Tati Murgia

Tati Murgia Consulente per le imprese turistiche specializzata in Guest Experience e Marketing Territoriale

Disobbedire a Sorgono Ho origini sarde. Il mio cognome ne è un buon indicatore.Dire “origini” mi sembra riduttivo perché...
23/02/2024

Disobbedire a Sorgono

Ho origini sarde. Il mio cognome ne è un buon indicatore.

Dire “origini” mi sembra riduttivo perché questo frammento di terra contemplato dal mare me lo sento addosso come quando in spiaggia il famoso bent’e sobi - lo scirocco caldo e umido, letteralmente “vento di sole” - mi scompigliava i capelli meglio di quello che avrebbe potuto fare un phon con 3000 watt di potenza.

E allora, in questi giorni che dedico alla mia terra, mi ri-trovo a Sorgono, un paese nella zona del Mandrolisai raggiungibile tramite una strada che sinuosamente viene accolta tra le pendici delle montagne, le più centrali della Sardegna.

Ciò che mi ha spinto qui è stato “Once upon a place”, un evento per imparare a raccontare e promuovere una destinazione organizzato da Cadossene Lab.

Oggi uno dei relatori, Federico Favot, ci ha chiesto di dedicare 30 minuti, timer alla mano, a collezionare foto del paese per poi tornare e raccontarle.

30 minuti.

Parto in solitaria. Pur non conoscendole, saluto le persone che incontro perché è da loro che parte quell’iniziativa così semplice che in una città come Genova - quella dove vivo - sarebbe sicuramente considerata una minaccia o un’avance anche se il mittente in questione fosse un’anziana signora di 80 anni.

In sequenza scatto:

1_ Un balcone senza pavimento in Via Garibaldi, forse ceduto dalla pressione de “i mille” - 26 minuti
2_ Un portone ribelle di legno con la voglia di spogliarsi di quella vernice vetusta, corredato da un cartello vendesi tanto decadente quanto rigoglioso in attesa di futuro - 22 minuti
3_ Un gatto tra casa e strada, privo di qualsivoglia preoccupazione - 18 minuti
4_ L’acquedotto, il cui carattere tipografico ricorda il font usato da quella propaganda dittatoriale che ha avuto luogo dal 20 al 40 circa - 14 minuti
5_ Una bella casa in Via Montebello, giusto per rafforzare il concetto

A questo punto il battito del timer dice che mancano 10 minuti ma il mio sguardo si posa su una costruzione, magistralmente recuperata, che sulla parete affigge una foto di se stessa nei primi del 900.

La porta è aperta. Un signore, come se fosse governato dalle maree, fa su e giù dal gradino che separa la dimora dalla pavimentazione esterna in pietra e mi guarda con curiosità.

L’accoglienza di quello sguardo ha fatto in modo che un’introversa come me buttasse giù la barriera del proprio mondo interiore per chiedere “Qual è la storia di questa casa?”

Non vedeva l’ora! Mi spiega con implacabile orgoglio ciò che ha fatto per rimodellare a sua misura quelle mura, mi accoglie spiegandomi ogni finitura, condendo il dialogo con qualche parola sarda.

A noi si aggiunge una ragazza, che solo dopo scopro essere una guida del Cammino Minerario di Santa Barbara - mio nonno paterno è stato un minatore sardo - ed è insieme a lei che condivido la scoperta.

Questa scoperta, non si limita al guardare con quanta dedizione i tetti sono stati intrecciati o con quanta maestria delle vecchie finestre sono state recuperate.

In questa occasione io mi ri-trovo.

Disobbediente, perché i 30 minuti del timer sono diventati un’ora - per una persona ossessionata come me dalla puntualità è un evento gravissimo ma è anche un ottimo segnale, perché si esce dal controllo e quando questo succede è perché si è coinvolti.

Ligure negli approcci iniziali. Sarda nello spirito desideroso di continuare a conoscere le proprie radici.

Come si racconta un territorio? Ne stiamo parlando in questi giorni e se dovessi avanzare un’ipotesi, tra tutte quelle fatte, direi che lo si può fare anche disobbedendo ovvero - come dice la Treccani - “omettendo di eseguire un ordine o di osservare una disposizione, sia agendo in modo contrario”.

Dedicando il giusto tempo alle cose, scoprendo modi che sono lontani dalle nostre abitudini, trovando la poesia in uno strappo alla regola, possiamo certamente portare un nuovo punto di vista al racconto di un territorio.

