P.Stop

P.Stop PStop è il servizio turistico del I° Municipio.
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Grazie ai suoi 11 punti strategicamente distribuiti, ai servizi online e di front-desk e al suo personale, PStop rappresenta il nuovo motore dell’informazione turistica e culturale della capitale. I nostri punti:

Via Giuseppe Zanardelli - Roma (RM)
Largo di Villa Peretti - Roma (RM)
Piazza di Spagna - Roma (RM)
Piazza Sidney Sonnino - Roma (RM)
Piazza di Porta Maggiore - Roma (RM)
Piazza di S. Gi

ovanni in Laterano - Roma (RM)
Viale Carlo Felice - Roma (RM)
Piazza dell'Esquilino - Roma (RM)
Piazza di Santa Maria Liberatrice - Roma (RM)
Via XX settembre - Roma (RM)
Piazza della Città Leonina - Roma (RM)

🇬🇧 The quatrains written by Michelangelo to commemorate Cecchino Bracci are a clear example of the artist's desire to be...
09/03/2024

🇬🇧 The quatrains written by Michelangelo to commemorate Cecchino Bracci are a clear example of the artist's desire to be recognized as "homo universalis". In fact, the texts are researched and written according to the canons of the time, showing strong references to both Neoplatonic philosophy and the literary concept of "consolatio” which is quite preponderant both in the comments and in the correspondence exchanged with Del Riccio who recognized in the artist's literary work a good ploy to deal with the mourning for the death of his young nephew as well as a form of escape from reality.

📸: protrait of Michelangelo at the bottom of the Tomb of Cecchino Bracci

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🇮🇹 Le quartine scritte da Michelangelo per commemorare il defunto Cecchino Bracci sono un chiaro esempio della volontà dell’artista di essere riconosciuto come “homo universalis”. I testi infatti sono ricercati e sono scritti secondo i canoni dell’epoca mostrando forti richiami sia alla filosofia neoplatonica che al concetto letterario della “consolatio”. Proprio quest’ultima è decisamente preponderante sia nei commenti che nei carteggi intercorsi con Del Riccio il quale, infatti riconosce nell’opera letteraria dell’artista un escamotage con cui affrontare il lutto per la morte del giovane nipote oltre che una forma di fuga dalla realtà.

📸: ritratto di Michelangelo nella fascia inferiore della Tomba di Cecchino Bracci

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🇬🇧 The tomb of Cecchino Bracci is a work designed by Michelangelo but sculpted by one of his collaborators as he was inv...
09/03/2024

🇬🇧 The tomb of Cecchino Bracci is a work designed by Michelangelo but sculpted by one of his collaborators as he was involved in various papal commissions. The tomb, with a very sober appearance, is located on the left wall of the side entrance and is arranged on three levels: a lower that is made up of four corbels and where is possible to see also the two portraits of the artist, an intermediate level that comprehends the sarcophagus, the family coats of arms and the bust of the young man and at the top, the last one which closes the work with a softly shaped tympanum. The structure is not small in size and is entirely made of marble which, in contrast with the simplicity of the shapes, highlights a certain value.

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🇮🇹 La tomba di Cecchino Bracci è un’opera disegnata da Michelangelo ma fatta scolpire da un suo collaboratore perché impegnato nelle diverse commissioni papali. Il sepolcro, dall’aspetto molto sobrio, è situato nella parete di sinistra dell’ingresso laterale e si dispone su tre livelli: il più basso che si compone di quattro modiglioni e dove trovano posto i due ritratti dell’artista, uno intermedio dove campeggiano il sarcofago, gli stemmi di famiglia ed il busto del giovane e, infine, uno più alto che chiude l’opera con un timpano dalle forme morbide. La struttura non è di piccole dimensioni ed è interamente in marmo il che, in contrasto con la semplicità del disegno, evince un certo pregio.

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🇬🇧 Today is February 14th, a day dedicated to St. Valentine and the celebration of   .The pic shows the relic of the sai...
14/02/2024

🇬🇧 Today is February 14th, a day dedicated to St. Valentine and the celebration of .
The pic shows the relic of the saint’s skull: initially housed in the crypt of Pope Adriano inside the Church of Santa Maria in Cosmedin, it has been moved and is now visible in the second left side chapel.
if you want to see a “musive portrait” -not certain- of St. Valentine, you can go in the Basilica of Santa Prassede where you will find the chapel of St. Zeno; the one with a brown robe, it’s him (maybe).

