I Pellegrini del Vallone

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I Pellegrini del Vallone Itinerario naturalistico-religioso-gastronomico Ritrovo. Riserva Orientata Monte Conca
Tratto unico. Riserva orientata Monte Conca m. 330 s.l.m.) Ed eccola!
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I Pellegrini del Vallone
Passando dai meandri della terra al Castello di Mussomeli, visiteremo i tre Santuari del Vallone e la Breccialfiorata. Sulle orme dei pellegrini del Vallone ripercorriamo il sentiero che congiunge i Santuari di alcuni paesi limitrofi dell’area nord-ovest della Diocesi di Caltanissetta: Campofranco, Sutera, Mussomeli e Acquaviva Platani. Il nostro cammino inizia dalla Ris

erva Naturale Monte Conca e terminerà l’indomani sera alla Brecciafiorata di Acquaviva Platani. Il primo giorno tappe brevi tutte in salita che dal fiume Gallo D’Oro ci porteranno a Campofranco e da li sulla vetta di Monte San Paolino (m820slm) a Sutera. Il secondo giorno una tappa più lunga con un lieve dislivello ci condurrà a Mussomeli e infine ad Acquaviva Platani. Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza delle “rocche di gesso” che conferiscono alle erbe aromatiche un odore particolarmente intenso e donano alle costruzioni antropiche (cubuli) un colore bianco traslucido. Mbriulate, polpettine con finocchietto selvatico e sambriglia, buccellati, formaggi e ricotta e pane scanatu ci sosterranno nella nostra fatica
Periodo consigliato in concomitanza della Breccialfiorata ( settimana Corpus Domini), primavera e autunno. Guida CAI Dr Biancone ([email protected]) tel. 3358089759- (tempo previsto ore 09.00-13.30) http://www.caisicilia.it/riserve/riserva-naturale-monte-conca/
Dallo spettacolare inghiottitoio della riserva Naturale di Monte Conca fuoriesce lo spirito ancestrale del cammino di questa terra . Imboccando il bivio di Milena sulla SS 189 PA-AG, dopo circa tre km arriviamo a destinazione. Posta a sentinella del territorio sicano, tra il fiume Platani e il Gallo D’Oro, la riserva è il paradiso degli speleologi, meta di archeologi, escursionisti e scolaresche. Dalla sommità della riserva si osserva il fiume Gallo D’Oro che lambisce la base della grande rocca rotonda, l’antico ponte romano e lassù, in alto, monte San Paolino e il suo trecentesco Santuario. Il giro della riserva inizia alle ore 9.00 e prevede la visita in grotta fino alle 10.30, la salita alla sommità del monte e la discesa fino alla pendici dove si trova la risorgenza nella Grotta di Carlazzo. Dopo avere respirato l’aria salmastra dei meandri della terra, al di là del fiume, ci aspetta l’antico sentiero dei pellegrini che da Milena porta al santuario di San Calogero a Campofranco. Inizia il nostro Cammino. (Primo Giorno) Riserva Orientata Monte Conca – Santuario San Paolino
Inizia il vero cammino intorno alle 13.00. Una tappa lunga e articolata dalla rive del Gallo d’Oro, le cui insenature tra i gessi del Messiniano conservano ancora le tracce degli antichi sicani, alle vette del santuario di San Paolino sull’omonimo monte. Circa 6,5 chilometri, da percorrere in 4 ore comprese le soste. Si guada il letto del fiume e si incrocia l’antica trazzera che i pellegrini di San Calogero provenienti dalla vicina Milena percorrono di notte l’ultima domenica di luglio. L’odore del timo selvatico che cresce sulle rocche di gesso ci accompagna lungo la strada costeggiata da fichi d’india e spettacolari fiori d’agave alti fino a 4 metri. Campofranco ci accoglie con la sua bellissima fontana e ci accompagna nella visita il presidente della Proloco Calogero Termini (, il museo di storia locale e il Santuario di San Calogero. Alla festa è collegata la sagra dei Pupi di Pane. Le trazzere lasciano il posto al percorso cittadino campofranchese, si ripresentano lungo la salita che si inerpica a Sutera e ci lasciano definitivamente alle porte dell’antichissimo paesino adagiato alle falde dell’imponente costone gessoso piramidale di Monte San Paolino. Siamo passati da un centinaio di metri sul livello del mare agli 820 della torre campanaria che domina il paesaggio dell’intera vallata. Uno spettacolare tramonto sui monti sicani ci lascia stupefatti e ci prepariamo per passare la notte.. La tappa si può dividere in 3 tratti. Primo Giorno
1° tratto: Ponte romano (130m.) – Santuario San Calogero-Campofranco (350 m.) – km 2– Tempo percorrenza h. 1,30 – Dislivello 250 metri. Pausa pranzo
2° tratto: Campofranco (350 m.) – Convento dei Carmelitani-Sutera(600 m.) – km 3,4 – Tempo percorrenza h. 1,20 – Dislivello 250 metri in salita.
3° tratto: Chiesa Maria SS del Carmelo (Museo etnografico) (600 m.) – Santuario San Paolino (820 m.) passando per il “Palummaru”– km 1– Tempo percorrenza 30 m.– Dislivello 220 metri in salita. (Secondo Giorno) Monte San Paolino– Breccialfiorata

