24/04/2016
A tutti gli appassionati di che ci seguono, diamo conto dell'ennesimo scempio a danno del loro sport con una notizia che giunge dalla Sardegna.
Nei giorni tra il 23 e il 24 aprile, presso l'oasi di Capo Comino e Bèrchida, nel Comune di Siniscola (NU), avrebbe dovuto tenersi “Chimera 2 – Operazione Desaparecidos”, una gara benefit organizzata dall'A.S.D. Jchnos War Team. A tale gara era stato concesso anche il patrocinio del Comune di Siniscola.
È stato proprio questo a scatenare le ire dei Verdi e di altre associazioni ambientaliste, che hanno iniziato a sindacare su tutto: sulla mancanza di valutazione d'impatto ambientale, sulla tipologia di pallini utilizzati (sebbene le regole della manifestazione, già stabilite, imponessero l'uso dei pallini biodegradabili!), persino sull'appropriatezza del nome dato alla manifestazione; si è anche arrivati a ti**re in ballo l'ordinanza del Sindaco di Siniscola, che sotto Capodanno ha proibito l'impiego di "botti", e che secondo alcuni non avrebbe in realtà scadenza e sarebbe da estendersi (non si sa perché!) anche alle "armi che espellono proiettili in plastica".
La manifestazione è stata dunque annullata – a meno che i partecipanti non avessero acconsentito a trasformarla in una semplice passeggiata nel bosco con il costante accompagnamento e la supervisione del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Autonoma della Sardegna.
Questo increscioso attacco, di fatto ideologico e altrimenti immotivato, al Soft-Air (disciplina riconosciuta dal CSEN) si riallaccia, che ci crediate o meno, all'attacco ideologico che il mondo degli appassionati d'armi subisce in questo momento storico in Europa e in molte parti del mondo.
Non è un mistero che nella bozza di modifica della direttiva europea sulle armi da fuoco redatta dalla Commissione Europea, che sin da novembre siamo occupati a combattere e che la Commissione vorrebbe far passare nella sua versione più restrittiva, si prevede che tutte le repliche realistiche di armi da fuoco (comprese dunque le Soft-Air) ricadano nella "Categoria C", ovvero diventino armi sottoposte a denuncia di detenzione alle Autorità di Polizia – cosa che in Italia implica anche l'obbligo di conseguire un porto d'armi per l'acquisto. Ovviamente simili restrizioni comporterebbero la morte delle discipline amatoriali e competitive di MIL-SIM e Soft-Air per tutta una serie di motivi: divieto di acquisto e detenzione a chi non abbia un permesso e ai minori di 18 anni in generale; divieto di importazione dall'estero; divieto di libero trasporto e porto; e così via. E c'è di più: la Commissione intende inserire nella Categoria C solo le repliche diverse da quelle di armi da guerra; le repliche di armi da guerra, come le armi da fuoco di Categoria B7 e le armi automatiche disattivate, secondo la Commissione Europea dovrebbero essere messe al bando completamente, confiscate a chi le possiede, e mandate in distruzione!
Pensate che sia impossibile? È già così nei Paesi a cui le menti dietro queste proposte restrittive si ispirano.
In Australia, ad esempio, solo i pochissimi collezionisti autorizzati possono possedere repliche Soft-Air; il loro uso, in ogni caso, è bandito.
Nel Regno Unito, le repliche Soft-Air realistiche sono disponibili solo ai membri delle associazioni sportive e ai gruppi di rievocazione storica registrate all'UKARA, la confederazione di softairisti e rievocatori storici riconosciuta dal Governo britannico. Per tutti gli altri sono disponibili solo quelle in scala ridotta o quelle dipinte in colori vivaci.
Anni fà, in Italia, l'allora dirigente dell'Area armi ed esplosivi del Ministero dell'Interno Giovanni Aliquò propose che venissero messe al bando tutte le repliche Soft-Air con l'eccezione di quelle a molla con energia alla bocca di 0,5 Joule e in scala 2/3 rispetto alle armi vere.
Non pensino, gli amici appassionati di Soft-Air, di essere al sicuro: non lo sono. Gli anti-armi in Europa e in molti Paesi sostengono che le repliche Soft-Air possano essere facilmente convertite ad utilizzare munizioni vere (e chi sa come sono fatte le Soft-Air sa benissimo che non è affatto vero). In tutt'Europa i gruppi di Softairisti sono tenuti d'occhio dalle autorità: troppo realistiche le loro repliche, troppo aderenti al vero i loro equipaggiamenti, troppo simile ad un "addestramento paramilitare" la loro attività.
Chiediamo ancora una volta a tutti gli appassionati di Soft-Air di aiutarci a proteggerli, entrando a far parte della rete di FI****MS UNITED ed aderendo alle sue iniziative.
ACT TOGETHER, FEEL FREE AND MAKE CHANGES