Argentina in pillole: Permacultura e zaino in spalla

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Argentina in pillole: Permacultura e zaino in spalla Salve a tutte e tutti, finalmente torno a viaggiare per luoghi e siti di Permacultura.

Sto tornando....Sono a Lima (Perù) in attesa della connessione per Madrid. Attesa prevista e dalle compagnie aeree ben s...
24/12/2022

Sto tornando....
Sono a Lima (Perù) in attesa della connessione per Madrid.
Attesa prevista e dalle compagnie aeree ben studiata: 16 ore!!!
Esco? ....non esco?
Alla fine ho rinunciato ad uscire dall'areoporto e fare un giro in città per vari motivi.
Il primo è la stanchezza: per arrivare qui stanotte ho fatto la lunga e non ho praticamente dormito.
Il secondo è lo sbatti di uscire, controllo migrazione prima e poi al rientro di nuovo più pagamento di una tassa in contanti(?)
Il terzo è: dove metto il bagaglio?
Il quarto e decisivo è che oggi è una bruttissima giornata: grigia e fredda.
Ho pensato che Lima sta dov'è e io me la passerò qui a vedere gente di tutte le razze in transito..che partiranno tutte prima di me, guardando film sfruttando il free wifi dell'areoporto!
E sognando il caldo di Buenos Aires!!

Il passaggio sulle Ande e il Pacifico!!

Non ho mai visto così tante librerie come qui a Buenos Aires!!Aperte, vive e vegete!!!Libri nuovi e libri usati..per tut...
22/12/2022

Non ho mai visto così tante librerie come qui a Buenos Aires!!
Aperte, vive e vegete!!!
Libri nuovi e libri usati..per tutti i gusti!

La più caratteristica e affascinante è senza dubbio El Ateneo, in Avenida Santa Fé 1860, nel quartiere di Palermo.

È stata allestita in un vecchio teatro abbandonato e risistemato mantenendone tutto il suo fascino: librerie e scaffali occupano l'intera platea!

La cucina Argentina.Checché tutti ne dicano gli argentini per me mangiano malissimo!! La carne la fa sicuramente da padr...
22/12/2022

La cucina Argentina.

Checché tutti ne dicano gli argentini per me mangiano malissimo!!

La carne la fa sicuramente da padrona e si mangia in tutte le salse: asado, bife (costata), filet che può essere di ternera (vitello), carne (v***a), pollo (che per loro non è carne!) e cordero (ovino in generale).
Quella buona costa molto e in pratica, se non vuoi spendere follie, anche con il cambio blu, trovi facilmente solo junk food: hamburghesas e milanesas con carne di dubbia derivazione, papas fritas imbibite nel cheddar (!!) e un sacco di dolci e dolciumi (golosinas)!!
Verdura e frutta praticamente inesistente e se c'è è più cara della carne, anche se comprata nella verduleria di quartiere.

I migliori pasti, con buon rapporto qualità-prezzo, li ho gustati al mio amato Social Club Alvear a Buenos Aires (un bife di manzo da favola!!), a El Calafate, in piena Patagonia (una caseula di guanaco, sorta di spezzatino) e alla festa dei Caminantes a Mar del Plata (choripan buonissimo: chorizo, una sorta di salsiccia cotta alla brace infilata in un panino con insalate e pomodori ...).

Stendiamo un velo pietoso sul pane: ovunque, anche nelle panaderie, è sempre supermolle e bianco, sembra crudo, ed è fondamentalmente sempre dolciastro. Il pane in busta e in cassetta è peggio!

È forte la birra artigianale, buonissima, ma nelle birrerie da mangiare ti servono solo hamburger e patate fritte...come dicevo.

Le altre bevande tipiche, a parte il mondo junk, sono l'Aperol spritz fatto con un Aperol italiano ma diverso dal nostro e un cocktail fatto col nostro Fernet Branca (ma diverso!!!) e Coca Cola: una bruttura!!! Ma qui ne vanno tutti pazzi!!!
Altro cocktail si fa con l'Amargo Obrero che è una sorta di Vermuth Rosso e selz, devo dire un po' meglio.

In città ci sono molti ristoranti vegani o vegetariani...non mi hanno mai attratto più di tanto perché la proposta è la stessa: hamburghesas o milanesas, però vegetali!!!

