Idee Di Tutto Un Po' - Travel/Food blog di Monica Liverani

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Dire, Fare... Viaggiare, Cucinare
(8)

Travel blogger appassionata di food, meglio ancora street food. Viaggiatrice on the road a più non posso con il letto sopra il tetto. Web writer, web content, Social Media Specialist. Ah... ogni tanto concedo udienza alla tredicenne che vive con me e al suo papà.

MANGIARE 🍽️IN ASTURIE E CANTABRIA😋🇪🇸Voglio raccontarvi Asturie e Cantabria attraverso il cibo, perché la Spagna non è tu...
01/09/2024

MANGIARE 🍽️IN ASTURIE E CANTABRIA😋🇪🇸

Voglio raccontarvi Asturie e Cantabria attraverso il cibo, perché la Spagna non è tutta Paiella, Gazpacho e Tortilla.
(e questo lo avevamo scoperto anche nei Pirenei)

Sicuramente non abbiamo assaggiato tutto e mi dispiace, mamangiare tutto non è possibile, abbiamo fatto del nostro meglio.

Nella prima foto il proprietario del Cenador del Capitain ci ha voluto fare una foto e devo dire che la scelta di questo locale è stata decisamente azzeccata per la location (direttamente sul centr di Potes) locale incredibile e tematizzato a tema rurale e montagna.
Veramente bellissimo, poi magari vi condivido la mia recensione che farò su TripDvisor o su Google in modo che possiate vedere anche il locale.

In questo caso siamo stati consigliati da un local che ovviamente ci ha consigliato un posto che non era tra i primi consigliati da Google Maps, ma che oggettivamete meritava.

Oltre a questo locale però volevo parlare di cibo in generale.
La Spagna del Nordè un luogo con un clima tendezialmente diverso da quello che è l'immaginario sulla Spagna.

Le temperature in agosto sulla costa sono tendienzialmente fresche, anche se pure lì, quest'anno si è avuto un'ondata anomala di caldo.

Essendo territorio costiero si mangia pesce (che noi non abbiamo mangiato) ma soprattutto si mangiano Percebes, frutti di mare piuttosto inquietanti (ultima foto - foto 21). Sembrano gli artigli di un drago. Li abbiamo visti anche vivi attaccati alle scogliere quando abbiamo visto la spiaggia delle Cattedrali: il mare si ritira con la bassa marea e sembra di poter passeggiare in fondo al mare.

Oltre alle specialità marinare che abbiamo tralascitato abbiamo invece assaggiato la Fabada Asturiana (foto 13 qui sotto) che è un piatto robusto e saporito fatto di Alubia, fagioli bianchi tipici, e quello che viene chiamato "compango", il trio di carne che è compost da pancetta, chorizo (salsiccia) e morzilla (salsiccia prodotta aggiungendo il sangue di maiale, quello che anche in molte regioni d'italia viene preparato e chiamato sanguinaccio)

La preaprazione richiede tempo ed è davvero tanto intenso come sapore. Dalla conoscenza della fabada ci siamo accorti di quanti tipi di legumi esistano in questo pezzo di Spagna, nelle foto qui sotto 14-15-16 ne potete vedere tre tipi ma ce ne sono molti di più.

Perchè piatti così ribusti e così tanti legumi? Perchè alla fine nella Spagna del Nord, prevale il clima freddo, umido e ventoso e questo piatto e i legumi sono cibi che aiutano sicuramente a combattere il freddo.

Tra le altre cose che abbiamo scoperto in Asturie c'è il formaggio.
Le Asturie producono una quantità infinita di formaggi di cui 4 insigniti della DOP.

