10/06/2020
Salento, col drone sulle 12 marine più belle deserte: uno spot mozzafiato
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UNA STRATOSFERICA SARA CUNIAL TRASCINA BILL GATES, SOROS E TUTTI GLI ALTRI ALLA SBARRA IN PARLAMENTO
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TURISMO, LA FIAVET LANCIA L’ALLARME SPECULAZIONI
SULLA TERRA!
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Il Ministero della Verità....
LE MEIN STREAM DICCONO SOLO BUGIE...
Video-appello collettivo contro la censura della rete e a favore della libertà di espressione. Per avere le notifiche iscriviti anche alla nostra pagina Face...
Siamo in Guerra!
Ma chi ci segue sa che esistono i Miracoli!
Piccoli e grandi!
È una “guerra mondiale” tutta innovativa, ma altrettanto preoccupante!
A fronte di questa drammatica (e a nostro parere antidemocratica) guerra, possiamo notare due tipi di atteggiamenti:
- il primo è di chi si impaurisce perché crede ai film dell’orrore!
- il secondo, è quello di chi è positivo; di chi studia in ambiti diversi da quelli dettati dai mass media classici; di chi ricerca e pubblica pareri scientifici inoppugnabilmente contrari al protocollo standard.
Chi ci guadagna in questa guerra?
Possibile che ci guadagnino quei Governanti e Amministratori, lesti a “cavalcare le teorie del panico”, ottenendo consensi spropositati rispetto i crimini di privazione delle più elementari libertà che essi compiono?
Noi del PVU continuiamo a monitorare e a studiare ogni dettaglio e, puntualmente, a renderlo pubblico.
Come le analisi che fa l’Immunologo Dott Salvatore Rainó... leggete qui di seguito e vi renderete conto in che situazione ci ha indotto il politichese (ben guidato dai Burattinai più malefici dell’Universo).
Maurizio Sarlo
Ideatore Programma MM
Segretario Politico PVU
In alto, ho posto la foto del frontespizio di un articolo del 18 marzo 2020 a firma di Cristina Tognaccini, ove sono rivelati alcuni dettagli sul test che finora ha evidenziato la positività per il CoronaVirus Covid-19.
Alla fine delle mie considerazioni, è riportato l’articolo in toto, che si attesta su un linguaggio molto tecnico, incomprensibile ai più, ma è in un linguaggio che io posso decifrare con naturalezza, perché è la mia lingua.
Ad un certo punto, leggo:” Su indicazione dell’Oms inoltre, poiché il virus potrebbe mutare, il test deve essere eseguito usando come primer per la Pcr (cioè la copia che si deve “appiccicare” all’Rna del virus), diverse sequenze, in modo che se anche mutasse, il test per la Covid-19 non risulterebbe negativo”.
In alcuni casi inoltre il tampone viene ripetuto anche in uscita, quando il paziente viene considerato clinicamente guarito perché “potrebbe continuare a contagiare” spiega Vella. “Si esegue per capire se la persona infetta deve stare ancora in quarantena o meno e valutare la contagiosità anche dopo la fine della malattia, che sembra essere lunga, almeno 10 dici giorni”.
Giusto lo scorso lunedì 16 marzo, Tedros Adhanom Ghebreyesus, capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in conferenza stampa, aveva ribadito l’importanza di effettuare il maggior numero di test possibile, “perché non si può fermare la pandemia da Covid-19 se non si sa chi viene contagiato e chi no”.
Cerco di spiegare che cosa significano queste frasi, ma devo dire che, quando le ho lette, sono saltato dalla poltrona!
Il Virus Corona è del tipo ad RNA.
I coronavirus si attaccano alla membrana cellulare delle cellule bersaglio grazie alle loro proteine S che interagiscono con l'aminopeptidasi N della membrana.
Alcuni coronavirus possono legare l'acido N-acetil neuraminico grazie all'espressione della glicoproteina E3. Non è chiaro se la penetrazione della cellula sia effettuata mediante fusione del pericapside con la membrana plasmatica o per endocitosi.
All'interno del citoplasma della cellula il coronavirus rilascia il suo RNA a singolo filamento positivo che si attacca ai ribosomi, dove viene tradotto.
La traduzione comporta la produzione di una RNA-polimerasi RNA-dipendente (proteina L) che trascrive un RNA a singolo filamento negativo da cui poi è possibile ottenere nuovi RNA a filamento positivo del coronavirus, nonché le sette proteine che esso codifica.
A ciascun nuovo filamento di RNA positivo si associa la proteina N, mentre le proteine del pericapside si integrano nella membrana del reticolo endoplasmatico.
Un traslocatore trasferisce i nuovi nucleocapsidi nel lume del reticolo endoplasmatico; successivamente da questo gemmano vescicole che costituiscono i nuovi virioni che possono essere rilasciati per esocitosi.
Per Virus di questo genere, la metodica diagnostica usata attualmente è la così detta Reverse transcriptase-polymerase chain reaction (abbreviato RT-PCR) o, in lingua italiana, reazione a catena della polimerasi inversa, è una variante della tecnica della reazione a catena della polimerasi (PCR). Questa tecnica consiste nella sintesi di una molecola di DNA a doppio filamento a partire da uno stampo di RNA. La molecola di DNA sintetizzata mediante il processo di retrotrascrizione è definita cDNA. Mediante l'impiego della RT-PCR è possibile convertire in DNA un intero trascrittoma (insieme di tutto il trascritto di una cellula) di uno specifico tessuto di un individuo in una specifica fase del suo sviluppo. Per tale motivo, la RT-PCR è una tecnica che viene sfruttata in laboratorio per studiare l'espressione genica, perché consente di sottoporre a ulteriori analisi il cDNA sintetizzato. Il prodotto della retrotrascrizione dell'RNA, anche detta Reazione First-strand, può essere amplificato mediante PCR classica, oppure essere quantificato mediante real-time PCR (qPCR).
Mi scuso se ho dovuto scrivere in linguaggio tecnico, che, però, traduco immediatamente in modo comprensibile.
Significa che il test impiegato usa un artificio per identificare il patrimonio RNA del Virus, sfruttando la sintesi del DNA corrispondente.
L’aspetto inquietante è che nella frase
” Su indicazione dell’Oms inoltre, poiché il virus potrebbe mutare, il test deve essere eseguito usando come primer per la Pcr (cioè la copia che si deve “appiccicare” all’Rna del virus), diverse sequenze, in modo che se anche mutasse, il test per la Covid-19 non risulterebbe negativo”.
si fa riferimento a diverse sequenze, in modo che se anche mutasse, il test Covid-19 non risulterebbe negativo.
In poche parole, il test usa come interfaccia RNA-DNA delle matrici di qualcosa che non esiste e non si sa nemmeno se mai potrà esistere, con la preoccupazione di non avere falsi negativi.