Disobbedire, oggi, mi ha reso migliore e ha dato una forma nuova ai miei pensieri.

Spero capiti anche a voi.

Sorry not sorry: il turismo esperienziale è un concetto vetusto.È un fatto comprovato che il cambiamento costante costit...
03/11/2023

Sorry not sorry: il turismo esperienziale è un concetto vetusto.

È un fatto comprovato che il cambiamento costante costituisce un elemento fondamentale nella sociologia di base a cui il turismo non è esente e Bauman, al riguardo, potrebbe insegnarci molto.

“Esperienziale” è un concetto vetusto perché la direzione che sta prendendo oggi il turismo, si basa sulle motivazioni di viaggio delle persone e non sulle esperienze che ne sono solo una conseguenza.

La ragione per cui le persone decidono di viaggiare influisce sul loro modo di pianificare il soggiorno e definisce un nuovo percorso di scelta basato su preferenze personali, stili di vita e desideri di consumo.

Quindi, invece di basarsi sull'esperienza da offrire agli ospiti, oggi ci si deve basare sulla motivazione che spinge quegli stessi ospiti a cercare un prodotto o un servizio che soddisfi il modo in cui loro vogliono vedersi e il modo in cui vogliono che la società li consideri.

Questa motivazione è legata alla fase della vita in cui si trova la persona, il che significa che la profilazione diventa più complessa, andando oltre le caratteristiche demografiche ed economiche dei target e che, la creazione del prodotto/servizio, andrà ben oltre la semplice definizione di un’esperienza.

Per ribadire il concetto, è fondamentale concentrarsi più che sull'esperienza offerta, sui bisogni mutevoli delle persone e sulle insoddisfazioni che li spingono a cercare prodotti o servizi per alleviare quel senso di insoddisfazione tipico di questa società.

Possiamo decretare il trend del turismo motivazionale? Fossi in voi prenderei la cosa sul serio.

Sarà facile? No. Necessario per sopravvivere nel settore? Assolutamente sì.

🔍 I nuovi “trend” a cui manca la storiaCome ogni anno, alla fine delle fiere più importanti di settore, si consuma la co...
23/10/2023

🔍 I nuovi “trend” a cui manca la storia

Come ogni anno, alla fine delle fiere più importanti di settore, si consuma la corsa a ipotizzare i trend di viaggio per l’anno che verrà. In questo non vi è nulla di male, chiaramente. Il male sta, come per tutte le cose, nel non analizzare la realtà nella sua complessità.

La complessità del turismo risiede soprattutto nella sua storia e nella sua evoluzione.

Un esempio su tutti: negli anni ‘70 il turismo iniziò a svilupparsi in maniera molto capillare e precisa, seguendo dei trend derivanti da altri mercati trainanti: primo su tutti quello della musica e secondariamente quello della TV.

Di fatto, il turismo di quegli anni si stava affermando per merito di altri mercati e per “imitazione”.

Se torniamo ai giorni nostri, la domanda sulla quale vi invito a riflettere è: la situazione è diversa?

Per farvi arrivare alla risposta vi rinfresco la memoria su quello che avvenne lo scorso anno su Tik Tok:

La piattaforma fu inondata di video di content creator che raccontavano di come l’Albania fosse “the place to be” in quanto meta geograficamente interessante, con una cultura culinaria pazzesca a dei prezzi irrisori rispetto a quelli che conosciamo in Italia.

Risultato: in questa stagione 2023, c’è stata la corsa all’Albania con relativa flessione di arrivi e presenze in alcune delle destinazioni italiane famose per il turismo balneare.

Stabilendo che “il caso non esiste”, vi invito a prendere con le pinze le informazioni che vi propinano soprattutto quando queste non sono supportate da studi di un certo tipo.

⚠️ Attenzione a quello che avviene online perché la prossima destinazione a diventare ambita e popolare e che stabilirà i veri trend, potrebbe passare prima da Tik Tok.

Che dite, sono stata abbastanza “sovversiva”? La verità lo è sempre, cosa ne pensate?

📸 di Lucio Ianni mentre allestivo Dimidium B&B in Emilia, il fantastico B&B di Valentina e Paolo per il quale abbiamo lavorato tanto tenendo chiaramente in considerazione la complessità del comparto turistico ricettivo.

Perché è così, che si fa!

🐄 Mungere la v***a. Sono impazzita? Ancora no.Con questa espressione declinata al settore turistico ricettivo, in econom...
07/12/2022

🐄 Mungere la v***a. Sono impazzita? Ancora no.

