Wanna Tour

Wanna Tour il viaggio non è fatto dalla distanza percorsa, ma dalle esperienze fatte con chi ami di più.

28/11/2023

Capo lilibeo

5 giorno ritorno a casaAbbiamo iniziato la giornata toccando capo lilibeo e visitando il museo baglio Anselmi dove sono ...
28/11/2023

5 giorno ritorno a casa
Abbiamo iniziato la giornata toccando capo lilibeo e visitando il museo baglio Anselmi dove sono ricoverate, al momento due navi: una punica e un'altra romana. Pienissimo di oggetti di vita comune, oltre le navi e le grandi sculture sono molto interessanti gli oggetti di tutti i giorni, come, per esempio,le maledizioni scritte in lamine di piombo o i resti di cibo o piante usate ancora oggi per essere fumate.
Dirigendoci verso l'area archeologica che sottende l'antico centro urbano abbiamo incontrato lo staff di dragonera impegnato nella preparazione per il restauro di una terza nave trovata si recente a Marausa, con tanto di tesoretto. Per il recupero di questa imbarcazione sono state applicate le ultime tecniche inventando nuovi strumenti per fare affiorare il relitto in tutta la sua interezza. Forse tra un anno sarà possibile ammirare il risultato di questa operazione di resurrezione.
Non abbiamo potuto visitare la Marsala romana in tutta la sua interezza per scarsità di tempo ma mi riprometto di tornare per concludere la visita.
Saliti in macchina siamo giunti , senza soste a Palermo.
Qui abbiamo visitato da prima la Zisa al cui interno via un piccolo museo di cultura araba, il giardino è ovviamente tutto il palazzo dei divertimenti. Questa Versace arabo normanna e uno degli emblemi della commissione culturale che tra il dodicesimo è il 13º secolo caratterizzava la Sicilia.
Successivamente siamo andati alle catacombe dei cappuccini un macabro scrigno che contiene innumerevoli corpi rinsecchiti per essere celebrati dalle famiglie di appartenenza quando lo ritengono necessario anche se la mummia della piccola Rosalia Lombardo non è per niente illuminato la sua mommificazione, con una ricetta segreta ormai andata perduta, è quella che si è conservata meglio in quanto non sprecata grandi alterazioni pur risanando ad un secolo fa. Dopo questa visita all'insegna del "memento mori" torniamo a casa.

Quarto giorno Mazzara E MarsalaAbbiamo iniziato il viaggio da Selinunte e poco dopo siamo arrivati a Mazara. li abbiamo ...
28/11/2023

Quarto giorno Mazzara E Marsala
Abbiamo iniziato il viaggio da Selinunte e poco dopo siamo arrivati a Mazara. li abbiamo visitato sia la casbah che la parte barocca di questa cittadina. Passeggiando tra le viuzze di questo quartiere multietnico la cosa che colpisce maggiormente e l'inclusività. Nella casbah infatti si alternano angoli d'Italia ad angoli di Tunisi, non solo se mischiano tratti somatici diversi ma anche lingue e odori. Mi ha fatto sorridere sentire parlare arabo con battute in siciliano.
Il quartiere della casbah, prima malfamato, negli ultimi anni è stato recuperato e può essere annoverato tra gli esempi virtuosi di recupero esaltando il genius Loci.
In quanto, come accade nelle persone, solamente accettando se stessi si può esaltare la propria natura è la propria identità.
Arrivati a Marsala siamo andati immediatamente alle cantine Florio dove ci aspettavano per una degustazione. È stata la prima volta che affrontavo una guaina degustation da cliente e non da staff. Dopo aver visto la serie il leone di Sicilia passeggiare tra quelle botti enormi è stato arricchente.
All'uscita un bellissimo tramonto già accompagnato fino all'albergo è lasciata la macchina abbiamo fatto una passeggiata by night nella città più a ovest della Sicilia.

27/11/2023

I tordi di Selinunte, ingrandire se necessario.

