Una Guida Serena

12/07/2022

🌱 "La natura non è un posto da visitare. È casa nostra".
Gary Snyder

11/07/2022

Pov: sei nel bosco e guardi in alto 💚🌳

10/07/2022

Come sopravvivere al caldo romano?
Guardando vecchie foto di escursioni bellissime 🥺💚

03/06/2022

Verde come la faggeta 🌳

01/06/2022

Qualche scatto dall'escursione a Canale Monterano di domenica scorsa 🍀

22/05/2022

Da oggi c'è anche il gruppo whatsapp, basta cliccare sul link. Troverete in regalo una checklist di attrezzature per le escursioni 🧭🥾👣 nel gruppo avrete sempre le ultime novità sulle escursioni in programma. A presto!!

https://chat.whatsapp.com/Ksfo5wG4bNeBpB1vVfcLvV

WhatsApp Group Invite

11/05/2022

Dove andiamo sabato? Leggi qui 😍

Ci sono ancora posti liberi 👣

🤩 Cosa sono queste antiche mura in foto? Sembra quasi uno degli scenari avventurosi di un videogame!

📌 Oggi ci troviamo nel Parco Regionale Marturanum, più precisamente nel comune di Barbarano Romano (VT).

ℹ️ Il nome Marturanum, così particolare, deriva dai resti di un'antica città risalente al VII a.C. e che viene citata dallo scrittore latino Tito Livio, anche se altre fonti dicono che Marturanum fosse il nome originario del paese di Barbarano. Il paese sorge su una collina di tufo rosso e sono ancora visibili le mura merlate medievali. Ci sono state 3 cinte murarie, costruite via via che il borgo si ingrandiva e quelle che vediamo ancora oggi risalgono al 1450.

🥾 Ma come ci si arriva?
Attraverso una serie di sentieri (tra cui anche sentieri CAI), è possibile incontrare grotte, gole attraversate da torrenti che è possibile guadare, mole (vecchi mulini che venivano utilizzati per l'agricoltura), ponti ed una ferrovia dismessa.
Il tutto attraversando un'area nella quale la folta vegetazione ha trasformato il paesaggio, rendendolo un luogo da fiaba nel bosco.

🌿 Oggigiorno il bosco si è impadronito delle opere dell'uomo e ci dona un paesaggio ricco di fascino. Parlando di aspetti naturalistici, il Parco del Marturanum ha un'altra particolarità: attraversando uno dei sentieri al suo interno ci si trova a passare in una faggeta "depressa" che è riuscita ad ambientarsi a soli 150 m s.l.m., una rarità se pensiamo che il faggio è un albero che cresce a quota più elevate.

🗓️ Sabato avremo l'opportunità di fare una bellissima escursione con Una Guida Serena , sei dei nostri?

02/05/2022

26/04/2022

Ieri siamo andati a fare un giro nel Parco del Marturanum, da Barbarano Romano a Blera. 16 km tra bosco, antiche mole sul torrente Biedano.

12/04/2022

Iniziamo i festeggiamenti per il 30° anniversario di AIGAE rileggendo l’atto costitutivo , con la riconoscenza per la lungimiranza e la generosità di quei colleghi di allora, molti dei quali sono ancora iscritti e attivissimi sia nelle attività escursionistiche che nel supporto all’associazio...

03/04/2022

👉 LA GRANDE FIDUCIA DELLE GUIDE NELLA RIPRESA (e in AIGAE).
Già superata quota 3.000 iscrizioni. ✌️💪
Nel 2021 la stessa quota venne raggiunta il 24 agosto! Per un totale finale dell'anno di 3.125.
Sono quindi ben 487 gli iscritti in più alla stessa data!! 🥇