In Laboratorio, un’impostazione del genere comporta l’ottenimento di una metodica sensibilissima, assolutamente imprecisa.
I test in genere possono essere sensibili (molti falsi positivi) oppure precisi (molti falsi negativi).
Questo concetto la dice lunga su quello che potrebbe accadere se, in un periodo come quello che stiamo attraversando, ci convinciamo che dobbiamo assolutamente identificare i soggetti che hanno positività per l’agente ricercato.
Se colleghiamo la positività del test alla malattia, e al rischio di contagio, se addirittura amplifichiamo in modo irreale i meccanismi per avere una positività, creiamo una situazione mostruosa, che con la clinica reale non ha alcuna correlazione.
Capisco che questo errore fatale di metodica è dovuto all’enfasi di operatori abituati a lavorare in laboratorio, ma che non sono mai stato in un Ospedale, non hanno mai fatto il Medico e non hanno mai dovuto prendere decisioni cliniche, pur influenzando il comportamento di tanti Medici.
Questa è la svista madornale.
La conferma a ciò che sto dicendo viene dalle altre frasi evidenziate qui di sopra, ove altre persone hanno osato parlare dell’importanza, che non c’è, di tracciare la positività persino dopo che il decorso clinico dell’infezione sia completato.
Queste affermazioni sono illecite e sono gravate da un pregiudizio che non è giustificabile in nessun modo, perché ha generato la catena di crimini paranoici che stanno attanagliando il Mondo e la nostra nazione.
Non si fa Medicina in questo modo.
In questo modo si fa soltanto un terrorismo pericolosissimo.
Sull’esagerazione in corso e sulla sua pericolosità sociale è dello stesso parere il Dr. Tringali, Internista di Acireale, che ha espresso la sua opinione nel video relativo
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2959860594076719&id=1615189335210525&sfnsn=scwspwa&extid=NIyvEr6PTCzZWo9U&d=w&vh=e
Per spiegarmi meglio, è come se inseguissimo come soggetto pericoloso una persona appena guarita da un banale raffreddore, sottoponendolo a test talmente sensibili da farlo risultare positivo persino per varianti del virus che nemmeno esistono ancora!
Chi prende il raffreddore, può riprenderlo nuovamente anche dopo pochi giorni, magari perché è stressato, non perché il virus si è trasformato in un killer che non molla la presa.
E se questa persona dovesse avere un’evoluzione nefasta, dobbiamo esaminare tutti gli aspetti, non solo la convinzione che il virus abbia determinato la morte. Per comportarsi in questo modo non servono tutti gli studi che alcuni di noi hanno sostenuto!
La svista sul contagio collegato alla pericolosità della malattia è l’origine dei fatti sociali gravissimi che ci stanno travolgendo, come anche è la causa dell’oscuramento delle indagini volte in altre direzioni, come l’importante concausa dannosa di farmaci e quella di altri gravi fattori, come il 5G e la contaminazione ambientale di vario genere.
Rivolgo il mio appello accorato:
”E’ indispensabile che gli operatori di ogni genere, Medici, Amministratori, Giornalisti e Politici, fermino per un istante ogni giudizio scontato e recuperino il senso della realtà, perché abbiamo tutti, specie chi ha le competenze sugli argomenti, una atroce responsabilità di ciò che sta accadendo. Non importa fare un passo indietro sulle proprie convinzioni già esibite. Qui, vince non chi è più testardo, ma chi è più umile e onesto!”
Salvatore Rainò Immunologo Clinico - Internista
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Sanità e Politica
Covid-19, ecco come funzionano i test
Stefano Vella, virologo di fama internazionale, spiega i metodi diagnostici, in attesa delle analisi anticorpali che serviranno dopo l’emergenza. Intanto in Italia (e nel mondo) non c’è consenso su chi sottoporre a tampone: i dati registrati in Veneto suggeriscono l’importanza di isolare anche gli asintomatici
di Cristina Tognaccini18 Marzo 2020
I test diagnostici attualmente utilizzati in Italia per evidenziare la positività alla Covid-19, si basano sulla metodica molecolare di reazione a catena della polimerasi (Pcr), messa a punto in base alla sequenza genetica del virus Sars-cov-2, isolata dai ricercatori cinesi, come spiega Stefano Vella, virologo di fama internazionale, già direttore del Centro nazionale per la Salute Globale dell’Istituto superiore di Sanità, e ora docente all’Università Cattolica, e già presidente dell’Aifa. Con il cosiddetto tampone “si prende un po’ di muco (sicuramene infetto se il Sars-cov-2 è presente), dal naso e dalla faringe – continua – e si esegue la Pcr per identificare la presenza del virus nell’orofaringe”.
Su indicazione dell’Oms inoltre, poiché il virus potrebbe mutare, il test deve essere eseguito usando come primer per la Pcr (cioè la copia che si deve “appiccicare” all’Rna del virus), diverse sequenze, in modo che se anche mutasse, il test per la Covid-19 non risulterebbe negativo”. In alcuni casi inoltre il tampone viene ripetuto anche in uscita, quando il paziente viene considerato clinicamente guarito perché “potrebbe continuare a contagiare” spiega Vella. “Si esegue per capire se la persona infetta deve stare ancora in quarantena o meno e valutare la contagiosità anche dopo la fine della malattia, che sembra essere lunga, almeno 10 dici giorni”.
Il che, come racconta Vella spiegherebbe anche i casi in cui il virus è tornato: “In realtà – aggiunge – è possibile che non fosse mai andato via. Ci sono stati casi di recidive piuttosto che ricadute. Significa che il paziente considerato guarito è tornato a casa ma poi la Covid-19 si è ripresentata. Mentre i casi di re-infezione, molto rari, sono ancora da studiare”.
Nuovi test in arrivo
I test molecolari per la Covid-19 non mancano. Diasorin ne ha prodotto uno super rapido che dovrebbe arrivare entro fine marzo, che consente di ottenere risultati entro 60 minuti, rispetto alle 5-7 ore attualmente necessarie con altre metodologie e Roche ne sta per lanciare un altro anche in Italia. Mentre è già disponibile uno completamente made in Italy, Clonit quanty Covid-19 Ce-Ivd, sviluppato da Clonit in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e l’Ospedale Sacco. Quelli anticorpali, invece, sono al momento in via di sviluppo. Anche perché, come sottolinea Vella, serviranno solo in un secondo momento, per valutare il quadro epidemiologico, cioè quanto si è diffuso il virus, non tanto per la diagnosi. “Perché per sviluppare gli anticorpi ci vuole un po’ di tempo”, precisa Vella, troppo per essere utili come test per la diagnosi veloce di infezione da Covid-19.
