Quasi per caso. Una sera, cercando un programma televisivo per una piacevole visione, su “Rete Quattro” seguii “La Macchina del Tempo”, condotta da Alessandro Cecchi Paone. Tra i vari servizi previsti, m’incuriosì uno sulla famiglia scozzese Highlander. Non ricordo molto, ma, se non sbaglio, nel servizio fu sottolineato come questa famiglia, con un patto stipulato col diavolo, riuscisse ad avere
sempre un erede maschio, che portasse avanti la dinastia. Le tante generazioni, susseguitesi nel corso dei secoli, avevano tramandato tradizioni e culture per oltre 1000 anni. Rimasi sbalordito. Di riflesso, pensai alla mia famiglia. Alla sua “storia”. Io e mio fratello rappresentavamo l’ultima generazione dei “Petrillo”; il nonno e mio padre testimoniavano la terzultima e la penultima; il mio mitico bisnonno Domenico (famoso in famiglia perché amava poco il lavoro ma ci sapeva fare per tutto il resto, come me) identificava la quartultima. In quattro generazioni erano racchiusi 100 anni di vita della famiglia. Preso da un inaspettato furore affettivo, che mi svelava quanto orgoglio e quale attenzione provassi per le mie origini, decisi che avrei scavato nel passato dei “Petrillo”. Da allora ho ricavato tante informazioni e curiosità durante le ricerche: aneddoti, stravaganze, superstizioni, soprannomi. Insomma, un mondo incredibile rendeva i miei avi leggendari ed il mio casato interessante. E’ stato coinvolgente ed anche divertente! Ho scoperto di avere antenati in comune con persone, che, oggi, hanno il mio stesso cognome. La ricerca, naturalmente, continua. Ma, sapere che il cognome è presente nel paese, in cui vivo, dal 1571 (ed è tra i più antichi!) mi rende fiero. Sono riuscito nel giro di qualche anno a trasmettere la mia stessa passione agli amici, i quali mi hanno chiesto di ricostruire il proprio albero genealogico. E’ un lavoro, che richiede molti sacrifici. E che gioia aggiungere un nuovo ramo all’albero! Senza rendermene conto ho iniziato a fare il genealogista. Ho eseguito varie ricerche per conto di signori americani, che, in seguito, ho conosciuto personalmente durante una loro vacanza estiva in Italia ed apprezzato per la loro sensibilità verso un passato a volte ingiustamente sottovalutato e dimenticato. Dopo simili ed altre esperienze la passione non si è spenta. Anzi, ho deciso di allargare il mio campo d’indagine e di proporre ricerche nel settore a quanti fossero interessati. Ho creato, quindi, questo sito – L’ Albero Genealogico – con la speranza di poter soddisfare le richieste di coloro, che vorrebbero essere informati sulle proprie origini e creare il proprio albero genealogico. Non è banale ed inutile conoscere le proprie origini. E’ una inconscia necessità dell’animo, uno scoprirsi. In una società priva di legami affettivi e di rapporti umani, “possedere” le proprie origini diventa una conquista d’identità, una presa di coscienza. Un grazie particolare va al mio “maestro”, Giulio Cesare Salemme. Per voi un nome qualunque; per me un amico ed un professionista della genealogia. Mi ha insegnato i metodi e le strategie necessari ad un buon ricercatore. Un sentito benvenuto a voi tutti, cari appassionati di genealogia, che ringrazio per aver visitato la mia pagina Facebook. Gaetano Petrillo