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Situato sul versante nord dell’Appennino, in valle Stura, a 342 metri sul livello del mare e distante 25 chilometri da Genova, il BORGO confina ad est con il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo e ad ovest con il Parco Naturale Regionale del Beigua, l’area protetta più vasta della regione. La presenza di tante varietà geologiche, botaniche, ambientali e faunistiche rende il paese ligure un sito ecologico dall’inestimabile valore naturalistico, stretto tra l’Appennino genovese ed il basso Piemonte. La natura lussureggiante fa da cornice all’antico borgo, le cui origini risalgono al III secolo.
Campo Ligure è riconosciuto a livello globale quale CENTRO NAZIONALE DELLA FILIGRANA, arte orafa frutto di grande sapienza artigiana, che trova le sue origini nel 2400 a.C. e di cui, oggi, gli artigiani campesi rimangono gli unici veri custodi in Italia.
Il reale valore di questi manufatti non risiede tanto nella preziosità dei materiali impiegati, l’oro e l’argento, quanto nell’attenta e precisa lavorazione dei sottilissimi fili, frutto di un’abilità maturata attraverso lunghi anni di lavoro e dedizione. Una produzione unica e portatrice di valore economico, anche per il contesto in cui viene generata, in un sistema combinato di opere e tradizioni che garantiscono una qualità eccellente a questo prodotto.
Per godere appieno del BORGO, delle sue attrattive e dei magnifici scorci che esso può regalare, è consigliabile parcheggiare il proprio mezzo di trasporto, presso l’ampio parcheggio di piazzale Europa (area sportiva prospicente al palasport), che si trova nei pressi dell’antica Pieve di San Michele Arcangelo e passeggiare a piedi per le vie del CENTRO STORICO, attraversando l’antico PONTE MEDIOEVALE di San Michele o di Adelasia, le cui origini risalgono fino al IX secolo.
Il percorso che vi proponiamo per visitare al meglio e nella sua completezza il nostro BORGO, inizia dalla visita all’unico museo dedicato alla filigrana presente in Italia, il MUSEO CIVICO DELLA FILIGRANA “Pietro Carlo Bosio”. Esso rappresenta a tutti gli effetti il principale centro europeo di documentazione sulla filigrana. L’esposizione, allestita all’interno dello storico Palazzo di Giustizia, presenta una mostra permanente di collezioni di oggetti in filigrana provenienti da Europa, Asia, Africa e America Latina. Il percorso espositivo si articola su quattro piani e propone la collezione permanente di opere raggruppate secondo le aree geografiche di provenienza al fine di evidenziarne le differenti lavorazioni.
Usciti dal museo si giunge in piazza VITTORIO EMANUELE II che è il centro del BORGO antico, sulla quale si affaccia la Chiesa Parrocchiale dedicata alla Natività di Maria Vergine, costruita intorno alla metà del XVIII secolo in sostituzione della precedente del XV secolo: tra le varie ed interessanti opere al suo interno, la chiesa ospita anche la tela del “Martirio di Santa Lucia”, dipinta in età giovanile dal famoso pittore seicentesco BERNARDO STROZZI, le cui origini sono strettamente legate a Campo Ligure (a Campo Ligure Bernardo Strozzi ha vissuto e, molto probabilmente, è anche nato).
Sulla piazza principale si affaccia inoltre il PALAZZO SPINOLA, in passato sede degli uffici comunali e adibito ad edificio scolastico, risalente alla prima metà del XIV secolo.
Passeggiando per le vie del borgo ci si imbatte in piazza Martiri della Benedicta nella quale si trova l’Oratorio di Nostra Signora Assunta, ricostruito quasi interamente nel Settecento a seguito di un incendio devastante. Tra le opere conservate all’interno dell’Oratorio, spicca il prezioso gruppo ligneo di statue del “Martirio di Santo Stefano” di Domenico Bissone, databile tra il 1615 e il 1620: l’opera, unica nel suo genere e precedente alle ben più note opere di Anton Maria Maragliano, è un esempio raro e mirabile di Theatrum Sacrum del Seicento genovese.
In pochi minuti a piedi si raggiunge il CASTELLO SPINOLA, da cui è possibile godere di una vista ampia su tutto il BORGO. Il Castello rimane tutt’oggi l’elemento più famoso e riconoscibile di Campo Ligure. La sua torre (visitabile con accompagnamento), alta 22 metri, pare sia stata ricostruita sui resti di una torre più antica, mentre la parte esterna, di forma esagonale, ancora perfettamente conservata, risale probabilmente al XII- XIII secolo. Di grande interesse architettonico, la sua corte viene utilizzata nella stagione estiva per suggestivi e importanti rassegne concertistiche e teatrali.
Percorrendo il sentiero che scende dal Castello verso il centro storico, è possibile visitare il “GIARDINO DI TUGNIN”. Frutto di un lungo lavoro di un gruppo di amici e fortemente voluto dal suo ideatore, lo scultore campese Gianfranco Timossi. Questo museo a cielo aperto raccoglie le opere artistiche di Gianfranco Timossi e si possono ammirare numerosi gruppi scultorei ideati e realizzati partendo direttamente dalle forme naturali del legno d’ulivo per creare potenti sculture ispirate per lo più alla mitologia greca e al capolavoro dantesco.
Tornando verso il centro storico, percorrendo i carruggi, si possono osservare i colori tipicamente liguri e vivaci delle case, sentire il profumo di focaccia e di Revzora, la focaccia tipica del luogo a base di farina di grano tenero e farina di mais, e soprattutto visitare le BOTTEGHE degli artigiani; ad oggi ne rimangono una decina sparse tra le case e i vicoli del paese, quasi tutte con annesso il laboratorio, all’interno del quale, ancora oggi come un tempo, si può osservare direttamente come si lavora il filo granato.
In piazza San Sebastiano, si trova poi l’Oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano: la chiesa, in stile barocco, ospita ogni anno nel periodo Dicembre – Gennaio il caratteristico PRESEPE MECCANIZZATO, una ricostruzione della vita e delle attività di inizio ‘900 inscenata mediante più di 150 statuine animate con l’utilizzo di meccanismi, molti dei quali realizzati a mano.
Quest’antico BORGO, con le sue ricchezze storiche, culturali, naturalistiche ed enogastronomiche, con il suo CENTRO STORICO perfettamente mantenuto, i suoi edifici recentemente ristrutturati e immersi nel verde del Parco del Beigua, avvolti dal profumo della cucina locale e sempre ricco di un artigianato di alto livello, costituisce una perla rara, un vero e proprio gioiello da visitare in un giorno.