Tamponi sì, tamponi no
L’utilizzo dei test diagnostici per scovare il Sars-cov-2, divide esperti e istituzioni. Da una parte c’è chi come Franco Locatelli presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css), nella conferenza stampa quotidiana della Protezione civile (lunedì 16 marzo), ha dichiarato che sottoporre tutta la popolazione al test diagnostico per la Covid-19 “sia irrealistico e poco utile”. Chi invece come Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, pensa che sia la soluzione vincente, come dimostrano gli esempi di Vo’ Euganeo e della Corea del Sud. Dati, quelli veneti, che Andrea Crisanti, direttore della Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova, che sta effettuando un lavoro di studio, supporto e approfondimento su alcune categorie dei servizi essenziali (es. cassiere dei supermercati, operatori dei servizi pubblici etc.) ritiene essere molto positivi.
Fare più test
Giusto lo scorso lunedì 16 marzo, Tedros Adhanom Ghebreyesus, capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in conferenza stampa, aveva ribadito l’importanza di effettuare il maggior numero di test possibile, “perché non si può fermare la pandemia da Covid-19 se non si sa chi viene contagiato e chi no”. Con riferimenti soprattutto ai Paesi come Africa e Sud America (dove si iniziano a registrare i primi casi), ma anche a quelli occidentali e con epidemia in corso, come mostrano le elaborazioni grafiche pluri quotidiane (AboutPharma usa quelle di Tableau Science che ricorrono rigorosamente a dati ufficiali istituzionali).
Anche perché scovare e isolare anche i casi più lievi e asintomatici di Covid-19 sembra proprio uno dei punti cruciali dell’epidemia. Lo confermano molti dei focolai comparsi in Italia nelle ultime settimane. Come quello di Sassari passata da praticamente nessun caso a oltre 60 in pochi giorni, per via di un asintomatico che avrebbe contagiato un paziente ricoverato nel reparto di Cardiologia preso l’ospedale Santissima Annunziata.
Ma l’indicazione non cambia
Una pratica, quella di eseguire i tamponi su larga scala, non proprio seguita in Italia, dove si continuano a effettuare test solo ai pazienti che mostrano sintomi molto gravi da Covid-19 (come problemi respiratori) o contatti con persone risultate positive al nuovo coronavirus Sars-cov-2. Ranieri Guerra, rappresentante dell’Oms, in occasione della riunione del Comitato tecnico-scientifico nazionale del Ministero della Salute, ha sottolineato come le raccomandazioni dell’Oms per quanto riguarda le persone da sottoporre ai test non cambi.
“L’esortazione di Ghebreyesus, è di aumentare il più possibile l’identificazione e la diagnosi su casi sospetti e contatti sintomatici di casi confermati, secondo la definizione Oms” precisa Guerra. “Non viene suggerita, al momento, la raccomandazione di effettuare screening di massa”. Resta però la raccomandazione del Cts di sottoporre a tampone “gli operatori sanitari esposti al rischio contagio, per contenere quanto più possibile la diffusione del virus”.
Una pratica difficile in Italia
Lo Stesso Walter Ricciardi membro del Comitato esecutivo Oms e consigliere del ministro della Salute, in un’intervista a Mattino Cinque del 17 marzo, sostiene che al momento l’Italia non abbia la capacità per mettere in piedi una strategia di tamponi a tappeto, non solo per le risorse economiche ma perché servono “operatori bravi nel fare i prelievi e tecnici altrettanto bravi per eseguire analisi sofisticate”. Al momento, come precisa Ricciardi, in alcune regioni si fa fatica persino ad eseguire il test diagnostico sulle persone che presentano sintomi, come la febbre da diversi giorni e tosse. E aggiunge come sia fondamentale essere sicuri dell’attendibilità dei test. Il rischio altrimenti è di incappare in risultati non attendibili, come in Germania dove si sono registrati il 70% di falsi positivi.
Anche i dati pubblicati il 18 marzo sul quotidiano la Repubblica, confermano che eseguire uno screening di massa in Italia non è fattibile per diversi motivi. Il primo è economico, perché servirebbero circa 12 milioni di euro se si considera che le persone da sottoporre al test (dal costo di 15 euro l’umo) sarebbero almeno 800mila. Senza considerare la mancanza di risorse strutturali, come dipartimenti di prevenzione e laboratori, depotenziati dai tagli subiti negli anni e la mancanza di professionisti. Senza considerare che servirebbero forniture più vaste da parte dei produttori di reagenti, che già non riescono a rispondere alle richieste.
La strada del Veneto
Intanto però il Veneto va per la sua strada. Prima con uno studio epidemiologico condotto a Vo’ Euganeo, dove la popolazione è stata sottoposta (su base volontaria) a un doppio test all’inizio e alla fine della quarantena. “Dal confronto tra il ‘tempo zero’ (il momento della prima raccolta di campioni) e il ‘tempo uno’ (alla fine del periodo di quarantena) usciranno indicazioni inedite, come il tasso di trasmissione e di mortalità, il tempo di raddoppio delle infezioni, il rapporto tra positivi al tampone non sintomatici e i sintomatici, la curva di regressione della malattia, e la durata effettiva dell’infezione” aveva precisato la Regione in una nota.
Sergio Romagnani, professore emerito di Medicina interna all’Università di Firenze, su Scienza in rete scrive che tali dati “dimostrano che la grande maggioranza delle persone che si infetta, tra il 50 e il 75%, è completamente asintomatica, ma rappresenta comunque una formidabile fonte di contagio”. L’aspetto più interessante però secondo Romagnani, sarebbe che l’isolamento dei contagiati (sintomatici o non sintomatici) non solo ha evitato la diffusione del virus, ma ha anche protetto dall’evoluzione grave della malattia nei soggetti contagiati. “Il tasso di guarigione nei pazienti infettati, se isolati, era nel 60% dei casi pari a soli 8 giorni” scrive ancora. Dato che secondo il professore, confermerebbe la sua ipotesi per cui eseguire i tamponi ai soli sintomatici è l’opposto di quello che andrebbe fatto. Validato anche dai dati della Corea del Sud, che ha seguito una strategia simile con dati di mortalità molto inferiori a quelli italiani.
Gli effetti delle politiche venete sulla Covid-19
Infine Dario Gregori, responsabile dell’Unità di Biostatistica, Epidemiologia e Sanità Pubblica dell’ Università degli Studi di Padova, con il progetto covid19ita, ha elaborato i dati a disposizione per verificare il possibile effetto delle politiche sanitarie implementate in Veneto a contenimento dell’epidemia Covid-19. I ricercatori in particolare hanno confrontato l’andamento prevedibile in base ai dati al 3 marzo con l’andamento effettivamente riscontrato in Veneto, per capire se parte o tutte delle azioni implementate abbiano avuto un effetto plausibile di rallentamento sull’evolversi dell’epidemia.