📸🏛️ Tag and share your pics and experiences in Rome!💪

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🇮🇹 Oggi è il , giorno dedicato a nonché festa degli !
Quella in foto è la reliquia del cranio del santo: era inizialmente ospitata nella cripta di Adriano della chiesa di Santa Maria in Cosmedin ma è stata spostata e oggi è visibile nella seconda ca****la laterale di sinistra.
Una raffigurazione (non certa) di San Valentino è invece rintracciabile nella ca****la di San Zenone all’interno della basilica di Santa Prassede.

📸🏛️ Tagga nelle tue foto e nelle tue stories per farti ricondividere 💪

Questo quadrato bianco a terra -sito davanti al Mausoleo di Cecilia Metella- è la copertura del caposaldo A. L’idea di a...
07/02/2024

Questo quadrato bianco a terra -sito davanti al Mausoleo di Cecilia Metella- è la copertura del caposaldo A. L’idea di apporre questa pietra nacque dalla necessità di mantenere chiaro il punto dal quale erano iniziate le operazioni di misurazione.

Nella foto successiva invece c’è una targa francese del 1809 (la verifica fu eseguita anche da loro perché al tempo ritenevano ci fosse un errore nelle misurazioni di Boscovich e Marie del 1751).

👉”Gli ufficiali del corpo imperiale degli ingegneri geografi francesi hanno ritrovato e ripristinato questo termine occidentale della base misurata nel 1751 dai padri Marie e Boscovich per la determinazione di un grado del meridiano di Roma. Anno 1809, quinto del regno di Napoleone imperatore dei Francesi, Re d’Italia e protettore della confederazione del Reno, mentre era ministro il Duca di Feltre e Governatore degli Stati Romani, il Conte De Miollis.”

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👉 “Nell’anno 1855, padre Angelo Secchi, sulla traccia del padre Boscovich, rigorosamente misurava lungo la via Appia una...
07/02/2024

👉 “Nell’anno 1855, padre Angelo Secchi, sulla traccia del padre Boscovich, rigorosamente misurava lungo la via Appia una base geodetica e nell’anno 1870 con lo stabilire -presso i due estremi di essa- questo punto trigonometrico e l’altro alle Frattocchie, costituiva una nuova base sulla quale fu verificata la rete geodetica italiana ordita nell’anno 1871 dagli ufficiali del corpo di stato maggiore per la misura del grado europeo”

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🇬🇧Walking on one of the side streets of Via del Corso, you may see a curious front gate. In the middle of Via della Croc...
01/02/2024

🇬🇧Walking on one of the side streets of Via del Corso, you may see a curious front gate. In the middle of Via della Croce, at number 70, you will find this marble doorway made of two telamons supporting its lintel. The two sculptures were executed in the early 17th century by Pietro Bernini, the father of the renowned Gian Lorenzo Bernini, and depict the mythological figure of Hercules victorious over the Nemean lion (the skin he wears on his head is the one of the defeated beast).

👉Did you know that? 👀

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🇮🇹 Passeggiando lungo le traverse di Via del Corso ci si imbatte in Via della Croce dove, al civico 70, fa la sua comparsa un portale in marmo con due telamoni che ne sostengono l’architrave. Le due sculture sono state eseguite nel primo decennio del XVII secolo da Pietro Bernini, padre del celebre Gian Lorenzo Bernini, e rappresentano la figura mitologica di Ercole vittorioso sul leone Nemeo (de quale indossa la pelle).

👉Lo sapevi? 👀

FIDIA – la mostra  👉 Già vista? Come è stata? 👀  Se devi ancora vederla, scoprila qui sotto👇  : la mostra esposta dentro...
29/01/2024

FIDIA – la mostra 👉 Già vista? Come è stata? 👀
Se devi ancora vederla, scoprila qui sotto👇

: la mostra esposta dentro Villa Caffarelli, inserita nella magnifica cornice dei , vuole gettare uno sguardo curioso su una delle figure che più di tutte ha caratterizzato l’arte ellenistica per come la conosciamo. Autore di sculture che oggi sono pervenute per lo più come copie romane, Fidia è stato sinonimo di eccellenza; in questa mostra a parlare per suo conto ci sono le testimonianze del Partenone così come i riferimenti alle statue crisoelefantine di Atena e Zeus dei rispettivi templi di Atene e Olimpia.

