24/06/2024
Intervista a Manuel Baroni fondatore della Tennis & Padel in Tennis in Vacanza
1.Come è nata la tua passione per il tennis ed il padel?
In realtà la mia grande passione è solo per il tennis ed è nata perché, da piccolino, seguivo mio papà durante le ore di gioco che lo vedevano impegnato, con i suoi amici e quindi a livello amatoriale, nel club vicino casa e tra le pause, a fine set, gli chiedevo di palleggiare. Sul padel devo dire che lo considero divertentissimo e molto coinvolgente ma ad essere onesto non posso definirmi un vero appassionato.
Quali sono state le esperienze che ti hanno formato, prima come giocatore e poi come maestro?
Come giocatore, ho avuto diversi punti di riferimento. All’età di 10 – 13 anni, mi sono allenato a “Le tre fontane” che all’epoca, negli anni ’90, era il Centro di Formazione dei Maestri, con un settore agonistico molto importante; questi sono stati, per me, tre anni di grande formazione. Dopo “Le tre fontane”, un altro momento di crescita come giocatore è stato il periodo fra 16 e 19 anni, presso il “Tennis La Borghesiana”. Ero seguito da un coach rumeno, certo Lucian Vespan, il quale sicuramente è stato una guida, e tuttora lo è, dalle grandi capacità comunicative, ma anche un giocatore talentuoso. Dal punto di vista della formazione come maestro, ho avuto, quale punto di riferimento per la parte didattica, Piero Picchione, del cui prezioso insegnamento ho usufruito dall’età di vent’anni fino ai trenta. Sono stati dieci anni in cui, insieme a lui, ho raggiunto vari step, prima come semplice maestro, poi quale responsabile della didattica per la Scuola Sat e quindi del settore agonistico, infine responsabile della sezione adulti. Potrei affermare, dunque, che Piero Picchione mi ha formato a 360 gradi.
Un tuo pensiero sul fenomeno padel
Credo che lo sport del Padel sia stato stato facilitato dall’avvento dei social e dei canali di comunicazione come Whatsapp e proprio i gruppi whatsapp hanno semplificato, in maniera intelligente, la comunicazione tra persone che non si conoscevano. Inoltre, a differenza del tennis, il padel è molto più fruibile ed ha, in qualche modo, pareggiato i livelli tra maschi e femmine, acquisendo maggiore popolarità.
Ci sono dei benefici nel praticare il tennis e il padel?
Assolutamente sì. Come per tutti gli sport, sono tanti i benefici psico fisici sia rispetto al tennis che al padel. Infatti, praticandoli, se da un lato si migliora l’umore, dall’altro si rinforza la muscolatura e si tonicizza tutto il corpo dalle gambe ai glutei, dalle braccia all’addome, alla schiena…. praticamente, una vera palestra a cielo aperto. Rispetto al mentale, rappresentano un’evasione dallo stress quotidiano ed aumentano autostima e benessere. Ma c’è anche un terzo beneficio: essendo padel e tennis degli sport coinvolgenti, viene favorita la socializzazione e la conoscenza di nuove persone. Se a tutti questi benefici aggiungiamo i viaggi, il risultato è estremamente positivo, direi vincente. Quindi il mio consiglio è partire con noi della Tennis & Padel in Vacanza!
Come è nata l’idea di coniugare il tennis e il padel con i viaggi?
Perché viaggiare in vacanza con la racchetta di tennis o padel? Ci siamo resi conto che questo è un modo piacevole ed interessante per far viaggiare un gruppo di persone che non si conoscono. Infatti molti, nelle nostre iniziative, vengono da soli; eppure, dopo poche ore, si ritrovano in un contesto collettivo, condividendo la stessa passione. Quindi il viaggio stesso diventa una vacanza di gruppo e, in pochi giorni, si stringono legami e amicizie importanti che sono il motore delle nostre clinic. Da parte loro, i maestri fanno da legame e lo sport da vero e proprio collant.
Perché viaggiare con la Tennis & Padel in Vacanza?
Perché viaggiare con noi? Perché siamo un gruppo di amici, di maestri che amano lo sport e i viaggi, ma soprattutto amano stare insieme alle persone, condividendo sia momenti sportivi all’interno del campo, che anche fuori con la gente. Insomma, si diventa una grande famiglia che viaggia insieme e si diverte.
Ci racconti la prima vacanza Tennis & Padel in vacanza?
La prima vacanza organizzata è quella di Dumago a cui sono stati già fatti ampi riferimenti.
Una clinic tennis e padel che ti è rimasta nel cuore?
Rispetto alla vacanza del cuore, ormai da sempre cavallo di battaglia, è l’isola di Brac, dove noi torniamo ormai da 10-11 anni. L’abbiamo scoperta nel 2013 e tutte le estati, ad agosto, trascorriamo due, tre settimane in questa splendida isola, che coniuga un mare bellissimo, un Circolo con 26 campi da tennis che si affaccia sul mare e una cittadina splendida. Quando si arriva a Brac, si dimentica la macchina ed è tutto a portata di mano: nel giro di uno due chilometri, infatti, è possibile raggiungere tutti i vari servizi, dal porto al mare, ai locali, al divertimento, a un club meraviglioso.