Con questa espressione declinata al settore turistico ricettivo, in economia, viene descritto quel processo per il quale gli attori di un territorio decidono di non sviluppare la loro attività spalmata nei 12 mesi ma, al contrario, scelgono coscientemente di concentrarla nel periodo in cui la domanda è più alta.

⚠️ Il problema è che le cose non sono scollegate e quindi, un territorio, dovrebbe ben valutare il “loop” domanda/offerta. In assenza di offerta la domanda cessa di esistere? No. Quindi, e sfatiamo subito un mito, la stagionalità non è una vocazione del territorio ma lo sfruttamento che di quel territorio si è voluto attuare.

🤬 Parlo di sfruttamento perché le destinazioni stagionali rappresentano un vero e proprio limite allo sviluppo economico e alla crescita sociale dei territori, decretando:

- Lo spostamento delle figure professionali verso altre destinazioni;

- L’impoverimento del tessuto sociale del territorio;

- La crescente desertificazione;

- La non continuità di mestieri come l’artigianato.

🛎️ Senza contare che nelle destinazioni stagionali, spesso la qualità dell’esperienza dell’ospite non è soddisfacente e il suo benessere, che dovrebbe starci tanto a cuore, viene meno.

🍀 Si può fare qualcosa? Sì, e per fortuna non è solo una volontà politica.

Ne parliamo nei prossimi post.

📞🆓 Nel frattempo, se hai bisogno di parlare con me, puoi approfittare della call gratuita di 30 minuti. Ho disponibilità a partire da metà gennaio, prenotati ora, il link è in bio!

Ti ho già raccontato della passione che condivido con mio marito: mangiare fuori per farci coccolare. Abbiamo dei luoghi...
01/12/2022

Ti ho già raccontato della passione che condivido con mio marito: mangiare fuori per farci coccolare. Abbiamo dei luoghi del cuore dove, oramai, siamo abituati a ricevere un determinato tipo di servizio.

L’altra sera siamo andati in uno dei nostri soliti posti e notiamo un nuovo cameriere che ci accoglie e ci seguirà per tutta la serata.

Accadono queste cose:

- Ci accoglie, ma non con lo stesso entusiasmo con cui lo hanno sempre fatto tutti gli altri. Pensiamo che è normale, non ci conosce ancora anche se, a dirla tutta, lo stile dell’accoglienza lo decide il ristoratore e non il cameriere;

- Arriva a chiederci, con tempi un po’ più dilatati del solito, cosa desideriamo da bere e da mangiare;

- Arrivano le bibite e i nostri piatti, ordiniamo ancora, arrivano le altre portate ma all’appello manca una birra;

- Attendiamo…
- Attendiamo…

- Il nuovo cameriere fa avanti e indietro dalla sala con la testa china, senza guardarsi in giro come dovrebbe. È impossibile avere la sua attenzione, se non urlando. Cosa che ovviamente non facciamo;

- Consiglio a mio marito di andare verso il bancone per sollecitare la sua birra, dato che sono tutti lì a non far nulla. Lui tergiversa ma alla fine, dopo altri interminabili minuti di attesa e con un pasto quasi freddo, decide di andare verso di loro e sollecitare la sua birra.

Nel corso della serata sono successe altre cose che prima non accadevano, come per esempio i tavoli lasciati dai commensali, che restavano allestiti dai loro resti decisamente più del dovuto.

Considerazioni finali:

1. Avere anche solo una persona, in azienda, che non fa bene il suo lavoro, traina irrimediabilmente gli altri;

2. Quando si tratta di ospiti così detti “repeaters” ovvero che tornano spesso nello stesso luogo, le aspettative relative alla guest experience sono più alte rispetto alla prima volta in cui ci si mette piede per la prima volta.

❗️Questo vuol dire che se questi “momenti di verità” in cui ospite e servizio si incontrano dovessero andare male altre volte, semplicemente l’ospite smetterà di essere “repeater”.

👀 Occhio a “la mala hierba”!

🥰 Quando i miei clienti mi concedono l’enorme privilegio di mettere mano ai loro progetti e di svilupparli, succedono se...
30/11/2022

🥰 Quando i miei clienti mi concedono l’enorme privilegio di mettere mano ai loro progetti e di svilupparli, succedono sempre due cose:

1. Ci perdiamo insieme nella complessità che può avere un’idea imprenditoriale (che spesso essendo agli inizi è un po’ confusa - e va benissimo così!);

2. Troviamo soluzioni sorprendenti facendo leva su quelle che sono le loro naturali attitudini, le loro incredibili competenze, cerchiamo i punti deboli dei competitor e creiamo un vantaggio competitivo unico nel suo genere.