Giorno 3 SelinunteArrivati al parco 10 minuti dopo l'apertura,ci ha dato il benvenuto una meravigliosa Aquila della regi...
27/11/2023

Giorno 3 Selinunte
Arrivati al parco 10 minuti dopo l'apertura,ci ha dato il benvenuto una meravigliosa Aquila della regina, che scrutava un enorme stormo di tordi che si esibiva in evoluzioni coordinate degne delle migliori ballerine di nuoto sincronizzato.
I primi templi, E,F,G, i più facili da raggiungere, siamo riusciti ad esplorarli minuziosamente entrando per quanto è possibile nelle loro viscere. Il tempio G, presumibilmente di Zeus, anche se distrutto, rimane gigantesco e districarsi nei suoi ruderi regala fortissime emozioni. La possibilità di una ricostruzione la ritengo molto interessante: chissà cosa si cela.
La visita del bagno Florio, con la mostra temporanea del tempio y, è stata molto interessante: vari Resti bronzei della vita di tutti i giorni hanno stimolato la mia immaginazione sulla vita quotidiana dei Fenici. la visita, in più, mi ha fatto rendere conto di quanto ancora non so, quanto devo studiare ancora per rispondere alle innumerevoli domande che fanno capolino tra i miei pensieri ogni volta che è visito are riccamente stratificate come questa.
Alla nostra uscita la nostra amica Aquila ci ha mostrato la strada per condurci attraverso alla seconda parte dell'area detta manuzza dove insiste la necropoli. Questa parte dell'area archeologica è sotto studio e passeggiando lungo il sentiero si vedono le numerose indagini. Costeggiando le case Liotta, e superando il fiume Selinos, raggiungiamo l'area Gaggera.
Siamo arrivati fino al tempio m parte della malophoros zona sacra dedicata al culto di Demetra, proibito agli uomini.
Tutto intorno a noi una meravigliosa, meravigliosa macchia mediterranea tra lentisco Palma nana, olivastri, canne e arbusti stagionali ormai secchi la nostra colonna sonora è il cinguettio di numerosissimi uccelli,qualcuno migliore in me in ornitologia,sicuramente saprà riconoscere tutte queste creature.
Dopo una breve sosta per il pranzo e per rinfrancarci abbiamo proseguito per le aree più convenzionali del sito sempre sotto lo sguardo vigile dell' animale sacro a Zeus.
Arrivati all'agorà ci siamo fatti una passeggiata per le vie "del centro" e stupisce non solo l'impianto urbanistico ma anche le case con i loro mosaici " popolari" e la commistione cultuale che, così stretta e così accettata, non esiste più purtroppo.
Un bellissimo posto dove trascorre giornate intere quando però le temperature non raggiungono il loro massimo.
Come Tulum in Messico, è possibile anche fare sosta in spiaggia.

2 giorno:i castelliOggi ci siamo dedicati alla scoperta dei castelli presenti sul nostro tragitto.Abbiamo inaugurato la ...
25/11/2023

2 giorno:i castelli

Oggi ci siamo dedicati alla scoperta dei castelli presenti sul nostro tragitto.
Abbiamo inaugurato la giornata con il castello Manfredonico di Mussomeli; un vero gioiello dell'architettura medievale restaurato mirabilmente.
Grazie alle guide locali lo abbiamo visitato da cima a fondo: dalla sala dei banchetti alle carceri con tanto di sala della tortura. Alcune stanze con ricostruzioni fatte da artigiani locali che fanno rivivere le atmosfere dell'epoca. Come ogni castello è ricco di passaggi segreti, stanze nascoste e fantasmi. Sono in totale quattro, tutti con storie molto tristi; tre sorelle morte di stenti perché murate vive per essere " meglio protette" o per convincerle a concedersi al signorotto del tempo e, il più famoso fantasma di Guiscardo lasciato morire nelle carceri da un rivale in amore.
Nonostante queste storie lo ritengo una ottima attrattiva per le scolaresche.
Abbiamo proseguito raggiungendo il castello poggio di Diana, sembra la torre di Rapunzel! Raggiungerlo è stata una sfida, ma abbiamo vinto e i nostri sacrifici sono stati ripagati.
Abbiamo continuato fino a raggiungere il lago arancio ma non abbiamo raggiunto il fortino di mazzallakkar, le mappe non ci hanno aiutato. Nonostante ciò abbiamo goduto della vista delle vigne Planeta arrossite dall'autunno.
Raggiunto Castelvetrano ci siamo fatti una passeggiata per raggiungere il museo selinuntino che ancora conserva un'esposizione da XIX sec. l'efebo è un capolavoro, contando che ha circa 2500 anni anche se ha ancora fattezze arcaiche, gli occhi vitrei gli donano la parvenza di un anima; immaginarlo nuovo magari vicino ad uno dei templi di domani è stato emozionante. Un'altro reperto che mi ha scosso, sono stati i resti fenici di alcune tombe ritrovate sotto una piazza del paese.
In serata finalmente abbiamo raggiunto l'albergo a soli 300 sec da Selinunte che affronteremo a piedi domani.
Non vedo l'ora.