L’esibizione delle circa cento opere si sviluppa in sei sezioni che portano l’osservatore a conoscere il Fidia umano e il Fidia “mitico”, elevato a sommo artista dalla visione romanzata (ma comunque meritata) che lo ha visto protagonista nei secoli.
La mostra si apre palesando subito il tema centrale: Fidia nel tempo. Il primo oggetto, di per sé, è incredibile: una brocchetta che presenta la scritta “ΦΕΙΔΙΟ≡ΕΙΜΙ” ossia “sono di Fidia”; il reperto ci immerge direttamente nella vita dell’artista e -non lontano- viene presentata la Pallas au Parthénon di Rodin come a voler comunicare quanta e quale sia stata l’influenza di questo artista sull’arte antica e su quella moderna. Seguono quindi opere, ricostruzioni e pannelli illustrativi che aiutano il visitatore a comprendere il periodo storico nel quale operò Fidia con la sua officina, riscoprendo l’abilità dell’artista attraverso una ricostruzione dell’Athena Parthenos, dello scudo Stragford e con le magnifiche figure di amazzoni a lui ispirate e connotate dal tipico panneggio (forse il vero protagonista delle opere dello scultore ellenico).

Quella di Fidia è quindi una mostra che vuole portare all’attenzione uno dei punti di riferimento dell’arte, svelandolo attraverso l’occhio di chi ha cercato di riprodurlo o di accostarsi alla sua maestria che, al termine del nostro percorso, diventa meno eterea e sempre più umana e concreta.

🇬🇧Palazzo Borghese is an architectural gem of Roman Baroque style located in the “rione Campo Marzio.” This structure, p...
24/01/2024

🇬🇧Palazzo Borghese is an architectural gem of Roman Baroque style located in the “rione Campo Marzio.” This structure, probably inspired by Vignola and built according to the project of Martino Longhi Il Vecchio, dates back to the 16th century and underwent various modifications until the end of the 17th century when it acquired its definitive form.
Great artists such as Carlo Maderno and Carlo Rainaldi also played a role in its construction by completing it and expanding the impressive courtyard with an even more spectacular nymphaeum known as the “Bagno di Venere” (Bath of Venus). The unconventional shape and dimensions of Palazzo Borghese have earned it the nickname “cembalo” (harpsichord) as well as the title of the “wonder of Rome”.

👉 Have you ever been there? 👀

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🇮🇹 Palazzo Borghese è una gemma del barocco romano all’interno del rione Campo Marzio. La struttura, ispirata dal Vignola e disegnata da Martino Longhi il Vecchio, risale al XVI secolo e ha subito diverse modifiche nel corso del tempo fino a trovare la sua forma definitiva verso la fine del XVII secolo. Le sapienti mani di grandi artisti come Carlo Maderno e Carlo Rainaldi hanno ampliato l’edificio completando il magnifico cortile interno con l’ancora più maestoso ninfeo noto come “bagno di Venere”. La forma atipica del palazzo e le sue dimensioni gli sono valse il soprannome di “cembalo” e il titolo di “meraviglia di Roma”.

👉 Lo hai mai visitato? 👀


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👉 La credenza che questo sepolcro fosse in realtà la “tomba di Nerone” era molto ben radicata nella tradizione romana e ...
28/12/2023

👉 La credenza che questo sepolcro fosse in realtà la “tomba di Nerone” era molto ben radicata nella tradizione romana e a darne prova c’è il sonetto “Un deposito” di G.G. Belli che nel 1831 recitava:

Dove nassce la cassia, a mmanimanca,
nò a ppontemollo, tre mmía piú llontano,
ce sta ccome un casson de pietra bbianca
o nnera, cor P. P. der posa-piano.

Lí, a Rromavecchia, ha dditto l’artebbianca,
ce sotterronno un certo sor Mariano,
che mmorze de ’na palla in una scianca
a la guerra indov’era capitano.

Duncue, o cqui er morto è stato sbarattato;
e allora me stordisco de raggione
ch’er governo nun ciabbi arimediato.