🤹🏽‍♀️ Organizzare e sviluppare un progetto che parte da competenze e idee non è dunque sempre facile ma io sono qui anche per questo.

Oggi infatti, colgo l’occasione di parlarti del lavoro che ho fatto con founder del magico progetto ✨ e lo faccio lasciandoti la sua testimonianza. Ti basta scorrere il carosello.

🔐 Se hai dei progetti che tieni nel cassetto, sappi che è normale avere paura, sappi che è normale avere mille cose in testa e non riuscire a organizzarle. Non ti giudicare mai.

Piuttosto, se hai bisogno di una mano, chiedi.

🙋🏻‍♀️ Io intanto, tendo il braccio verso di te, qualora avrai bisogno di un approdo sicuro, probabilmente già lo sai, sfrutta la call gratuita! Trovi il link in bio ✨

🌈🎀🦼🌿 Rainbow, pink, disability, green sono tutti argomenti che si prestano a essere mercificati per mero scopo economico...
22/11/2022

🌈🎀🦼🌿 Rainbow, pink, disability, green sono tutti argomenti che si prestano a essere mercificati per mero scopo economico.

🧐 Ma è anche vero che se c’è una cosa difficile da mantenere è la coerenza e la costanza e che quindi è estremamente facile cogliere in fallo chi, di questo capitalismo, ne sta sfruttando le opportunità.

Quando si parla del sistema valoriale, ciò che ha più valore è cosa facciamo, rispetto a quello che diciamo.

🎭 L’altro giorno ho visto un video di un signore che fuori dall’Università di Bologna riprendeva tutta la spazzatura che avevano lasciato i neo laureandi.

Bottiglie di vetro, coriandoli…

Alla fine de video dice “Queste sono le persone che poi vanno a manifestare al Fridays For Future”. È vero o no? L’ho trovato tristemente reale e tragicomico.

Ecco: nel mondo turistico ricettivo la regola del fare rispetto al dire è centrale perché nel modo in cui ti interfacci con le persone, nel modo in cui accogli le persone, nel modo in cui empatizzi con le necessità delle persone, c’è spazio solo per l’autenticità.

Nell’ospitalità, quando vendi per mero scopo economico si vede, anche perché chi sfrutta una comunità o un argomento per capitalismo, spesso non sa come comportarsi davanti a chi fa parte di quella comunità o a chi crede in un determinato argomento.

🫢 Hai mai fatto qualche gaffe con ospiti che avevano determinate caratteristiche? A me è capitato di assistere al check-in di un mio cliente che al front office disse a una coppia di ragazzi “Mi spiace, abbiamo fatto solo un letto matrimoniale”. Potrai ben immaginare la mia reazione: pietrificata 🗿

La cosa bella è che chi agisce in buona fede ha sempre un’occasione per recuperare 💖

🆕 La prima notizia è che Airbnb ha cambiato, finalmente, il modo in cui gli ospiti potranno recensire le strutture ricet...
21/11/2022

🆕 La prima notizia è che Airbnb ha cambiato, finalmente, il modo in cui gli ospiti potranno recensire le strutture ricettive. La seconda è che Brian Chesky, CEO di Airbnb il 17 novembre 2022 ha messo un annuncio sulla sua piattaforma, e chi siamo noi per non andare a vedere come lo ha combinato?

Ma partiamo dal principio:

👁 Se scorri il carosello potrai vedere in anteprima tutte le sotto categorie delle valutazioni che possono esserti riconosciute dagli ospiti. Non più solo un “overall” a categoria quindi ma si verrà giudicati anche per quanto, per esempio, si è stati in grado di dare istruzioni chiare, è stato facile trovare la destinazione, quanto è stata la flessibilità del check-in e così via.

❓Cosa vuol dire questo? Che Airbnb sta andando ad agire nel profondo della Guest Experience e che questo dovrà necessariamente tradursi in azioni concrete da parte di tutti gli host.

💪🏼 Il mio consiglio? Se hai qualche procedura da migliorare, corri ai ripari immediatamente!

