Umbrillante Itinerario

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Umbrillante Itinerario Idee e spunti per conoscere e visitare Umbria e dintorni. Per incuriosire visitatori e suggerire eve
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Necropoli del Crocifisso del Tufo a Orvieto. Se conoscete le tombe principesche qui non troverete nulla di tutto ciò che...
12/08/2023

Necropoli del Crocifisso del Tufo a Orvieto.
Se conoscete le tombe principesche qui non troverete nulla di tutto ciò che richiama lusso sfrenato, ma nemmeno povertà. Un chiaro Piano di urbanistica funeraria ha regolato la creazione di questo cimitero ai piedi della rupe nord di Orvieto. Le tombe sono tutte molto simili con piccole camere disposte su stradine regolari a rete ortogonale. I relativi corredi in buccheri, ceramica, ferro sono visibili nel museo cittadino. Iscrizioni sulle porte di ingresso presentano una peculiarità: onomastica di autoctoni mescolati a migranti. Un mondo cosmopolita che conviveva in condizione sociale medio agiata già cinque sei secoli prima dell'anno zero. Un esempio molto interessante di classe media multietnica. Un tratto del tutto caratteristico dell'antica Velzna etrusca, la città cardine dell'anfizionia dove si svolgeva il corrispettivo italico delle olimpiadi intorno al Fanum Voltumnae (la urbs vetus = per abbreviazione linguistica medievale Orvieto divenne secoli dopo e solo in seguito alla cacciata e spostamento degli etruschi su Bolsena, dovuto all'attacco cruento dei romani). Da vedere insieme al centro storico e alla città sotterranea scavata nel tufo.



Perugino 500. Città della Pieve.E al Battesimo fu chiamato Pietro.1 luglio 30 settembreLa mostra offre intrecci di influ...
03/08/2023

Perugino 500. Città della Pieve.
E al Battesimo fu chiamato Pietro.
1 luglio 30 settembre
La mostra offre intrecci di influenze tra pittori compagni di Perugino a vario titolo, lui svetta senza ombra di dubbio su tutta la selva dei seguaci. Si apprezzano nella prima sede di Palazzo Corgna alcune sue belle opere organizzate in sezioni tematiche: Adorazione nella natività, battesimo, madre con bambino e sacra famiglia, documenti originali in cui Perugino è nominato. Si gustano inoltre alcune finezze grazie alla tecnologia digitale. Tre sono le sedi espositive che valorizzano sia Perugino che la sua città natale. Si comincia quindi da Palazzo Corgna che presenta opere molto ben esposte e illuminate da guardare e godere soprattutto nel dettaglio, notevole il livello di originalità quasi caricaturale dei pastori di Bernardino di Mariotto che ho postato qui in coda per esempio. Si prosegue all'oratorio dei Bianchi con il superlativo presepe mozzafiato e di effetto en plein air. Ma bellissima è la ricostruzione proiettiva digitale della Deposizione a Santa Maria dei Servi (chiesa interamente restaurata, compresa la cripta, e di pregio notevole). La visione dell'affresco è aumentata digitalmente dal confronto diretto con una tavoletta proveniente da Bassano. La composizione secondo il prof Scarpellini era ideata su un modello in cera plasmato dal Sansovino che Perugino aveva avuto ad hoc e mostra la sua ricerca in vecchiaia e il suo alto livello se ancora ce ne fosse bisogno, un Perugino tardo che tutto è tranne che minore. Merita la cripta in cui sono esposte sia opere pittoriche che urne etrusche.
Dopo la notevole mostra in Galleria Nazionale che ha portato a Perugia opere climax, anche questa è da vedere con occhio fine, anche perché va in più direzioni.

Nel cinquecentenario del Perugino per conoscere la sua terra e le sue opere. Foto e colori, alta qualità grafica. Testi ...
01/06/2023

Nel cinquecentenario del Perugino per conoscere la sua terra e le sue opere. Foto e colori, alta qualità grafica. Testi Mariangela Menghini, editore e gran parte delle foto Claudio Ciabochi. Ottimo rapporto qualità prezzo. In vendita presso musei e gallerie dell'Umbria, punti vendita vari e librerie.

