Gabriele Santarelli GUIDA Naturalistica

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Gabriele Santarelli GUIDA Naturalistica Laureato in Scienze Forestali e Ambientali, vi accompagnerò lungo i sentieri più più suggestivi della Regione Marche
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Sono Laureato in Scienze Forestali e Ambientali. Lavoro come tecnico forestale in una piccola cooperativa di consulenza e progettazione agricola e forestale attraverso la quale tengo anche corsi di educazione ambientale per scuole elementari e medie. Sono appassionato di fotografia e attraverso i più suggestivi sentieri della Regione Marche vi porterò a conoscere i luoghi più nascosti e affascinan

ti del nostro magnifico e ricchissimo territorio. Lungo i sentieri vi insegnerò a riconoscere la flora e le impronte degli animali selvatici, vi racconterò le leggende che parlano di quei luoghi e delle attività umane che ancora si svolgono in montagna. Per ogni stagione c'è un sentiero adatto da percorrere. La natura è fantastica e piena di sorprese durante tutto l'anno.

09/10/2022

186 km e 12.617 m di dislivello totale.

Questo il risultato fino a qui delle escursioni estivo/autunnali tra Sibillini, Catria, San Vicino e Dolomiti.

E ancora tanto da vedere e camminare.

Che spettacolo!

Mentre si cammina piccola lezione di botanica forestale a Brando e Anita: nelle foto a sinistra abete bianco e a destra ...
26/08/2022

Mentre si cammina piccola lezione di botanica forestale a Brando e Anita: nelle foto a sinistra abete bianco e a destra abete rosso.
Abete bianco (Abies alba): due linee bianche nella parte inferiore e aghi disposti su un solo piano a pettine Strobili (pigne) eretti sopra i rami.
Abete rosso (Picea abies): nessuna linea bianca e aghi disposti tutto intorno al rametto. Strobili pendenti sotto i rami.











Salita al Croz dell'Altissimo 2339 metri Dolomiti del Brenta.  Salita impegnativa per gambe e fiato così come anche la d...
25/08/2022

Salita al Croz dell'Altissimo 2339 metri Dolomiti del Brenta.
Salita impegnativa per gambe e fiato così come anche la discesa. Forse per questo non c'era praticamente nessuno 🤔. La meta ripaga lo sforzo e al ritorno gnocchetti verdi al b***o ed erbette e fetta di saker al Rifugio La Montanara. Molveno. 1600 SLM fanno dimenticare la fatica...no, non è vero 😅

£ 10.000Il prezzo indicato sul retro della mappa è indicativo della sua età. Praticamente è passata un'epoca.Poco sopra ...
14/08/2022