Ci da il buongiorno una coppia di rapaci illuminata dai primi raggi del sole che sta sorgendo alle spalle dell’Etna. Prima di iniziare la discesa, un ultimo sguardo a 360° del fantastico panorama e diamo la sveglia a tutta la vallata suonando l’imponente campana posta all’apice del monte. Giunti in paese incontriamo i nostri amici che hanno preferito dormire nei comodi B&B e attraversiamo il Rabato, uno dei Borghi più Belli d’Italia e sede del Presepe Vivente Kamicos, un gioiellino ricco di storia e cultura che conserva all’interno di caratteristici dammusi e grotte gli attrezzi degli antichi mestieri. In una grotta una splendida tavolata di prodotti tipici ci permette di fare una colazione d’altri tempi. Un vero e proprio tuffo nel passato. All’uscita del quartiere ci troviamo già in periferia in prossimità di antiche miniere e forni gill dei primi del novecento. Laggiù, oltre l’abbeveratoio “Capra”, l’antica trazzera Sutera-Acquaviva Platani, tra calanchi e rocche di gesso, ci porterà a Mussomeli. A metà del percorso, alle falde di Monte Caccione, facciamo una breve sosta all’omonimo agriturismo dove veniamo accolti dal calore dei proprietari e squisiti prodotti tipici. Lasciatoci alle spalle il belato del gregge di pecore dell’azienda Monte Caccione, lo sguardo volge già al territorio dell’antico maniero di Mussomeli, uno dei castelli più belli d’Italia. Lungo il sentiero, proprio alle porte della cittadina di Manfredi III Chiaramonte ancora tracce degli antichi sicani sul costone roccioso di Cangioli dove si trova un antico “palmento” scavato nella pietra. La medievale cittadina di Mussomeli racconta la storia di questo angolo dell’isola, terra di feudi e di gabelloti, di mafiosi e di briganti, di baroni e di leggende. Ci immergiamo nel dedalo di viuzze e percorriamo la piazza San Giovanni subito dopo la quale si presenta imponente il Santuario della Madonna dei Miracoli. La leggenda racconta che la notte dell’otto settembre dei primi del 500, un paralitico venne guarito e sul luogo del miracolo venne rinvenuta una immagine della Madonna. Il culto della Madonna dei Miracoli di Mussomeli oggi vive anche all’estero nei paesi dove si trovano tanti emigrati mussomelesi. Lungo il percorso verso il Castello, il museo Archeologico ci propone i reperti di millenni di storia appartenenti alla cultura Polizzello-Sant’Angelo Muxaro, mentre a un centinaio di metri, la torre dell’orologio di Don Cesare Lanza, parricida della famosa baronessa di Carini, donna Laura, ci immette in un sentiero fantastico fatto di fantasmi, cavalieri e riunioni segrete. Dopo esserci rifocillati in uno dei tanti localini che ci portano alla nostra meta, siamo pronti a percorrere il sentiero scavato nella roccia che porta al Castello. Nella sala dei Baroni, dove vi fu appunto una di queste riunioni per ordire contro re Martino, godiamo della magnificenza architettonica del maniero, nido d’aquila fuso nella roccia, che domina le terre dell’antica comarca. Uno sguardo dalle strette bifore e risaliamo la scaletta che porta nella sala delle tre donne. Leggende e storia di fantasmi si incrociano in un susseguirsi di emozioni che ci portiamo dietro per la strada di Acquaviva Platani, distante appena 5 km dal Castello. Siamo in prossimità della stazione ferroviaria dove Salvatore Quasimodo passò i suoi primi anni di vita. Un piccolo paesino segnato dalla emigrazione ricordata nel museo dell’emigrante dal quale prende spunto per innovare le tradizioni. La “Breccialfiorata” rappresenta una di queste innovazioni delle tradizioni che, riproponendo il tema della Via Crucis, riporta in auge una tradizione religiosa arricchita da un minuzioso lavoro artistico che coinvolge l’intero paesino del Vallone. Siamo passati dall’Inghiottitoio della Riserva Naturale di Monte Conca alla vetta di Monte San Paolino, dall’architettonico Castello di Mussomeli all’artistica Breccialfiorata di Acquaviva percorrendo un viaggio nel tempo che rinfranca l’anima. Secondo Giorno
1° tratto: Monte San Paolino (820 m.) – Rabato (600 m.) – km 1– Tempo percorrenza 30 m – Dislivello 220 metri. Colazione
2° tratto: Rabato (600 m.) – Agriturismo Monte Caccione (500 m.) – km 3,5 – Tempo percorrenza h. 1,30 – Dislivello 100 metri regia trazzera Sutera-Acquaviva Platani.
3° tratto: Monte Caccione (500 m.) – Santuario Madonna dei Miracoli Mussomeli ( 750)– km 6– Tempo percorrenza 2 h.– Dislivello 250 metri in salita.
4° tratto: Santuario Madonna dei Miracoli- Castello di Mussomeli- (Km 2 tempo 45m)
5° tratto: Castello-Acquaviva Platani ( Km 5- tempo previsto 1 h) dislivello lieve
Consigli di preparazione al Cammino
EQUIPAGGIAMENTO MATERIALE
- Borraccia per l’acqua
- Cappello
- Magliette e calze di ricambio
- Scarpe comode
- Sacco a Pelo e stuoino per dormire su monte San Paolino
- K-way (giubbino antipioggia)
- Un paio di sacchetti di nylon per i rifiuti e altro
- Salviette umidificanti
- Crema solare
- Costume – Asciugamani - Accappatoio
- Piccolo kit di pronto soccorso