Giunti per l'ora di pranzo a Piazza Armerina dove, ho scoperto, si mangia una carne ottima nel ristorante "da Nino". Pia...
25/11/2023

Giunti per l'ora di pranzo a Piazza Armerina dove, ho scoperto, si mangia una carne ottima nel ristorante "da Nino".
Piazza Armerina è una bella cittadina, non vittima della vicinissima villa del casale, orgogliosa della propria identità medioevale. Qui si puo spendere qualche ora osservando le interessanti facciate e i palazzi medioevali.
La villa del casale meravigliosa come sempre, al tramonto lo è ancora di più. Con la sala triabsidata nuovamente fruibile al pubblico ha un nuovo "wow" da regalare anche a chi,come me, la conosce un po' di più di un nabbo.
Abbiamo continuato a navigare tra le onde minerali dei monti eredi mentre il sole calava difronte a noi.
In queste strade il manto stradale non è dei migliori ma, forti delle esperienze pregresse, non ci ha preso di sorpresa. Mi ha reso molto felice nonostante il disagio, la presenza di numerosi cantieri per migliorare la fruizione.il pensiero è volato a tutti quei turisti autonomi che, quando i lavori finiranno, avranno,spero, più facilità di adesso ad orientarsi.

Finalmente in strada. Ad un anno dall'arrivo del viaggio precedente nuovamente on the road.Iniziare un viaggio porta sem...
24/11/2023

Finalmente in strada. Ad un anno dall'arrivo del viaggio precedente nuovamente on the road.
Iniziare un viaggio porta sempre a fantasticare su cosa accadrà. Sicuramente cose belle e interessanti!

Finalmente tra 72 ore farò qualche giorno di ricerca sul luogo. Un'altro giro di Sicilia per vedere quello che ancora no...
22/11/2023

Finalmente tra 72 ore farò qualche giorno di ricerca sul luogo. Un'altro giro di Sicilia per vedere quello che ancora non ho visto. Posti studiati, immaginari ma mai "toccati".
Sono certa che ancora una volta la mia terra mi saprà regalare giornate di stupore genuino.

23 Novembre casa.Il nostro piccolo viaggio "all'avventura" è finito. Ripercorre in qualche ora lo spazio che ci ha preso...
23/11/2022

23 Novembre casa.
Il nostro piccolo viaggio "all'avventura" è finito. Ripercorre in qualche ora lo spazio che ci ha preso giorni ha sempre il suo effetto. molti luoghi sono rimasti ancora nella to do list e molte altre idee di viaggio sono balenate in testa.
La Sicilia con le sue contraddizioni, differenze e similitudini mi scuote sempre e non mi basta mai

22 novembre TrpaniOggi abbiamo dedicato la nostra giornata a Trapani. Il museo regionale Pepoli non è di facile lettura....
22/11/2022

22 novembre Trpani
Oggi abbiamo dedicato la nostra giornata a Trapani. Il museo regionale Pepoli non è di facile lettura. Ha un impianto espositivo old school ma conserva alcuni capolavori di gioielleria. La città, pur avendo un buon impianto pedonale e molti edifici architettonicamente interessanti conserva ancora una vitalità non corrotta dal turismo. Una grande città di mare, con il ritmo vitale dei borghi più belli d'Italia. La torre di Ligny investita dalle onde e sferzata da un vento poderoso era bellissima. La Colombaia mi ha fatto pensare al conte di Montecristo. Giunge l'ora di cena e il martedì sera nella zona della porta oscura le alternative sono due: ristorante Michelin o bar. La cosa più avvilente ma anche illuminante della faccenda è stata la poca aderenza mediatica delle informazioni.
Trapani è bella ed ha il suo fascino selvaggio.