Umbria. LUOGHI DEL PERUGINO
Una delle tante novità editoriali per questo 2023 della nostra collana (Le guide in tasca). Pubblicazione in cui abbiamo coinvolto la Galleria Nazionale dell'Umbria, la diocesi di Perugia-Città della Pieve, Il Collegio del Cambio di Perugia, il Comune di Perugia, il Comune di Foligno, La Fondazione Perugia, la Pinacoteca di Brera, ecc.. Presto in vendita nelle librerie, nei book shop museali tra cui la Galleria Nazionale dell'Umbria e negli store on-line

Abbadia San SalvatoreDa vedere soprattutto la cripta dell'abbazia benedettina sorta in età longobarda e rimaneggiata in ...
10/07/2022

Abbadia San Salvatore

Da vedere soprattutto la cripta dell'abbazia benedettina sorta in età longobarda e rimaneggiata in epoca carolingia e successive.
Sotto al presbiterio fortemente rialzato si trova una selva di colonne di diverso aspetto l'una dall'altra tra cui ne spicca una decorata con un nodo gordiano che potrebbe simbolizzare l'infinito senza inizio né fine. Il complesso monastico si trovava in un punto cruciale di passaggio sull'antica via Francigena e risale all'VIII secolo, ma precedenti reperti mostrano che il sito era già un insediamento forse etrusco. Il chiostro è mancante di due lati e fu rimaneggiato e ingrandito come il resto del complesso. A volere la Chiesa, secondo la leggenda, pare sia stato il re longobardo Ratchis nel punto dove gli apparve su di un albero il redentore. La scena è ricordata in un affresco seicentesco dei fratelli Nasini nella ca****la di sinistra. Anche se il leone, a giudicare dall'espressione, sembra piuttosto scettico.

Cornacchino, Castell'Azzara“Corri va' vammi a arrotà i' ssaracco!" dice il medico al minatore e quello corre e va in app...
08/07/2022

Cornacchino, Castell'Azzara

“Corri va' vammi a arrotà i' ssaracco!" dice il medico al minatore e quello corre e va in apprensione mentre si accalcano tutti a vedere che fine farà il compagno sommerso per metà dalla frana. Nella galleria, che oggi si visita da turisti elmetto in testa, uomini e bambini scavavano a mano pietre mineralizzate al Cinabro per estrarne con il metodo della distillazione il rosso e il mercurio. La miniera era tedesca, attiva dal 1870 al 1907. La metà del personale era formato da donne che mani a mollo sceglievano e macinavano le pietre. Per non ba****si troppo i piedi calzavano zoccoli alti e dagli uomini erano appellate scherzosamente "le zoccole". I bambini erano impiegati in strette vene di argilla ricca di cinabro dove salivano con scalette e si infilavano nei cunicoli a scavare. Nelle gallerie sono stati trovati reperti etruschi databili grazie a monete al IV a. C. Ma anche strumenti da scavo in osso databili, al carbonio 14, indietro fino a 4000 anni fa. Forse a quei tempi con la cornalite (che potrebbe aver dato il nome al sito) si facevano gioielli e c'era già chi sgobbava a schiena bassa per chi comandava e si ornava di preziosi e di lustrini del potere. La nostra guida, Cesare, è un geologo in pensione figlio di minatore. Ci riporta i racconti che di malavoglia tramandavano i minatori. Quella volta per fortuna la frana non lo prese il minatore per intero.
“Ma che ci dovevi fà cco i' ssaracco?" che poi è la sega grossa.
“E sse un sì cava bisogna tajagni le gambe!“.
O beh per quella volta si cavò.
Magari forse morì più avanti di cornacchinite (malattia che anni dopo fu denominata come ancora si chiama oggi silicosi).
Meglio decisamente la mia di cornacchinite, la passione per questi luoghi ancora genuini dove pascolano semiliberi i cavalli, si incontra il capriolo e di notte si vede ancora in giro il tasso, il rospo, e perfino qualche lucciola.

Buon compleanno Federico!
10/06/2022

Buon compleanno Federico!

Sono trascorsi 600 anni dal 7 giugno 1422, giorno in cui Gubbio diede i natali a Federico da Montefeltro. “La luce dell’Italia”, come lo chiamavano gli eruditi, che seppe essere a un tempo condottiero, bibliofilo e mecenate, coniugando la pratica bellica con l’amore per le lettere. Fu lui ad elevare il Ducato di Urbino, di cui ai tempi faceva parte anche la nostra città, a culla della cultura rinascimentale, seconda soltanto alla Firenze di Lorenzo il Magnifico. Noto ai più grazie al celebre quadro di Piero della Francesca, era attento a tutte le categorie sociali tanto da essere considerato un benefattore dai suoi sudditi. Nel giorno della nascita diversi appuntamenti hanno legato idealmente Gubbio e Urbino, entrambe profondamente arricchite dall’opera dell’iconico Duca. Due comunità un tempo appartenenti alla stessa regione, il Montefeltro, e in costante ricerca di sinergie culturali e artistiche capaci di generare valore condiviso. Purtroppo ancora oggi, i due comuni sono costretti a fare i conti con lo stato di degrado in cui versa la strada della Contessa, un’arteria fondamentale che lega l’Umbria alle Marche, fino alla riviera adriatica. Si spera che i lavori, annunciati per l’inizio di ottobre, possano permettere in breve tempo una maggiore integrazione tra i territori, potenziando così il circuito turistico legato alla figura di Federico.