Itinerario naturalistico-religioso-gastronomico

Segnaliamo questo evento lungo il percorso
27/05/2022

Segnaliamo questo evento lungo il percorso

10/05/2022

🌈 Buongiorno! La f***a nebbia che celava la Riserva naturale integrale Monte Conca, presto si sarebbe diradata ai caldi raggi di sole ☀️ del grande maggio e avrebbe permesso al di attraversare più serenamente l'impetuoso torrente Gallo d'oro, ingrossatosi dal temporale della notte 🌃

24/04/2022

- Festa di San Paolino. L'acchianata. Domenica dopo la .

Dopo aver fatto una visita alla chiesa di Sant'Agata dove erano esposte le Sacre reliquie e visitato il museo etnoantropologico all'interno dell'ex convento dei frati , ci siamo diretti in per la al santuario di San Paolino sull'omonimo Monte.

Accompagnati dal presidente della locale , il gruppo dell'associazione Amuní in the World, ha quindi potuto godere in pieno della storia e della natura di questo splendido antico , balcone della .

    a San Paolino. Martedì dopo Pasqua.
19/04/2022

a San Paolino. Martedì dopo Pasqua.

  Festa di San Paolino 2022
19/04/2022

Festa di San Paolino 2022

  - Domani si festeggia San PaolinoIl compatrono verrà portato in processione dal santuario sul monte alla piazza princi...
18/04/2022

- Domani si festeggia San Paolino

Il compatrono verrà portato in processione dal santuario sul monte alla piazza principale del paese.

  ad Acquaviva Platani
29/03/2022

ad Acquaviva Platani

🇮🇹 di vivere in un paesaggio fiabesco. In puoi!