21 nov.trapaniAnche oggi la nuvoletta della guida in vacanza ci ha seguiti, ma alla fine l'abbiamo seminata. La mano si ...
22/11/2022

21 nov.trapani
Anche oggi la nuvoletta della guida in vacanza ci ha seguiti, ma alla fine l'abbiamo seminata. La mano si sta comportando bene e a poco a poco riacquisto mobilità. Partiti da Sambuca, strafatti di latticini ( un dolce alla ricotta buonissimo), abbiamo proseguito in direzione Cretto di Burri. Sulla strada, un parco letterario e vari ruderi risalenti al terremoto del Belice.
Il cancello chiuso di Poggio reale c'aveva decisamente scoraggiati, ma una famigliola di cani di mannara è venuta a darci conforto. Poco dopo il Cretto di Burri si è palesato alla nostra sinistra e la nostra impazienza crebbe. Dopo innumerevoli curve e un fronte temporalesco in arrivo, un tipo di un servizio sicurezza, ci dice potremo accedere all'opera solo dopo che le riprese finiranno. Passa un'ora. Pioggia, vento, nuvole nere si alternano lentamente. Allo scoccare della pausa, il sole squarcia le nubi e Netflix chiede altri30 Min. Il mio rancore si materializza in un'insistente pioggia inglese. Finalmente arriva il nostro turno e la pioggia finisce. Ci godiamo la land art e, facendo tappa a Salemi, in serata giungiamo a Trapani dove facciamo una ottima cena di pesce con immancabile cous cous locale.
La memoria del cellulare mi ha abbandonata, ho usato una macchina fotografica di supporto

Che giornata quella di oggi!Costellata di difficoltà inaspettate. La pioggia ci ha svegliato ed accompagnato per tutto i...
20/11/2022

Che giornata quella di oggi!Costellata di difficoltà inaspettate. La pioggia ci ha svegliato ed accompagnato per tutto il giorno, con cani randagi e stormi di corvi e tordi. Il moto ondoso collinare, regolare ed ipnotico ci ha regalato tutte le gradazioni dei colori autunnali.
La cittadina di Mussomeli è popolata da persone molto premurose. Oggi abbiamo forato una gomma sotto la pioggia e un gommista ha aperto la sua officina solo per aiutarci. Al limite del miracoloso! Il resto della giornata è stato trascorso in movimento tra un monumento chiuso ed un altro. Simpatica la conoscenza con un gattone al teatro di Andromeda (chiuso).
Il wow della giornata? Dopo il sig Carmelo Bonfante e nomi di locali al limite della blasfemia, la Tabisca. Un'alternativa alla pizza tutta siciliana...

Il primo giorno si è concluso. La mano si è fatta sentire, purtroppo. Domani cercherò le tracce di Louise Hamilton Caico...
19/11/2022

Il primo giorno si è concluso. La mano si è fatta sentire, purtroppo. Domani cercherò le tracce di Louise Hamilton Caico. Mi ha colpito,oggi, la poca valorizzazione di alcune delle possibili attrazioni territoriali nelle località minori. Meravigliosa la scoperta di un merletto architettonico del 13 sec.( Il wow della giornata).
Come sempre sono numerose le intersezioni cultuali, e le dovute riflessioni. Tuffarsi nel territorio dei latifondisti fa riflettere sulla politica e la dedizione al territorio. Il tutto condito da territori aspri e incroci dedalici.
Mi dispiace essere telegrafica ma la mano duole. A domani.