Significa che le guide quest'anno si iscrivono prima, attivando l'assicurazione professionale, scommettendo sulla ripartenza già in primavera grazie alla riduzione delle restrizioni.
162 si reiscrivono infatti dopo almeno un anno di inattività forzata. E ben 96 rientrano in AIGAE da altre realtà minoritarie. 277 sono i nuovi colleghi che hanno frequentato corsi professionalizzanti organizzati da AIGAE o dagli enti di formazione e superato esami.
Aumentano di quasi il 2% le donne portando la quota al 42,6% del totale, del 12% i laureati. Aumentano le Guide Parco arrivando a quota 699. Ma anche i soci in possesso di altri titoli: 588 Accompagnatori Turistici, 316 Guide Turistiche, 53 Guide Speleologiche, 12 Guide Vulcanologiche e 5 Guide Alpine. In arrivo anche Accompagnatori di Media Montagna che si sono iscritti numerosi agli esami appositi.

AIGAE cresce sensibilmente grazie alla sempre maggiore fiducia delle italiane, protagoniste del settore in crescita dell'accompagnamento outdoor.
Sempre più forti e rappresentativi, potendo affermare con orgoglio !

30/03/2022

22/03/2022

Stanno tornando le rondini, è bene ricordare che:
DISTRUGGERE I NIDI DI RONDINE È REATO
Le rondini, i loro nidi, le uova e i nidiacei sono infatti protetti dalla legge n. 157/92 e dall'articolo 635 del codice penale, che ne vieta l'uccisione e la distruzione.

Foto dal web

21/03/2022

L'escursione di ieri nel parco di Gianola e nel centro storico di Formia ✨ il primo evento in collaborazione con la Guida Turistica Oberlander, Guida Turistica

25/02/2022

Guida alla volpe 🦊

24/02/2022

Sopralluogo a Formia tra mare, bosco di sughera e sentiero sugli scogli. Ci organizziamo un'escursione?

22/02/2022

𝗜 𝗱𝗿𝗼𝗻𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝗣𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗡𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱'𝗔𝗯𝗿𝘂𝘇𝘇𝗼 𝗟𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗲 𝗠𝗼𝗹𝗶𝘀𝗲
All'interno dei confini del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è vietato far volare un drone, di qualsiasi dimensione, senza preventiva autorizzazione dell'Ente Parco.

Il divieto non è 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝘂𝘁𝗼: infatti come prevede la normativa di riferimento il volo può essere consentito dietro regolare richiesta di autorizzazione da parte del pilota all'Ente Parco. 𝗜𝗹 𝗿𝗶𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗡𝗢𝗡 𝗮𝘃𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗱𝗶𝗲𝘁𝗿𝗼 𝗽𝗮𝗴𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼. Il personale del Parco valuta, di volta in volta, l'opportunità di concedere o meno l'autorizzazione al sorvolo, in base all'itinerario di sorvolo richiesto e allo scopo dello stesso. Qualora sia concordata l'autorizzazione, il volo avviene in condizioni controllate sotto la supervisione di personale di sorveglianza e/o scientifico alle cui indicazioni, il pilota deve attenersi.

𝗜𝗻 𝗯𝗮𝘀𝗲 𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗲?
Nel post del 31 gennaio, per semplificare e per meglio evidenziare che il divieto poggia le sue basi su di una legge nazionale, si affermava che la violazione veniva sanzionata ai sensi della L. 394/91, la Legge quadro sulle Aree Protette. Stranamente un grande numero di cultori della materia, feriti - non si sa ben come - nel profondo del loro orgoglio, ha dato fuoco alle tastiere per far notare, con grandissima veemenza, che il Parco non può vietare un bel nulla in materia di spazio aereo, che una legge del 91 non può normare un oggetto tecnologico come un drone e che la multa andava quindi annullata.

