I beni culturali sono un ecosistema complesso, composto da entità tangibili, beni ambientali, artistici e architettonici e intangibili, storia, tecniche e tradizioni, lingue, musica. Tale commistione complessa fra tangibile e intangibile è proprio una delle caratteristiche peculiari di un «bene culturale», ed è una caratteristica assolutamente da valorizzare. Si avverte l’esigenza di andare oltre
la dimensione estetica e materiale di un bene culturale, perché chiese, monumenti e parchi diventano ancor più affascinanti se si riesce a comunicare anche il loro legame con la storia, i valori, i significati del territorio in cui sono inseriti. In questo modo taluni elementi del paesaggio, apparentemente poco rilevanti, assumono valore in chiave culturale, in quanto anch'essi possono “raccontare” aspetti e momenti importanti dell’identità e della storia dei luoghi. La fruizione del patrimonio culturale di un luogo, sotto questa prospettiva, diventa una vera e propria esperienza unica, un percorso articolato e diffuso che trova nell’identità del territorio il suo filo conduttore. È un qualcosa di più di una semplice somma di visite a una serie di bellezze artistiche. La concezione esperienziale della fruizione dei sistemi culturali rappresenta la prospettiva di lavoro più interessante e ricca di potenzialità. «Scoprire, esplorare, esperienza» rimandano all’idea del «trovare o provare qualcosa di nuovo»; a questo si raccordano «altrove e identità», due termini antitetici che corrispondono se si considera che il turista/viaggiatore vuole scoprire identità diverse dalla propria. Il concetto di viaggio, in senso reale e figurato, è posto al centro del progetto “Bari Nostra”, in contrapposizione al classico concetto di «visita» al monumento, al paesaggio,al museo e diviene un percorso esperienziale complesso che mobilita i diversi sensi del
fruitore, offrendo diverse angolazioni del patrimonio culturale, luoghi, opere e persone,
natura e arte, enogastronomia e musica. Se dunque l’esperienza del viaggio diviene la prospettiva interiorizzata della fruizione del
patrimonio culturale da parte del turista, il territorio diviene attrattivo e in tal senso genera
valore economico e sociale nella misura in cui offre ed evidenzia adeguatamente ‘qualità’. Il turismo è profondamente cambiato rispetto al concept
originario del turismo di massa: è un ritorno alle origini. Il turismo attuale, più legato all'idea
del percorso e alla conoscenza dell’altro, si avvicina sempre più a quello che era lo spirito
del Grand Tour Sette-Ottocentesco. In definitiva, il percorso diventa la meta stessa. Si propone a turisti e a residenti un viaggio ‘altrove’ nella storia e nelle radici del
paesaggio.