🇬🇧 living in a fairytale landscape. In you can!

📸 Giuseppe Solazzo

I loghi dei   e delle Vie Sacre di
24/03/2022

I loghi dei e delle Vie Sacre di

I fiori del mandorlo
07/03/2022

I fiori del mandorlo

Le varie qualità di   siciliani
10/02/2022

Le varie qualità di siciliani

Scopri i beni immateriali del tuo comune inseriti nel R.E.I.S.
07/02/2022

Scopri i beni immateriali del tuo comune inseriti nel R.E.I.S.

Archivio REIS "Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia"

Lungo il cammino, il ponte romano sul fiume Gallo D'Oro
21/01/2022

Lungo il cammino, il ponte romano sul fiume Gallo D'Oro

Il fiasco siciliano
20/01/2022

Il fiasco siciliano

Il siciliano.

In passato era uso nelle case rivestire con salice, ulivo selvatico, Olmo, e canna comune, i contenitori in vetro per salvaguardarli da eventuali rotture e conservare bene il liquido all'interno.
Una vera e propria arte quella dell'intreccio che veniva tramandata da padre in figlio e che veniva realizzata durante le lunghe notti invernali. Questi oggetti venivano date pure in dote alle ragazze che si apprestavano a maritarsi.

Oggi a   si festeggia San Calogero "u poviru" in ringraziamento dello scampato   del 1693
11/01/2022

Oggi a si festeggia San Calogero "u poviru" in ringraziamento dello scampato del 1693

16/12/2021

Domenica su rai tre le riprese di   al concorso nazionale il Borgo dei Borghi in rappresentanza della
26/11/2021

Domenica su rai tre le riprese di al concorso nazionale il Borgo dei Borghi in rappresentanza della

Siamo lieti di comunicarvi che domenica 28 Novembre a partire dalle ore 17:15 durante la trasmissione "Kilimangiaro" su Rai 3 andrà in onda il nostro borgo.

Per quanto riguarda, invece, le votazioni del "Borgo dei Borghi" avverranno intorno al mese di Marzo e sarà nostra cura informarvi tempestivamente.

Per ora l'appuntamento è domenica, ore 17:15 su Rai 3.

La Valle del Gallo D'oro
18/11/2021

La Valle del Gallo D'oro

🇮🇹Buongiorno dalle valli sicane.
Nascoste dalla nebbia , e .

🇬🇧 Good morning from the Sican valleys.
Hidden by the fog , and

L'uomo e l'eroe!!!
16/11/2021

L'uomo e l'eroe!!!


Visitare significa bellezze paesaggistiche e archeologiche. Significa residenza di artisti come il cantastorie Nonò Salamone, I F.lli Mancuso, Juan Esperanza; significa godere del silenzio del luogo e della genuinità dei suoi prodotti e il calore dei suoi cittadini.
Visitare Sutera significa accarezzare la storia che fa capolino nel suo museo.
Visitare Sutera ti proietta nel mito di , nella conquista araba con il quartiere sede del famoso presepe vivente.
Visitare Sutera è anche visitare terra di eroi come Francesco Salamone che insieme ad altri 12 prodi il 13 febbraio 1503 difese l'onore dell'italiche genti nella .
Visitare Sutera significa soffermarsi davanti alla statua di Lillo Zucchetto, eroe della patria nella guerra contro la e dire... Grazie Lillo.

"14 novembre 1982 - 14 novembre 2021

Trentanove anni fa la violenza criminale mafiosa uccideva Calogero Zucchetto detto Lillo, impegnato nell'esercizio del suo dovere. Erano anni terribili in cui la mafia governava la città, nei quali Cosa nostra uccideva a proprio piacimento i servitori fedeli dello Stato. Lillo Zucchetto era uno degli uomini di fiducia di Ninni Cassarà, Vice questore aggiunto e vice capo della Squadra Mobile di Palermo. Era un poliziotto della prima linea, da strada, di quelli veri che provano passione per il loro lavoro: di tasca sua si pagava la benzina e col suo Vespone andava a scovare e spiare i soldati ed i boss di Cosa Nostra in quei luoghi per loro sicuri. Era il 14 novembre del 1982, una domenica. Lillo dopo essere andato allo stadio si dirigeva nell’elegante Via Notarbartolo, al bar Collica, per mangiare un panino e bere una birra. Sono le 21.30, Lillo esce dal bar e due killer in motocicletta gli sparavano cinque colpi di pi***la calibro 38 alla testa e poi fuggono. Lillo dopo qualche mese si sarebbe dovuto sposare: muore all’età di 27 anni.