O cchi ha scritto er pitaffio era un cojjone:
perché, da sí cch’er monno s’è ccreato,
questa è la sepportura de Nerone.
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👉 La tomba di Publio Vibio Mariano è un sepolcro imponente del III secolo che si presenta con forme semplici, leggerment...
28/12/2023

👉 La tomba di Publio Vibio Mariano è un sepolcro imponente del III secolo che si presenta con forme semplici, leggermente decorato e con un copertura a tetto decorata sugli angoli degli acroteri. Presenta un’iscrizione visibile solo dal lato opposto della attuale via Cassia.
L’iscrizione riporta:
D∙M∙S∙
P∙VIBI P∙ F∙ MARIANI E∙M∙V∙ PROC∙
E∙T PRAESIDI PROV∙ SARDINIAE P∙P∙ BIS
TRIB∙ COHH∙PR∙XI URB∙ IIII∙ VIG∙ PRAEF∙ LEG∙
II∙ ITAL∙ P∙P∙ LEG∙ III∙ GALL∙ FRUMENT∙
ORDIUNDO∙ EX∙ ITAL∙ IUL∙ DERTONA∙
PATRI DULCISSIMO∙
ET∙REGINIAE∙MAXIME∙MATRI
KARISSIMAE∙
VIBIA∙MARIA∙MAXIMA∙C∙F∙FIL∙ET∙HER∙

Ossia:

Sacro ai dei Mani,
Sacro agli dei Mani, a Publio Vibio Mariano figlio di Publio eminentissimo uomo, Procuratore e Presidente della provincia di Sardegna, due volte Pro Pretore, Tribuno della Coorte Pretoriana, XI Urbana, IV dei Vigili, Prefetto della Legione II Italica, Pro Pretore della Legione III Gallica, Centurione dei Frumentarii, oriundo dalla colonia italica Iulia Dertona padre dolcissimo e a Reginia Massima madre carissima la figlia ed erede Vibia Maria Massima fece costruire.
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Feste di Natale a Piazza del Popolo 🎄
27/12/2023

Feste di Natale a Piazza del Popolo 🎄

Buona Vigilia di Natale!In foto: Galleria Alberto Sordi (ex Galleria Colonna)
24/12/2023

Buona Vigilia di Natale!

In foto: Galleria Alberto Sordi (ex Galleria Colonna)


La fama di questa storia (che non si è limitata alla sola città di Roma ma anzi è diventata internazionale) è principalm...
23/12/2023

La fama di questa storia (che non si è limitata alla sola città di Roma ma anzi è diventata internazionale) è principalmente dovuta a due eventi: il primo è l’utilizzo del toponimo “Domine, Quo Vadis?” applicato alla chiesa di Santa Maria in Palmis nel Mirabilia Urbis del XII secolo, e il secondo è il romanzo “Quo Vadis, scritto da Henryk Sienkiewicz alla fine del XIX secolo e che gli valse il Nobel per la letteratura.

PS: sebbene il titolo del libro faccia riferimento alla tradizione romana della figura di Pietro, quanto narrato nel romanzo tratta dell’amore tra Marco Vinicio (un nobile pagano) e Ligia (una nobile cristiana) durante il regno di Nerone e delle sue persecuzioni.

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👉 La tradizione dietro al Quo Vadis è molto antica trova le sue radici nei testi apocrifi di Pseudo Lino; proprio da qui...
23/12/2023

👉 La tradizione dietro al Quo Vadis è molto antica trova le sue radici nei testi apocrifi di Pseudo Lino; proprio da qui nasce la storia che vede la figura di San Pietro inimicarsi alcuni esponenti dell’aristocrazia romana e gli eventi che portarono al suo martirio.
Il grande zelo del santo e il predicare la castità avrebbero convinto una giovane romana – tale Santippe, moglie di Albino – ad avere una vita più morigerata a discapito del marito che non aveva la minima intenzione di assecondare le parole di Pietro. Subentrerebbe da qui la figura del prefetto Agrippa, il quale, avendo lo stesso problema del suo amico Albino (ma con tutte le concubine e non solo con la moglie) decise di mettere a tacere il santo in via definitiva. San Pietro venne però avvisato dalle donne e fece giusto in tempo a fuggire. La parte successiva della storia è nota a tutti e, nonostante la sua tradizione orale risalga almeno al II secolo, non ha subito grandi modifiche.