Tra i Formaggi più rinomati a livello mondiale c'è il Cabrales che ha la particolarità di essere prodotto con latte di v***a, pecora e capra e di essere un "potente" formaggio erborinato, uno dei più pegiati al mondo: abbiamo avuto la fortuna di partecipare alla selezione e premiazione del miglior Cabrales al mondo e di vedere l'asta che ha permesso di vendere una SOLA forma di Cabrales, la migliore al mondo aalla bella cifra di 36.000 euro. Noi dopo averne assaggiati un po' e prima della proclamazione avevamo già scelto quello che per noi era il migliore classificato primo come lotto di produzione e secondo come miglior Cabrales al mondo.
Mio marito è diventato ghiottissimo di questo formaggio.

Tra gli altri formaggi DOP delle Asturie che potete vedere nella foto 11 sono:
✅Gamonéu,
✅Afuega'l Pitu
✅Casín
Il mio preferito è Afuega'l Pitu che si trova in versione rossa (peperoncino) e bianca, quello che preferisco. Ha una pasta morbida e acidula è prodotto con latte di v***a e risae adirittura al VIII secolo.

Ne ho portato a casa un pezzettino minuscolo che tratterò come un piccolo tesoro.

Ora vi voglio parlare del Cachopo (foto 20) su cui avevo aspettative altissime. Non è stato il mio cibo preferito, probabilmente non lo abbiamo mangiato nel posto migliore, la frittura non era proprio meravigliosa e i pezzi di carne troppo grandi probabilmente nemmeno cotti a puntino. Si tratta di una "cotoletta", passatemi il termine, ripiena di Serrano e Formaggio. Una sorta di Cordon Bleu. Non è una specialità estremamente antica, ha preso piede piuttosto recentemente ma viene considerata tradizionale.

Non era fatta bene, si sentiva, ma nel locale dove l'abbiamo mangiata a Gjion, che non consiglierei nemmeno per il resto, ci siamo divertiti un sacco con il cameriere.

Altro piatto che abbiamo assaggiato e che potete vedere nella foto 3 è il Chorizo a la Sidra, praticamente salsiccia cotta sidro che qui si chiama sidrA. Ci è piaciuta molto,il chorizo tipicamente grasso immerso nel brodo acido ddi Sidrà faceva proprio un bel contrasto gustoso e profumato.

Passiamo al Cocido Liebanego (Foto 4) un piatto tipico della Comarca (Municipio) Liebana che si trova nel Parco nazionale dei Picos D'Europa nella parte della Cantabria: buonissimo ma molto sostanzioso anche questo.
Ceci (quindi legumi), piccoli, senza pelle e morbidi tipici di Potes, stufati insieme a carne di maiale e di vitello, oltre a patate, e cavolo.

Il Cenador del capitain dove lo abbiamo assaggiato ha vinto qualche anno fa, un premio per il miglior Cocido di sempre.

Sempre a Potes abbiamo anche assaggiato il postre (dolce) tipico che è il Canónigo lebaniego un dolce che ha come base una crema pasticcera (fatta con la panna) super liscia e leggera con sopra una meringa morbida (quindi non croccante come gli spumini) ma molto molto morbida arricchita con spolverata di mandorle tritate oppure cannella in polvere. Il dolce era fresco e molto piacevole da mandare gù dopo il Cocido.

Poi abbiamo assaggiato i Carbayones di una pasticceria storica di Oviedo e anche i Moscovitas dell'altra pasticceria storica di Oviedo e una serie infinita di chorizo (salsicce) oltre che la bevada tipica, la SIDRA NATURAL che viene versata dall'alto per enfatizzare gli aromi e i sapori e vi assicuro che bere la sidra versata come si versa acqua in un bicchiere o versarla in quel modo scenografico, il sapore cambia come il giorno e la notte.

A noi è sembrato che in Spagna del Nord si mangi molto bene, come in tutto il resto della Spagna ☺.
Che poi in realtà c'è molto altro come altri tipi di "piatti al cucchiaio" o le famosi Sardine e Alici del Mar Cantabrico (che abbiamo rigorosamente portato a casa😉

Avete altre curiosità su questi cibi?