Ne è emerso che, i casi positivi che si sono evitati in Veneto, al 12 marzo, sono stati 348. Inoltre hanno registrato un rallentamento dell’epidemia rispetto al previsto, con 2,4 giorni “guadagnati” a parità di livelli di casi positivi, con un allentamento dell’epidemia, sempre al 12 marzo, pari a 15.91 casi/giorno, con un picco il 6 marzo di 40 casi/giorno in meno rispetto al previsto.
La politica di Zaia
Probabilmente proprio sulla scorta di questi dati, Zaia ha dichiarato di voler fare partire una campagna di tamponi a tappeto, nonostante le disposizioni ministeriali. “Con priorità a tutti i 54 mila lavoratori della sanità, a quelli delle case di riposo, e ai medici di medicina generale” ha riferito il governatore del Veneto. “Subito dopo toccherà a tutte le persone che hanno dei sintomi ma che, oggi come oggi, dovrebbero attendere la fine del periodo di osservazione. La filosofia è semplice: più casi isoliamo, più sicurezza creiamo”. Agli 11.330 tamponi al giorno annunciati da Zaia, andranno anche aggiunti i 10 mila che fanno parte del lavoro specifico di Crisanti, già ricordato, su alcune categorie dei servizi essenziali.
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6 marzo alle ore 20:35 ·
❗UN IMPORTANTE CHIARIMENTO DA UN MEDICO ESPERTO❗
La cosa più importante da fare, in queste ore, in questi giorni, è EVITARE IL PANICO.
In tanti mi avete scritto, sia pubblicamente che in forma privata, quindi ritengo fondamentale condividere questo video del dott. Giovanni Tringali, medico specialista che si occupa di microbiologia e virologia medica.
Il dott. Tringali chiarisce delle informazioni importanti:
Il coronavirus NON può essere visto al microscopio, si tratta di un virus e non di un batterio.
(E di conseguenza tutti quegli articoli che girano parlando della pericolosità del virus visto al microscopio sono una balla redatta da incompetenti)
Il coronavirus può essere rilevato in 2-3 ore, non si fanno colture che impiegano giorni a fornire responsi concreti.
Si tratta di un’infezione virale.
“Non si muore PER il coronavirus, si muore CON il coronavirus”, ossia con le complicanze.
Se hai un’età avanzata o patologie pregresse, il coronavirus è letale al pari di tante altre patologie.
Io sono un imprenditore, quindi ciò di cui mi occupo principalmente è la “salute” delle aziende.
Che viene sicuramente in seconda battuta rispetto alla salute delle persone.
C’è da dire, però, che i danni economici che sta subendo la NOSTRA azienda (l’Italia) sono immani, questo allarmismo sta mettendo in ginocchio la nostra nazione.
Come sempre, da qualche anno a questa parte, ciò che mi auguro è il benessere delle persone, sotto tutti gli aspetti.
Mantieni la calma e condividi questo video, è importante!
❗UN IMPORTANTE CHIARIMENTO DA UN MEDICO ESPERTO❗
La cosa più importante da fare, in queste ore, in questi giorni, è EVITARE IL PANICO.
In tanti mi avete scritto, sia pubblicamente che in forma privata, quindi ritengo fondamentale condividere questo video del dott. Giovanni Tringali, medico specialista che si occupa di microbiologia e virologia medica.
Il dott. Tringali chiarisce delle informazioni importanti:
Il coronavirus NON può essere visto al microscopio, si tratta di un virus e non di un batterio.
(E di conseguenza tutti quegli articoli che girano parlando della pericolosità del virus visto al microscopio sono una balla redatta da incompetenti)
Il coronavirus può essere rilevato in 2-3 ore, non si fanno colture che impiegano giorni a fornire responsi concreti.
Si tratta di un’infezione virale.
“Non si muore PER il coronavirus, si muore CON il coronavirus”, ossia con le complicanze.
Se hai un’età avanzata o patologie pregresse, il coronavirus è letale al pari di tante altre patologie.
Io sono un imprenditore, quindi ciò di cui mi occupo principalmente è la “salute” delle aziende.
Che viene sicuramente in seconda battuta rispetto alla salute delle persone.
C’è da dire, però, che i danni economici che sta subendo la NOSTRA azienda (l’Italia) sono immani, questo allarmismo sta mettendo in ginocchio la nostra nazione.
Come sempre, da qualche anno a questa parte, ciò che mi auguro è il benessere delle persone, sotto tutti gli aspetti.
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Leggete questo comunicato un po lungo ma veritiero. Stampatelo e fatelo girare a chiunque vogliate bene ... per il supremo bene DELL'ITALIA!!!
La PANDEMIA della PAURA "CORONAVIRUS"
di Andrea Libero Gioia
The WALK of CHANGE
Comunicato Stampa
Roma, 10 Marzo f 2020
Desideriamo fornire dei dati importantissimi rispetto a quanto sta accadendo in Italia in questi giorni.
Riprendiamo fedelmente, per far capire meglio le dinamiche attuali, alcuni dati ufficiali, presenti e visionabili presso il sito dell' ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ e gia' pubblicati anche e rispettivamente da due giornalisti autonomi molto rinomati, Marcello Pamio e Matteo D'Amico.
I dati a cui facciamo riferimento, in questo Comunicato Ufficiale espresso, si rifanno alla data del 4 Marzo, ossia 5 giorni fa, e quindi in continuo cambiamento e aggiornamento, ma ci danno un idea ben specifica di quanto fino ad oggi accaduto e di quanto ancora potra' accadere.
Ma parliamo di numeri entrando nel dettaglio.
Numero Decessi avuti in Italia, dal primo caso riconosciuto e riscontrato di CONTAGIO di questo nuovo virus denominato CORONA VIRUS, sono stati 105( centocinque ).
Parliamo di 105 vittime, ma cosa intendiamo per VITTIME?
Intendiamo persone fisiche, italiane, come tutti noi, MORTE?
Purtroppo e Certamente, si, ma NON "PER" COLPA del CORONA VIRUS, ma in realtà, "CON" il contagio del CORONAVIRUS.
Puo' risultare impercettibile questa desinenza "CON" piuttosto che "PER" nel spiegare la morte di una persona, ma definisce un MESSAGGIO dato MOLTO IMPORTANTE che puo' CAMBIARE, addirittura, LA STORIA DI UN INTERO PAESE.
Sara' proprio l'utilizzo improprio di questa desinenza, che tragiche dichiarazioni fatte in pubblico da giornalisti e, cosa ancor più grave, da POLITICI e FIGURE ISTITUZIONALI ITALIANE, ci ha portato a questa situazione di CAOS nella Nazione Italia, ma soprattutto di CONTAGIO della PAURA, poi diffusosi in tutto il Mondo.
