17/07/2021
Akasha è l'etere, lo spazio, il quinto elemento, ancora più sottile dell'aria lo troviamo al di là di ogni modificazione materiale.
L'aria conduce i suoni, le parole, le forme. La comunicazione che atraversa l'etere nasce dal silenzio. Entriamo nello spazio dell'Akasha quando le connessioni verbali si sono spente e la luce interna si è accesa. La mente si espande ed entra in questo spazio che contiene le memorie e le conoscenze dell'umanità , contiene i semi, gli archetipi, dai quali germogliano le dimensioni interiori, le forme delle nostre coscienze.
L'Akasha, come un cloud cosmico, sottile, contiene tutto e solo la nostra consapevolezza, la nostra vuotezza, può raggiungerlo, lasciarsi toccare dalle sue informazioni, donare le proprie, perchè i germogli nati dai semi producono dei frutti, che vengono condivisi, e si riseminano e rigermogliano, nel bene e nel male, perchè la dimensione sottile dell'Akasha è al di là del bene e del male.
L'Akasha ospita nella sua interezza, senza filtrarla, la memoria della realtà dell'uomo, dall'inizio, della realtà della Terra, della realtà del Cosmo.
Come guidata da un algoritmo la nostra mente raggiunge e viene raggiunta e decodifica in messaggi terrestri, verbali, emotivi, quelle memorie che in lei si specchiano.