Per quanto riguarda l’annuncio del caro CEO, invece, ecco qualche considerazione:

🦊 Senza dubbio è stata una mossa di marketing e marketting (a buon intenditore poche parole…) dato che il prezzo è stato stabilito a 0 dollari e che la disponibilità è finita ancor prima di dare l’annuncio su Twitter. Chesky ha infatti a posteriori dichiarato che questa sua operazione voleva garantire che nell’home sharing non vi è nulla di rischioso e che il modo in cui gli ospiti vedono i prezzi è stato modificato perché almeno gli host non sono spinti a fare “richieste irragionevoli”.

Ecco, se sei qui a leggere questo post è perché condividiamo gli stessi valori e sai che qui non verrà mai sostenuta la speculazione a carico degli ospiti.

👉🏼 Sarebbe però bello capire a cosa ci si riferisce con “richieste irragionevoli” e quindi reputo che ci sia ancora moltissimo da fare affinché la piattaforma diventi un luogo congruo di scambio tra ottima offerta ricettiva e relativa qualità prezzo.

In cosa pensi di dover mettere mano prima che la prossima review ti penalizzi? Fammelo sapere nei commenti! 👇🏼

Spesso mi capita di far fatica a spiegare ai miei clienti che le richieste di soggiorni lunghi su piattaforme di prenota...
18/11/2022

Spesso mi capita di far fatica a spiegare ai miei clienti che le richieste di soggiorni lunghi su piattaforme di prenotazione come Airbnb siano in realtà un grande specchietto per allodole. La fatica è data dal fatto che spesso ci si fa ingolosire dalla cifra che si pensa di poter portare a casa senza considerare:

➡️ Che il 99,9% delle richieste per long stay celano la richiesta, se non la pretesa, di vedersi riconoscere un canone calmierato;

➡️ Che il 99,9% di queste richieste non siano per scopi turistici ma per motivi di lavoro o di studio.

⚠️ In quest’ultimo caso sai cosa succede? Che per la maggior parte dei luoghi non potrai scegliere liberamente il prezzo dell'affitto, ma dovrai fissarlo tenendo in considerazione un range specifico (molto più basso di quello che pensi), fissato dall'accordo territoriale di riferimento del tuo Comune - il decreto ministeriale del marzo 2017 tra l’altro ha esteso la possibilità di stipulare accordi per il canone concordato in tutti i Comuni, anche in quelli non ad alta tensione abitativa o sedi di università.

Esatto! Perché se una persona viene nella tua località per motivi di lavoro o di studio, il contratto da stipulare sarà quello transitorio o per studenti universitari, mica quello “turistico”!

🦊 Sai cosa succede a fare i furbi? Che se dall’altra parte l’inquilino è più furbo ancora, può impugnare il contratto “turistico” facendoti passare un sacco di guai oltre a pretendere e ottenere un bel risarcimento economico.

In più, si aggiungono altre cose, tra cui tutta la parte burocratica (la registrazione del contratto) e la tassazione (perché a fare i furbi non si ha l’agevolazione della cedolare secca al 10%) ma non mi dilungo perché penso di essere già stata piuttosto convincente così.

👎🏼 Non tutto quello che sponsorizzano le piattaforme è giusto. L’ospitalità non è un mestiere per chi si fa governare solo dal profitto senza alcun tipo di buon senso.

Questo post arriva tardi, a un passo dall’imbrunire, perché quello che porta è un messaggio un po’ cupo.Oggi nelle stori...
17/11/2022

Questo post arriva tardi, a un passo dall’imbrunire, perché quello che porta è un messaggio un po’ cupo.

Oggi nelle stories ho chiesto se un errore di valutazione ha avuto conseguenze sui risultati della tua struttura ricettiva e se è vero che “le cose miglioreranno”, nonostante tutto.

😨 Commettere un errore di valutazione può essere fatale, più di quanto si possa pensare, e voglio parlartene facendo riferimento alla storia di una persona reale, che non conosco, ma che osservo da mesi.

➡️ Questa persona ha aperto una creperia in centro storico, a Genova. Da subito si vedeva che stava mettendo tutta la sua passione nel ti**re su quell’attività. I lavori erano sempre seguiti da lei. Le scelte dell’arredo curate. Un brand ben pensato. Un prodotto non nuovo ma ben fatto a un prezzo di mercato più che accettabile e allineato con le altre realtà.

Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese… mi capita di passare lì davanti quasi tutti i giorni.
In quella creperia non c’è mai nessuno. Perché? Perché quella via è di passaggio, non invita a fermarsi e a restare. In nessun caso.