Altro pezzo forte da Nord a Sud e da Est a Ovest sono le empanadas: mezzelune di pasta sottile farcite con carne o pollo o prosciutto cotto e formaggio. Raro trovarle di verdura!!
Sono ottime, un po' speziate..si prestano tantissimo come finger food e cibo da viaggio!!!

I sushi bar sono qui e là in città, ma sono cari..come in Italia.
Il pesce è praticamente introvabile se non sei in un posto di mare o su un lago e anche lì non è detto che lo trovi: a Mar del Plata, sull'Oceano Atlantico nessun bistrot o ristorantino dove sono stata, aveva pesce nel menù; a Lago Puelo pescano favolose truchas (trote) ma nessuno le vede!!! Forse lo mangiano di più a casa, ma né da Miriam, né da Gisela (che le alleva) le ho mai mangiate.

Per fortuna ogni ostello ha una cucina e spesso mi sono preparata insalate di verdura e di frutta con avocado, uova e ogni ben di dio!!!

Buon provecho!!!

Vorrei fare una nota sui trasporti argentini. Ormai li ho provati tutti: aerei interni e internazionali, il catamarano r...
22/12/2022

Vorrei fare una nota sui trasporti argentini. Ormai li ho provati tutti: aerei interni e internazionali, il catamarano rosso nello stretto di Beagle in Terra del Fuoco, la lancia sul delta del Rio della Plata, i bus e i vari treni a lunga e corta percorrenza. Manca solo la Metro Subte e poi sono al completo!!!

Una nota speciale va ai bus di Buenos Aires e si suoi autisti a dir poco abnegati!!

Speciale perché il traffico in città è sì caotico, ma mai intasato, scorre in maniera ordinata e i bus, infiniti di infinite linee, corrono a perdifiato per garantire il passaggio a milioni di persone che vanno da una parte all'altra della città.

I bus si sfiorano nelle curve, si bloccano ai semafori o alle fermate con frenate assolutamente da omicidio..e tutto ciò senza provocare un graffio né ai mezzi né agli utenti.
Penso che se non fosse così si paralizzerebbe tutto!!

Speciale perché gli autisti si divertono!!
È sicuro. Ho osservato attentamente e sono sempre molto disponibili (a parte la volta che uno si scordo' di avvisarmi alla fermata e sono scesa 1 km dopo, con zaino sulle spalle!!!)
E chiacchierano anche volentieri, sempre mentre fanno le loro acrobazie!
Riescono anche a messaggiare e guardare il cellulare o aprire porte e finestre per parlare coi colleghi mentre sono fermi ai semafori!
Uno poi, ad un certo punto, non credo fosse una fermata, ha aperto le porte, ha chiamato la fidanzata che lavorava in un negozio proprio lì, l'ha fatta salire e dopo un bacetto e qualche altra affettuosità l'ha fatta scendere alla fermata successiva, così con grande naturalezza!!!

In città ci sono i semafori e qualche linea preferenziale per bus e taxi, ma appena fuori dal centro il traffico sembra autogestirsi, nel senso che non ci sono cartelli di stop o precedenza..agli incroci passano gli uni e poi gli altri senza all'apparenza una regola precisa.
Invece, chiedendo la regola c'è, eccome!
Molto semplice: ad ogni incrocio, c'è ben visibile il cartello con segnate le vie, bene, nello stesso cartello c'è una bella freccia che indica il senso di marcia di quella strada. Può essere a senso unico, dx o sx, o a doppio senso.
Per riassumere vige come da noi: si dà la precedenza a chi viene da destra, quindi all'incrocio si rallenta e si guardano le frecce, se è senso unico da destra si dà la precedenza se è da sinistra si procede tranqui e se è un doppio senso si presta più attenzione!!!
Fantastico!! E non ho mai visto incidenti!!!

Alcune foto:

22/12/2022

Vorrei condividere con voi, lettrici e lettori un video moooolto interessante sul sistema acquaponico che sta sperimentando Gisela nella sua casa.
L'acquaponica è un sistema integrato di produzione di ortaggi o piante insieme all'allevamento di pesci (proteine di qualità in quantità) con dispendio energetico mto inferiore a tutti gli altri allevamenti. In questo primo anno Gisela, in sei mesi di allevamento di trote iridee, ha prodotto più di 1kg al mese di pesce!! Più le verdure per la famiglia!!!

Questo è il video principale. Ne ho altri di approfondimento.
Chi è interessato può contattarmi direttamente per ulteriori informazioni.