Sappiamo bene che le normative di riferimento in materia di divieto di sorvolo e di chiusura di spazi aerei, sono dettate e applicate da ENAC, ma sappiamo anche che, così come si legge dallo stesso sito ufficiale dell'ENAC, il divieto di sorvolo con drone sulle aree protette nasce esattamente in applicazione alla legge 6 dicembre 1991, n. 394! Come si può leggere qui di seguito è lo stesso ENAC ad affermare che:

“𝐿𝑎 𝐿𝑒𝑔𝑔𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑟𝑒𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑒𝑡𝑡𝑒” 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑟𝑡. 11 ℎ) 𝑠𝑡𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑐ℎ𝑒 “𝑒̀ 𝑣𝑖𝑒𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑠𝑜𝑟𝑣𝑜𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑣𝑒𝑙𝑖𝑣𝑜𝑙𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑟𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑖, 𝑠𝑎𝑙𝑣𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑓𝑖𝑛𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑖 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑐𝑖𝑝𝑙𝑖𝑛𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑣𝑜𝑙𝑜”. 𝐼𝑙 𝐶𝑜𝑑𝑖𝑐𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑁𝑎𝑣𝑖𝑔𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑟𝑡. 793, “𝐷𝑖𝑣𝑖𝑒𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑟𝑣𝑜𝑙𝑜”, 𝑠𝑡𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙’𝐸𝑁𝐴𝐶 “𝑝𝑢𝑜̀ 𝑣𝑖𝑒𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑑𝑖𝑣𝑖𝑒𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑟𝑣𝑜𝑙𝑜 𝑠𝑢 𝑑𝑒𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑎𝑡𝑒 𝑧𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑜𝑡𝑖𝑣𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑜 𝑑𝑖 𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑒 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑜 𝑠𝑢 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑒𝑡𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒”. 𝐿𝑎 𝐶𝑖𝑟𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝐸𝑁𝐴𝐶 𝐴𝑇𝑀-03𝐶 𝑑𝑖𝑠𝑐𝑖𝑝𝑙𝑖𝑛𝑎 𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑑𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑐𝑜𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑣𝑒𝑛𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑖 𝑑𝑖𝑣𝑖𝑒𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑟𝑣𝑜𝑙𝑜, 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑛 𝑎𝑝𝑝𝑙𝑖𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑢𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒 394/91 (𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑟𝑒𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑒𝑡𝑡𝑒). 𝑃𝑟𝑒𝑚𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑠𝑜𝑝𝑟𝑎, 𝐸𝑛𝑎𝑐 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑣𝑒𝑑𝑒 𝑎 𝑓𝑎𝑟 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑒𝑣𝑒𝑛𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑟𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜 𝑎𝑒𝑟𝑒𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑏𝑎𝑠𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑖 𝑣𝑎𝑙𝑢𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑡𝑒𝑐𝑛𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑛𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑖 𝑒𝑣𝑒𝑛𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑧𝑒, 𝑒𝑠𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑑𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑐𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑖𝑑𝑒𝑟 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖, 𝑠𝑖𝑎 𝑖𝑛 𝐴𝐼𝑃 𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑖𝑎𝑡𝑡𝑎𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎 𝐷-𝐹𝑙𝑖𝑔ℎ𝑡. 𝐴𝑙𝑙𝑎 𝑙𝑢𝑐𝑒 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑡𝑜, 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑖𝑏𝑖𝑡𝑒 𝑎𝑙 𝑠𝑜𝑟𝑣𝑜𝑙𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑟𝑒𝑒 𝑖𝑛 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑛𝑑𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑃𝑎𝑟𝑐ℎ𝑖 𝑖𝑙 𝑐𝑢𝑖 𝑑𝑖𝑣𝑖𝑒𝑡𝑜 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑝𝑝𝑟𝑜𝑣𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙’𝐸𝑁𝐴𝐶 𝑒𝑑 𝑒̀ 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙’𝐴𝐼𝑃 𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎 𝐸𝑁𝑅 5.6.1-1 “𝑃𝑎𝑟𝑐ℎ𝑖 𝑛𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑖 𝑒 𝑧𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑒 𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑓𝑎𝑢𝑛𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑎”. (estratto da: https://www.enac.gov.it/spazio-aereo/gestione-dello-spazio-aereo/divieto-di-sorvolo?fbclid=IwAR0yMU60gGlqHvw_bF5cF99sg1KqFthDGjm02YadNI7gP9j7yVy5y01e8ok)

Il Parco, contrariamente a quanto dato per scontato da molti contestatori, ha da tempo completato tutte le procedure utili a far sì che il divieto di sorvolo sia reso effettivo da ENAC. Basterebbe controllare sulle mappe D-Flight o sugli elenchi ufficiali AIP ENAC delle aree interdette al volo.