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👉 Entrando in Santa Maria Maggiore si tende ad andare diretti verso i capolavori più noti come l’abside del Torriti o le...
22/12/2023

👉 Entrando in Santa Maria Maggiore si tende ad andare diretti verso i capolavori più noti come l’abside del Torriti o le due cappelle Paolina e Sistina, ma c’è un altro spazio -sempre collegato alla navata centrale- che merita tutta l’attenzione possibile.

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🧱 Subito sulla destra infatti è possibile accedere al battistero che, reso in questo modo grazie all’intervento del Valadier e all’installazione del fonte battesimale, inizialmente aveva funzione di coro invernale e faceva parte del palazzo seicentesco costruito da Flaminio Ponzio agli inizi del XVII secolo. L’affresco che domina la volta -insieme alle decorazioni in stucco e foglia d’oro- è opera del Passignano e vede raffigurata una serie di profeti e padri della chiesa affiancati da cariatidi mentre al centro si mostra l’Immacolata Concezione sorretta da otto cherubini che fanno da congiunzione con le altre figure. Infine, altrettanto importante, è l’altorilievo marmoreo che spicca sullo sfondo e che trova posto all’interno di una cornice barocca composta da due colonne e un timpano spezzato; opera di Pietro Bernini, padre del più famoso Gian Lorenzo, raffigura l’Assunzione della Vergine.

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👉 Nuovo appuntamento con  , la mostra che  ! Questa volta proponiamo:👉  : un percorso lungo la via dell’artista, osserva...
14/12/2023

👉 Nuovo appuntamento con , la mostra che !

Questa volta proponiamo:

👉 : un percorso lungo la via dell’artista, osservando la sua più grande collezione nel meraviglioso contesto di Palazzo Bonaparte.
Suddivisa in quattro sezioni, questa mostra inizia incentrandosi sulle litografie del periodo italiano: gli scorci e i paesaggi sono il frutto del Grand Tour dell’artista che, nei suoi 14 anni in Italia, ha maturato una forte e intima passione per la vita rurale del meridione e per i notturni che tanto hanno contribuito – con le loro architetture- alla sua produzione successiva.

Secondo passo nella mostra è dato dall’interesse per le geometrie e – nello specifico – nella tassellatura. Qui, le sue opere sono figlie dello stupore e del fascino maturato verso l’arte moresca del Sud Italia e del complesso andaluso dell’Alhambra; si intravede una prima e caratterizzante visione geometrico matematica: la replicabilità di uno schema prorompe assieme alle simmetrie che si accostano alle raffigurazioni di frattali.

Da qui in poi la matematica- che già aveva iniziato a palesarsi- prende il sopravvento.
Nella terza parte della mostra Escher si dedica anima e corpo all’evoluzione della tassellatura; subentrano le metamorfosi e le forme si connotano in un rinnovato dinamismo dato dalla loro costante trasformazione e trovando la massima espressione in “Metamorfosi II”, un vero e proprio “panta-rei” di eraclitiana memoria riproposto su un nastro di 4 metri per 20 centimetri.

Ultima parte della mostra sono le celeberrime architetture impossibili. Nastri di Möbius, cubi irrealizzabili, relativismo, illusioni e distorsioni ottiche accompagnano l’osservatore nelle ultime stanze: da quella dedicata al ritratto con sfera riflettente all’interattiva stanza della relatività per terminare con la sezione conclusiva dove ammirare “Relatività”, “Cascata” e l’eredità di Escher nella cultura contemporanea.

Volendo esprimerla con due parole “Escher” è e e ci parla unendo ben due dei linguaggi universali.

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👉Un bronzo che è stato toccato da imperatori, papi e artisti.➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰🧱Per entrare nella basilica di San Giovanni...
09/12/2023

👉Un bronzo che è stato toccato da imperatori, papi e artisti.

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🧱Per entrare nella basilica di San Giovanni in Laterano si deve obbligatoriamente passare per questo portale di quasi 9 metri di altezza per 4,5 di larghezza. Trasferito dalla Curia Iulia nella metà del XVII secolo, questo portale fu voluto da papa Alessandro VII Chigi che affidò il compito alle sapienti mani del Borromini; sfortunatamente, la misura del portale era di molto più grande rispetto alla porta romana del I secolo e questo richiese l’intervento e l’aggiunta di parti che potessero permettere un inserimento adeguato delle ante: a tale scopo, il Borromini aggiunse le caratteristiche stelle e ghiande che rimandano allo stemma araldico della famiglia papale, portando il portale da una dimensione di circa 7 metri per 3 a quella attuale.