Testimonierà una signora straniera che si trovava a passare di lì.

Su quella motocicletta c’erano Mario Prestifilippo e Giuseppe Greco: due esponenti di rilievo della famiglia mafiosa di Ciaculli, frazione del comune di Palermo, “famosa” per la spietata bravura nell’uccidere. Giuseppe Greco, detto “Scarpuzzadda” su proposta di Totò Riina venne nominato capomandamento di Ciaculli: a lui sono attribuiti 58 omicidi tra cui quelli del magistrato Rocco Chinnici, del Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, dell’Onorevole Pio La Torre e del boss mafioso Stefano Bontade. Sarà lo stesso Riina a farlo uccidere dalla “lupara bianca”. Ad uccidere Lillo fu Mario Prestifilippo detto “Mariuzzu”, il killer più spietato di Cosa nostra, sospettato di aver ucciso anche Piersanti Mattarella. Mariuzzu fu ucciso 5 anni dopo con un’ottantina di colpi di proiettile. Completamente sfigurato, lo riconosceranno dalle impronte digitali.

Lillo era sì un agente semplice ma stava svolgendo una delicatissima indagine sul “rapporto dei 162” che tanto piaceva a Cassarà ed al Generale Dalla Chiesa in cui si aveva lo scopo di costruire una nuova mappa del potere mafioso a Palermo. I giudici, durante il maxi processo di Cosa nostra, diranno: “Zucchetto con il suo carattere aperto e gioviale era stato in grado di stabilire rapporti confidenziali con gestori di locali pubblici, proprietari di negozi, pr******te, e con gli stessi pregiudicati, e ciò, nella risoluzione di varie indagini, si era rivelato di grande aiuto”.

A 19 anni inizia il suo apprendistato in Polizia entrando a far parte della prima rudimentale scorta del Giudice Falcone per poi entrare nella Mobile. La sua gran voglia di lavorare, accompagnata da esuberanza ed intelligenza, lo ha portato a conoscere tutti quegli ambienti palermitani che sanno di umanità ed in cui spesso si incontra la mafia. Con il Vespone girava per gli agrumeti di Ciaculli stando ben attento a spiare i movimenti degli uomini di Michele Greco, boss soprannominato “Il papa”, per la sua abilità a mediare tra le varie famiglie mafiose. Magari qualcuno se lo ricorda nelle riprese del maxi processo, è quello che da dietro le sbarre, con giacca marroncina e cravatta blu, al giudice ed ai giurati, prima di ritirarsi in camera di consiglio, gli dice: “Io desidero far un augurio. Io vi auguro la pace signor presidente. A tutti voi io auguro la pace, perché la pace è la tranquillità e la serenità dello spirito e della coscienza, che per il compito che vi aspetta la serenità è la base fondamentale per giudicare, non sono parole mie ma parole di Nostro Signore che raccomandò a Mosè. E vi auguro che questa pace vi accompagnerà per il resto della vostra vita, oltre che in questa occasione”.

Per non dimenticare ... Mai!"
Fonte: https://www.facebook.com/giovannipaolo.falconeborsellino.3

12/11/2021
L'alba
20/10/2021

L'alba

Buongiorno dalle valli dei

Buon onomastico!!!
29/09/2021

Buon onomastico!!!

Buongiorno e buon onomastico a quelli che portano il nome degli

  visto da
04/09/2021

visto da

. Dopo la pioggia, l'aria pulita ci dona immagini nitide senza filtri.