Buenos Aires è stata costruita alla foce del Rio de la Plata.Un fiume enorme, di cui quasi non si vedono le sponde da un...
22/12/2022

Buenos Aires è stata costruita alla foce del Rio de la Plata.
Un fiume enorme, di cui quasi non si vedono le sponde da una all'altra che raccoglie le acque dei più grandi fiumi dell'Argentina e non, tra cui il Rio Paraná e il Rio Uruguay che alla fine si congiungono e formano un grande delta nel Rio de la Plata.
Proprio su questo delta sorge la città di Tigre, in ogni caso integralmente integrata nella città di Buenos Aires.
Tigre si raggiunge con un trenino Mitre dalla stazione del Retiro.
Io ho poi cambiato linea a Olivia e ho preso il Tren de la Costa perché è più panoramico rispetto al Mitre.
Arrivata a Tigre ho fatto un giro in barca, una lancia tutta di legno, attraverso la miriade di canali del delta del Rio: incredibile!
Il delta forma innumerevole isole e isolette, abitate da Tigreni che sicuramente amano la natura, la privacy e che posseggono una barchetta per spostarsi e per approvigionarsi delle necessità.
Le case sono a dir poco stupende, ognuna col proprio attracco sul fiume.
L'acqua è a dir poco schifosa (raccoglie tutto l'immaginabile per km e km prima di arrivare lì)
ma tutti adulti e bambini fanno il bagno nelle numerose spiaggette senza nessun problema!!!
D'altra parte se facevano il bagno nel Gange perché qui no!?!?

Come sempre qualche foto:

Los Antiguos:
19/12/2022

Los Antiguos:

19/12/2022

Ad un certo punto di uno dei viaggi infiniti in bus lungo la Ruta 40, la Transpatagonica, ci fermiamo al Terminal de Omnibus di Los Antiguos.
È una cittadina assolutamente inaspettata nel panorama della steppa patagonica!!
Sorge sulle rive del grande Lago Buenos Aires e si presenta con casette unifamiliari ad un piano, come sempre qui in Argentina fuori dalle grandi città, casette ben disposte lungo le vie, ognuna con giardino e anche un po' di orto, fiori e parchi cittadini aperti sparsi qua e la!! Insomma tanta cura!
Quello che mi ha stupito di più però è stato il loro metodo di coltivazione: super permaculturale!!
Infatti, cosa farebbe un permacultore patagonico se dovesse coltivare frutta e ortaggi in presenza di un vento freddo e costante che spira da tutte le parti alternativamente o contemporaneamente a seconda delle stagioni?
La risposta è: tante siepi frangivento!!!
Ed ecco che i contadini di Los Antiguos hanno circondato i loro campi, rigorosamente squadrati e ad occhio di mezzo o un ettaro max, con alte siepi di Pioppo cipressino lombardii, che loro chiamano Lombardia!!
Questi pioppi, anche se piantati fitti fitti, a fila unica ai confini del campo, crescono altissimi, 20-30 m o più e proteggono tutta l'area interna coltivata!
Alcuni appezzamenti hanno un lato aperto, da dove il vento lì non arriva, spesso dal lato ovest dove c'è la cordigliera che protegge, altri come dicevo sono tutti circondati e si fatica a vedere cosa è coltivato all'interno.
Ecco qualche foto:

Ho visto i colibrì!!!Qui al Bosque, dove abita Gisela, c'è una piccola colonia di colibrì!! Vengono puntualmente, ma qua...
19/12/2022

Ho visto i colibrì!!!
Qui al Bosque, dove abita Gisela, c'è una piccola colonia di colibrì!!
Vengono puntualmente, ma quando pare a loro, a bere dai getti dell'acquaponica e poi volano rapidissimi a zig zag verso l'arbusto delle fucsie o altri fiori gialli o arancio, che amano molto di cui non si conosce il nome.
Fanno proprio come i colibrì!! Sbattono super rapidi le loro alucce, tanto che sembrano essere trasparenti, e stanno fermi davanti al fiore prescelto, infilano il loro becco lungo e sottile nell'imbuto florale, 2 secondi e via!!!

Purtroppo non sono un fotografo di National Geographic!! Non ho né la pazienza di stare in attesa, né gli strumenti per poter fare video lunghi e fermi...
Vi basti una foto, anche un po' mossa, del colibrì fermo sul rametto.
È un po' un indovinello: riuscite a vederlo?
Prometto che riproverò a filmare e se sono fortunata manderò il video.