𝗤𝘂𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗵𝗲?
L’utilizzo e gli utilizzatori di droni, sia per finalità professionali che hobbystiche, sono aumentati esponenzialmente negli ultimi anni. I droni volano a bassa quota, sono rumorosi e possono arrivare in punti irraggiungibili per l’uomo. Possono quindi interagire in maniera più invasiva con gli animali. Tutti gli animali percepiscono la presenza dei droni. I mammiferi terrestri e gli uccelli sono i gruppi che reagiscono più negativamente. I droni sono difatti spesso attaccati da rapaci e basterebbe una breve rassegna di video su YouTube per trovare episodi in cui i droni hanno palesemente disturbato o messo in pericolo la fauna selvatica. Uno studio condotto negli USA nel 2015 ha provate che al passaggio del drone il battito cardiaco degli orsi neri aumenta drasticamente. Nelle femmine con piccoli gli effetti sono più intensi e di maggiore durata: fino a circa 4 ore di battito alterato!

Anche il pilota più in buonafede, se lasciato agire in autonomia, non potrà mai essere consapevole del danno potenziale che può procurare agli animali selvatici. Figuriamoci se proiettiamo questa eventualità sulla miriade di utilizzatori di droni che ad oggi praticano la loro passione in Italia e nel Mondo, anche un bambino capirebbe che lasciare libero arbitrio in un'area protetta non è accettabile, proprio per quanto fin qui ribadito. Per questo è necessario che in un'area protetta il libero arbitrio dell'essere umano, pressoché illimitato nel resto del territorio nazionale, sia regolamentato per il bene della Natura.

Di seguito riportiamo solo alcune delle evidenze scientifiche che sui potenziali impatti dei droni sulla fauna selvatica:

Bennitt et al. (2019) Terrestrial mammalian wildlife responses to Unmanned Aerial Systems approaches. Scientific reports 9:2142.

Ditmer et al. (2015) Bears Show a Physiological but Limited Behavioral Response to Unmanned Aerial Vehicles. Current Biology 25, 2278–2283.

Mulero-Pázmány et al. (2017) Unmanned aircraft systems as a new source of disturbance for wildlife: A systematic review. PLoS ONE 12(6): e0178448.

Rebolo-Ifrán et al. (2019) Drones as a Threat to Wildlife: YouTube Complements Science in Providing Evidence about Their Effect. Environmental Conservation.

Stankov et al. (2019) The view from above: the relevance of shared aerial drone videos for destination marketing, Journal of Travel & Tourism Marketing.

21/02/2022

Grazie a tutte le meravigliose persone che hanno partecipato ieri ✨ ci si vede sui prossimi sentieri!
Buoni passi 👣🍀

18/02/2022

Guida al Leccio

Nel post di oggi troverai delle semplici info per riconoscere questo albero.

17/02/2022

Un'anteprima dell'escursione di domenica 20 ✨

16/02/2022

Cosa portare in escursione con il cane.

Per vivere un'avventura con il nostro migliore amico serve una certa preparazione.

Cosa serve al nostro cane?

1- Medaglietta identificativa
Dovrebbe sempre averla sul collare perchè, nel caso si allontanasse, un'altra persona saprebbe quale numero di telefono chiamare.

2- Guinzaglio
Ne esistono anche modelli che si possono legare in vita così da avere le mani libere.

3- Ciotole
Rigide o pieghevoli, dipende dallo spazio che avete nello zaino.

4- Acqua e cibo
Importantissimi per fargli recuperare al meglio le forze.

5- Libretto sanitario
Se fate un lungo viaggio, qualora ci fosse un'emergenza, è sempre meglio portarlo con sé.

