17/08/2024
Calonectris diomedea
( Berta maggiore)
Vola per ore senza sosta, libera sull'acqua.
Può rimanere in mare per settimane, persino per mesi senza mai toccare terra.
È stato il suo caratteristico richiamo ad ispirare l'antico mito delle sirene.
La berta maggiore è uno degli uccelli più straordinari di tutto il Mediterraneo e il suo volo ha bisogno di essere protetto.
Durante il periodo di nidificazione la berta maggiore (Calonectris diomedea) spicca il volo ogni mattina per andare alla ricerca di cibo e nel suo viaggio instancabile può percorrere centinaia di chilometri di distanza, toccando i 50 km orari di velocità. Per tutta la stagione calda la berta vive sulle più belle scogliere del Mediterraneo mentre in inverno vola sul mare senza quasi mai toccare terra, fino alla primavera successiva in cui tornerà a fare un nuovo nido, ricominciando il prezioso ciclo della vita.
La berta e le sirene
Al contrario di quanto si pensa, le antiche sirene non erano mostri metà donna e metà pesce, ma erano per metà uccelli. Gli antichi Greci, sapienti navigatori e studiosi del mare, conoscevano molto bene le berte, loro compagne di viaggio, sapevano che le berte durante la nidificazione passano la notte sulle scogliere e con il loro canto notturno simile al pianto di un bambino, affascinano e spaventano. E così le sirene di Ulisse e del viaggio degli Argonauti sono creature simili a uccelli che seducono i marinai spingendoli verso gli scogli. Solo con i bestiari medievali la sirena si trasforma in un animale per metà pesce.
Le berte di Linosa
A Linosa gli uomini hanno da sempre convissuto con la berta maggiore, costruendo un rapporto speciale. In questa splendida isola della Sicilia, a nord di Lampedusa, i marinai si sono nutriti delle uova delle berte per sopravvivere e nutrivano per questo animale una cura speciale. Oggi però l'uomo non è più il “guardiano delle berte”, anzi ha modificato il paesaggio e l'ecosistema in cui la berta viveva, non solo a Linosa, ma in tutto il Mediterraneo.