22/07/2015
Oggi 22 luglio, ore 19.00, si inaugura Kalon Kalein, la fragilità della seconda natura, la personale d’arte di Eliana Vamvakinos, curata da Dorella Cianci e proveniente dal contesto napoletano dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. E’ la seconda tappa della ricerca e della variegata produzione artistica di Eliana Vamvakinos, ospitata nelle Sale d’Avalos del prestigioso Palazzo Ducale di Martina Franca. Il visitatore viene guidato attraverso una galleria di immagini realizzate con la pittura digitale, la fotografia e il guazzo pittorico. L’incipit è la descrizione affiancata alla fisiognomica greca in un gioco di intuizioni filosofiche, rielaborazioni concettuali e visive, sguardi onirici e accostamenti fra antico e contemporaneo. Eliana Vamvakinos viaggia nell’estetica greca soffermandosi sulla fragilità della bellezza, e sull'amore che viene chiamato dal bello. E sul mito che è stato esso stesso abito e forma di una cultura. Cosa significa Kalon kalein? Cos’è la seconda natura? Su questo ed altro si discuterà in un dibattito previsto l’11 Agosto nella Sala degli Uccelli dello stesso Palazzo Ducale, alla presenza di prestigiosi studiosi della materia, dell’artista e di Dorella Cianci dell'Università LUMSA di Roma e de “Il Sole 24 Ore Domenica”, autrice del libro di poesie “L’incapacità invalicabile della parola (Aracne 2010) e del saggio “Corpi di Parole, Descrizione e fisiognomica nella cultura greca” (Pisa, Edizioni ETS). Dorella Cianci, curatrice della mostra, con le sue didascalie racconta come i Greci abbiano inventato la bellezza dei corpi invadendo la Storia e, come l'abbiano anche messa in discussione grazie alla lirica, che inventa per prima l'umanità dell'uomo. Per far emergere queste idee, Dorella Cianci propone una scelta delle opere di Eliana Vamvakinos tra le più emblematiche di un certo modo di guardare il corpo, la donna, il bello oltre che il brutto. Sullo sfondo la Grecia antica e la sua propaggine pugliese.