IL MAGGIO DI ISOLA FOSSARAIsola Fossara ai confini dell'Umbria festeggia Sant'antonio con una tradizione secolare un po'...
10/06/2022

IL MAGGIO DI ISOLA FOSSARA

Isola Fossara ai confini dell'Umbria festeggia Sant'antonio con una tradizione secolare un po' f***e. Sono saliIti domenica scorsa i paesani la mattina presto dopo una scarpinata di quasi mille metri di dislivello a tagliare un grande faggio. Si è schiantato al suolo. Gli hanno fatto la punta arrotondata come un... Sì insomma come quello via, del resto, come i ben più noti Ceri di Gubbio e come gli alberi della cuccagna, hanno la stessa origine pagana inneggiante alla fertilità con la metafora fallica... Poi ne hanno tagliato un altro solo di poco più piccolo che servirà da giunta. Li hanno trascinati per un po' e lanciati per tre volte a rotta di collo per la scesa sull'erba fino al paese. Si sono fatti delle belle pause pranzo e merenda tra un lancio e l'altro. Panini, birra e vino. Sono volate grida di giubilo, bestemmie, preghiere, e poi lunedì per Sant'antonio metteranno il maggio, che così si chiama, ritto in mezzo al paese dopo avergli collegato la sua giunta. Per me era la prima volta e ho colto quel tratto di follia tra panorami montani di verdi e rocce strabilianti, di serena pace e di giovialità accogliente dei paesani e dei romani "de casa“. Tutto un po' f***e e al limite del pericolo vero, ma interessante. Guardare il video per credere. Umbria estrema piena di sorprese. Resta da vedere l'abbazia di Sitria nelle immediate vicinanze. Sarà una futura tappa.

DIMORE STORICHE. VILLA CESARI TIBERI A MONTEVIBIANOSono le terre d'origine della gens Vibia da cui discende l'unico umbr...
22/05/2022

DIMORE STORICHE.
VILLA CESARI TIBERI A MONTEVIBIANO

Sono le terre d'origine della gens Vibia da cui discende l'unico umbro che fu imperatore romano seppur per poco nel terzo secolo dell'era moderna: Vibio Treboniano Gallo.
La villa Cesari Tiberi, dimora storica ancora abitata dal discendente dei proprietari che le danno il nome, domina una vista di colli non ancora invasi dal cemento e dall'urbanizzazione.
Il verde delle colline, il giallo, il rosso dei papaveri in questo maggio sono uno spettacolo, colori del panorama quasi a 360 gradi dalla terrazza del giardino, che mutano quasi settimana per settimana con l'andare delle stagioni.
Qui è stato alloggiato a spese del bisnonno del nostro ospite, per tre anni Gerardo Dottori nella sua fase che precede l'aeropittura a decorare la villa privata in stile liberty rurale o a fare, come si diceva allora, il "riquadratore di stanze". I temi che si incontrano solo timidamente preludono al gusto futurista, ma più concedono all'esaltazione mite della natura e della campagna: le quattro stagioni, il lavoro dei campi, il lago, cornici filiformi e nastriformi, vedute di paesaggio e della villa stessa, ma c'è un piccolo cenno all'industria nel riquadro a ciminiere (iperestese rispetto alla realtà dell'area marscianese che ai primi del 900 era ancora più tranquilla di quanto non lo sia ancora).
La bella donna ritratta esaltava la natura, ma la si ritrova anche a matita non finita quasi emergere come fantasma dalle nebbie (era la sorella Bianca a posare da modella per l'artista). Si incontra anche il mitico vulcano di San Venanzo tra i riquadri dipinti e i racemi floreali e viticoli.
Nella stanza da letto, una di quelle dell'attuale destinazione d'uso a B&B un tempo bagno della casa, nuotano cigni placidi tra ninfee e si produce in posa grafica un bianco trampoliere.
Mattinata piacevolissima grazie all'accoglienza del proprietario Marco Tiberi e dell'esperto della Fondazione Gerardo Dottori, Andrea Baffoni.