Ma facciamo una breve disamina, per capire come questo virus arrivi fino in Italia e contagi noi italiani.
Il virus si pensa sia partito dalla citta' di WUHAN, in Cina, da un laboratorio di ricerca dell'OMS( Organismo Mondiale della Sanita'), intorno alla metà' di Settembre 2019.
Calcolate che l'allarme ufficiale per il propagarsi di questo virus, e' stato dato in Cina soltanto un mese e mezzo dopo la prima vittima, e solo da quel momento, sono stati presi provvedimenti di contenimento molto seri per arginare il diffondersi di questo VIRUS EPIDEMICO, denominato CORONA VIRUS.
Immaginate che parliamo della nazione, la CINA, CON IL PIU' alto numero al Mondo, per densita' e numero demografico di Popolazione e immaginate quanti di loro, i cinesi, abbiano continuato a girare indisturbati in lungo e largo per tutto il Pianeta in quell'arco temporale di 90 giorni, prima del lancio dell'allarme ufficiale.
Gia' soltanto questo, vi puo' far ben intendere che, essendo presenti comunita' di Cinesi in ogni angolo del Globo e in qualsiasi citta' di qualsiasi nazione, il CORONA VIRUS, che puo' essere considerato un virus influenzale a tutti gli effetti, e' girato e si e' espanso probabilmente ovunque.
Comprendere anche, che, con molta probabilita', molti di voi, che ora stanno leggendo, magari lo hanno già avuto e, senza rendersene conto, lo hanno già indennemente passato e superato, oppure sono semplicemente dei portatori sani, che non hanno sofferto nessuna complicanza in termini di Salute, pur essendone stati contagiati.
Ricordiamo, a tal proposito, che il primo caso di CONTAGIO DA CORONAVIRUS IN EUROPA, NON E' AVVENUTO IN ITALIA, COME DA MOLTI MEDIA ITALIANI E INTERNAZIONALI INIZIALMENTE RACCONTATO E SCRITTO, ma bensi', in Germania, mentre il secondo, molto probabilmente, in Francia.
Solo poi, e almeno 3 settimane dopo , anche in Italia arriva il primo caso di CONTAGIO, peccato che questo importante dato, venga reso pubblico soltanto dopo che venga ERRONEAMENTE DICHIARATO che l'Italia sia stato il primo paese in Europa a subire il Contagio di questo Virus di origine cinese.
Ma andiamo oltre e concentriamoci su CHI POSSA COLPIRE questo tipo di INFLUENZA, almeno da quanto riportato dal nostro ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ' ITALIANO, e cioe' attacca solo le persone che abbiano superato i 50 anni.
Infatti si riscontrera' in base a questi dati, che l'eta' media di contagio che puo' coincidere con addirittura la morte "CON" questo Virus e "NON PER " questo Virus, e' di "81 anni", e nel quasi 70% dei casi, avendo gia' in essere TRE o PIU' DI TRE PATOLOGIE CRONICHE PREGRESSE, ossia si muoia solo nel momento in cui si stia gia' male e si abbiano le DIFESE IMMUNITARIE ABBASSATE o COMPLETAMENTE ASSENTI per colpa di altri GRAVI PROBLEMI DI SALUTE E DI PATOLOGIE PREGRESSE.
Ecco, questa definizione, ci fa immediatamente comprendere che non venga contagiato nessun bambino o giovane o che quantomeno il contagio possa avvenire quasi e solo esclusivamente in persone gia' molto anziane, e per di più' anche molto malate, fino ed anche, in alcuni casi, accompagnarli anche alla morte e "NON CAUSARNE LA MORTE".
Diciamolo, Politici, Giornalisti e, mi dispiace dirlo, molti PROFESSIONISTI del personale medico italiano, hanno dichiarato e affermato parole equivoche che hanno di fatto omesso le verita' sopra espresse, CAUSANDO IL PANICO GENERALE, NON SOLO IN ITALIA, ma in TUTTO IL PIANETA, e per questo i responsabili di tale comportamento, prima o poi, saranno destinati ad assumersi le proprie RESPONSABILITÀ rispetto a quanto sta accadendo e accadra' in Italia a tutti NOI italiani, nel presente e nel futuro.
Detto cio' entriamo nello specifico definendo le percentuali esatte di CONTAGIO RISPETTO ALLE VARIE FASCE DI ETÀ dai 50 anni in su.
Tra i 50 e 60 anni, percentuale di contagiati uguale a 2,8%
Tra i 60 e 70 anni, percentuale di contagiati uguale a 8,4%
Tra i 70 e 80 anni, percentuale di contagiati uguale a 32,4%
Tra i 80 e 90 anni, percentuale di contagiati uguale a 42,2%
Oltre i 90 anni, percentuale dei contagiati 14%
Ma facciamoci una DOMANDA IMPORTANTISSIMA :
Chi muore CON il CORONAVIRUS?
La risposta è :
SOLO PERSONE CON GRAVI PATOLOGIE GIA' IN ESSERE E PRESENTI NEL SOGGETTO POI CONTAGIATO.
Quindi diciamolo e sottolineamolo :
E' STATO FATTO UN ALLARMISMO SENZA RAGIONE PER UN VIRUS INFLUENZALE CHE PUO' SOLO, E IN ALCUNI CASI, ACCOMPAGNARE "ANCHE" ALLA MORTE SOGGETTI CHE MOLTO PROBABILMENTE SAREBBERO MORTI COMUNQUE E CHE PRATICAMENTE "MAI ATTACCA" E SOPRATTUTTO
"NON FA MORIRE PERSONE SANE", QUINDI, NON PUO' E NON POTRA' MAI ESSERE DEFINITO PANDEMIA PER LA SUA EVIDENTE "NON PERICOLOSITA' ", ma, in realta', essere paragonato alla stregua di una "SEMPLICE INFLUENZA" forse facilmente trasmissibile e molto contagiosa, ma "NON MORTALE", almeno non come fu per la PESTE BUBBONICA da Alessandro Manzoni descritta, alla quale ed invece, da qualche giornalista incosciente e poco attento e' stata inopportunamente paragonata.
Ma continuiamo con altri dati esatti forniti dall'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ' :
Percentuale dei DECEDUTI in funzione del loro numero di patologie presenti prima di essere contagiati.
CON 3 o 4 o PIU' PATOLOGIE PREGRESSE il 67%
CON 2 o 3 PATOLOGIE PREGRESSE il 18%
CON 1 PATOLOGIA PREGRESSA 15%
Con 0 PATOLOGIE PREGRESSE, PERCENTUALE DEI MORTI PRATICAMENTE ASSENTE OSSIA 0%.
