22/01/2025
MAGICO PERU'
Linee misteriose, città bianche, condor, vulcani e fantastiche architetture degli inca
Uno degli itinerari più affascinanti alla scoperta del Sud America è quello che attraversa il Perù, un viaggio della durata di 14 giorni, fra siti archeologici d’eccezione, paesaggi naturali - vulcani, laghi, foreste - belli da mozzare il fiato, antiche tradizioni conservatesi fino ai giorni nostri.
Fra le varie tappe, tutte di grande interesse e fascino, alcune per la loro unicità e peculiarità meritano un’attenzione e un racconto particolari. Ad esempio, uno dei misteri più grandi di questo immenso continente sono le Linee di Nazca, tracciate nella brulla Pampa de San José, sulla costa meridionale del paese, a coprire una superficie di circa 500 km2. Se molte di esse appaiono come linee rette, altre hanno forma di grandi trapezi, mentre altre ancora, circa 70, rappresentano, in maniera stilizzata, uccelli e animali: riferibili al periodo preincaico, questi misteriosi disegni, che si ammirano in tutta la grandiosa, inquietante bellezza soprattutto sorvolandoli a bordo di piccoli aerei, hanno da sempre suscitato curiosità e spinto archeologi e astronomi a studi approfonditi. Da questi sono derivate varie, affascinanti teorie sul loro simbolismo e la loro funzione: sorta di calendario astronomico o sentieri da percorrere durante i riti legati all’acqua, mappa per indicare la posizione di falde acquifere o luogo per effettuare esperienze sciamaniche, alcune delle ipotesi relative alle magiche Linee di Nazca.
Le Ande sono fra i simboli del Perù e, come sospesa al loro limite, incorniciata da un incredibile paesaggio di coni vulcanici, sorge la città di Arequipa, la seconda del Perù e fra le più incantevoli per architetture e atmosfere. A caratterizzare la sua parte storica e la maggior parte delle dimore di epoca coloniale è il colore bianco, talvolta con sfumature rosate, del materiale con cui vennero costruite, il sillar vulcanico, ricavato dalle montagne circostanti. Arequipa è speciale per l’armonioso incontro tra stili barocco e locale, il cosiddetto stile meticcio, che si esprime anche in magnifici complessi religiosi, fra i quali si staglia, grandioso, quasi un mondo a parte, il Monastero di Santa Catalina con i suoi chiostri, il refettorio, la ca****la. Centro pulsante della città è la Plaza de Armas, fra le più grandi del Sud America, su cui si affaccia la Chiesa della Compagnia dei Gesuiti, dall’architettura particolarmente ricercata.
Ma, come si è detto, il Perù non è fatto solo di bellezze artistiche: grandi emozioni derivano anche dai suoi paesaggi, come quello del Canyon del Colca, fra i più profondi al mondo - non a caso soprannominato “Valle delle Meraviglie dallo scrittore peruviano Vergas Llosa, - e dalla sua avifauna. Chi, infatti, non ha davanti agli occhi l’immagine del superbo condor delle Ande? Ebbene, visitando il canyon e sostando al belvedere Cruz del Condòr, si può avere la fortuna di ammirare, soprattutto al mattino, il volo di questi uccelli, che volteggiano ad altissima quota.
“Ombelico del mondo” per gli Inca, “città imperiale”, molte sono le denominazioni di Cuzco, dove cultura andina, architettura inca e coloniale s’intrecciano, quasi a preparare un altro magico incontro, quello con Machu Picchu. Fra due fiumi, in una valle di alta montagna, Cuzco si presenta come la vollero i suoi antichi costruttori, con il profilo di un puma, e ha anch’essa una vivace Plaza de Armas, monumenti civili e religiosi, vicini siti archeologici della valle Segrado, quali Pisac (anche sede di un animato mercato) e Ollantaytambo.
Machu Picchu, lo splendido complesso architettonico in pietra e granito locale bianco e grigio di antichissime origini, è il capolavoro degli Inca e le sue superbe rovine sono circondate da un verdeggiante, scosceso paesaggio. Il “Monte vecchio”, situato a 2492 m. sul livello del mare, sfuggito anche ai conquistatori spagnoli, venne scoperto solo all’inizio del secolo scorso da un esploratore statunitense e nel tempo si sono andate formando varie teorie sulla sua destinazione, insediamento agricolo destinato a rifornire Cuzco, ma anche centro rituale, visto il gran numero di templi ritrovati nel sito. A collegare palazzi, templi, magazzini, terrazzamenti di questa fascinosa città inca, dove oggi si tiene anche un vivacissimo mercato, quello di San Pedro, sono ripide scalinate in pietra, dalle quali si apre una magnifica vista sulla valle del fiume Urubamba e sulle cime innevate, che le fanno corona, in una delle più iconiche, fantastiche, indimenticabili immagini del Perù.
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