15/08/2024
Buon ferragosto a tutti voi da Pietrelcina, il paese natale di Padre Pio
Terra di streghe, di santi e di papi, di sapori e cultura, di storia e tradizioni. Il sarà una sorpresa per tutti
Buon ferragosto a tutti voi da Pietrelcina, il paese natale di Padre Pio
Grazie agli amici di Meravigliosa Italia per la condivisione
"Particolari" del bellissimo obelisco egizio a Corso Garibaldi.
Abbiamo spesso evidenziato come Benevento fosse particolarmente ricca di reperti egizi.
Questo lo dobbiamo all'imperatore romano Domiziano, il quale sfuggì ad un agguato appunto perché si nascose tra le sacerdotesse della Dea Iside la quale prese l'appellativo di "Signora di Benevento ".
In seguito a quell'episodio Domiziano fece erigere a Benevento un tempio dedicato alla Dea Iside, del quale a tutt'oggi non è stata ancora identificata l'esatta ubicazione.
C'è chi dice che si trovasse nella zona di Capodimonte perché ci fu proprio lì un massiccio ritrovamento di reperti.
E c'è chi dice che invece si trovasse addirittura al posto dell'attuale Chiesa della Madonna delle Grazie la cui struttura ricorda appunto quella di un tempio. E non a caso la stessa Madonna delle Grazie è la Protettrice di Benevento e qualcuno vi attribuisce anche una vaga somiglianza con la Dea Iside.
Entrambe, inoltre, sono considerate portatrici di Grazie, di Fertilità.
In ultimo la collocazione della statua del Bue Apis a poche centinaia di metri da quello che a tutt'oggi viene definito, in gergo, il Tempio della Madonna delle Grazie.
Suggestione? Fantasia? Ipotesi strampalate? Forse, non lo sapremo mai ma quello che è certo è che questo e altro ancora è il Sannio che non ti aspetti.
E non smettete di seguirci perché ancora molte pagine di questa storia eccezionale devono essere raccontate
"BENEVENTO, dove ogni pietra racconta una storia, ogni strada nasconde segreti ed ogni passo è un viaggio nel tempo "..
Mai frase fu più azzeccata...
Peccato però che viene da coloro che hanno provveduto a coprire tutto..
Vi avevamo promesso le foto di Piazza Cardinal Pacca (meglio conosciuta come Piazza Santa Maria) e dello scempio che si è perpetrato sulla storia: reperti di altissimo significato storico emersi dopo lavori, un ex convento, un'area termale, addirittura delle tombe e degli scheletri...
Tutto "meravigliosamente ricoperto" da un mamozio che nemmeno funziona...
Già, perché ogni pietra racconta una storia a Benevento ma qui deve essere tutto messo a tacere..
Guardate le foto (che risalgono a luglio 2023) e guardate com'è oggi...
E chi di dovere si faccia un'esame di coscienza...
Sempre che ne abbia una
GR
Benevento un museo a cielo aperto!
Ecco cosa sta emergendo da piazza Cardinal Pacca (già conosciuta come piazza Santa Maria) a pochi passi dal Duomo.
Siamo di fronte a quello che dovrebbe essere, in base alle ricostruzioni storiche, un ex convento e addirittura un'area termale.
Scoperte pazzesche, incredibili che farebbero di Benevento una città di alto interesse storico, artistico e architettonico.
Ma, realmente, quanta importanza le istituzioni stanno dando a queste scoperte??
Non dimentichiamo nemmeno quanto emerso a pochi metri la scorsa estate (di cui vi allegheremo foto) e che è stato tutto vergognosamente coperto.
E per il momento non aggiungiamo altro e lasciamo parlare le immagini e la storia.
Almeno quella non si cancella
Riproponiamo...l'acqua di San Giovanni e il suo significato.
E voi..l'avete preparata?
L'ACQUA DI SAN GIOVANNI E IL SUO SIGNIFICATO
Ruta ...artemisia ...iperico...camomilla..malva.. lavanda ...menta ...salvia ..rosmarino...rose...trifoglio...sambuco ....ginestra...ecc ....la nostra acqua magica di San Giovanni!!
Quella tra il 23 e il 24 giugno è una notte propiziatoria. Si narra infatti che il sole si sposi con la luna e come buon auspicio basta preparare l'acqua di San Giovanni...Porterà tanta fortuna, tanto amore e tanta salute..
Come si prepara e come si usa l'acqua di San Giovanni
E’ un antico rito popolare legato al solstizio d’estate, giorno più lungo dell’anno, in cui la natura giunge al suo massimo splendore e forza. In questo giorno si celebra la forza della luce e la rinascita della natura.
