17/02/2023
Oggi vi racconto una storia che parte da lontano:
8/11/1953
In questa data, da Pasquale e Francesca, nasce Andrea... Andrea Depalmas.
Moretto, occhi profondi marroni, capelli corvini e ricci...
Viene al mondo in una famiglia semplice e umile, assieme ai suoi 5 fratelli.
Andrea ricorderà il suo guardaroba che veniva sfruttato per tutte le stagioni, e i pantaloncini d'inverno non erano confortevoli...
Ricorderà la casa in cui è nato, dal cui tetto le stelle non solo le immaginava, ma poteva quasi vederle, è cresciuto poi nelle case popolari e fin da bambino probabilmente il suo sogno era una casa tutta sua.
Gli studi di Andrea si interromperanno presto, ma la sua intelligenza è sempre andata oltre, curioso di sapere e orgoglioso di non passare mai da ignorante.
Il tempo passa, Andrea cresce e si lascia crescere due bei baffoni neri, la madre Francesca gli chiederà di non tagliarli mai perché gli ricorda il suo papà... Li porterà quasi tutta la vita, tagliandoli rare volte...
Arriverà l'età per l'obbligo militare e deciderà di conseguire la patente prima di partire, riuscirà ad averla con pochissime ore di guida che gli garantiranno poi il ruolo di autista nel periodo di leva. Ricorderà molte, molte, molte volte quel periodo della sua vita, con un sorriso sempre in volto.
Una volta terminato il militare si tratterrà per un periodo presso dei parenti svolgendo dei lavoretti di manovalanza.
Rientrerà nel suo paese di origine con la sua amata Giulietta (la macchina)...
Il suo cammino nell'edilizia era iniziato e non aveva intenzione di mollare, inizia come manovale poi si specializza come muratore.
Conoscerà poi una giovanissima Maria: bionda, minuta, occhi verdi. È stato amore quasi a prima vista e giovanissimi mettono su famiglia. Fanno tanti sacrifici, inizialmente devono adattarsi a vivere a casa dei genitori di Andrea, ma la voglia di una casa propria è troppa...
Trovano un terreno edificabile, lo acquistano e mettono su i primi mattoni. Andrea costruirà la sua prima casa durante le ore in cui non era a lavoro, all'epoca principalmente a San Teodoro... Non si abbatterà e continuerà a lavorare anche dopo che la luce del sole è andata via da ore e si affiderà a quella della luna o delle candele... Imparerà anche la lavorazione del legno e del ferro per costruire gli infissi della loro abitazione...
Il grosso è fatto, la famiglia può trasferirsi e ultimare il tutto pian piano, all'epoca avevano già due bambini: Tonina, la maggiore, e Francesco. Passerà qualche anno e arriverà anche la terza bambina, Iolanda, accolta con tanto amore dai fratelli (non è vero, all'inizio era l'intrusa, ma romanziamo un pò).
Sacrifici su sacrifici e Andrea decide di mettersi in proprio, di rischiare, di provare... Nel suo lavoro è sempre stato bravissimo e preciso e ottiene grandi soddisfazioni, la stanchezza sembra non pesargli mai...
Anche i figli crescono, ognuno prenderà la sua strada: Tonina e Francesco gli doneranno la gioia di essere nonno di 4 bambini stupendi.
Andrea adora i suoi nipoti e ride, gioca e scherza con loro ogni volta che il buon umore entra nelle sue giornate, diventate ogni tanto cupe.
Costruirà tante case nell'arco della sua vita, la sua ultima opera per sé stesso e per la sua famiglia è quella che era più vicina a quella dei suoi sogni probabilmente, dove figli e nipoti si riuniranno ogni volta possibile e dove Andrea trascorrerà il resto dei suoi giorni, anche dopo.