09/04/2022

NEL CUORE DELL’APPENNINO UMBRO-MARCHIGIANO, QUANDO LA MONTAGNA INCANTA! Nnel comune di Foligno (in Umbria), in direzione di Colfiorito, troviamo la montagna di Pale con la valle del fiume Menotre. Antico luogo di pellegrinaggio sulla via Lauretana, vi troviamo l’eremo di Santa Maria di Giacobbe, il percorso può poi proseguire attraverso un trekking tra cascate e la grotta di Pale. Un luogo talmente affascinante da essere presente in alcuni dei nostri progetti editoriali (collana Le guide in tasca).
Buon Monte di Pale e valle del Menotre a tutti!

Santuario mariano a Pietra Rossa di Trevi. Giornata Internazionale della Guida Turistica. 90 affreschi votivi nel luogo ...
06/03/2022

Santuario mariano a Pietra Rossa di Trevi. Giornata Internazionale della Guida Turistica. 90 affreschi votivi nel luogo dove si custodisce una pietra antica forata che era ritenuta miracolosa e in grado di produrre fertilità. Piccole perle da scoprire in Umbria, lungo la ciclabile, una tappa per turismo lento e di qualità. Vicino alle grandi mete più note di Assisi, Spello, Spoleto.

Sulle antiche vie romane tra gli olivi. Umbria bella!
23/02/2022

Sulle antiche vie romane tra gli olivi. Umbria bella!

UN TREKKING LUNGO LA STORIA NEL CUORE DELL’UMBRIA!. Alle pendici del Monte Subasio, in Umbria prov. di Perugia, seguendo il trekking (di facile fruibilità) che ripercorre il tracciato dell’antico acquedotto romano di Spello (che dalla zona più alta del centro storico di Spello conduce alla località di Collepino, alle pendici del Monte Subasio). Un itinerario davvero alla portata di tutti… presente in uno dei nostri progetti editoriali (collana Le guide in tasca).
Buon acquedotto romano di Spello a tutti!

Umbria meravigliosa da scoprire e riscoprire
18/02/2022

Umbria meravigliosa da scoprire e riscoprire

UN LUOGO SENZA TEMPO NEL CUORE DELL’UMBRIA! Probabilmente tra le abbazie più suggestive dell’Italia Centrale (e non solo …) San Pietro in Valle, in Umbria, nel cuore della Valnerina (nel comune di Ferentillo), rappresenta un luogo emblematico per le vicende dei Longobardi nella storia della nostra pen*sola. Fu edificata nell'VIII secolo da Faroaldo II duca longobardo di Spoleto, che rinunciò al titolo e si fece monaco nell'abbazia stessa, da allora fu strettamente legata alle vicende della città di Spoleto. Un luogo davvero pieno di fascino e storia a cui dedicheremo presto un apposito progetto editoriale (collana Le guide in tasca).
Buona abbazia di San Pietro in Valle a tutti!

Tela umbra e storia viva. Brava Marta!
04/01/2022

Tela umbra e storia viva. Brava Marta!

Servizio su UnoMattina del 03/01/2022 a cura di Massimiliano Bruni

TOMBA DI PERUGINO A FONTIGNANO UN PIACEVOLE INCONTROSotto una quercia sepolto in fretta e furia il corpo del pittore fu ...
12/12/2021

TOMBA DI PERUGINO A FONTIGNANO
UN PIACEVOLE INCONTRO
Sotto una quercia sepolto in fretta e furia il corpo del pittore fu ritrovato quattro secoli dopo grazie all'acume di nonna Sandrina, donna brillante e intelligente oltre che bellissima che si accorse di due pietre in travertino poste accostate a retto filo non da natura ma da mano d'uomo. Ciro Antonio Seghetta racconta a tutti i viandanti che si trattengono o che lo vengono a cercare la storia del ritrovamento delle spoglie di Pietro Perugino da parte dei suoi nonni. Vale la pena fermarsi alla chiesetta della Santissima Annunziata di Fontignano, villaggio che nel 500 doveva essere di poche case, dove il Vannucci morì di peste mentre ancora esercitava il suo lavoro. Il racconto si snoda dalla passione di chi è convinto che sia fondamentale tramandare le memorie. Io lo ringrazio per la sua gentilezza e la dovizia di particolari che mi ha fornito e che avrò modo di scrivere più diffusamente altrove.
Grazie anche alla gentilezza della signora Giuliana Goretti e a Antonella Leo da cui ho conosciuto per prima della possibilità di avvicinarmi a questa storia.

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“Il viaggiatore riconosce il poco che è suo, scoprendo il molto che non ha avuto e non avrà.” (Italo Calvino, Le città invisibili) Dall’Umbria verso destinazioni del centro Italia. Arte, storia, tradizioni, vino e buona tavola.