16/12/2022

Disculpame!!!
Nel post precedente non sono riuscita a caricare il video della Sala Centrale della Casa dell'Ancestralita'.
Eccolo qui:

Come raccontavo nel precedente post, all'IPC14 ho avuto la fortuna di conoscere Gisela amica che mi sta ospitando nella ...
16/12/2022

Come raccontavo nel precedente post, all'IPC14 ho avuto la fortuna di conoscere Gisela amica che mi sta ospitando nella sua casa e che è fondatrice dell'Associazione Romina e della Coop Caminantes a mar del Plata.
Stamattina siamo stati (c'è anche il mitico Xaba!!) alla Ecomuna per vedere e capire un po' cosa si sta facendo qui in permacultura.
Le attività sono diverse: ognuno della comunità contribuisce con quello che sa o di cui ha interesse o attitudine, l'importante è che tutto è permacultura e la permacultura permea tutto!
Lo spazio della comunità è ancora in pieno sviluppo, nel senso che alcuni comunardi stanno ancora costruendosi casa mentre altri già abitano da un po'. Penso sia comprensibile per una comunità che si è stanziata di fatto 4-5 anni fa!

Come sempre lascio parlare le immagini, proponendo una carrellata di immagini di come si costruisce e si vive ad Ecomuna.

14/12/2022

Appena arrivata in Argentina, alle 2 di notte, all'autista del taxi che mi stava portando all'ostello chiesi se il tango era la passione degli argentini.
La sua risposta fu: "Il tango è per i turisti, forse qualche argentino lo pratica per passione, ma la vera e unica passione degli argentini è il Futbol!!!" Sì, scritto proprio così: futbol.

E me ne sono accorta presto perché se non lo sapete si stanno svolgendo proprio ora in Qatar i Mondiali di calcio!!!
E...? E l'Argentina è entrata in finale!!

Non potete capire l'argentino tifoso finché non lo vedete voi vostri occhi!
Mi è capitato di vedere due partite dell'Argentina e garantisco che non c'è uguale.
In questo momento stanno giocando Marocco e Francia, chi delle due vince incontrerà l'Argentina domenica prossima.
Non so come potrò fare per proteggermi ....una soluzione ci sarà!!!

Intanto più di mille parole, un video che ho fatto durante una di queste partitone!!

Lasciamo El Bolson a malincuore per via dei bei luoghi e delle belle amicizie che abbiamo fatto. Contatti così stretti c...
14/12/2022

Lasciamo El Bolson a malincuore per via dei bei luoghi e delle belle amicizie che abbiamo fatto. Contatti così stretti con persone locali non è facile stringerli, anche se gli argentini sono parecchio socievoli ed espansivi.

Lasciamo El Bolson in autobus, ovviamente ma qui solo 6 ore di viaggio, destinazione San Carlos de Bariloche, familiarmente detta Bariloche.
Ridente cittadina turistica al confine col Cile, contornata da montagne andine medio alte, famosa per i suoi laghi (Nahuel Huapi e i due Moreno) e per tutto ciò che ha a che fare con lo sport: dal trekking al kitesurf!!!
Sembra di essere in montagna da noi, solo che qui è tutto un po' più trascurato. Immaginatevi me, che non amo fare camminate o sport da tempo come potevo trovarmi a mio agio qui!?!?!
Due giorni per fortuna passano in fretta e tra una gita al Circuito Chico attorno al lago, con doverosa tappa alla birreria artigianale "Patagonia", e una vasca sulla via principale, con doveroso assaggio di quel che dicono il miglior cioccolato argentino ( stendiamo un velo pietoso, por favor!!! ), insieme a vari impegni burocratici come cambio dinero e acquisto prossimo biglietto bus, il tempo è volato.

Qui la natura è prorompente e la fa da padrona, completamente diverso dalla steppa patagonica che circonda la città, sempre e comunque.
La steppa infatti è talmente inospitale che non la vuole abitare proprio nessuno: né animali né esseri umani!!!

E noi? Noi ci troviamo da capo sul bus, destinazione Neuquen areoporto e da lì prendere un volo per Buenos Aires!!

Alcune foto:
Il lago Moreno, la birreria con i distillatori e la veduta del lago dal suo interno, una cioccolateria della città e quello che qui vendono al supermercato: quarti di Cordero (montone)!!!

