06/09/2016
Olivicoltori lago di Como
Lavori in uliveto nel mese di settembre
Cari amici olivicoltori, viviamo una bella fine estate con temperature molto miti ed assenza di precipitazioni, che peraltro non determinano ancora un deficit idrico per merito dei forti acquazzoni di metà agosto. Le piante sono in buona salute e le olive hanno raggiunto la quasi dimensione definitiva in vista del processo d’inolizione. Si evidenziano i danni della prima generazione di mosca, che presente in quantità notevole ad inizio estate ha iniziato subito a deporre, non contrastata dalla spesso tardiva o assente posa delle trappole massali. Una certa parte delle uova non sono andate a buon fine per l’assenza di polpa iniziale, osserviamo così una riga sull’oliva formata dal disperato tentativo della larva di alimentarsi senza riuscire a completare lo sviluppo. Nei frutti più grandi invece la crescita dell’insetto è completata e gli adulti stanno sfarfallando ora per iniziare un nuovo ciclo generazionale. E’ importante quindi intercettarle prima che depongano, rafforzando l’azione delle trappole, ormai in declino, mediante l’uso dei preparati a base di spinosad ( Spintor fly), approfittando anche della mancanza di piogge dilavanti l’esca. Il preparato insetticida biologico va localizzato su tutte le piante, su una piccola porzione di chioma, un cerchio di circa 40 cm, meglio senza olive, utilizzando uno spruzzino tipo quello dei detergenti, che forma gocce grosse. La dose di prodotto è 1 litro ogni 400 piante, e va diluito con 4 parti di acqua. Il trattamento va ripetuto ogni 10 giorni, o meno se dilavato dalla pioggia, per un massimo di 8 volte in un anno. Leggete e seguite sempre comunque le indicazioni in etichetta del fabbricante. L’infestazione attiva attuale si attesta in percentuali che variano secondo le zone e situazioni dal 5 al 20%, favorita anche dalle temperature di agosto sotto la media. Una situazione quindi non facile, che se non contenuta come detto sopra può esplodere nella terza generazione. Gli interventi suggeriti sono di tipo adulticida, volti ad uccidere quindi gli adulti della mosca. Conosciamo l’eterno dilemma dell’uovo e della gallina, su chi è nato prima, ugualmente possiamo dire: meglio uccidere la larva o l’adulto? Se uccidiamo la larva non nasce l’adulto , ma se uccidiamo l’adulto non nasce la larva…Ma Pierino direbbe: eliminiamoli tutti e due! Col metodo biologico, a cui ci atteniamo anche nei fatti, è in commercio l’estratto dell’olio del seme di una pianta originaria dell’India, Azadirachta Indica, là chiamata Albero del Neem, dalle incredibili proprietà insetticide e insetto repellenti. Non c’è giardino indiano che non abbia il suo albero del Neem per allontanare gli insetti nocivi. Il meccanismo d’azione è a prova di resistenza perché interviene nei processi della muta, impedendo la trasformazione della larva in adulto. Inoltre il principio attivo, l’azadiractina, ha un’azione sistemica, cioè entra all’interno dei tessuti vegetali: frutti, foglie, fino alle radici, attraverso la circolazione linfatica. Il prodotto si chiama Oikos, ma è stranamente autorizzato sull’olivo solo per tignole e tripidi…..Così purtroppo ancora non esiste la soluzione definitiva e ottimale per debellare la mosca olearia, però sappiamo che il problema potrebbe diventare marginale se su tutto il territorio si attuassero queste due semplici pratiche: raccolta quasi totale delle olive, posa precoce e capillare della trappole di cattura massale.
Come tutti gli anni metà settembre è il momento ideale per il trattamento rameico, con lo scopo fondamentale di contenere l’inoculo dei patogeni fungini e batterici. Il rame ha anche una riconosciuta repellenza sulla mosca, che evita se può le olive ramate. Infatti questo metallo altera la popolazione microbica presente sull’epidermide del frutto necessaria alla flora intestinale della larva. Come di consueto ormai aggiungiamo al composto di rame scelto ( consiglio l’ossicloruro ) anche lo zolfo bagnabile, come complemento antifungino, e l’estratto di alghe brune, come fertilizzante fogliare completo, entrambi secondo le dosi in etichetta, che per i prodotti commerciali presenti in Cooperativa sono 0,3% per entrambi, cioè 3 etti su 100 litri d’acqua.
I ritardatari possono ancora svolgere la potatura estiva di polloni e succhioni.