Finalmente siamo partiti e abbiamo fatto tutto prima del tramonto! Abbiamo superato imprevisti e aggirato qualche cancel...
18/11/2022

Finalmente siamo partiti e abbiamo fatto tutto prima del tramonto! Abbiamo superato imprevisti e aggirato qualche cancello chiuso. Ci siamo stupiti di come, vicinissimo a noi, ci siano luoghi meravigliosi lasciati alla completa incuria.
Nonostante credessimo di conoscerla bene, la nostra terra ci regala ancora esperienze mozzafiato

Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco.Sembrava impossibile uscire da questa situazione ma non è così. Non sono guarit...
17/11/2022

Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco.
Sembrava impossibile uscire da questa situazione ma non è così. Non sono guarita al 100% da questo trauma contusivo ma dato che ho ancora un'altra mano,due gambe pienamente efficenti e soprattutto il medico mi ha detto che non ho limiti, se non solo il buon senso, "annamuuuuuuuu"

La cosa bella dei sogni è che, ogni tanto, si avverano.Dopo molto tempo impiegato a pianificare e risolvere problemi tec...
30/10/2022

La cosa bella dei sogni è che, ogni tanto, si avverano.
Dopo molto tempo impiegato a pianificare e risolvere problemi tecnici per i quali non ho alcuna formazione, siamo riusciti ad ottenere qualcosa prossimo all'utopia. Ora io e chi mi accompagna, abbiamo la possibilità di dormire comodi ovunque, con qualsiasi suolo e con qualsiali condizione climatica.
La stagione turistica sta finendo ed ora sta per iniziare il momento per le Guide Turistiche "pure" di rilassarsi e andare in vacanza.
Quest'anno ho proprio voglia di celebrare i miei secondi 20anni nella migliore e più avventurosa delle maniere. Utilizzerò tutte le mie abilità e conoscenze affinate in un quarto di secolo dedicato al turismo, per andare stay tuned

21/02/2022

un remake post lockdown...

La Sicilia ha la gran fortuna di avere al suo interno moltissimi unicum e endemismi. Manufatti d'interesse o rari esseri...
20/02/2022

La Sicilia ha la gran fortuna di avere al suo interno moltissimi unicum e endemismi. Manufatti d'interesse o rari esseri viventi esistono solo nell’isola più grande del Mediterraneo. Nella provincia di Messina, oltre a notissime mete turistiche ormai consolidate, vi è il parco di sculture più grande d'Europa: Fiumara d’arte.
Questo percorso turistico culturale si sviluppa nei dintorni del fiume Tusa. Le opere differenti l’una dall’altra hanno in comune la maestosità ed il fatto che sono dislocate in luoghi ameni.
Con un passato giudiziario indiscutibilmente burrascoso, questo gioiello della Sicilia meno conosciuta, ha rischiato più volte la chiusura. Solo l’ostinazione degli artisti di tutta Italia e la determinazione del suo ideatore, ha fatto in modo che venisse riconosciuto come percorso turistico culturale e che, come tale, valorizzasse il territorio.
Le dodici opere, molte di grandi dimensioni, nascono con diversi scopi. Alcune vogliono ricordare persone care, altre portano a riflettere sulla aleatorietà della vita e sul ruolo del uomo nel mondo.
Se si vuole affrontare questo percorso artistico lungo circa 80km, sappiate che è meglio dividerlo in più giorni. Affrontare la fiumara d’arte come una serie di photo-stop è estenuante per chi si muove e limitante per le opere. Il territorio, in più, è ricco di molte altre attrattive non meno interessanti e decisamente complementari.
La valle delle cascate, la torre ed il ponte di Migaido,l’area archeologica di Alesia Arconidea, i borghi che compongono il parco culturale contribuiscono a far vivere un effetto wow continuo e variegato. Il dispiacere nasce quando si nota che queste “gioie” non sono sincronizzate tra di loro. L’ottima segnaletica presente riguarda esclusivamente le opere d’arte moderna ma non le altre possibili attrattive.
Ogni scultura regala delle emozioni. L’interazione è quasi sempre piacevole anche se alcune non possono essere ammirate per molto tempo perché situate in posti dove non si può sostare.
Parafrasando una poesia di Nazim Hikmet, la scultura più bella è quella che non si è vista. Nella Fiumara d’arte vi è un’opera invisibile. Un’opera della quale si attende e si attenderà ancora a lungo l’apertura: Stanza in barca d’oro. Cercare tra le rive del fiume Romei la porta saldata di un opera fatta da un’artista giapponese, sapendo che dovrebbe rimanere chiusa per altri 67 anni, è un gioco molto divertente. Trovarla è pressoché impossibile. Ma un viaggiatore non cerca l’avventura e il brivido di sentirsi un po’ Indiana Jones?
La Fiumara d’Arte fatta con uno o due pernottamenti, non necessariamente nello stesso luogo, dà la possibilità di vivere una Sicilia “futuristica” ma legata alla tradizione; artistica ma concreta; fuori dal tempo ma motore dell’avvenire. Una Sicilia da vivere assolutamente.