Non devo dimenticare la casa di Adriana, sede del Centro di Permacultura Urbana CIDEPU.Adriana insegna Permacultura, ini...
13/12/2022

Non devo dimenticare la casa di Adriana, sede del Centro di Permacultura Urbana CIDEPU.
Adriana insegna Permacultura, iniziò il centro col famoso e già citato Carlos Strauss sulle colline del Pantano Mallin, a pochi km da El Bolson. Poi la vita e le vicende hanno portato il centro ad una naturale evoluzione: dalla montagna si è trasferito in zona peri urbana, cambiando di fatto anche il nome.
Adesso è gestito completamente da Adriana che avvicenda corsi ad adulti con laboratori per le scuole dell'infanzia.

La sua casa è un ottimo esempio di come con poche accortezze si possa rendere una casetta qualsiasi in qualcosa di molto più efficiente dal punto di vista energetico e abitativo.

Credo che le immagini rendano molto più delle parole.
Chi vuole saperne di più su biocostruzione in Argentina può contattarmi direttamente su WhatsApp o sulla mia mail.

L'ingresso della casa, la veranda, l'ingresso e l'interno della sua aula con tetto verde, il parco e il progetto.

E poi abbiamo partecipato ad una "Minga", per noi mutuo aiuto o permablitz, per aiutare Lautaro della Scuola Waldorf nel...
12/12/2022

E poi abbiamo partecipato ad una "Minga", per noi mutuo aiuto o permablitz, per aiutare Lautaro della Scuola Waldorf nella costruzione della sua nuova casa.
In un quartiere del Lago Puelo ha comprato con suo fratello Andres un lotto di 1900mq e sta costruendo casa in bioedilizia di 50mq in pianta su due piani. Nessun permesso, nessun vincolo è stato richiesto dalla municipalità!!! Qui va così!

Siamo andati e abbiamo intonacato le pareti interne con una mescola di sabbia e argilla.
Abbiamo pranzato insieme e via andare...
Ovviamente non hanno idea di dove mettere cosa, cioè manca una progettazione dell'insieme (l'altra casa del fratello? L'orto? Una fitodepurazione? Una serra?.....) Non sono permacultori!!! E così qualche dritta mi è venuto di dargliela! Vedremo!

Qualche foto come sempre: la casetta dall'ingresso del terreno, le vasche di preparazione delle varie mescole, la grande stufa-cucina a ricircolo dei fumi (modello Guimse),
alcuni momenti del lavoro di intonaco con Ale felice!!!

E poi c'è "Shelter Rio Azul", degna figlia della Earthship Patagonia. Figlia perché l'ha disegnata e costruita lo stesso...
12/12/2022

E poi c'è "Shelter Rio Azul", degna figlia della Earthship Patagonia. Figlia perché l'ha disegnata e costruita lo stesso Marcelo della Earthship sulla sua falsariga.
La comunità che vive qui cercava appunto un rifugio e tale si sono costruiti..ma altroché tana, pertugio o tettoia come potremmo pensare noi dal suo nome ...questo è un castello!!!
Tronchi di pino, terra cruda e paglia come riempimento, bottiglie e copertoni di riciclo per decoro e fondamenta rispettivamente.
Orientamento corretto per sfruttare i raggi solari e un ottimo impianto di raffrescamento per l'estate che vedrete nelle foto.
Hanno pannelli termici e fotovoltaici, un bagno a secco e un piccolo orto per l'autoconsumo. Non c'è raccolta d'acqua e nemmeno fitodepurazione, per adesso.

Per vivere fanno ospitalità, home restaurant e si fanno aiutare da volontari.

Le foto diranno più delle parole: spettacolo puro!!
La veranda a est, la veranda, l'angolo ovest, il sistema di raffrescamento/frigorifero (tunnel attraverso la parete a sud), il salotto al primo piano, le camerate, l'orto, la vista dal primo piano, la casa da fuori, lato nord, io con Daniela nel salottino ovest!!!

11/12/2022

Finalmente ho internet!!!
Siamo in un ostello moooolto carino a Bariloche, cittadina piuttosto turistica, incastonata tra le Ande al confine col Cile.
Sempre qui siamo!!

In questo post vorrei però parlare ancora di El Bolson e le sue case in biocostruzione... c'è chi dice che siano più di 400 in città. Quello che è certo è che ogni angolo ce n'è una: che sia di legno o legno e paglia e/o barro (terra cruda) sono veramente tante!