6- Kit di primo soccorso

7- Sacchetti per gli escrementi

8- Museruola
In alcuni contesti viene espressamente richiesta. Se andate in un'area protetta, come un Parco Nazionale, informatevi bene sulla conduzione del cane.

9- Impermeabile
A seconda della razza o taglia del cane potete decidere di portare una mantellina per la pioggia.

11/02/2022

09/02/2022

Le differenze tra hiking e trekking.

Spesso usiamo hiking e trekking come sinonimi, ma è davvero così?

Significato
Hiking: dall'inglese "to hike" camminare.
Trekking: dall'inglese "to trekk" fare un lungo viaggio.

Durata
Hiking: poche ore, è la classica escursione di una giornata.
Trekking: qualche giorno con pernottamento in tenda, rifugio o struttura ricettiva.

Impegno
Hiking: dipende da vari fattori come la difficoltà del sentiero o la preparazione fisica.
Trekking: maggiore rispetto ad una escursione giornaliera perché si cammina più giorni con lo zaino in spalla e va organizzato il pernottamento.

Equipaggiamento
Hiking: tutto il necessario per affrontare una giornata in natura.
Trekking: bagaglio maggiore rispetto all'hike giornaliera. Se prevediamo di dormire all'aperto dobbiamo portare nello zaino anche la tenda, materassino e sacco a pelo, ecc.

04/02/2022

Cosa è il BLSD?

Significato:
Sta per Basic Life Support-early Defibrillation. Tradotto: supporto di base alle funzioni vitali e defibrillazione precoce.

A cosa serve:
Lo scopo della rianimazione cardiopolmonare è quello di salvaguardare la vita della persona in arresto cardiaco in attesa del personale medico.

Obiettivo:
Mantenere un adeguato apporto di ossigeno al cuore e al cervello per evitare danni neurologici a seguito di un arresto cardiaco improvviso.

Perché è importante:
Se la persona viene soccorsa il prima possibile ha più possibilità di sopravvivere.

Passaggi fondamentali:
Valutare la sicurezza dell'ambiente
Riconoscere l'arresto cardiaco
Chiamare il 112
Iniziare subito la rianimazione cardiopolmonare
Utilizzare il defibrillatore

Perché si fa questo corso:
Perché come Guida Ambientale Escursionistica la mia priorità è di accompagnare le persone in sicurezza. Il rischio 0 non esiste da nessuna parte.
Ma con la giusta formazione si impara a far fronte alle situazioni di emergenza.

Buon senso e formazione continua.

Il BLSD viene fatto da enti accreditati dalla regione. Per il Lazio è Ares 118. L'attestato è valido 2 anni.

Personalmente l'ho rinnovato già 3 volte.

02/02/2022

Prima segnalazione di sciacallo dorato (Canis aureus) nel Lazio!

Luca Lapini, esperto della specie a livello nazionale, conferma la prima segnalazione della specie nel Lazio, in Provincia di Latina.

La specie, in rapida espansione negli ultimi decenni dall'Europa orientale, è presente stabilmente in Italia in Friuli, Veneto e Trentino.
Negli ultimi anni la specie si sta espandendo verso Ovest (segnalazioni arrivano dal Piemonte) e soprattutto verso Sud, dove lo sciacallo ha superato il Po ed è presente in Emilia Romagna (con prima riproduzione accertata) e Toscana.
Oggi la conferma del primo esemplare fototrappolato nel Lazio.
La presenza dello sciacallo dorato nel Centro Italia è da approfondire con ulteriori ricerche, che potrebbero confermare un'espansione più rapida di quanto si pensasse fino ad oggi.

Qui il link con la segnalazione:
https://www.astorefvg.org/forum/viewtopic.php?f=5&t=1184

02/02/2022

Bombi e sirfidi 🐝

Piccola guida per riconoscere questi insetti.