Quindi se state bene, e conducete una vita sana, o avete meno di 50 ANNI, e malauguratamente dovreste mai essere stati contagiati da questo CORONA VIRUS, TORNATE A RESPIRARE E A VIVERE LA VOSTRA VITA SENZA PAURA, PERCHE' "NON MORIRETE".
Invece tra le persone anziane con PATOLOGIE PREGRESSE che hanno riscontrato un esito mortale dopo essere STATE CONTAGIATE DAL VIRUS, riportiamo i seguenti dati:
Con IPERTENSIONE PREGRESSA DECEDUTE il 74,6%
Con CARDIOPATIE ISCHEMICHE PREGRESSE DECEDUTE 70,2%
Con DIABETE MELLITO IN FORMA GRAVE E PREGRESSO 33,8%
Analizzando questi dati abbiamo un dato fondato sul quale TRANQUILLIZZARE TUTTA LA POPOLAZIONE ITALIANA e cioe' che il 67% dei DECEDUTI aveva ALMENO 3 o PIU' di 3 PATOLOGIE GRAVI IN ATTO e che quindi se NON FOSSE MORTA dopo aver contratto questo CORONA VIRUS, sicuramente sarebbe morta di li a poco anche e con un SEMPLICE RAFFREDDORE.
Con questi dati, quindi, che cosa chiediamo?
Intanto di riaprire immediatamente tutte le scuole, i teatri, i cinema e qualsiasi luogo di incontro a livello sociale, invece chiusi per via dell'INGIUSTA E ANTI COSTITUZIONALE ORDINANZA EMESSA.
CHIEDIAMO, altresi', di voler dare annuncio immediato agli OSPEDALI, DI CONCENTRARSI MAGGIORMENTE E SPECIFICATAMENTE sulla cura e salvaguardia delle persone anziane oltre i 65 anni e che magari hanno in essere gia' patologie gravi in corso, visto che rappresentano i soggetti a maggior rischio nel poter perdere la vita e di DIRAMARE invece un AVVISO per i piu' anziani, ed oltre i 65 anni, di riguardarsi a casa, facendo uso e consumo quotidiano di VITAMINA C e D riconosciute a livello planetario, come assoluto toccasana contro qualsiasi virus influenzale.
Ma analizziamo anche un altro discorso, cioe' quello dei così detti TAMPONI.
Perche' si utilizzano i TAMPONI, piuttosto di esami specifici del sangue per verificare chi sia stato contagiato o meno da questo virus?
E' vero che i TAMPONI possano avere anche dei margini di errore molto alti dando dei falsi positivi a questo tipo di test?
Dagli Stati Uniti, viene riconosciuto che il costo di un esame con TAMPONE costi tra i 2.000 e i 3.000 dollari,
a quanto ammonta la spesa per l'utilizzo qui ,in Italia, di questo sistema di controllo e monitoraggio sulle persone per verificare l'esistenza del contagio da virus?
Si potrebbero rendere i dati pubblici?
Noi pretendiamo di si, e lo pretendiamo come cittadini contribuenti al sistema economico pubblico che finanzia la sanità, per questo PRETENDIAMO TRASPARENZA NEI CONTI E NELLE SPESE che ci costringete a sostenere e che avete voluto adottare per monitorare un virus che, gli stessi dati da voi forniti ci fanno intendere non sia affatto così' PERICOLOSO E MORTALE, come invece sostenuto dal Governo in Carica.
Pretendiamo, inoltre, che venga fatto un controllo a tappeto su tutta la popolazione italiana, per verificare quanti casi di contagio effettivamente vi siano ad oggi, e solo dopo aver monitorato e verificato tutta la popolazione per intero, iniziare a parlare di reali e non supposte percentuali di rischio.
Questo, necessario, a nostro avviso, per sfatare e tranquillizzare l'intero popolo italiano, dando loro la prova che, anche se il rischio di contagio puo' essere alto, diversamente, il rischio di ammalarsi o addirittura morire per via del CORONAVIRUS e' praticamente limitatissimo e poco probabile se non appartenenti ad una fascia molto ristretta di persone oltretutto gia' molto malate per patologie pregresse.
Se pensiamo, oltretutto, che ogni anno, nel Mondo, muoiono 10.000(diecimila) persone, esclusivamente e per via
dell'influenza, vorremmo capire come si possa pensare di dichiarare e denominare questo nuovo CORONA VIRUS, un EPIDEMIA o addirittura portarlo al livello di PANDEMIA GLOBALE, quando i dati ufficiali di morti per questo virus, riportano numeri assai più bassi.
Ma iniziamo ad analizzare i "DANNI ECONOMICI" che l'allarme di EMERGENZA lanciato dal Governo in carica insieme a tutta la Stampa e le Televisioni italiane hanno prodotto in Italia, per non parlare del danno immediato che stanno subendo le regioni del NORD ITALIA, direttamente interessate dalla cessazione del transito di qualsiasi merce e mezzo per via dell'ipotetica salvaguardia da CONTAGIO EPIDEMICO.
A tal proposito, qui riportiamo un analisi, in termini numerici, del Professor Valerio Malvezzi, esperto consulente economico ed economista, che sempre con riferimento alla data del 4 di Marzo 2020, ci racconta prima i Miliardi di fatturato che incidono sul PRODOTTO INTERNO LORDO regione per regione e prendendo in esame solo ed esclusivamente le 4 regioni italiane colpite ad oggi dal DECRETO DI ORDINANZA emesso da questo attuale Governo per l'EMERGENZA del CORONAVIRUS, e che di fatto le ha isolate completamente nella produzioneindustriale e nei trasporti.
La LOMBARDIA produce annualmente 390 miliardi di Euro di PRODOTTO INTERNO LORDO(Pil).
Il VENETO, invece, ne produce 163 di MILIARDI DI EURO come PIL.
Il PIEMONTE, invece produce 137 di MILIARDI DI EURO di PIL.
Ed infine, ultima ma non ultima, l' EMILIA ROMAGNA con 161 MILIARDI DI EURO di PIL prodotti.
Per chi non capisca o comprenda bene questi dati, per farla corta, possiamo tranquillamente affermare che queste 4 regioni hanno rappresentato e rappresentano, unite, il 50% di tutto quello che viene prodotto e porta profitto in Italia ogni anno, praticamente, per colpa di un'INFLUENZA, quest'ORDINANZA ha praticamente messo in ginocchio il motore trainante dell'ECONOMIA E DELL'INDUSTRIA ITALIANA e questo portera' ripercussioni apocalittiche e drammatiche sulle sorti dell'intero paese ITALIA.
Lo sforzo effettuato dal Governo dopo l'emissione dell'Ordinanza per arginare il danno economico causato da questa e' stato, a parere del Professor Malvezzi, sicuramente MINIMO ED INADEGUATO alla portata del DANNO RICEVUTO.