£ 10.000
Il prezzo indicato sul retro della mappa è indicativo della sua età. Praticamente è passata un'epoca.
Poco sopra c'è un etichetta sbiadita: £ 10.000 € 5,16.
Acquistata nel 2001 al punto informazioni del Parco Nazionale dei Monti Sibillini a Foce di Montemonaco. Poco dopo sarei salito per la prima volta verso il Lago di Pilato insieme a Manuela. Rispetto a quando ho ripetuto il sentiero poche settimane fa lo ricordavo molto meno in salita; lo ricordo lungo, con i colli all'orizzonte a ingannare che una volta superato quello che si parava ogni volta di fronte saremmo arrivati: "quanto manca?", "dietro quel colle e siamo arrivati" e invece non si arrivava mai. Questo è rimasto, identico. Ma la salita, a parte quella delle svolte, la ricordavo meno salita. Probabilmente erano le gambe ad essere diverse. Forse tornandoci adesso dopo aver fatto tanti chilometri ed essere salito su tante cime potrebbe essere più semplice. Magari ci provo.
Comunque la mappa ora, dopo poco più di un mese da quando sono tornato sui Sibillini, si è colorata. Evidenziati ci sono i sentieri percorsi e le cime raggiunte. I Sibillini mi hanno accompagnato in questa estate calda spingendomi a superare i miei limiti.
Sveglia all'alba dopo aver pianificato l'itinerario. Sentieri "attaccati" di buona mattina quando l'aria è ancora fresca anche in basso e le ombre dei monti si scagliano ancora lunghe sulle valli e si proiettano sugli altri pendii. Di solito cavalli e mucche a salutare l'inizio dell'escursione e le pecore a incrociare il sentiero più in alto sotto lo sguardo attento e severo dei cani pastore richiamati dai pastori che penso conoscano quei luoghi ciuffo d'erba per ciuffo d'erba. Rispetto.
L'erba gialla bruciata dal sole e dal vento, le rocce appuntite protese verso il cielo, i sentieri che si estendono di fronte ancora da affrontare e alle spalle a segnare la strada fatta. In montagna con gli occhi si guarda, si osserva e si misurano le distanze facendo i conti con la propria resistenza. Quando si è stanchi si guarda in basso cercando di ingannare i muscoli e i polmoni. Intorno l'immensità degli spazi aperti e il silenzio delle terre alte. Il rumore degli scarponi sui sassi e, nelle giornate ventose, quello del vento che sferza i crinali rendendo il passo incerto. Poi l'imprevedibilità della montagna per cui decidi di andare sull'anello del Monte Bove per provare a vedere i camosci nel loro ambiente naturale riuscendo, con immensa soddisfazione, a scorgerne a malapena uno lontanissimo e poi te li ritrovi a pochi metri di distanza un altro giorno mentre stai salendo verso Passo Cattivo: si fermano, ti guardano, proseguono di fronte a te per diverse decine di metri per poi buttarsi lungo il dirupo alla destra della strada forestale ma non prima di essersi di nuovo voltati a osservarti. Loro nel loro ambiente che osservano te, ospite a casa loro.
Dalla cima di un monte ora distinguo le altre vette e confronto i profili delle montagne osservate dai diversi punti di vista: quello è il monte da dove la settimana scorsa osservavo questa cima.
Ci sono anche quassù i segni del sisma: sentieri non percorribili, interi versanti di un bianco candido che resta dopo i distacchi delle rocce che sono scivolate e rotolate a valle, lunghe ferite nel terreno dove la montagna si è scossa.
Le Stelle dell'Appennino che avevo sempre desiderato vedere ora sono divenute un elemento costante ogni volta che salgo sopra i due mila metri ma nonostante tutto mi fermo sempre ad ammirarle come si fa con le cose nuove. E le farfalle! In alcuni punti centinaia di farfalle che attraversano il sentiero e si litigano un fiore.
Ho incontrato tante persone, nemmeno troppe, che sui sentieri anche se affannati e senza fiato per la salita sono sempre pronte a salutarti e a regalare un sorriso, a scambiare impressioni e battute sulla mancanza della forma giusta. Ho scambiato itinerari e consigli con persone sconosciute sulle pagine Facebook dedicate ai Sibillini imparando tanto e rendendo le mie uscite più sicure.
In queste giornate passate sui Sibillini ho anche rivolto spesso il pensiero a Mattia Orsi. Lo conoscevo? No. Ho imparato a conoscerlo dai racconti di chi, tanti, gli voleva bene ma, soprattutto, ho imparato a conoscerlo dalle sue fotografie e da quello che scriveva e ho iniziato a capire cosa lo spingesse a salire quassù e mi dispiace non averlo incontrato prima per poter parlare con lui di tutto questo e magari farmi consigliare e guidare.
I Sibillini in questa estate calda sono stati tutto questo e anche di più.
E tutto è iniziato con questa mappa ora consunta che per anni ho consultato senza darle soddisfazione ed stata lì ad attendere paziente il momento giusto.

Rifugio Mazzaroni o Banditella. Sullo sfondo a sinistra il Vettore coperto dalle nuvole e sulla destra il Redentore. Dal...
30/07/2022

Rifugio Mazzaroni o Banditella. Sullo sfondo a sinistra il Vettore coperto dalle nuvole e sulla destra il Redentore.
Dal Monte Sibilla.

Rifugio Sibilla 1540m - sella Meschino 2100m - Cima Vallelunga 2221m - Monte Porche 2233 - Sella Meschino 2100m - Monte ...
30/07/2022

Rifugio Sibilla 1540m - sella Meschino 2100m - Cima Vallelunga 2221m - Monte Porche 2233 - Sella Meschino 2100m - Monte Sibilla 2173m - Monte Zampa 1791m - Rifugio Sibilla 1540 m
19,2 Km
Ascesa 1128 metri

Un itinerario semplice dove l'unico ostacolo è la lunghezza. Il dislivello totale si affronta facilmente perchè, percorso con questa direzione, non ci sono grandi salite. Al contrario, se si sale subito alla Sibilla, la prima parte è impegnativa. Si gode di panorami mozzafiato sul massiccio del Vettore e su quello del Bove.

Gola dell'Infernaccio da Monte Zampa. In fondo Monte Bove  Sud.
30/07/2022

Gola dell'Infernaccio da Monte Zampa. In fondo Monte Bove Sud.

Valle Lunga. In fondo Pizzo Berro e Monte Priora. Da Monte Porche 2233 m
30/07/2022

Valle Lunga. In fondo Pizzo Berro e Monte Priora.
Da Monte Porche 2233 m

Parco Nazionale dei Monti SibilliniDa fonte San Lorenzo - Capanna Ghezzi Palazzo Borghese - Monte Argentella - Forca Vio...
11/07/2022

Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Da fonte San Lorenzo - Capanna Ghezzi Palazzo Borghese - Monte Argentella - Forca Viola - Quarto San Lorenzo - Cima dell'Osservatorio - Cima del Redentore - Cima del Lago - Punta di Prato Pulito - Bivacco Zilioli - Lago di Pilato - Forca di Viola - Colle Albieri - Capanna Ghezzi - Fonte San Lorenzo.

21,4 Km - 1596 m di ascesa totale.