Sirfidi:
sembrano api, ma sono mosche. Questi insetti dell'ordine dei ditteri sono innocui per l'uomo, anche se potremmo scambiarli per api o vespe per via dell'aspetto molto simile e dei colori giallo e nero. I sirfidi imitano i colori di insetti velenosi per non attirare i predatori. Questo adattamento si chiama mimetismo batesiano.

I bombi fanno parte della famiglia Apidae e sono ottimi impollinatori. In genere sono più grandi delle api, completamente neri o a strisce giallo/arancio e nere più larghe rispetto a quelle delle api. Si comportano come le api ma hanno un pungiglione in grado di pungere più volte. Non disturbateli e non vi faranno nulla

28/01/2022

Guida per riconoscere api e vespe 🐝

🟡 Colore:
Le vespe sono nere o marroni scure e giallo acceso. Le api sono marroni, più o meno scuro, e giallo dorato meno acceso.

🐝 Struttura del corpo:
Le vespe hanno una zona molto stretta che separa il torace dall'addome, il famoso "vitino da vespa", mentre nelle api questo assottigliamento è meno evidente. Le api hanno un aspetto peloso perché sono coperte da caratteristici peli di cheratina sulla testa, torace, addome e zampe. Le vespe non hanno peli.

📌 Pungiglione:
Il pungiglione delle api ha una funzione difensiva, mentre quello delle vespe ha una funzione riproduttiva. Nel dettaglio: il pungiglione delle api è dotato di alcune spine che rompono l'addome dell'ape quando questa punge, infatti l'ape dopo aver punto perde il pungiglione e muore.
Al contrario, il pungiglione delle vespe fa parte dell'apparato riproduttivo ed è liscio, quindi può pungere varie volte senza mettere a rischio la propria vita.

26/01/2022

Bastoncini da trekking: cosa sono e perché usarli.

Sono dei bastoni in alluminio o in carbonio, con un'impugnatura e un puntale in ferro o gomma.
Possono avere lunghezza fissa o regolabile.

Perché dovremmo sempre portarli con noi in escursione?

Migliorano l'equilibrio e danno stabilità, soprattutto sui sentieri sconnessi e più difficili.

Se ci troviamo di fronte a piccoli corsi d'acqua possiamo usare i bastoncini per attraversare in sicurezza senza scivolare.

Distribuiscono meglio il peso. Questo perché scaricano parte del peso sulle braccia, così diminuisce il carico sulle gambe e sulla schiena. Sentiremo meno fatica e la camminata sarà migliore.

In salita e in discesa puoi usare i bastoncini come punti di ancoraggio per bilanciarti meglio.

👇 Usi i bastoncini da trekking nelle tue escursioni?

24/01/2022

Meme creato dall'idea del collaboratore Elia Guerra, che ringraziamo

21/01/2022

Perché sono così importanti le piante?

🌳Producono ossigeno
Grazie alla fotosintesi clorofilliana le piante consumano acqua e anidride carbonica per produrre zuccheri e ossigeno.

🌲Rendono il suolo stabile
Le radici degli alberi diminuiscono il rischio di frane.

💧Rallentano i fiumi
La vegetazione ai lati di un fiume rallenta l'energia della corrente in caso di esondazione.

🍊Fonte di cibo
Sono alla base della nostra alimentazione.

👕Materie prime
Per esempio dalle fibre naturali (cotone, lino, canapa) si fabbricano dei tessuti.

🌼Medicine
Dalle piante si ricavano diversi principi attivi.

19/01/2022

Cosa vuol dire Botanica?

La parola botanica deriva dal greco "botanike": arte di curare l'erba; o da "botane": pianta.

La botanica è un settore delle scienze naturali che studia i vegetali.

Nello specifico ne analizza:
•la biologia: il modo di vivere
•la morfologia: la struttura
•la fisiologia: le funzioni
•l'ecologia: i rapporti con l'ambiente
•la geobotanica o fitogeografia: la distribuzione geografica delle specie
•la classificazione delle specie

14/01/2022

Esempi pratici di animali domestici o selvatici ✨

Mettiamo in pratica le definizioni imparate nel post precedente.