Infatti il Governo ha sostenuto il disagio alle Regioni, con un importo di 7 Miliardi di Euro, a fronte dei 40 Miliardi, che invece il Professor Malvezzi avrebbe calcolato per la copertura.
Il Professore, che come tutti noi, ancora non puo' sapere sino a quando verra' prorogata questa ASSURDA ORDINANZA, ad oggi e in questo momento, stima che il danno subito superi abbondantemente il 10% di PERDITA sulla base di riferimento di quanto prodotto l'anno precedente all'attuale (2019) e gia' "solo questo", potrebbe portare l'intero Paese verso il COMMISSARIAMENTO, come successo in Grecia nel recente passato e che ha visto il Popolo Greco, una volta raggiunto il "DEFAULT", completamente sottomesso ad una politica di Austerity dettata dalla Troyka del NORD EUROPA, dove le PRIVATIZZAZIONI l'hanno fatta da padroni e tutto il sistema pubblico ha collassato portandosi dietro le vite di milioni di persone ridotte alla POVERTA' ASSOLUTA.
Tutto questo, poi, senza calcolare i danni collaterali che verranno riportati nel breve e lungo termine per quanto concerne il turismo, visto che almeno 6 o 7 Nazioni nel Mondo, hanno completamente chiuso qualsiasi rapporto con l'Italia, chiudendo le frontiere sia ai nostri connazionali in visita li da loro per motivi di lavoro o turismo, che ai loro, di connazionali e che solitamente erano sempre venuti in vacanza nel nostro paese.
Considerate che questo avverra' almeno fino a quando il piano di emergenza Corona Virus, venga definitivamente interrotto e il Nostro Paese torni ad essere annoverato tra i Paesi sicuri e non piu' tra quelli a rischio contagio, come invece ad oggi veniamo visti e classificati nella maggior parte del Pianeta.
Ma non e' finita, infatti, il Governo, ancora non contento del danno provocato all'intera Nazione, continua ERRORE DOPO ERRORE, a distruggere quello che ancora potrebbe essere salvato.
Questa volta, infatti, ci pensa un NOSTRO TECNICO GOVERNATIVO chiamato WALTER RICCIARDI, che, il giorno 6 Marzo 2020, esordisce con una DICHIARAZIONE UFFICIALE MOLTO GRAVE, che forse sara' passata inosservata a molti italiani, ma sicuramente, non a noi.
E che cosa dichiara esattamente questo Signor Ricciardi?
Dichiara che se nei prossimi 7/10 giorni, ossia tra il 13 e il 16 Marzo 2020, verranno confermati altri casi di CORONAVIRUS, anche in PAESI del CONTINENTE AFRICANO e nei PAESI del SUD AMERICA, verra' fatta una ulteriore DICHIARAZIONE UFFICIALE che questa volta, PROCLAMERA' uno stato in essere di "PANDEMIA MONDIALE".
E perche' proprio questo signor Ricciardi fa una tale affermazione?
Ve lo siete chiesto?
E poi, sapete chi sia questo signore e perche' sia proprio lui a poter fare affermazioni del genere?
Ebbene, per chi avesse la memoria corta, vi ricordiamo che questo signore, Walter Ricciardi, fu nominato nel Novembre 2017, dall'allora Governo Gentiloni, come uomo di rappresentanza dell'O.M.S.(Organismo Mondiale della Sanità ) in Italia (Executive Board OMS) per la durata di tre anni e fino al 2020, quindi parliamo di un profilo come Alto Dirigente, membro dell'Ufficio Esecutivo dell'OMS e quindi con tutti i poteri a lui conferiti.
Ma andando a ritroso, ricordiamo che sempre il Ricciardi, fu anche membro della squadra del Ministero della Sanita' Italiana che nel 2017 introdusse con il Decreto Legge Lorenzin legge numero 119, ben 10 VACCINI OBBLIGATORI per tutti i nostri figli, e ricordiamo anche che ,proprio lui, stilo' la prima bozza di legge di quel decreto infame, che per fortuna e soprattutto, grazie alle centinaia di proteste di piazza organizzate in tutto lo stivale italiano e condotte da genitori molto attenti e impegnati nella salvaguardia dei propri figli, NON ANDO' MAI IN PORTO E FU RESPINTA AL MITTENTE.
Ma, UDITE UDITE, la proposta di questo signore, prevedeva NON 10, ma bensi',
14 VACCINI OBBLIGATORI, non solo per i bambini, ma anche per gli adolescenti fino ai 17 anni non compiuti, con multe di 7.500 € per le famiglie che avessero voluto opporsi al Diktat e che proponeva, proprio lui, di TOGLIERE AI GENITORI, sostenitori del rifiuto all'OBBLIGO, la PATRIA POTESTÀ.
Un DITTATORE.
Ora che avete piu' chiaro chi sia questo signore, andiamo avanti.
Infatti, sappiamo benissimo come ando', ma in ogni caso, questo deve servire a farvi comprendere di che "PERSONAGGIO" stiamo parlando, uno che NON RISPETTA NE LA COSTITUZIONE(art.32 Diritto alla Salute, ne la Convenzione di Oviedo, ne la Carta Universale e Fondamentale dei Diritti dell'Uomo).
Inoltre, nel 2018, lo stesso si vede costretto alle DIMISSIONI dall'incarico Governativo che la Ministra "NON LAUREATA" Beatrice LORENZIN gli aveva affidato, questo per una DIFFIDA della CODACONS (nel Luglio 2018) che metteva in luce i suoi chiarissimi CONFLITTI DI INTERESSE per il ruolo da lui ricoperto, visti i suoi fitti intrecci e collaborazioni con varie e conosciutissime CASE FARMACEUTICHE(GSK, NOVARTIS....ecc.), questa storia finì anche sul programma seguitissimo in TV "Le IENE".
Stranamente, ora lo vediamo RESUSCITARE come per magia, e ingaggiato dall'attuale Ministro della Salute Speranza, che addirittura lo colloca nella SQUADRA OPERATIVA con POTERE DECISIONALE DIRETTO, RISPETTO ALL'ATTUALE "EMERGENZA CORONA VIRUS".
STRANO....
NON TROVATE?