Programma dei festeggiamenti della Madonna delle Catene e della fiera del castello 🏰 di Mussomeli
25/08/2021

Programma dei festeggiamenti della Madonna delle Catene e della fiera del castello 🏰 di Mussomeli

Festa della Madonna della Catena e antica fiera del 🏰
Programma👇

19/08/2021

programma religioso dell'Annunziata

Mussomeli e il suo
04/08/2021

Mussomeli e il suo

In questo video continuiamo il viaggio per l'entroterra siciliano. Arrivo a Mussomeli prestissimo. Sono le 8.30 del mattino.Il castello è ancora chiuso e dec...

Sutera al "Borgo dei Borghi" in onda su Rai 3 al programma Kilimangiaro
21/07/2021

Sutera al "Borgo dei Borghi" in onda su Rai 3 al programma Kilimangiaro

Buongiorno da .

Con la splendida cornice del Monte San Paolino, sarà l' borgo a rappresentare la Sicilia al concorso nazionale "Borgo dei Borghi" in onda da novembre su RAI3 nella trasmissione "Kilimangiaro".
Prepariamoci a l'antica città demaniale, oggi sede di uno dei presepi viventi più belli d'Italia, ambientato nell'antico quartiere , le cui abitazioni della civiltà contadina altro non sono che la estensione delle numerose grotte abitate sin dagli albori del tempo.
Qui dove il mito e la storia si intrecciano, l'ospite si immerge nel delle sue viuzze e viene accolto dal dei suoi abitanti.

30/06/2021

Buongiorno da .

La pianta di che si arrampica fin sopra la finestra a creare l'ombra sul basilico posto su una tavola collegata al vecchio, cigolante, parapetto di legno e la "figuredda" incavata nel muro accanto alla bassa porticina d'ingresso, costituivano in passato un immancabile caratteristica delle case dei nostri nonni.

11/06/2021

Le edicole votive nel territorio .
A chi è dedicata questa?

28/05/2021

Il messaggio di Fratel Biagio Conte: nessuno deve rimanere indietro.

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Trekking tra i Santuari del Vallone