Ci sono hotel o resort con villaggi padel e tennis in Italia e all’estero che apprezzi particolarmente?
In Italia, abbiamo delle strutture importanti che sono un punto di riferimento per le nostre location; possiamo citare San Vincenzo in Toscana con una bellissima struttura, il Garden Toscana Resort, che al suo interno vanta più di dieci campi di tennis e padel, ideale per le nostre iniziative, e poi la Fattoria San Lorenzo, ottima nella parte ricettiva che fa da “combine” con il The Village padel & tennis sempre a Grosseto, una delle strutture più belle d’Italia per quanto riguarda la pratica del tennis e del padel, ma anche Milano Marittima e precisamente il Mare Pineta Resort dove hotel e campi adiacenti, ne fanno una formula ideale. Ancora sulla costa Toscana devo citare lo splendido Roccamare Resort ed il vicino circolo Tennis Club Roccamare dell’amico Angelo Tanganelli. Altra affezionata location sul Lago di Garda è il Poiano Resort dove le nostre clinic tennis e padel sono esempio di qualità e praticità per il fatto che il Resort ha tutto ciò che serve all’interno. All’estero, abbiamo collaborato con ottime strutture: parlo, ad esempio, della Croazia e, per quanto riguarda la Spagna, annoto luoghi incredibili, come Marbella, destinazione che amiamo e dove torniamo spesso, e poi Palma de Maiorca, Valencia, Barcellona. In Portogallo, abbiamo raggiunto la fantastica zona a sud, l’Algarve, così come a Lisbona e Cascais, posti incredibili che coniugano sport, cultura e divertimento.
Ci parli del tuo turista – tipo di tennis e padel? Quali destinazione preferisce?
Il nostro tennista tipo o giocatore di padel è quello che sceglie mete sì culturali, ma anche vicine al mare, soprattutto in estate o in primavera. Ad esempio, Alassio, da diversi anni, è ideale per i nostri giocatori e comunque tutta la Riviera Ligure che, sia per il clima che per le strutture ricettive, è una delle location da sogno rispetto alle nostre iniziative. Il turista ideale è anche quel professionista amante del relax in strutture alberghiere con servizi di alto livello. Rispetto all’età, il nostro cliente può andare dai 40 ai 55 anni, e comunque deve essere appassionato di sport e aperto a soluzioni di qualità.
Ci sono nuovi progetti e idee per il futuro legati al mondo del tennis, padel e turismo?
I nostri prossimi progetti sono sicuramente legati alla prospettiva di raggiungere un livello internazionale; il nostro nuovo sito, infatti, sarà tradotto in più lingue e l’idea che ci sostiene sarà quella di portare le persone e i giocatori d’Europa, ma anche del mondo, a visitare le bellezze culturali e sportive del nostro territorio, come Roma o Firenze, ma tante sono le città d’arte capaci di legare, come già ho detto, l’aspetto culturale a quello più propriamente sportivo.
Come hai trovato un punto di equilibrio tra la tua attività lavorativa e la famiglia?
Per noi, viaggiare con questo pubblico che ci segue da anni, significa non viaggiare con dei clienti, ma con delle persone che entrano a far parte integrante della nostra grande famiglia sportiva. Di conseguenza, anche la mia famiglia, mia moglie e i miei figli, tutti appassionati di sport, sia tennis che padel, è parte integrante di questo progetto e spesso viaggia con noi partecipando, in maniera importante, alle nostre iniziative.
Quali difficoltà incontri nel tuo lavoro?
Le maggiori difficoltà riscontrate nel nostro lavoro sono quelle legate alla richiesta di adesioni agli eventi rispettando un largo anticipo. Purtroppo, l’utenza in genere e soprattutto in Italia, si organizza i vari week end e le vacanze settimanali quasi a ridosso delle varie iniziative. Questo ci costringe ad arrivare alle prenotazioni alberghiere e dei campi, nonché alle conferme rispetto al team dei maestri, con tempi ristretti, magari con 10 – 15 giorni dall’evento. Tutto ciò ci induce a non aver ben chiaro quanti saranno i giocatori che possano aderire e a muoverci, di conseguenza, basandoci su stime approssimative desunte dagli anni passati. Il rischio è quello di esporci, a livello economico, con le strutture ricettive ed anche con i collaboratori. Sarebbe ottimale, invece, che le persone riuscissero a dare le conferme uno o due mesi prima dell’evento a cui desiderino partecipare, consentendoci così di organizzare al meglio e nel dettaglio tutta la parte sia didattica che ricettiva.
Quali sono invece le tue maggiori soddisfazioni?
La nostra grande soddisfazione è quella di aver creato questo progetto partendo da zero, con quattro cinque persone al massimo che ci hanno seguito; progetto che, ad oggi, registra un volume annuo di 1000 – 1300 giocatori. A loro, il merito di seguirci nei nostri viaggi e darci la possibilità di portare avanti e sviluppare sempre di più e al meglio della qualità questa nostra proposta a cui teniamo in maniera così significativa.