😔 Inesorabili passano i giorni e quella persona è sempre là, con lo sguardo nel vuoto che aspetta che qualcosa cambi.

Immagino tutti i soldi e le energie investite nel progetto e ammetto che mi si stringe il cuore.

Ha ancora poca autonomia, chiuderà, ne sono certa.

Anche quando si fanno le cose con il massimo criterio e la massima diligenza, un solo errore di valutazione può essere fatale e irrecuperabile.

Se c’è qualcosa che non va, che è in stallo da mesi, parliamone. Hai a disposizione una call gratuita con me. Approfittane, il link è in bio!

Il riconoscimento, per la disciplina della Guest Experience, altro non è che la dimostrazione della propria gratitudine ...
28/10/2022

Il riconoscimento, per la disciplina della Guest Experience, altro non è che la dimostrazione della propria gratitudine nei confronti di un avvenimento.

Oggi vorrei parlarti di questo portandoti in un pezzo della mia vita privata:

🇯🇵 Da quando sono bimba ho sempre avuto una passione sfrenata per il Giappone che mi ha portato a leggere centinaia di libri di autori e autrici provenienti dal suolo nipponico e addirittura a portare alla maturità un intero trattato che inevitabilmente, riportava sempre a quel lembo di terra adagiato sul Pacifico.

🥲 Quando misi piede per la prima volta in Giappone, ricordo di aver pianto più volte dall’emozione e ricordo anche che, una sera a teatro nel quartiere di Gion, a Kyoto, venni scelta tra centinaia di spettatori a partecipare attivamente alla cerimonia del tè. Un caso? Io ho sempre pensato che qualcuno, lì dentro, abbia avuto la capacità di leggermi l’anima.

🍜 Da poco nella mia città, Genova, ha aperto un ristorante giapponese. Il piatto principale è il ramen ma si possono trovare anche altre specialità.

La qualità eccelsa che portano e l’allestimento che sono riusciti a creare, ha fatto sì che in poco tempo mio marito e io diventassimo ospiti affezionati.

🙏🏼 Ogni volta che entriamo lì dentro, ci dimostrano sempre di riconoscerci. Quando ordiniamo le stesse cose, è capitato che ci portassero al tavolo anche “qualcos’altro che potrebbe piacervi” o degli omaggi in formato sakè.
Quello è il loro modo di offrirci la loro gratitudine.

🥰 Quando andiamo via, siamo soliti lasciare sempre la mancia in segno della nostra di riconoscenza e loro, con un piccolo megafono, urlano “Arigato gozaimasu” e dalla cucina arriva il suono di cucchiai che battono sulle pentole in segno di festa.

Questa ulteriore dimostrazione di gratitudine da parte loro rende, il momento della mancia, l’avvenimento più bello della serata, che ci accompagna fino a casa con un sorriso.

Che ne dici? Vale la pena dimostrare più riconoscimento?

Cosa significa creare una partnership? Vuol dire solo collaborare con qualcuno semplicemente offrendo reciprocamente l’u...
27/10/2022

Cosa significa creare una partnership? Vuol dire solo collaborare con qualcuno semplicemente offrendo reciprocamente l’uno il prodotto/servizio dell’altro? Benché molti, quando dicono di stringere una partnership agiscano proprio in questa maniera, noi qui, come al solito, sdoganiamo pensieri e azioni erranti.

🙌🏽 Quando si crea una collaborazione, si va a creare, adattare e a gestire un prodotto o un servizio offerto da due (o più) diverse realtà che si impegnano ad agire come un’unica entità.

🥂 A questo si aggiunge la reciprocità e lo scambio, dove chi interviene nella partnership ha:

- Un obiettivo condiviso che motiva la nascita della collaborazione;

- La necessità di praticare l’ascolto attivo dei bisogni dell’una, dell’altra o delle altre parti coinvolte di capire con precisione cosa crea valore per ognuno;

- Il dovere di individuare soluzioni, idee nuove o diverse per contribuire alla creazione di un valore più alto per tutti gli aderenti alla collaborazione;

- Il fine ultimo di creare una strategia win-win.

👩🏻‍⚖️🧑🏽‍⚖️ Il tutto deve essere regolato da diritti, doveri, norme e confini che personalmente ti consiglio di regolare in un contratto.

🛎 La partnership nel mondo turistico dovrebbe principalmente avere come obiettivo quello di offrire prodotti o servizi in grado di accrescere, per gli ospiti, il valore percepito dell'offerta.