I Pellegrini del Vallone Passando dai meandri della terra al Castello di Mussomeli, visiteremo musei e i tre Santuari del Vallone accompagnati dalle proloco locali. Sulle orme dei pellegrini del Vallone ripercorriamo il sentiero che congiunge i Santuari di alcuni paesi limitrofi dell’area nord-ovest della Diocesi di Caltanissetta: Campofranco, Sutera, Mussomeli e Acquaviva Platani, ecc. Il nostro cammino ideale inizia dalla Riserva Naturale Monte Conca e terminerà l’indomani sera alla Brecciafiorata di Acquaviva Platani. Altri itinerari verranno illustrati nel calendario annuale degli eventi sul nostro blog. Il primo giorno tappe brevi tutte in salita che dal fiume Gallo D’Oro ci porteranno a Campofranco e da li sulla vetta di Monte San Paolino (m820slm) a Sutera. Il secondo giorno una tappa più lunga con un lieve dislivello ci condurrà a Mussomeli e infine ad Acquaviva Platani. Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza delle “rocche di gesso” che conferiscono alle erbe aromatiche un odore particolarmente intenso e donano alle costruzioni antropiche (cubuli) un colore bianco traslucido. Mbriulate, polpettine con finocchietto selvatico e sambriglia, buccellati, formaggi, ricotta e pane scanatu ci sosterranno nella nostra fatica Periodo consigliato in concomitanza della Breccialfiorata ( settimana Corpus Domini), primavera e autunno. Ritrovo. Riserva Orientata Monte Conca Tratto unico. Riserva orientata Monte Conca m. 330 s.l.m.) Guida CAI Dr Biancone ([email protected]) tel. 3358089759- (tempo previsto ore 09.00-13.30) http://www.caisicilia.it/riserve/riserva-naturale-monte-conca/ Dallo spettacolare inghiottitoio della riserva Naturale di Monte Conca fuoriesce lo spirito ancestrale del cammino di questa terra . Imboccando il bivio di Milena sulla SS 189 PA-AG, dopo circa tre km arriviamo a destinazione. Posta a sentinella del territorio sicano, tra il fiume Platani e il Gallo D’Oro, la riserva è il paradiso degli speleologi, meta di archeologi, escursionisti e scolaresche. Dalla sommità della riserva si osserva il fiume Gallo D’Oro che lambisce la base della grande rocca rotonda, l’antico ponte romano e lassù, in alto, monte San Paolino e il suo trecentesco Santuario. Il giro della riserva inizia alle ore 9.00 e prevede la visita in grotta fino alle 10.30, la salita alla sommità del monte e la discesa fino alla pendici dove si trova la risorgenza nella Grotta di Carlazzo. Dopo avere respirato l’aria salmastra dei meandri della terra, al di là del fiume, ci aspetta l’antico sentiero dei pellegrini che da Milena porta al santuario di San Calogero a Campofranco. Inizia il nostro Cammino. (Primo Giorno) Riserva Orientata Monte Conca – Santuario San Paolino Inizia il vero cammino intorno alle 13.00. Una tappa lunga e articolata dalla rive del fiume Gallo d’Oro, le cui insenature tra i gessi del Messiniano conservano ancora le tracce degli antichi sicani, al santuario di San Paolino sull’omonimo monte. Circa 6,5 chilometri, da percorrere in 4 ore comprese le soste. Si guada il letto del fiume e si incrocia l’antica trazzera che i pellegrini di San Calogero provenienti dalla vicina Milena percorrono di notte l’ultima domenica di luglio. L’odore del timo selvatico che cresce sulle rocche di gesso ci accompagna lungo la strada costeggiata da fichi d’india e spettacolari fiori d’agave alti fino a 4 metri. Campofranco ci accoglie con la sua bellissima fontana e ci accompagna nella visita il presidente della Proloco Calogero Termini. Il museo di storia locale ci racconta dei suoi principi e l’arte sacra che ci proietta direttamente al Santuario di San Calogero. Alla festa è collegata la sagra dei Pupi di Pane. Le trazzere lasciano il posto al percorso cittadino campofranchese, si ripresentano lungo la salita che si inerpica a Sutera e ci lasciano definitivamente alle porte dell’antichissimo paesino adagiato alle falde dell’imponente costone gessoso piramidale di Monte San Paolino. Siamo passati da un centinaio di metri sul livello del mare agli 820 della torre campanaria che domina il paesaggio dell’intera vallata. Uno spettacolare tramonto sui monti sicani ci lascia stupefatti e ci prepariamo per passare la notte.. La tappa si può dividere in 3 tratti. Primo Giorno 1° tratto: Ponte romano (130m.) – Santuario San Calogero-Campofranco (350 m.) – km 2– Tempo percorrenza h. 1,30 – Dislivello 250 metri. Pausa pranzo 2° tratto: Campofranco (350 m.) – Convento dei Carmelitani-Sutera(600 m.) – km 3,4 – Tempo percorrenza h. 1,20 – Dislivello 250 metri in salita. 3° tratto: Chiesa Maria SS del Carmelo (Museo etnografico) (600 m.) – Santuario San Paolino (820 m.) passando per il “Palummaru”– km 1– Tempo percorrenza 30 m.