I PICOS D’EUROPA🇪🇺 IN CANTABRIAVisto che siamo arrivati qui a Potes, non possiamo mica farci sfuggire l’opportunità di f...
29/08/2024

I PICOS D’EUROPA🇪🇺 IN CANTABRIA

Visto che siamo arrivati qui a Potes, non possiamo mica farci sfuggire l’opportunità di fare un trekking anche da questo lato dei Picos.

Qui le Valli sono molto più ampie e le iconiche torri, da Potes non si vedono, si vede tutta la catena montuosa che nel complesso è piuttosto maestosa.
Cosa incredibile, Potes si trova a 250 metri sul livello del mare, quindi quasi meno delle nostre colline, ma l’ambiente come clima e come scenografia sembra quello dei 1500 metri.

Cerco un percorso facile, ma che deve farmi dire wow 🤩! Subito ho qualche difficoltà perché nelle parole di descrizione non trovo questo wow 😮
Alla fine dietro le preghiere di mio marito (“non voglio fare un trekking da distruggermi”) e facendomi convincere dal sito del Turismo Cantabria, propongo Funivia e 500 metri di dislivello per raggiungere Cabaña Veronica.

Cabaña Veronica è un rifugio tutto bello luccicante al sole, ma davvero piccolo: non è un bivacco, ma un minuscolo rifugio con tanto di rifugista e posti letto che vanno prenotati.

Ma se pensavo che il rifugio potesse essere la chicca di questo “tranquillo” trekking mi sbagliavo perché l’ambientazione è incredibile, camminiamo in un anfiteatro glaciale, la giornata superba.

Mentre camminiamo però, ripenso a quello che ho letto mentre scaricavo la traccia del percorso, ovvero che poco prima di Cabaña Veronica il sentiero biforca e sale verso Torre Horchado Rojos che viene descritta come meritevole per la vista su Picu Uriello, sempre lui!

Saliamo subito al rifugio e poi convinco mio marito a salire anche dall’altra parte.

Altri 350 metri di passione verticale, su ghiaino e sabbia ma sulla cima della Torre la vista sul Pico Uriello è davvero galattica. Lui iconico, bello proteso verso il cielo, visto dalla parte opposta di dove lo abbiamo visto la settimana scorsa.

Una meraviglia enfatizzata da una giornata spettacolare che invece le previsioni davano come moderatamente coperta.

Tra le foto qui sotto trovate anche un cartello che spiega un po’ della Cabaña e che più o meno, tradotto, dice così:

❣️Benvenuti nel pianeta Veronica, qui troverai le risposte a tutte le tue domande che saranno sicuramente tante:
〰️Veronica è un rifugio di montagna a 2325 metri, può ospitare fino a 6 persone ed è gestito alla Federazione Cantabrica della montagna
〰️È “sorvegliato” 7 mesi all’anno da settembre a Novembre. Il rifugista ogni tanto scende per perdersi tra boschi e pascoli
〰️I viveri arrivano per lo più in elicottero, ma anche a spalla nello zaino
〰️I rifiuti si portano giù a spalla, quindi aiutaci e portati via i tuoi.
〰️Veronica nacque nel 1961 dalla riconversione di una batteria di cannoni di una portaerei americana
〰️il rifugista ha uno strano accento ma è nato nel pianeta Terra (dategli da mangiare di solito è affamato)
〰️la fonte di acqua più vicina si trova a due ore di cammino
〰️se hai altre domande, ammira le forme delle nuvole, di solito sono carine
〰️P.S. Forse tutto questo non è vero… ma forse si.

E in effetti credo che sia tutto vero per lo meno che la prima fonte di acqua sta a due ore di cammino, ma il rifugista dispone di bibite e anche ghiaccio per dissetarti 😂

Dopo aver ammirato i Picos da ogni lato, alla fine della giornata ci siam concessi una cena local in un posto bellissimo, ma ve lo racconto prossimamente.