L’acqua di San Giovanni si prepara per sfruttare la forza e la potenza di piante e fiori intrisi della rugiada degli Dei. Secondo la leggenda, si crede che durante la notte di San Giovanni cada la rugiada degli Dei, capace di influenzare piante e fiori donando loro una particolare forza.
Il solstizio d’estate sarebbe la porta attraverso cui gli Dei fanno passare i nuovi nati, proprio sotto forma di rugiada.
Quali erbe occorrono per preparare l’acqua di San Giovanni
Secondo la tradizione popolare al tramonto del 23 giugno si raccolgono diversi tipi di fiori ed erbe spontanee, meglio se cresciute in luoghi incontaminati.
Ci sono molte erbe tradizionalmente usate per questo antico rituale:
lavanda
iperico
artemisia
malva
menta
rosmarino
verbena
fiordalisi
papaveri
rose
camomilla
trifoglio
ginestra
sambuco
Durante la raccolta è importante rispettare la natura, di non raccogliere quantità eccessive di esemplari e di non estirpare le piante alla radice. Mentre si raccolgono le erbe è bene ringraziare la madre terra per i doni che ci ha regalato.
Dopo il tramonto le erbe raccolte vanno messe in un catino, ricoperte di acqua e mescolate con intenzione positiva.
Quindi lasciate il catino tutta la notte all’esterno così che le erbe e l’acqua possano assorbire tutta la rugiada del mattino e caricarsi delle proprietà magiche!
La mattina del 24 giugno l’acqua così ottenuta, che ha beneficiato dei poteri della rugiada notturna, e ben intrisa dei profumi dei fiori, si usa per lavare mani e viso. Regalando una sensazione di benessere.
L’acqua può essere raccolta in piccole bottiglie di vetro da regalare a parenti e amici, per consumarla in giornata.
La leggenda vuole che questa acqua magica porti fortuna, amore e salute, che sia capace di allontanare malocchi e calamità e di proteggere i raccolti.
L’acqua di San Giovanni non va assolutamente bevuta!
"Particolari" dei pontili nel quartiere Trescene
☑️È una delle Chiese più antiche di Benevento, datata intorno all'anno 900
☑️ È di origine longobarda anche se le varie ristrutturazioni ne hanno leggermente alterato l'originaria struttura compreso la facciata
☑️ È visitabile poche volte l'anno (tanto per cambiare) e quelle poche volte l'apertura avviene grazie all'iniziativa di privati o eventi particolari
Parliamo della Chiesa del SS . Salvatore che si trova alle spalle della Prefettura e dunque a pochi passi dalla Rocca dei Rettori e da corso Garibaldi.
✅️ Una chiesa che colpisce per la sua semplicità e si caratterizza soprattutto per la presenza di tombe al suo interno con addirittura doppia sepoltura.
Distrutta dopo il terremoto del 1688 e fatta ristrutturare dal futuro Papa Orsini, è stata ufficialmente riaperta dopo i primi anni 2000
E oggi rappresenta una delle più antiche testimonianze d'arte longobarda nella nostra città.
⚫️ Insomma, l'ennesimo gioiello di un patrimonio artistico, storico e culturale che fanno di Benevento, per dirla alla Orazio, una "piccola Roma"
Ad , porta di accesso alla c'è lui a ricordare che da quelle parti ci fu l'epico scontro delle
Comune di Arpaia
𝖔𝖋𝖋𝖎𝖈𝖎𝖓𝖆 𝖘𝖔𝖈𝖎𝖆𝖑𝖊 Arⷬpͬaͦia
Riproponiamo
Prima Sinagoga poi ex profumeria.
Secondo i racconti delle persone che abitano in zona, sotto potrebbe addirittura esserci un cimitero.
Benevento, vico Trescene
LO SAPEVI CHE??
Quello che vedete in foto è lo stemma della città di Benevento.
Vi campeggia in primo piano il cinghiale perché la leggenda vuole che la città di Benevento sia stata fondata dell'eroe greco Diomede e che questi vi lasciò le zanne del cinghiale calidonio ereditate dallo zio Meleagro, ufficialmente uccisore del cinghiale che aveva terrorizzato la città di Calidone.
Diomede nascose le zanne sotto la città e secondo la leggenda si troverebbero ancora lì.
Lo stemma nella foto è visibile a Palazzo Paolo V lungo il corso Garibaldi
Sapevate che a Benevento c'è la concentrazione di reperti egizi tra le più numerose al mondo? E che del tempio di Iside fatto costruire da Domiziano non è stato ancora possibile ricostruirne l'esatta ubicazione?
Presto vi diremo anche altro...