Il castello di pietra tagliata è una piccola meraviglia siciliana. Nella vallata del Gornalunga, spunta in maniera decis...
13/01/2022

Il castello di pietra tagliata è una piccola meraviglia siciliana.
Nella vallata del Gornalunga, spunta in maniera decisamente inattesa una cresta quarzarenitica lunga circa due chilometri in direzione NE-SO. Sulla roccia più grande, vicinissima alla sp67, sorge questo piccolissimo castello, famoso per la leggenda ad esso collegata.
Ormai in avanzato stato di abbandono e degrado questo castrum nato per il controllo del territorio, svetta sulla vallata con il suo mastio di 36 metri. Nonostante non occupi grandi superfici conta 3 tipi di strutture: ipogee, medievali e secentesche.
La visita non è facile e possono essere visitabili in relativa sicurezza solamente due dei dieci vani stimati ma la vista è, a mio giudizio, così bella che comunque si è pienamente appagati.
Il castello di pietra tagliata è anche conosciuto come “Castello dei Gresti”per un rilievo li vicino sul quale è stato rinvenuto un insediamento romano grazie a dei “gresti”, dei cocci ceramici. Presumibilmente la rocca è abitata da molto più tempo dei documenti ufficiali che risalgono al XIV sec, quando Federico III lo concedeva a Perronus de Iuenio. Rimase di proprietà della famiglia Gioeni fino al 1668 quando fu acquistato dai Caprini. Questi affissero fuori una epigrafe marmorea in latino. Il punto di affissione e l’epigrafe stessa ormai sono andati persi ma la traduzione no:
«A Dio Ottimo Massimo o giovinetto, al quale queste cose appartengono per diritto (di discendenza) di Giacomo Caprini, il quale ne è il barone e qui risplende col suo antico stemma, ti avanza. Tu godrai non dell'orto delle Esperidi, ma dei feudi, del pingue armento di lui e del gregge pascolante. Felice te, o giovinetto, che ti pasci di aura celeste nella casa del grande eroe piena di abbondanza. Anno del Signore 1668».
Da questa epigrafe di difficile lettura, visto che sicuramente era posta in alto, nacque la leggenda che chiunque fosse stato in grado di leggerla mentre era a cavallo avrebbe trovato li vicino un tesoro. E il tesoro è stato trovato veramente! Nella collina dirimpettaia chiamata “a Munita” (guarda un po’) nel XIX sec sono state trovate delle monete in argento ed in elettro,puniche e di Morgantina. Avevano nelle due facce un cavaliere al galoppo e Zeus.
Per arrivare li ci vuole pazienza ed una macchina abbastanza alta visto che la strada non è adatta alle macchine ma ai trattori che nell’entroterra siciliano la fanno da padrone. A 14 km da Caropepe (che è tutto dire), e a 9km dall’area archeologica di Morgantina è un’ottima tappa per i turisti più avventurosi e per i fotografi più curiosi.

Caltanissetta, effetto wow garantito.
05/01/2022

Caltanissetta, effetto wow garantito.

Museo di Caltanissetta e dintorni. Una scoperta da approfondire
03/01/2022

Museo di Caltanissetta e dintorni. Una scoperta da approfondire

Valguarnera caropepe
03/01/2022

Valguarnera caropepe

Sulla strada per Caltanissetta
02/01/2022

Sulla strada per Caltanissetta

la casa  ed il "giardino" di Catalina Llull Compostida
21/12/2021

la casa ed il "giardino" di Catalina Llull Compostida

Andare nel quartiere storico di una città può sembrare una cosa da “nerd”, sopratutto se questa città può fregiarsi di e...
21/12/2021

