15/04/2023
12 aprile 1908 - La collezione Stibbert diventa
Sul colle di Montughi, lungo le vie omonime di Stibbert e Montughi, Frederick Stibbert, alla fine dell'Ottocento, aveva restaurato e ingrandito la piccola appartenuta alla famiglia Davanzati, trasformandola in un edificio sontuoso, omaggio alla sua amata Firenze. Vi lavorarono alcuni fra i migliori artisti fiorentini dell'epoca, come l'architetto Giuseppe Poggi, i pittori Gateano Bianchi e Annibale Gatti e lo scultore Augusto Passaglia.
Fu ristrutturato anche il , sempre su progetto del Poggi, che diventò un romantico giardino all'inglese, con tempietti, grotte, giochi d'acqua e limonaia in stile neoclassico, oggi aperto ai visitatori gratuitamente.
Stibbert, di padre inglese e madre italiana ed erede di una famiglia molto facoltosa, era nato a Firenze, ma era stato educato in Gran Bretagna.
Aveva vissuto una vita mondana, costellata di viaggi ininterrotti per tutta l’Europa e nutrita da un'enorme passione collezionistica, con una particolare attenzione alla storia del , alle e alle applicate.
Quando rientrò a Firenze, dopo gli studi in Gran Bretagna, iniziò a costituire le sue di armi e armature (quasi 16.000 pezzi di varie epoche e provenienze), costumi, quadreria, arazzi, oggetti di arredo e di arte, nell'ottica di documentare tutti i settori in cui le modificazioni del gusto e lo sviluppo delle tecniche produttive stimolavano la creatività.
Due giorno dopo la sua morte, avvenuta il 10 aprile del 1906, fu pubblicato il :
«… il Museo di mia proprietà, posto a Montughi, presso Firenze, e la cui collezione di oggetti d’arte mi costa ingenti somme di denaro, tante cure e fatiche […] con tutti gli oggetti tanto antichi che moderni, l’Armeria, la Galleria dei quadri, la libreria, la mobilia tutta, le fabbriche costituenti la villa ed annessi di Montughi, il giardino e quanto altro fa corpo a detti beni, ed in una parola tutto quello e quanto di mobile e immobile io possiedo in detta località […] dovrà passare a titolo di legato al Governo Inglese […]. Nel caso che il Governo inglese non volesse o non potesse accettare, gli sostituisco il Comune di Firenze […]».
Il testamento era stato redatto nel maggio del 1905, pochi giorni dopo la visita che l’amico Guy Francis Laking, aveva fatto a Stibbert con l’intenzione di ricordargli la sua nazionalità e la necessità di lasciare le collezioni al Paese d’origine.
I testamentari, tra cui l’obbligo di mantenere le collezioni nella loro sede, potevano prospettare una rinuncia inglese; in realtà, in un primo momento, il governo conservatore di lord Arthur Balfour comunicò a Stibbert l’intenzione di accettare l’eredità (lo documenta l’archivio Stibbert).
La città di Firenze alla pubblicazione del testamento si per ottenere la rinuncia del Governo britannico.
Tra luglio e agosto gli scambi di corrispondenza si infittirono, il Comune di Firenze dichiarò il proprio interesse all’eredità e la sua disponibilità ad accettarla con delibera di Giunta del 25 luglio 1906.
Finalmente, il 16 agosto, venne spedita la definitiva rinuncia all’eredità di Frederick Stibbert da parte del Governo inglese.
La città di Firenze ottenne così il e il Museo Stibbert venne istituto con Regio Decreto il 12 aprile del 1908.
Un anno più tardi fu e aperto al pubblico, alla presenza del Sindaco, delle autorità e di un folto pubblico.
Attualmente l'intera collezione è costituita da circa oggetti, per la maggior parte esposti, frutto del nucleo originale lasciato da Stibbert alla sua morte e incrementato da vari doni e acquisti posteriori.
Feel Florence Firenze Patrimonio Mondiale - Unesco UNESCO Museo Stibbert Viaggiatrice curiosa