un signore infastidito dai rulli dei tamburi... "Ho speso 2.000 lire, pretendo un pò di tranquillità..." Parole come pietre... "Quantu paasti? Rumila liri? Teccà i rumila liri, vatinni e ruotoli!"

15/02/2025

La Chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù fu eretta nel 1937. Inizialmente concepita come chiesa per l’adiacente istituto di Santa Caterina, fu elevata a parrocchia sotto l’incarico di Sua Emminenza Lavitrano, il quale l’affidò ai Missionari del Sacro Cuore. La chiesa prese il nome di Santa ...

Indirizzo

Palermo
90100

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