– Dislivello 220 metri in salita. (Secondo Giorno) Monte San Paolino– Breccialfiorata Ci da il buongiorno una coppia di rapaci illuminata dai primi raggi del sole che sta sorgendo alle spalle dell’Etna. Attraversiamo il Rabato, uno dei Borghi più Belli d’Italia e sede del Presepe Vivente, un gioiellino ricco di storia e cultura che conserva all’interno di caratteristici dammusi e grotte gli attrezzi degli antichi mestieri. In una grotta una splendida tavolata di prodotti tipici ci permette di fare una colazione d’altri tempi. Un vero e proprio tuffo nel passato. All’uscita del quartiere ci troviamo già in periferia in prossimità di antiche miniere e forni gill dei primi del novecento. Laggiù, oltre l’abbeveratoio “Capra”, l’antica trazzera Sutera-Cammarata, tra calanchi e rocche di gesso, ci porterà a Mussomeli. A metà del percorso, alle falde di Monte Caccione, facciamo una breve sosta in prossimità dell’omonimo agriturismo. Lasciatoci alle spalle il belato delle pecore dell’azienda Monte Caccione, lo sguardo volge già al territorio dell’antico maniero di Mussomeli, uno dei castelli più belli d’Italia. Lungo il sentiero, proprio alle porte della cittadina di Manfredi III Chiaramonte ancora tracce degli antichi sicani sul costone roccioso di Cangioli dove si trova un antico “palmento” scavato nella pietra. Ed eccola! La medievale cittadina di Mussomeli racconta la storia di questo angolo dell’isola, terra di feudi e di gabelloti, di mafiosi e di briganti, di baroni e di leggende. Ci immergiamo nel dedalo di viuzze e percorriamo la piazza San Giovanni subito dopo la quale si presenta imponente il Santuario della Madonna dei Miracoli. La leggenda racconta che la notte dell’otto settembre dei primi del 500, un paralitico venne guarito e sul luogo del miracolo venne rinvenuta una immagine della Madonna. Il culto della Madonna dei Miracoli di Mussomeli oggi vive anche all’estero nei paesi dove si trovano tanti emigrati mussomelesi. Lungo il percorso verso il Castello, il museo Archeologico ci propone i reperti millenari appartenenti alla cultura Polizzello-Sant’Angelo Muxaro, mentre a un centinaio di metri, la torre dell’orologio di Don Cesare Lanza, parricida della famosa baronessa di Carini, ci immette in un sentiero fantastico fatto di fantasmi, cavalieri e riunioni segrete. Dopo esserci rifocillati in uno dei tanti localini che ci portano alla nostra meta, siamo pronti a percorrere il sentiero scavato nella roccia che porta al Castello. Nella sala dei Baroni, famosa per la riunione dei baroni che ordivano contro re Martino, godiamo della magnificenza architettonica del maniero, nido d’aquila fuso nella roccia, che domina le terre dell’antica comarca. Uno sguardo dalle strette bifore e risaliamo la scaletta che porta nella sala delle tre donne. Leggende e storia di fantasmi si incrociano in un susseguirsi di emozioni che ci portiamo dietro per la strada di Acquaviva Platani, a pochi chilometri dal Castello. Siamo in prossimità della stazione ferroviaria dove Salvatore Quasimodo passò i suoi primi anni di vita. Un piccolo paesino segnato dalla emigrazione ricordata nel museo dell’emigrante dal quale prende spunto per innovare le tradizioni. La “Breccialfiorata” rappresenta una di queste innovazioni delle tradizioni che, riproponendo il tema della Via Crucis, riporta in auge una tradizione religiosa arricchita da un minuzioso lavoro artistico che coinvolge l’intero paesino del Vallone. Siamo passati dall’Inghiottitoio della Riserva Naturale di Monte Conca alla vetta di Monte San Paolino, dall’architettonico Castello di Mussomeli all’artistica Breccialfiorata di Acquaviva percorrendo un viaggio nel tempo che rinfranca l’anima. Secondo Giorno 1° tratto: Monte San Paolino (820 m.) – Rabato (600 m.) – km 1– Tempo percorrenza 30 m – Dislivello 220 metri. Colazione 2° tratto: Rabato (600 m.) – Agriturismo Monte Caccione (500 m.) – km 3,5 – Tempo percorrenza h. 1,30 – Dislivello 100 metri regia trazzera Sutera-Acquaviva Platani. 3° tratto: Monte Caccione (500 m.) – Santuario Madonna dei Miracoli Mussomeli ( 750)– km 6– Tempo percorrenza 2 h.– Dislivello 250 metri in salita. 4° tratto: Santuario Madonna dei Miracoli- Castello di Mussomeli- (Km 2 tempo 45m) 5° tratto: Castello-Acquaviva Platani ( Km 5- tempo previsto 1 h) dislivello lieve Consigli di preparazione al Cammino EQUIPAGGIAMENTO MATERIALE - Borraccia per l’acqua - Cappellino e macchina fotografica - Magliette e calze di ricambio - Scarponi da trekking - Sacco a Pelo e stuoino - K-way (giubbino antipioggia) - Un paio di sacchetti di nylon per i rifiuti e altro - Salviette umidificanti - Crema solare e contro le punture di insetti - Piccolo kit di pronto soccorso Itinerario naturalistico-religioso-gastronomico