Avete mai visto un rifugio così piccolo?

LA GARGANTA DEL CARES E ALTRE STORIE💕La Ruta del Cares attraversa la garganta, la gola del fiume Cares che attraversa il...
28/08/2024

LA GARGANTA DEL CARES E ALTRE STORIE💕

La Ruta del Cares attraversa la garganta, la gola del fiume Cares che attraversa il Parco Nazionale dei Picos d’Europa dalla regione di Castilla y Leon fino alle Asturias.

Il sentiero è uno dei percorsi più trafficati e percorsi di tutto il Parco Nazionale e un po’ mi aveva spaventato perché:
-non prende il telefono
-non c’è acqua
-è un percorso lunghissimo
-non si capiva che dislivello ci fosse da fare (ho letto relazioni e tracce che andavano da 1000/1400/1500 metri). Quindi ero perplessa.

In realtà se è uno dei percorsi maggiormente frequentati una ragione c’è: è lunghissimo (alla fine son diventati quasi 30km) ma il dislivello è +500/-500, quindi decisamente alla nostra portata.

Il percorso mi ha ricordato tanto le 52 gallerie del Pasubio (di cui ho scritto anche sul blog in modo dettagliato) ma anche il “sendero Congost de Montrebei” che si snoda fra la Catalogna e l’Aragona fatto due anni fa: un percorso creato dall’uomo con tante gallerie e tanta lavorazione della roccia.

Tutto prende senso quando capisco che questa “Ruta” è stata praticamente creata a servizio di un’opera incredibile. Il Canale del Cares è un canale artificiale costruito nel 1918 (le 52 gallerie sono state costruite nel 1917, si vede che in quel periodo usava scavare la roccia 😅) che puoi provare ad intercettare durante il cammino e che ti accorgerai che è spesso inserito dentro la montagna non si sa neanche come. Un’opera straordinaria che serviva per portare acqua dalla Castilla Y Leon alla centrale idroelettrica di Poncebos in Asturie (dove parte la ruta e dove siamo partiti noi).

Bello anche per lo scenario della garganta, non difficile, lunghissimo, ritorno tutto al sole anche se pieno di gente con infrandito, o che dava da mangiare alle capre selvatiche (santo cielo! NON SI FA!)

Prima di trasferirci dalle Asturie alla Cantabria abbiamo cercato tutti i possibili Miradores da dove poter vedere Pico Urello, la cima iconica dei Picos, ne abbiamo trovato uno in un parcheggio che lascia senza fiato e consente, se sereno, una vista che a me piace da impazzire. (Foto 18)

Lasciamo il Principato delle Asturie e torniamo in Cantabria, destinazione Potes, località di montagna ai piedi dei Picos, ma dal lato opposto. Paese molto bello, molto grande, molto vivace, pieno di gente e con vista montagne da una prospettiva diversa.

Ma l’avventura sulla cordigliera Cantabrica dalla parte di Potes ve la racconto prossimamente.

Il marito inemozionabile ha sentenziato che qui nella Spagna del Nord è tutto bello: meno male!
Questa destinazione ha passato l’esame 😂

Voi cosa ne pensate?

INTORNO AI PICOS 🗻: ESPERIENZE BELLISSIME (e meno belle)Dopo la stupenda escursione di trekking al mitico Picos Uriello,...
25/08/2024

INTORNO AI PICOS 🗻: ESPERIENZE BELLISSIME (e meno belle)

Dopo la stupenda escursione di trekking al mitico Picos Uriello, abbiamo preso una pausa dall’attività fisica un po’ per il mio ginocchio e un po’ perché il povero marito era veramente devastato.

Quindi ci siamo concessi una passeggiata a cavallo che necessita di forza nelle gambe, ma non pesa sulle ginocchia e che piace tanto a mio marito perché gli consente di fare trekking anche se ha mangiato tanto 😂. (Povero cavallo 😂).