La storica è senz'altro la Earthship Patagonia: progettata e costruita da Michel Reynolds in persona con il proprietario (un certo Marcelo) e un gruppone di volontari in soli 2 mesi, adesso è un ostello glamping. Nell'area ci sono anche yurte, un ristorantino, gli orti, compost toilet, un teepee e un capanno attrezzi per le varie manutenzioni.
La Earthship è proprio originale: ha la grande massa termica con la raccolta dell'acqua piovana all'interno, fatta con una muraglia di pneumatici di riciclo a sud e una grande vetrata a nord per raccogliere i raggi del sole e riscaldare in maniera passiva. Sì, a nord, perché qui siamo a sud dell'equatore!!!!
Questa ha una ulteriore veranda, sempre a nord per ospitare un'area comune e relax e alcuni orti giardini di agrumi.

Qui si può fare!!!

Doveroso il video:

BIOMA merita un post a sé. È un progetto nato tre anni fa per opera e desiderio di un gruppo di 6 famiglie di potersi pr...
11/12/2022

BIOMA merita un post a sé. È un progetto nato tre anni fa per opera e desiderio di un gruppo di 6 famiglie di potersi produrre ortaggi e verdure di qualità. Da lì il progetto si è ampliato, hanno preso in affitto un terreno di un ettaro e mezzo circa e, utilizzando anche un terreno in comodato, hanno impiantato un orto biointensivo alla J.M.Fortier (market garden) altamente produttivo e biodiverso. Producono più di 40 vegetali diversi, più fiori e piante medicinali e per ora soddisfano circa 200 famiglie.
Il potenziale di produzione è quello di arrivare a soddisfare 400 famiglie e questo è il goal dei prossimi anni. A Bioma lavorano anche volontari e i 6 fondatori.
L'investimento iniziale viene dai risparmi dei fondatori e delle loro famiglie.

BIOMA attua una distribuzione soprattutto locale e organizza un mercato comunitario settimanale a Bariloche.

Le foto: la postazione lavaggio e assemblaggio cassette, il campo, BIOMA al mercato, la serra, il vivaio e Thomas, fondatore che cura il progetto.

A El Bolson i progetti affini alla permacultura sono vari e si differenziano molto tra loro: c'è chi produce e vende, c'...
10/12/2022

A El Bolson i progetti affini alla permacultura sono vari e si differenziano molto tra loro: c'è chi produce e vende, c'è chi fa biocostruzione e crea comunità. La permacultura è presente perché permea questi progetti "rigenerativi" ma non è mai chiaro se a monte esiste una progettazione vera e propria come la intendiamo noi. Qui dicono che si fa, perché si può fare tutto, e non servono tanti papellos e permessi vari. Perfino le case si possono costruire senza presentare alcun progetto al municipio! Se però vorrai vendere o la costruzione è per uso commerciale, allora la cosa cambia ..
Tra i progetti produttivi che abbiamo visitato HUMUS è forse il più anziano insieme a CIESA.
Ad Humus, che ora è una fondazione, si allevano vacche per produrre latticini di qualità (yogurt, formaggio e gelato) e si coltivano il foraggio (erba medica) e piccoli frutti e altra frutta in genere per la gelateria.
Con la fondazione si sono uniti altri due progetti: Rizoma e Cultivo Ecologico per altre colture.

CIESA è un progetto nato 25 anni fa da un piccolo gruppo di permacultori tra cui Fernando Pia e Carlos Strauss che volevano produrre verdure sane per il loro consumo e anche per la vendita.
Ultimamente la struttura del gruppo è cambiata, alcuni se ne sono andati altri sono arrivati, e questo cambio ha prodotto scelte diverse per il futuro. Adesso l'intento è sempre produrre cibo sano per l'autoconsumo, ma non più vendere verdure ai mercati quanto piuttosto produrre e vendere semi di qualità ai produttori di locali di ortaggi.
La produzione segue il metodo di orto biointensivo alla Jeavons, a mio parere semplificato, che permette di ottimizzare la produzione in piccoli spazi.

Carlos stesso si staccò dal gruppo originario già anni fa per costituire un centro di permacultura chiamato CIDEP ( Centro di investigazione e sviluppo in permacultura) che dopo 10 anni si è trasformato in CIDEPU ( la U sta per Urbana) ed è ora gestito dalla ex compagna di Carlos, Adriana. Il CIDEPU merita un post a sé.

Alcune foto:
L'ingresso di Humus, il caseificio e alcune delle coltivazioni.