𝗜𝗦𝗜𝗗𝗘 "SIGNORA DI BENEVENTO"
Un po' tutti conoscono le famose streghe di Benevento ma i legami della città con la magia e la spiritualità non finiscono qui✨
C'è chi considera Iside, dea anche della magia, la prima strega di Benevento🧙🏽♀️
Infatti proprio a Benevento, in età romana, l'imperatore Domiziano fece costruire uno dei più importanti templi in onore della dea Iside. Aspetto peculiare fu l'utilizzo di materiali provenienti dirittamente dall'Egitto, cosa che ha reso Benevento una delle città italiane con la maggiore concentrazione di manufatti egizi originali! 😲
Oggi il tempio non c'è più ma alcuni dei suoi resti in città ne mantengono viva l'anima ❗
📍Due OBELISCHI EGIZI con le loro iscrizioni sono la testimonianza viva di questo tempio perduto. Uno si trova nei pressi di corso Garibaldi a due passi dall'Arco di Traiano, l'altro è custodito nella sezione egizia del MUSEO ARCOS 📍
📍Di provenienza egizia è anche il BUE APIS, ritrovato nel Seicento in uno dei luoghi in cui, secondo la tradizione, prendeva vita il sabba delle streghe. Ora situato all'inizio del viale San Lorenzo, c'è la possibilità che anch'esso facesse parte dell'arredamento del tempio📍
📍Per concludere l'itinerario egizio, anche la CHIESA DI SANTA SOFIA ci racconta qualcosa. Essa rappresenta una delle più importanti testimonianze architettoniche dei Longobardi ed è patrimonio UNESCO dal 2011. Presenta al suo interno 6 colonne probabilmente provenienti proprio dal tempio di Iside📍
Conoscevi questi luoghi? Ti piacerebbe fare una passeggiata alla ricerca di antiche orme per le strade di Benevento? Raccontaci la tua nei commenti ♥️
📸 presa dal web
✅️SUI SENTIERI DELLE STREGHE: San Lupo e la leggenda della "pozza dell'inferno "
Vi abbiamo spesso raccontato del Sannio e delle leggende delle Streghe, anzi, meglio dette Janare.
Ebbene, a pochi km da Guardia Sanframondi, più precisamente tra il comune di San Lupo e San Lorenzo Maggiore, esiste un altro luogo magico dove sapientemente si mescolano leggenda e fantasia, credenze popolari e miti.
È il famoso "Ponte delle Janare" sotto il quale si trova, secondo le leggende popolari e i racconti della gente del posto, la pozza dell'inferno "'r vurv d 'r nfiern" nel dialetto del posto.
Si tratta in pratica di un punto particolare del ruscello sottostante dove la corrente dell'acqua, a causa di un masso, appare particolarmente forte fino a creare un vero e proprio gorgo.
Molti anni fa, proprio sulle rive di questo ruscello, fu trovata una neonata. "La figlia del diavolo" dissero in paese perché il ritrovamento, avvenuto di sabato, fece pensare ad un incontro d'amore tra il diavolo e una strega.
La bambina fu adottata da una famiglia del posto.
Crebbe (forse albina), e fu bella, talmente bella che un giovane signorotto di un paese vicino se ne innamorò perdutamente ma, vistosi respinto, cominciò a raccontare di averla vista fare pratiche di stregoneria con il demonio.
Visto il precedente del suo ritrovamento, la gente ci credette e la ragazza fu spinta giù dal ponte sotto il quale si era formato proprio quel gorgo che la risucchiò e il suo corpo non fu più ritrovato.
Da allora c'è chi giura che nelle notti di luna piena ancora è possibile ascoltare le grida di disperazione della giovane fanciulla e qualcuno dice pure di averne visto il fantasma.
Leggenda? Storia vera? Credenze popolari? Non lo sapremo mai ma il fascino delle streghe ancora parla al nostro mondo con attualità.
E la magia, la fantasia, il senso del mistero sono quelli che continueranno ad accompagnare i nostri racconti..
Il nostro , una continua scoperta
Presentato l'eccezionale ritrovamento nel centro del beneventano emerso durante scavi di Terna
Le più belle frasi di Padre Pio
📷 Quello che vedete in queste foto è ciò che resta di un monumento di Benevento forse non tra i più conosciuti ma sicuramente di grande interesse storico e religioso.
Parliamo del cimitero dei Morticelli.
☑️Antichissimo monastero benedettino di epoca longobarda, situato alle spalle del Teatro Romano, all'interno vi era una Chiesa intitolata a San Lupolo e a San Zosimo.
✔️E proprio l'area intorno a questa chiesa, parzialmente distrutta dal catastrofico terremoto del 1688, fu utilizzata come cimitero dei bambini morti alla nascita o comunque nei primissimi anni di vita. Da qui il nome "Morticelli". Non era raro, secondo i racconti delle persone più anziane, vedere la disperazione e i pianti qualche mamma recarsi quotidianamente a far visita alle piccole tombe.