Selvatico: un lupo che vive libero nel suo ambiente naturale senza nessun contatto con l'uomo.

Ammansito: una volpe che cerca e riceve cibo da una persona. Questo comportamento è sempre sbagliato e pericoloso per l'animale, non va in alcun modo assecondato.

Addomesticato: un falco che vive con un proprietario. La specie rimane selvatica ma il singolo individuo è abituato alla vita in cattività.

Domestico: i cani che vivono con l'uomo da migliaia di anni.

Ferale: cani "rinselvatichiti" che, forse dopo un abbandono, vivono in branchi e si procurano il cibo da soli. Spesso diventano aggressivi e non sono adatti a tornare a vivere con le persone.

👇Sapreste fare altri esempi?

13/01/2022

VOLARICE. Sta rimbalzando in tutto il mondo l'immagine di North, un Alaskan Malamute di 8 anni e il suo padrone, il primo sopra il secondo a sua volta sdraiato su una barella. Un'immagine che racconta di una disavventura avvenuta in montagna, in Croazia, e dello straordinario rapporto che può insta...

12/01/2022

Domestico o selvatico?

Distinguere gli animali in selvatici e domestici non è così semplice come può sembrare, ma farlo ci aiuta a conoscerli meglio.

👇Vediamo nel dettaglio le definizioni.

Selvatico:
Un animale che appartiene ad una specie non-domestica e che vive libero nel suo habitat naturale.

Ammansito:
Un animale che si è abituato alla presenza umana. Può frequentare in modo indipendente zone urbane per ottenere, ad esempio, cibo e protezione. Non viene selezionato o allevato, né controllato direttamente dall'uomo.

Addomesticato:
Un animale appartenente ad una specie selvatica, senza nessuna variante domestica, che nel corso della propria vita si è adattato all'ambiente di cattività. Con il tempo è diventato meno diffidente nei confronti degli esseri umani. Non tutte le specie selvatiche hanno la stessa capacità di essere addomesticate.
L'animale addomesticato non presenta differenze genetiche con i suoi simili che vivono in ambiente naturale. Riguarda il singolo individuo, ma la specie rimane selvatica.

Domestico:
Un animale che appartiene ad una specie o sottospecie domestica e che è sottoposto a selezione artificiale (allevamento). Possiamo definire la domesticazione come un processo evolutivo per cui una popolazione di animali si adatta alla vita con l'uomo e all'ambiente di cattività, in seguito ad una combinazione di cambiamenti genetici avvenuti nell'arco di numerose generazioni e che si manifestano in ogni generazione. In particolare gli animali domestici, fin dalla nascita, presentano un'indole docile verso le persone e da queste hanno una stretta dipendenza nell'alimentazione e protezione.

Ferale:
Un animale appartenente ad una specie domestica che vive in ambiente naturale, senza il diretto controllo dell'uomo.

👇Conoscevate queste differenze?

08/01/2022

anche quest'anno!! ✨

07/01/2022

3 consigli plastic free.

Consigli facili per ridurre l'uso di plastica nella vita di tutti i giorni.

1) scegli prodotti sfusi e senza imballaggio:
pasta, legumi, cereali, frutta e verdura, ecc...

2) quando fai la spesa porta sempre con te una busta riutilizzabile.

3) sostituisci i saponi liquidi con shampoo e balsamo solidi o con prodotti alla spina.

Quale abitudine segui già?
O quale vorresti cominciare a seguire?