💰 Ultimo appunto: non sempre le partnership devono creare un indotto economico diretto. A volte si ha la volontà di creare una collaborazione per questioni sociali ed etiche al fine di accrescere la reputazione delle realtà coinvolte.

Le tue partnership sono strutturate così? Fammelo sapere nei commenti! 👇🏼

Siamo di nuovo qui a parlare di strategie di marketing dopo aver chiarito, nei post precedenti, che senza una strategia ...
26/10/2022

Siamo di nuovo qui a parlare di strategie di marketing dopo aver chiarito, nei post precedenti, che senza una strategia di business è inutile appellarsi al marketing.

😌 Mantenendo quindi questa certezza, oggi ho deciso di parlarti delle 3 fasi del funnel perché reputo siano importantissime per monitorare il percorso di potenziali ospiti.

🧐 Monitorare un percorso, essere consapevole di quello che un ospite farà per sceglierti, è necessario perché ti permette di capire cosa sta funzionando e cosa no.

1️⃣ Nella prima fase quindi compirai azioni come creare contenuti social, attivare sponsorizzazioni negli stessi, creare post sul blog, creare look offer per collezionare indirizzi mail e creare una strategia di email marketing e così via.

2️⃣ Nella seconda fase creerai, per quelle persone che si sono avvicinate alla tua realtà per saperne di più, dei validi contenuti, prodotti o servizi che saranno in linea con le loro necessità.

3️⃣ Nella terza fase darai uno o più buoni motivi alle persone per trasformarsi in ospiti. Questo può avvenire attraverso una buona capacità di storytelling, attraverso delle offerte e così via.

❓Hai mai pensato di mettere in pratica questo percorso per atti**re ospiti qualificati?

🛟 Salva il post per iniziare a costruire da subito la tua strategia!

Perché sei qui? Ti sembrerà una domanda strana e con ogni probabilità la prima risposta che daresti, non sarebbe quella ...
25/10/2022

Perché sei qui? Ti sembrerà una domanda strana e con ogni probabilità la prima risposta che daresti, non sarebbe quella reale, alla radice.

🤔 Sei qui perché hai o vorresti un’attività nel mondo turistico ricettivo e qualche informazione in più ti fa comodo.

Solo questo? No! 🙅🏻‍♀️

Tu sei qui anche e soprattutto perché condividi i miei valori:

✨ Riguardo, valorizzazione e autenticità del territorio che accoglie le strutture ricettive;
✨ Rispetto, lealtà e comprensione nei confronti degli ospiti, anche quando le cose si mettono male;
✨ Offrire, diffondere e difendere un’ospitalità d’eccellenza;
✨ Garantire competenza, impegno e affidabilità nello svolgere la propria professione;
✨ Considerazione del valore fornito e considerazione dell’equo compenso che questo implica.

Questi sono solo alcuni dei valori che condividiamo ma sono certa che scavando scavando, ne troverei altri.

🗣 E quindi, perché è necessario parlare di sé alle persone, nei canali di distribuzione come OTA, siti, social e così via?

Perché se vuoi atti**re persone in target, persone che hai il piacere di ospitare, persone che rispetteranno il tuo lavoro, che ti faranno vivere la gratitudine anche mentre stiri e convincerti del fatto che “Fai il lavoro più bello del mondo”, parlare di te è la cosa più saggia che potresti decidere di fare.

Stabilisci tu cosa e come, ma esponiti, manda in giro le tue vibrazioni. Garantisco, ritornano! 💫

🥰 Se ti va, scrivimi qua sotto quale valore condividiamo tra quelli elencati o condividine con me un altro che reputi vero.

Un abbraccio,

Tati

👹 Oggi sfatiamo un altro di quei miti anni 80, parlando del “momento catartico” in cui arriva la bassa stagione e bisogn...
19/10/2022

👹 Oggi sfatiamo un altro di quei miti anni 80, parlando del “momento catartico” in cui arriva la bassa stagione e bisogna rivedere i prezzi, generalmente abbassandoli.
Le disposizioni regionali hanno spesso costretto le strutture ricettive a ragionare per alta, media e bassa stagione, le cui differenze sono date dalla domanda, dalla stagione e dal cambiamento di tariffa. Il ragionamento che si è sempre celato dietro a questa classificazione è il classico del “la domanda si abbassa e si abbassano anche le tariffe”.