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curiaiulia

📸 In foto il percorso degli acquedotti: in rosso l’Aqua Marcia mentre in bianco l’Aqua Claudia.👉 Sugli acquedotti:Libro ...
05/12/2023

📸 In foto il percorso degli acquedotti: in rosso l’Aqua Marcia mentre in bianco l’Aqua Claudia.

👉 Sugli acquedotti:

Libro 1, cap XIX, par. II
“I Gotti muniti di ben profonde fosse i loro campi trasportarono la terra scavata nel lato interno erigendovi un alto argine, e conficcativi gran numero di acutissimi pali fortificarono ognuna di quelle stazioni tanto, quanto sogliono esserlo i battifolli de’ castelli. Ora alle truppe situate nel campo di Nerone era preposto Marcia, il quale, di ritorno già co’ suoi dalla Gallia, aveavi piantate le tende, e gli altri erano subordinati a Vitige di stanza nel sesto, avendovi in tutti un particolar comandante. Eglino adunque disposte così le forze loro tagliano dal primo all’ultimo gli acquidotti acciocchè non possa la città trarne goccia d’acqua, [p. 97 modifica]e questi romani edifizii giungono al numero di quattordici, costruiti per intiero di mattoni cotti, e larghi ed alti sì che un uomo in arcione vi può cavalcare.”

👇👇👇Continua nei commenti 👇👇👇

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👉 Gli eventi che hanno caratterizzato l’assedio di Roma del 537-538 sono egregiamente narrati da Procopio da Cesarea nel...
05/12/2023

👉 Gli eventi che hanno caratterizzato l’assedio di Roma del 537-538 sono egregiamente narrati da Procopio da Cesarea nelle sue “Guerre Gotiche”. Per questo motivo si riportano (dalla traduzione di Giuseppe Rossi del 1838) alcuni passaggi salienti che ben descrivono il campo barbarico e le azioni del generale Belisario.

Libro 1, cap XXIV, par. I
“Belisario scrisse del tenore seguente a Giustiniano Augusto: «Arrivammo in Italia giusta il tuo commandamento, ed assoggettatane gran parte avemmo eziandio in poter nostro, fatta sgombrare dal nemico, Roma, il cui prefetto Leuderi di novello ti ho inviato. Se non che, messo presidio né luoghi forti della Sicilia e dell’Italia per noi occupati, sommava il nostro esercito soli cinquemila combattenti quando fummo assaliti da altri barbari non minori in numero di cencinquanta mila […]”

Libro 1, cap XXV, par. I
“Tra le tenebre soprattutto i barbari paventavano fuor misura, e le sentinelle giaceansi immobili ne’ campi, avvenendo assai di frequente che ed altri ed in ispecie i Maurusii1 usciti delle mura allo scontrarsi ovunque in Gotti o in preda al sonno o sbandati in piccolo numero (com’è moltissime volte il caso ne’ grandi eserciti, richiedendolo o le bisogna della vita, o la necessità di pascolare cavalli, muli, ed ogni maniera di bestiame destinato a nutrirci) li uccidessero, e, di fretta spogliatili, al primo sentore di più forte nemica sorpresa mettessersi a precipitosa carriera, essendo tal gente veloce, per natura, del piede, priva di gravi armadure […]”

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👉 Si ipotizzava di Pietro Papaleo, ma la mano dietro questo capolavoro era ben più famosa.➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰🧱 Il Salvator ...
30/11/2023

👉 Si ipotizzava di Pietro Papaleo, ma la mano dietro questo capolavoro era ben più famosa.

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🧱 Il Salvator Mundi, oggi esposto sul lato destro della navata della Basilica di San Sebastiano, è il lascito (in tutti i sensi) di Gian Lorenzo Bernini. Eseguita alla veneranda età di 81 anni, questa scultura è la summa della sua arte: un barocco romano in piena regola che accosta eleganza e ricercatezza. La forma piramidale e la leggera sproporzione assecondano la posizione della statua rispetto all’osservatore, la mano benedicente resta separata dallo sguardo di Cristo creando un dinamismo fortemente plastico accentuato dal panneggio, dalla torsione del collo e dal dettaglio dei connotati facciali.

