03/10/2021
PONTE DI FERRO 😓:
"Tutto avveniva con una semplicità commovente. Non c’erano né padiglioni allestiti, né bandiere, né discorsi. Il Papa non aveva fatto annunciare la visita, e alle quattro solo gli interessati, i quali erano stati avvertiti, si trovavano riuniti. Si fecero funzionare davanti a Pio IX i meccanismi e quattro uomini, con sorprendente facilità, abbassarono e sollevarono successivamente l’immenso ponte levatoio sotto gli occhi dei presenti meravigliati. Mons. De Merode, uomo di progresso e di iniziativa, correva da un gruppo all’altro e spiegava il meccanismo del ponte"
Tra il 1862 ed il 1863 il ponte dell’Industria, in origine chiamato “ponte S.Paolo“, venne costruito da una Società Belga per dar modo alla linea ferroviaria di Civitavecchia, che fino ad allora aveva avuto la sua stazione appena fuori porta Portese, di congiungersi alla nuova stazione ferroviaria centrale di Termini. Inizialmente il ponte, costituito da arcate in ferro e ghisa appoggiate su piloni costituiti da tubi di ghisa riempiti di calcestruzzo, si sollevava nella parte centrale per permettere ai piroscafi ed ai bastimenti armati di passare liberamente. Il 10 luglio 1863 sul ponte transitò la prima locomotiva ed il 14 successivo gli ingegneri pontifici vi fecero passare due treni nello stesso momento per le prove di carico.
1 Inaugurazione del Ponte
Il 24 settembre, alla presenza del pontefice Pio IX, sul ponte passò ufficialmente il treno della linea Roma-Civitavecchia.
Un cronista francese dell’epoca, tale Henry D’Ideville, pubblicò sul “Journal d’un diplomate en Italie” un brano che narrava proprio l’inaugurazione del ponte, che qui ci piace riportare: “Tutto avveniva con una semplicità commovente. Non c’erano né padiglioni allestiti, né bandiere, né discorsi. Il Papa non aveva fatto annunciare la visita, e alle quattro solo gli interessati, i quali erano stati avvertiti, si trovavano riuniti. Si fecero funzionare davanti a Pio IX i meccanismi e quattro uomini, con sorprendente facilità, abbassarono e sollevarono successivamente l’immenso ponte levatoio sotto gli occhi dei presenti meravigliati. Mons. De Merode, uomo di progresso e di iniziativa, correva da un gruppo all’altro e spiegava il meccanismo del ponte con l’ardore e la volubilità che sono del suo carattere. Tutti circondavano Pio IX; donne, contadini e ragazzi s’arrampicavano e scendevano a precipizio sui tumuli erbosi per vedere meglio il Papa e poter raccogliere qualche briciola della sua conversazione. Un grande numero di stranieri e di turisti ch’era alla passeggiata nella campagna, avevano fatto fermare le vetture, incantati di trovarsi ad assistere a questo spettacolo imprevisto”. Nel 1910 il ponte dell’Industria fu sostituito, per la viabilità ferroviaria, dal vicino ponte di S.Paolo e nel 1911 la sua struttura fu sottoposta a radicali rifacimenti: da allora il ponte viene transitato, nei due sensi, da pedoni, su appositi marciapiedi, e da vetture. Il ponte dell’Industria, più comunemente noto come “ponte di Ferro”, ha una lunghezza di 131,20 metri, una larghezza di 7,25 e presenta tre luci a travate metalliche.
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