🔵Distrutto dai bombardamenti alleati, il cimitero fu progressivamente abbandonato e oggi si presenta completamente fatiscente.
⚠️Restano solo qualche rudere, un teschio di pietra, una croce, erbacce ovunque.
Resta solo il rammarico dell'ennesimo monumento abbandonato a sé stesso, in una città che avrebbe molto da raccontare. Ma dobbiamo accontentarci della storia. E quella, almeno, non la cancella nessuno⏳️⏳️⏳️
Calata Olivella
I BORGHI BELLI DEL SANNIO CHE NON TI ASPETTI:
SAN MARCO DEI CAVOTI...
Borgo molto caratteristico, oggi San Marco è un comune di circa 3mila abitanti che si trova a 30 km da Benevento.
Addirittura le zone limitrofe pare fossero abitate già in epoca preromana in località "Cenna" oggi detta Zenna. Da lì, poi, tra saccheggiamenti e terremoti, gli abitanti si spostarono nella zona attuale.
Prevalentemente centro agricolo, oggi ha la sua forza nelle piccole industrie che sorgono nelle zone vicine e soprattutto nel torrone e nel cioccolato.
Celebre è la sagra del torroncino che si svolge ogni anno a dicembre
LO SAPEVI CHE ??
Nel comune di Cerreto Sannita, situato sul fiume Titerno, si trova il ponte di Annibale.
La leggenda racconta che fu lo stesso Annibale ad attraversarlo con i suoi elefanti allo scopo di nascondere un bottino di guerra e il successivo ritrovamento di alcune monete sul vicino Monte Cigno non ha fatto altro che rinforzarne i contorni.
Recentemente restaurato, oggi si trova lungo la strada che va da Cerreto Sannita a Cusano Mutri. È identificato da un grosso elefante in ferro che si trova lungo la carreggiata e lo si raggiunge dopo un sentiero di qualche centinaio di metri.
E il colpisce ancora
Scorci notturni della Chiesa di Sant'Ilario a Port'Aurea a Benevento.
Di origine longobarda, la Chiesa deve il suo nome alla vicinanza con l'Arco di Traiano che, per la sua magnificenza e la sua grandezza, si chiamava, appunto, Porta Aurea.
Forse costruita sui resti di un'altra chiesa, attualmente è sconsacrata e sede di mostre
A tutti voi.... Auguri di una serena pasqua 🐣🐤🐥🐰🐇
Be the first to know and let us send you an email when Ver Samnium il Sannio che non ti aspetti posts news and promotions. Your email address will not be used for any other purpose, and you can unsubscribe at any time.
Send a message to Ver Samnium il Sannio che non ti aspetti:
Il #sanniochenontiaspetti stavolta ci svela un altro monumento che fa di Benevento la "degna gemella di Roma capitale " (per usare una espressione di Orazio): il Teatro Romano. Costruito sotto l'impero di Adriano tra il II e il I secolo A.C. , fu inaugurato da Adriano molti anni dopo, tra il 125 e il 128 D. C. Era un monumento piuttosto grande, alto circa 23 metri. La cavea, lunga circa 98 metri, era coperta interamente di marmo bianco. Inoltre, era composta da tre ordini architettonici: tuscanico, ionico e corinzio e terminava con una galleria nella parte superiore, in cui si aprivano nicchie. Abbandonato in epoca longobarda, divenne quasi una discarica, ricoperto da strati di terra e materiale di abbandono. Fu solo grazie all'architetto Meomartini che si avviò l'opera di recupero nel 1890. I lavori di scavo ebbero inizio nei primi anni del secolo scorso per poi essere abbandonati a causa dei bombardamenti che per fortuna non distrussero ciò che restava del teatro. A cavallo degli anni '50, poi, fu occupato da diverse famiglie che trasformarono in abitazioni le grotte del teatro, quelle che poi nel gergo comune sono diventati i famosi "ruttuni", abitazioni di fortuna per molte famiglie dell'epoca. A fine anni '50 poi il teatro è stato finalmente restituito alla città e da allora è sede di eventi, concerti, manifestazioni di svariato genere. Se siete a Benevento o nei dintorni, una visita al Teatro Romano non può mancare. Esso vi stupirà per la sua magnificenza, per la sua grandezza e per la sua maestosità, che ne fanno una delle più importanti testimonianze dell'epoca romana...
È senza dubbio una delle Chiese più belle del patrimonio storico, artistico e culturale di Benevento, un tripudio di arte barocca di cui andare fieri: eccezionalmente aperta (ma dovrebbe essere aperta molte più volte) per la ricorrenza dell'Annunciazione, la Chiesa della Santissima Annunziata si è svelata in tutto il suo splendore #ilsanniochenontiaspetti #Benevento
Want your business to be the top-listed Travel Agency?