Andare nel quartiere storico di una città può sembrare una cosa da “nerd”, sopratutto se questa città può fregiarsi di essere la culla della commedia, della poesia ed avere una delle cattedrali più antiche al mondo.
Spesso, noi siciliani, non siamo consapevoli, o peggio, siamo assuefatti dalla enorme stratificazione culturale che sta tutta intorno a noi: viviamo circondati da storia e cultura, in un “paradiso”, e non vogliamo credere a questo dato di fatto.
Stare in una città culturale qualche notte ci dà la possibilità di conoscerla senza fretta, assaporandone molti aspetti in più di quando si va solo per una “toccata e fuga” che fa male a tutti, sopratutto a noi stessi.
Ortigia, da sempre cuore di Siracusa, è una delle protagoniste della Val di Noto. Anch’essa fa parte dell’area “kintsugi” siciliana dove da un’enorme catastrofe, il terremoto del 1693, nacquero i gioielli del barocco siciliano, come le crepe dorate di questa tecnica giapponese.
Bellissima al tramonto, quando la maggior parte dei turisti sono andati via, e la “pietra giggiulena” riflettendo gli ultimi raggi solari, assume colorazioni pastello. Passeggiando per le strade sempre meno affollate, si può indugiare nell’osservare le facciate di palazzi e chiese barocche trovando dettagli che, con visite “a tempo limitato” non sono visibili e scegliere con calma, tra gli innumerevoli ristorantini, un luogo a noi congeniale o, più semplicemente, cenare alla “routard” con un buonissimo rustico o panino nella spiaggetta di Cala Rossa.
Meravigliosa con il plenilunio, quando la roccia iblea riverbera i raggi dell’astro artemideo nella piazza del duomo, luogo già in epoca greca dedicato al culto religioso di figure femminili oggi rimpiazzate da altre ugualmente amate.
Qui, godendosi la notte, si può camminare in totale assenza di traffico gommato in vicoletti che trasudano di storia e commistione razziale come la Giudecca e bere qualcosa sul lungomare o alla Marina.
L’alba nel piazzale di castello Maniace è da levare il fiato. Fare colazione proprio lì dove presumibilmente Archimede corse n**o gridando “Eureka”, perché aveva scoperto quella spinta fisica che porta il suo nome, ti fa sentire un minuscolo anello della catena della storia.
Passeggiare tra vicoli vuoti, saracinesche che si alzano e facce assonnate. ti fa vivere la vera Ortigia. Lì dove i bambini possono giocare in strada in tutta sicurezza, dove non si sentono clacson ed esistono ancora le “putie” ti puoi rendere conto che tutto cambia per rimanere uguale.
Riflettere sul ruolo della classe benestante nella società moderna arrivando “per primi” al tempio di Apollo, in modo tale da assaporare i dettagli del primo tempio dorico in pietra della Sicilia, e tra i primi del mediterraneo. Il suo architetto con il suo aiutante o il suo mecenate furono tanto orgogliosi dell’opera pubblica, che vicino l’entrata la firmarono: «Kleomenes, figlio di Knidieidas, fece ad Apollo (il tempio) ed Epikles (fece) i colonnati, opere belle».
Un fine settimana ad Ortigia, per i più curiosi, potrebbe risultare insufficiente per dire di conoscerla. “L’isola delle quaglie” offre vari “livelli di lettura”: dal quello superficiale a quello più profondo fatto da strutture ipogee di varie epoche storiche usate per proteggere la popolazione fino al XX secolo.
L’isola che porta il nome di una “principessa” ellena, e regalo di nozze di una decina di regine, narra storie di donne risolute, coraggiose, capaci di competizioni goliardiche ma anche di amore, tormento, paura.
Un’isola che, come una donna, non fa mai dire basta.

https://www.sicilians.it/da-thofania-dadamo-alla-vecchia-dellaceto-giovanna-bonanno-la-scuola-della-avvelenatrici-188408...
21/12/2021

https://www.sicilians.it/da-thofania-dadamo-alla-vecchia-dellaceto-giovanna-bonanno-la-scuola-della-avvelenatrici-188408?fbclid=IwAR13zBuS1mkAcaEP0HOpCu7mrIi6Smq_S_sjxWqDgrknkraLnhh408fiqck

“Prometto di esserti fedele sempre nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita, finché morte non ci separi”. Questa è una delle tante formule di consenso pronunciate durante i matrimoni e sottolinea la volontà di rimanere uniti ...

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