🤷🏻‍♀️ Hai davvero la certezza che sia giusto così? Forse ti risulta che anche i tuoi costi fissi si abbassino? Oppure ti risulta che il tuo impegno, durante la media e la bassa stagione, sia improvvisamente quello di offrire un servizio e un valore minore all’ospite che soggiorna da te?

Qualcosa mi dice che non è così. E allora perché dovresti svendere la tua struttura in bassa stagione?

🤫 Ti svelo un segreto: se utilizzi canali di distribuzione come Airbnb o Booking, abbassare molto le tariffe durante la media e la bassa stagione ti crea un danno difficile da riparare.

❓Perché?

Perché gli algoritmi lavorano nel tempo e ti mostrano alle persone che hanno caratteristiche simili a quelle che di solito prenotano proprio la tua struttura.

💪🏼 Se con grande sforzo, durante l’alta stagione, hai posizionato la tua struttura a chi è disposto a pagare per esempio 150 euro a notte, perché dovresti rovinare tutto abbassando le tariffe a 80 euro a notte - sempre per esempio - solo perché la domanda è inferiore?

👎🏼 Così facendo influisci negativamente sull’algoritmo che da quel momento in avanti ti mostrerà a un target con una capacità di spesa inferiore a quello a cui ti rivolgevi di solito.

E ricorda, abbassare le tariffe è estremamente semplice. Il problema, è risalire.

🎢 Che ne dici, la smetterai di far fare le montagne russe ai tuoi prezzi?

🙌🏽 Sarà capitato anche te di vederti avanzare delle richieste dagli ospiti.Forse alcune ti hanno messo in una posizione ...
18/10/2022

🙌🏽 Sarà capitato anche te di vederti avanzare delle richieste dagli ospiti.

Forse alcune ti hanno messo in una posizione scomoda, altre saranno state facili da assecondare e altre ancora, chissà, ti avranno fatto riflettere sul fatto che quella richiesta doveva già essere prevista nel tuo servizio di ospitalità e ti ha raggiunto quel fastidioso senso di “essere in difetto” con l’ingannevole spauracchio della “cattiva review”.

👂🏼Ascoltare i propri ospiti con le loro a volte bizzarre richieste è un grande dono per chi lavora nell’accoglienza, perché ti fornisce l’incredibile opportunità di offrire qualcosa che non avevi previsto e che potrebbe avere successo.

Ti racconto questa storia al riguardo:

Mio marito e io, proprio sotto casa, abbiamo una delle pasticcerie più buone della città. Quando ha aperto, il nostro sport preferito è stato quello di assaggiare tutte le loro leccornie.

🥐 Una delle cose che preferiamo sono i croissant che possono essere farciti al momento con creme e marmellate fatte da loro e i pain au chocolat.

Mio marito, che va pazzo per lo zabaione, un giorno ha la brillante idea di farsi riempire il pain au chocolat con questa crema e da quel momento, il pain au chocolat diventò il “corretto”.

🤩 Il suo entusiasmo per questo trait d’union è stato tale che non ha fatto che consigliarlo a tutti gli ospiti che abbiamo avuto, facendogli scoprire quello che per lui è “il paradiso dei sensi”.

🦊 Detto questo, cosa hanno fatto secondo voi i proprietari della pasticceria? A un certo punto, vedendo il successo di questo nuovo prodotto, nato da una richiesta di un ospite, hanno iniziato a pubblicizzarlo creando un nuovo prodotto che prima non c’era - agevolo diapositiva nel carosello.

Avere la capacità di ascoltare gli ospiti non è solo intelligente. È umile. E ci fa capire quanto un ascolto attivo e un buon mindset siano la chiave per il successo!

Hai mai assecondato le richieste degli ospiti? Come è andata? Fammelo sapere nei commenti!

P.S.: Se sei o passi da Genova, comunque, la pasticceria buona è 😋

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Chi è TatiMurgia?

Consulente per le imprese turistiche specializzata in guest experience e agente immobiliare, individuo la migliore destinazione d’uso di ogni singolo immobile, aiutando privati, imprenditori o aspiranti tali e aziende a specializzarsi in ricettività turistica per ricavarne il più alto reddito possibile.

I miei clienti sono:

persone che possiedono case e vorrebbero sfruttarne il potenziale per aumentare i loro guadagni;

imprenditori (o persone che vorrebbero diventarlo) che vogliono investire in una nuova attività turistica ma non sanno come farlo a livelli davvero professionali;