Armeria majellensis BoissSpillone della MajellaEtimologia incerta, secondo alcuni da una voce celtica "ar mor" che signi...
29/06/2022

Armeria majellensis Boiss
Spillone della Majella

Etimologia incerta, secondo alcuni da una voce celtica "ar mor" che significa presso il mare (dove cresce Armeria maritima)

Monte Rotondo 1700 mslm

Fioritura da luglio a settembre

Drypis spinosa L.Cardo paonazzoDal grecodrypis: dripide, spino; riferito alla foglia della piantaMonte Rotondo 1700 mslm...
29/06/2022

Drypis spinosa L.
Cardo paonazzo

Dal greco

drypis: dripide, spino; riferito alla foglia della pianta

Monte Rotondo 1700 mslm

Fioritura da giugno ad agosto

Foce 960 mslm - Lago di Pilato 1972 mslmFaccio mie le parole di una persona che ho incontrato mentre scendevo: "sono sta...
29/06/2022

Foce 960 mslm - Lago di Pilato 1972 mslm

Faccio mie le parole di una persona che ho incontrato mentre scendevo: "sono stato qui 20 anni fa e questo pezzo me lo ricordavo tutto in pianura".
Stessa cosa per me. Evidentemente erano le gambe ad essere diverse 😄

Escursione impegnativa con un bel dislivello che va affrontata con calma e pazienza, pendenza media notevole e per lo più allo scoperto sotto il sole.
Però al di la della meta, che è il motivo per cui si intraprende questo sentiero, tutto il percorso è pieno di fascino.

Cerastium tomentosum L.Peverima tomentosaDal Grecoceras -atos: c***o per la forma del fruttoRifugio Zilioli 2.250 mslm F...
25/06/2022

Cerastium tomentosum L.
Peverima tomentosa

Dal Greco

ceras -atos: c***o per la forma del frutto

Rifugio Zilioli 2.250 mslm

Fioritura da giugno ad agosto

Thymus praecox Opiz subsp. polytrichus (Borbas) JalasTimo precoceRifugio Zilioli 2.250 mslm Fioritura da maggio ad agost...
25/06/2022

Thymus praecox Opiz subsp. polytrichus (Borbas) Jalas
Timo precoce

Rifugio Zilioli 2.250 mslm

Fioritura da maggio ad agosto

Myosotis ambigens (Beg.) GrauNontiscordardimè dell'AppenninoDal grecomyós: topootós: orecchioRifugio Zilioli 2.250 mslm ...
25/06/2022

Myosotis ambigens (Beg.) Grau
Nontiscordardimè dell'Appennino

Dal greco
myós: topo
otós: orecchio

Rifugio Zilioli 2.250 mslm
Fioritura da maggio a Luglio

Il fiore giallo, che purtroppo non avevo notato, sembra essere un papavero di Ernest Mayer (Papaver alpinum). La fioritura sarebbe leggermente fuori stagione. È una specie rara che cresce nella parte meridionale del massiccio sopra i 1.900 metri e colonizzando ghiaioni e macereti calcarei.

Edrainthus graminifolius (L.) Rifugio Zilioli 2.250 mslmDal greco edraios: saldo, stabile anthus: fioregramen: erba, gra...
25/06/2022

Edrainthus graminifolius (L.)
Rifugio Zilioli 2.250 mslm

Dal greco
edraios: saldo, stabile
anthus: fiore
gramen: erba, gramigna
folium: foglia
Foglie similiale graminacee

Endemico dell'Appennino centrale e meridionale
Fiorisce da maggio ad agosto

Forca di Presta 1536m - Monte Vettore 2476mLa meta oggi era il Lago di Pilato ma in cima alla  cresta del Vettore c'era ...
21/06/2022

Forca di Presta 1536m - Monte Vettore 2476m

La meta oggi era il Lago di Pilato ma in cima alla cresta del Vettore c'era troppo vento che saliva dalla valle. Così ho deviato per la vetta...poco male...il lago l'ho ammirato dall'alto.

Fonte Avellana - Monte CatriaUn percorso impegnativo ma che ripaga con la vista mozzafiato di cui si gode dalla cimaSent...
16/06/2022

Fonte Avellana - Monte Catria

Un percorso impegnativo ma che ripaga con la vista mozzafiato di cui si gode dalla cima
Sentiero non sempre ben segnalato che bisogna percorrere con un buon sistema gps.

Come prima uscita per riallenarmi direi niente male :)

Anello che tocca il Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi  e la Riserva Naturale Regionale Monte San V...
25/04/2022

Anello che tocca il Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi e la Riserva Naturale Regionale Monte San Vicino e Monte Canfaito.
Si attraversano boschi di faggio boschi di carpino e praterie secondarie. Ci si ritrova seduti in un prato ad osservare un gruppo di cavalli con due puledrini appena nati. Si percorrono sentieri inebriati dal profumo dei ciclamini e dei fiori di prugnolo selvatico. Si ammirano i colori delle colombine cave, dei muscari appena spuntati e delle orchidee sambucine.

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