Ciao a tutte e tutti, bentrovatx!!Siamo a El Bolson, una cittadina ai piedi della cordigliera andina molto famosa in cer...
08/12/2022

Ciao a tutte e tutti, bentrovatx!!
Siamo a El Bolson, una cittadina ai piedi della cordigliera andina molto famosa in certi ambienti per le scelte fatte 20-30 anni fa e per la politica ambientale che sta tutt'ora portando avanti.
Qui a El Bolson, tutta la verdura e i vari prodotti che si trovano nei mercati o nei negozi sono prodotti locali o quasi locali. La verdura in particolare deve essere prodotta senza chimica o al più con lotta integrata.
Qui si trovano ancora i primi pionieri hippies che 30 anni fa fecero una scelta di vita diversa, più naturale, allontanandosi dalle grandi città per vivere una esistenza più semplice e sana.
Qui si dà grande spazio alla produzione orticola biologica, alla coltivazione di luppolo e produzione di birra artigianale, qui si incontrano progetti di permacultura o molto affini, qui siamo nella culla della biocostruzione!!
Infatti, molti nel tempo si sono autocostruiti la casa con tronchi di pino e mattoni in laterizio, come Miriam che ci sta ospitando, altri con legno e terra cruda, altri con paglia e terra cruda...ma tutto e solo materiale naturale.
In questi giorni ci dedicheremo alla visita di vari progetti in permacultura o ad essa affini e di abitazioni biocostruite.
I post che verranno saranno perciò monotematici.

Intanto uno sguardo al Lago Puelo, a 3 km da El Bolson, vicino a Entre del Rio, quartiere particolare dove c'è la casa di Miriam che ci ospita, di cui vedete qualche immagine.

Un altro bus. Non vedevo l'ora di tornare ad una esperienza lenta, di viaggio slow per poter vedere e accorgerti di dove...
07/12/2022

Un altro bus. Non vedevo l'ora di tornare ad una esperienza lenta, di viaggio slow per poter vedere e accorgerti di dove stai andando, conoscere gente e posti che dall'aereo non hai proprio idea. ..Ma non così lento!?!?
Mi sono cuccata 28 ore di bus per fare circa 1500 km, da El Calafate a El Bolson, patria di comunità hippies e di tutto quello che concerne vita sana e salubrità alimentare e biocostruzione.
E quello che ho visto dal finestrino del bus è stato sempre lo stesso identico paesaggio: steppa patagonica forever!!!
E quello che ho visto riguardo alla gente è che sul pullman erano tutti stranieri, francesi, americani, tedeschi innamorati del trekking di alta montagna, i cosiddetti "andinisti"!!!
Insomma una delusione su tutti i fronti!
Senza dire poi del bus: compagnia ignota Marga Taqsa, sì è così, non ho sbagliato a scrivere, anni del bus non definibili ma vecchio, senza possibilità di caricare i cellulari!!!
Però funzionavano i video!! E mi sono cuccata ben due superfilm:"i fantastici 4" e un film di Quentin Tarantino su un improbabile attentato a Hi**er, di cui non ricordo il nome in trilingue!!!
Insomma il tempo inesorabile comunque passò.

Per fortuna a El Bolson ci aspettava Miriam, direi Santa Miriam che è la signora, amica di Daniela, che ci affitta casa. Domani infatti arrivano in auto e si aggiungono al viaggio Jeff e Daniela (conosciuti all'IPC14) e la sua figlia diciannovenne Luz.

Stiamo in attesa e intanto ci riposiamo e ascoltiamo tutti i racconti di vita e di storia del Bolson che Miriam ha una gran voglia di raccontare...

Intanto alcune foto del viaggio in steppa patagonica: alla partenza ore 17.45, il tramonto, l'alba e altri momenti di puro nulla!!!
Ho visto qualche guanaco e due fenicotteri rosa ...spero di inserirli nel post sugli animali.
La mappa della ruta 40 che corre da sud a nord lungo la cordigliera.

In questa parte del viaggio non sono sola! Lo avrete capito sicuramente da qualche foto...Il mio compagno di viaggio è l...
04/12/2022

In questa parte del viaggio non sono sola! Lo avrete capito sicuramente da qualche foto...
Il mio compagno di viaggio è lo spumeggiante Alessandro del Permacafe'!!!
Lui racconta che per colpa mia si è trovato a organizzare l'IPC Argentina e io dico che è anche colpa sua se io sono qui adesso!!
Ovviamente parliamo di colpe che non esistono, esistono solo piaceri!!
Ale ha 32 anni e ha tanta energia, ma anche tanta pazienza!!! Simpatico, chiacchierone con tutte e tutti e sempre positivo: il mix perfetto per viaggiare insieme!!
Ammetto che ci siamo lasciati prendere un po' la mano con gli spostamenti nord-sud, est-ovest ma come fare? Siamo qui, adesso: cogliamo l'attimo! E come dice sempre Ale : PURA VIDA!!