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❗Secondo alcuni la scultura era prevista per la regina Cristina di Svezia (sua ammiratrice e mecenate), ma fu rifiutata dalla stessa poiché non in grado di ricambiare un gesto così importante; talmente forte era però la volontà dell’artista che decise di lasciargliela nel testamento così da assicurarsi che il dono raggiungesse il proprio destinatario. Il Salvator Mundi rimase alla regina per una decina di anni per poi passare a Innocenzo XI Odescalchi per poco meno di quattro mesi. Sebbene fosse nelle mani della famiglia Odescalchi per diverso tempo, dell’opera, dal XVIII secolo, si persero le tracce. Solo nel 2001, con un’attenta analisi si è arrivati a riconoscere in questo busto l’ultimo capolavoro del maestro napoletano.

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👉 Tre eventi per godersi la città.➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰Il dipartimento Cultura-Turismo-Sport del gruppo Confcooperative Lazio...
23/11/2023

👉 Tre eventi per godersi la città.

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Il dipartimento Cultura-Turismo-Sport del gruppo Confcooperative Lazio, in collaborazione con la cooperativa Spazio Libero, organizza nei tre prossimi finesettimana tre percorsi ad hoc con cui scoprire alcune tra le particolarità di Roma.
Gli incontri saranno tutti di due/tre ore e sono:

🔴 Sabato 25 novembre 15.45 -> Le scarpe rosse: Itinerario al nel centro di Roma alla riscoperta del ruolo che hanno avuto personalità del calibro di Donna Olimpia, Beatrice Cenci, Adelaide Ristori e altre.

🟣 Sabato 9 dicembre ore 10.30 -> Alla ricerca della Pietra filosofale. La Porta Magica e il Ninfeo Alessandrino a p.zza Vittorio; una visita guidata con apertura esclusiva del sito ripercorrendo la storia e leggenda dietro Francesco Borri e la Roma del XVII secolo.
🟠 Domenica 17 dicembre ore 10.00 -> La Domus Tiberiana, la Casa di Augusto e Santa Maria Antiqua al Palatino; un tour per vedere la recentemente aperta e per perdersi tra le rovine del Palatino, segno inequivocabile dell’oggettiva bellezza della Roma imperiale.

Informazioni e prenotazioni
via cellulare: +39/3277171133
via mail: [email protected]

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spaziolibero

👉 Tre eventi per godersi la città.➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰➰Il dipartimento Cultura-Turismo-Sport del gruppo Confcooperative Lazio...
23/11/2023

👉 Tre eventi per godersi la città.

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Il dipartimento Cultura-Turismo-Sport del gruppo Confcooperative Lazio, in collaborazione con la cooperativa Spazio Libero, organizza nei tre prossimi finesettimana tre percorsi ad hoc con cui scoprire alcune tra le particolarità di Roma.
Gli incontri saranno tutti di due/tre ore e sono:

🔴 Sabato 25 novembre 15.45 -> Le scarpe rosse: Itinerario al nel centro di Roma alla riscoperta del ruolo che hanno avuto personalità del calibro di Donna Olimpia, Beatrice Cenci, Adelaide Ristori e altre.

🟣 Sabato 9 dicembre ore 10.30 -> Alla ricerca della Pietra filosofale. La Porta Magica e il Ninfeo Alessandrino a p.zza Vittorio; una visita guidata con apertura esclusiva del sito ripercorrendo la storia e leggenda dietro Francesco Borri e la Roma del XVII secolo.

🟠 Domenica 17 dicembre ore 10.00 -> La Domus Tiberiana, la Casa di Augusto e Santa Maria Antiqua al Palatino; un tour per vedere la recentemente aperta e per perdersi tra le rovine del Palatino, segno inequivocabile dell’oggettiva bellezza della Roma imperiale.

Informazioni e prenotazioni
via cellulare: +39/3277171133
via mail: [email protected]

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P. Stop’s Story

🇬🇧 P. Stop is an information point that was created with the aim of aggregating all the tourist services useful to the visitors of Rome and the citizen, to make the discovery of the Capital a complete and unforgettable experience.

The P.Stop are located in some of the most important squares of the city in order to offer a constant service in step with the needs of the person.

Opening time: Everyday 10am - 6pm.

🇮🇹 P.Stop è un punto informativo che nasce con lo scopo di aggregare tutti i servizi turistici utili ai visitatori di Roma ed al cittadino, per rendere la scoperta della Capitale un’esperienza completa ed indimenticabile.