Ancora piu' strana, risulta questa data da lui anticipata (tra il 13 e il 16 Marzo 2020), per l'eventuale ed "UFFICIALE PROCLAMAZIONE DI PANDEMIA GLOBALE", soprattutto se si pensa ad un'altra fattore chiamato "PANDEMIC BONDS" ossia BONDS (Buoni, Titoli) PANDEMICS (Pandemici, legati ad una PANDEMIA) emessi nel 2017 dalla Banca Mondiale e dalla Banca Internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo con un tasso di guadagno dell'11%, chiamate anche PANDEMIC EMERGENCY FINANCIAL FACILITY ossia FACILITAZIONI FINANZIARIE PER EMERGENZE PANDEMICHE, formate da 200(duecento) Milioni di Dollari da INCASSARE IMMEDIATAMENTE, se ci fosse un eventuale arrivo di una Pandemia Mondiale che riguardasse un certo numero minimo di nazioni coinvolte e durasse, (QUESTA PANDEMIA), almeno 12 Settimane.
Comprenderete, come ci e' stato espressamente confermato in questi dati tutti raccolti in un interessante "Interrogazione Parlamentare" proposta proprio in questi giorni da due Parlamentari Italiane, Veronica Giannone e Sarà Cunial e documentate dall'Avvocato Giurista Mirella Manera ( Gruppo Salviamo la Costituzione) verso il Ministro della Salute Pubblica Speranza, che "NON HA POTUTO RISPONDERE alla DOMANDA POSTA", che era :
"Che autorevolezza puo' avere un Organismo in EVIDENTE CONFLITTO DI INTERESSI come e' appunto ora l'OMS in Italia? "
Un plauso permettetemelo e fatelo, a queste due uniche e coraggiose deputate che dasole ed uniche, in un intero Parlamento asservito ai Poteri forti, stanno cercando di Tutelare gli Interessi di un intero Popolo Italiano.
Ma soprattutto, in merito a questi PANDEMIC BONDS, che vedono lo stesso ORGANISMO MONDIALE PER LA SANITA' coinvolto in un "GIGANTESCO CONFLITTO DI INTERESSI" per via dei fondi e degli investitori che lo finanziano per 3/4, e quindi NON PUO' ESSERE CONSIDERATO UNO STRUMENTO AUTONOMO E SCEVRO DA QUALSIASI COLLABORAZIONE CON PRIVATI.
Ma anche qui, CHI SARANNO MAI QUESTI PRIVATI FINANZIATORI DELL'OMS?
Tra questi annoveriamo, come ENTI PRIVATI, e che quindi hanno DIRETTI INTERESSI, SOGGETTI INTOCCABILI, ma che NON POTRANNO MAI PERMETTERE allo stesso ORGANISMO MONDIALE della SANITÀ' di operare con ETICA, BUON SENSO E SALVAGUARDIA DEL MONDO INTERO, visto che invece, proprio per colpa di questi conflitti di interesse, vediamo CALPESTARE DIRITTI INVIOLABILI, VIOLENTARE LA SALUTE DEI CITTADINI, e PEGGIORARE LE CONDIZIONI DI VITA DI INTERI POPOLI.
Infatti tra quei privati annoveriamo non solo le principali e "Piu' grandi Case e Ditte Farmaceutiche del Mondo", ma naturalmente ritroviamo anche il nome del magnate GATES, con la "Melinda & Bill Gates Foundation" e la ombrosa e misteriosa "GAVI ALLIANCE"....solo per fare QUALCHE NOME.
Ma ora, ammesso e non concesso che questo annuncio il quale l'ambiguo e viscido Walter Ricciardi non vede l'ora di fare, oltre tutto vada in porto, ci siamo mai chiesti che cosa ne sara' dell'Italia e del Popolo Italiano?
Avremo in un secondo l'OPINIONE PUBBLICA MONDIALE CONTRO.
IMMAGINATE?
Pandemia Mondiale con Epicentro in Italia.
Potrebbero addirittura, estendendo la ZONA ROSSA a tutta la Nazione comprese le isole, chiudere TUTTE LE FRONTIERE.
BLOCCARE TUTTI I TRASPORTI.
BLOCCARE OGNI TIPO DI VIABILITA', non si potrebbe, quindi ,ne viaggiare, ne circolare, ne girare per le strade.
Stiamo parlando di Codice Marziale, di Stato di Polizia, il Libro 1984 di Orwell, una triste realizzazione nella realtà', la perdita assoluta di qualunque stato di Diritto, e tutti noi rinchiusi e prigionieri nelle nostre case, con le Televisioni che continueranno a SPAVENTARCI all'ENNESIMA POTENZA e tentare di farci abbandonare ogni tipo di speranza per il nostro futuro.
Non scherziamo piu', abbiamo dimostrato che si tratta, per utilizzare le parole dell'unico Parlamentare Italiano che ha detto la Verita' in Parlamento, Vittorio Sgarbi, di un "ENORME FINZIONE", una finzione che però ci sta portando diretti in un baratro.
Omissis ....
(Oltre a ciò, c’è una parte del comunicato che il COEMM non ritiene utile promuovere e ciò perché non concorda con le azioni ivi contenute).
NATURALMENTE VI CHIEDIAMO DI DIFFONDERE CON OGNI MEZZO A VOSTRA DISPOSIZIONE QUESTO SCRITTO, IN MODO DI POTER INFORMARE ED ENTRARE IN CONTATTO CON OGNI CASA O ABITAZIONE ITALIANA E PORTARE ALLA LETTURA DI QUESTO COMUNICATO TUTTE QUELLE FAMIGLIE CHE ANCORA NON SONO RIUSCITE A COMPRENDERE REALMENTE CHE COSA STIA ACCADENDO ALLE LORO VITE E PER COLPA DI CHI. CHE QUESTA LETTURA PORTI LORO LA GIUSTA CONSAPEVOLEZZA , PER POI DECIDERE NEL MASSIMO DEL LORO LIBERO ARBITRIO DI ADERIRE O MENO A QUESTA LODEVOLE INIZIATIVA.
GRAZIE.
Fine del COMUNICATO.
Attenzione: Questo Comunicato è stato prodotto da altri e non dal COEMM, ma ne approviamo la maggioranza delle analisi politiche. Però, oltre a discostarci in toto dalla sigla che lo ha firmato, ci discostiamo anche da alcune affermazioni che riguardano il fatto che, questo virus, non abbia colpito Persone anche al di sotto dei 50 anni: sappiamo di pochi casi, in cui, si sono infettati anche dei giovani. In questo ultimo caso, riteniamo sia utile far presente che i nostri giovani incorrono in sempre più patologie gravi, di respirazione e non solo. Tali giovani sono quindi maggiormente esposti a virus influenzali di vario tipo, i quali possono degenerare e portare a patologie gravi, anche di intubazione polmonare. A tal proposito, altresì, diciamo: “non è che tali complicanze patologiche siano dovute ai tanti metalli pesanti che alcuni vaccini portano con se”?
Vogliamo approfondire ogni cosa.
Lo faremo! Perché il Tempo è galantuomo!
Maurizio Sarlo
Segretario Generale COEMM
Segretario Politico Nazionale PVU
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