Con questi presupposti ci siamo trovati di nuovo su un aereo diretti a El Calafate cittadina pittoresca della Patagonia.
Sotto di noi solo deserto e una volta atterrati solo steppa patagonica per km e km.
In città tengono tutto pulito e ordinato, prati all'inglese e aiuole fiorite, ma appena fuori il paese il vento e la siccità la fanno da padroni e quello che si vede è una brughiera di erbe e piccoli cespugli a palla, credo l'unica forma possibile per difendersi dagli eventi atmosferici. Il vento è freddo, forte e non si ferma mai: le Ande sono laterali e quindi l'aria trova spazio libero da nord a sud e mi mette a dura prova!!
El Calafate è la porta di ingresso al Parque del Glacier Sur, ovvero la strada che porta al famoso Ghiacciaio del Perito Moreno, che dei 3 presenti tra Chile e Argentina è il più piccolo (comunque enorme!) ma il più famoso perché accessibile alla vista e per altre caratteristiche che lo rendono speciale.

Figuriamoci se non andiamo a vedere!!
Prendiamo il bus e partiamo di buon ora in missione Perito Moreno!!
Steppa steppa steppa a vista d'occhio con solo qualche Calafate Bush, un arbusto supertipico spinoso, che a fine estate regala delle bacche violacee commestibili acidule, ma buone, con cui si preparano anche confetture etc etc.

A lato il Lago Argentino: la terza riserva d'acqua dolce del pianeta, dopo i poli. Enorme e troppo azzurro!!! Acqua caraibica!! Ma gelida!!

Salendo verso le Ande argentine il paesaggio cambia e si cominciano a vedere arbusti più grandi, anche a fiori rossi, sembrano caprifoliacee, e soprattutto boschi di....lenga!!!

E finalmente si arriva e il panorama è sconvolgente!
La lingua del ghiacciaio riempie un'intera vallata e avanza inesorabile di 2 metri al giorno, rompendosi e facendo cadere iceberg enormi con rumori assordanti!!
Questo fenomeno è dovuto in parte alla spinta del ghiacciaio superiore e in parte al fatto che sotto la lingua di ghiaccio c'è una intercapedine di acqua che ne permette lo scivolamento.

Ma la cosa ancora più strabiliante è che le pareti del ghiacciaio, alte fino a 70m, sono blu, azzurre come il cielo!!
È un fenomeno che si riscontra nei ghiacciai molto vecchi perché le particelle di neve vengono via via sempre più compresse dai nuovi depositi nevosi e compattandosi sempre di più si ritrovano senza bolle d'aria all'interno. Un mezzo senza aria, così compatto, assorbe tutte le frequenze luminose tranne il blu, che ci riflette come suo unico colore!!

Troverete maggiori informazioni sul web.

In ogni caso lo spettacolo è indescrivibile!
E lo si può vivere e sentire facendo un giro intorno al fronte del ghiacciaio, attraverso un circuito su passerelle in terraferma in tutta sicurezza.

Questi blocchi di ghiaccio che precipitano finiscono in un braccio del Lago Argentino, ma qui l'acqua non è azzurra ma bianca e lattiginosa, tanto è che lo chiamano il "leche glacial" o latte glaciale. Sembra dovuto a dei minerali che il ghiacciaio si porta nella sua inesorabile discesa, che rimangono in superficie. Purtroppo non mi hanno saputo dire quali, dovrò fare una ricerca.

Il Perito Moreno è un ghiacciaio stabile e in equilibrio, contrariamente a quello che succede altrove. Questo perché viene continuamente alimentato a monte, esattamente così come si è formato: praticamente i fronti nuvolosi provenienti dal pacifico trovano qui un varco e riescono ad oltrepassare la Rain Shadow delle Ande e producono enormi precipitazioni nevose sul versante est.

Molto interessante!

E ora alcune foto, anche se son certa non rendono come la realtà.

Il Calafate Bush, la steppa patagonica, il fronte del ghiacciaio da lontano e poi sempre più vicino....e per finire alcuni blocchi caduti!

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