06/01/2022

Oggi vi descrivo il modello di borraccia che utilizzo in tutte le mie escursioni.
Il modello è la MH500 di Decathlon.
Caratteristiche:
- capacità 1 litro
- alluminio, quindi molto leggera da trasportare
- pratica maniglia sul tappo
- non mantiene il calore, non è un thermos
- non è adatta a bibite gassate, acide o grasse (succhi di frutta o latte)
- non va utilizzata in microonde o vicino fonti di calore dirette
- non va in congelatore, altrimenti si spacca

Pulizia e mantenimento:
dopo il suo utilizzo sarà sufficiente lavarla con sapone e lasciarla asciugare senza tappo e quando la riponete via dovete lasciare il tappo leggermente aperto, in modo che non si creino cattivi odori.

👇voi che borraccia usate?

Acquista Online o in Decathlon! Borraccia non termica alluminio MH500 | 1 litro | apertura rapida a null€. Vuoi bere facilmente, camminando in montagna? I nostri ideatori hanno sviluppato questa borraccia con tappo ad apertura rapida, che si apre con 2 mani.

05/01/2022

Perché usare la borraccia?

Ne ho parlato su Instagram in occasione del . Su Instagram mi trovate come . Il plastic free july è un'iniziativa della Plastic Free Foundation che ha l'obiettivo di rendere il mondo libero dai rifiuti derivati dalla plastica.

Purtroppo la plastica monouso ha un forte impatto sull'ambiente. Si stima che l'80% dell'inquinamento marino è costituito da plastica, di cui il 49% solo da plastica usa e getta, come le più comuni bottiglie di acqua confezionate.

La soluzione sono i contenitori riutilizzabili.

👇Ecco 3 motivi per preferire la borraccia invece delle bottiglie di plastica:

🌍Rispetta l'ambiente. L'uso quotidiano delle borracce contribuisce a ridurre sensibilmente il nostro impatto ambientale dato dai rifiuti. Infatti la stessa borraccia può durare diversi anni!

💸Risparmio economico. È stato calcolato che una famiglia spende, in media, tra i €40 e i €60 al mese per l'acquisto di acqua imbottigliata. Quindi investire in una borraccia di qualità e bere acqua dal rubinetto può farci risparmiare una quantità significativa di denaro.

💧Maggiore igiene. Le bottiglie in plastica contengono delle sostanze dannose per la nostra salute chiamate Bisfenolo A (bpa), mentre l'acqua del rubinetto è soggetta a controlli rigorosi e alti standard qualitativi.

Per me la borraccia è un mai più senza!!

05/01/2022

Ciao a tutti! Questo è il primo post della pagina quindi mi presento per conoscerci meglio.
Mi chiamo Serena Ciavardini e sono una Guida Ambientale Escursionistica. Il mio obiettivo è quello di accompagnare chi è alle prime esperienze in montagna su percorsi adatti a tutti condividendo consigli utili e curiosità.

Sono nata a Roma il 13 luglio 1996 e sono cresciuta tra Priverno, Sermoneta e Bassiano nel territorio dei monti Lepini, in provincia di Latina.

A 11 anni sono entrata negli scout che mi hanno trasmesso l'amore per la natura e la vita all'aria aperta.

A 18 anni ho fatto volontariato nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise: le attività principali del mio gruppo erano la manutenzione dei sentieri e le escursioni.

Nel 2017 ho frequentato il corso professionalizzante organizzato da AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) nella Riserva Naturale dei Monti Navegna e Cervia, in provincia di Rieti. Il corso è durato 4 mesi con lezioni teoriche e uscite sul territorio. È stata un'esperienza bellissima e di grande crescita personale, con dei compagni di viaggio eccezionali. Dal 2018 sono Guida Ambientale Escursionistica e Guida Parco della Riserva Naturale dei Monti Navegna e Cervia.

Tra il 2019 e il 2020 sono stata volontaria del Servizio Civile Universale presso il comune di Bassiano e dal 2021 collaboro con l'Associazione Brigante Antonio Gasbarrone di Sonnino (LT) che si occupa di promozione territoriale e storica.

Adesso vivo a Roma con il mio compagno e il nostro cane Nina.

Dò il benvenuto a tutti voi qui e vi auguro buona strada! (parola di scout) 🍀👣

04/01/2022