Poi abbiamo deciso di raggiungere i laghi di Covadonga con il bus, come fanno tutti perché i parcheggi sono diversi chilometri prima.

Ecco parliamo dei laghi: questo posto viene descritto e venduto come un posto assolutamente imperdibile di un viaggio in Asturie. Io dico, boh, oppure dico “dipende”: se non avete mai visto un lago alpino ci sta, l’ambiente intorno è molto verde e bucolico, ci sono una quantità non misurabile di mucche, capre e maiali che pascolano sereni in altipiani incredibilmente verdi. Sarà che il tempo era brutto e che non ho visto niente col senno di poi avrei detto anche no!
Ottimo invece il servizio di traporto pubblico e l’organizzazione.
L’unica cosa a cui ambivo era la vista dei picos dal Mirador, ma la visibilità è passata a zero dopo 5 minuti esatti che siamo scesi dall’autobus. L’impressione che ne ho avuto è stata di quella di stare dentro un pollaio: scendi e vieni indirizzato verso il gazebo delle informazioni dove in due ti mostrano il percorso e ti dicono anche quanto tempo ci devi mettere. I percorsi sono obbligati e anche facilitati con pavimenti di pietra e cemento, scale e balaustre ovunque. Centri di informazione e divulgazione con proiezione video ad orari stabiliti e museo delle pietre, fauna e flora del Parco, ricostruzione della Cabañas dei pastori.
Insomma poteva essere interessante ma non era il mio posto. Poi ha cominciato a piovere, abbiamo dovuto aspettare il bus ad orario preciso prenotato e nel frattempo abbiamo assistito alla passerella della demenza umana: bambini seminudi e bagnati a 1000 metri di altitudine con piedini nudi, gente che pareva dovesse andare in spiaggia bagnata fradicia e senza nemmeno una felpa, gente in ciabatte. Di tutto di più ma le previsioni non hanno sbagliato di un secondo bastava guardarle e a 1000 metri comunque ci si porta almeno un giubbino, specie per i bimbi.
Quindi io e Covadonga non abbiamo avuto un bel feeling, ma vabbè, qui in Asturie c’è molto altro.

Oggi infatti abbiamo avuto, senza averlo progettato, la fortuna di partecipare ad un evento: il riconoscimento del miglior Cabrales ad Arenas de Cabrales.

Il Cabrales è una DOP di questa zona, uno dei più famosi formaggi 🧀 di Asturie e anche uno dei più pregiati erborinati al mondo.

Oggi i produttori che fanno parte del consorzio hanno partecipato alla proclamazione del miglior Cabrales 2024 al mondo.
Prima della proclamazione avevamo assaggiato diversi Cabrales e alla fine senza saperlo abbiamo acquistato quello che è stato dichiarato vincitore. Buonissimo!!! Chissà se riusciremo a portarlo a casa perché mio marito è diventato matto per questo formaggio 🧀e rischio che se lo mangi troppo in fretta.

Ma la cosa più assurda è che dopo la proclamazione del miglior Cabrales viene fatta un’asta in cui alcuni ristoratori rilanciano le offerte per accaparrarsi il formaggio vincitore: l’offerta vincitrice è stata di 36.000 euro 💶.
36.000 euro per una unica forma di Cabrales che non è che pesi 15 kg, ma al massimo 3 kg. Assurdo!

A parte questa parte “formaggiosa” nelle Asturie hanno una gigantesca varietà di legumi, che sono particolari e bellissimi anche da vedere.

Ora siamo ancora nella zona di Cabrales, visto che ci siamo riposati adeguatamente domani percorriamo uno dei percorsi naturali più famosi e rinomati della zona: Ruta del Cares.
Ho aspettative altissime.

Come vi sembra questa Spagna del Nord?

PICOS DE EUROPA 🇪🇺🇪🇸I Picos de Europa sono forse il massiccio montuoso più famoso di Spagna 🇪🇸 ma forse non solo della S...
22/08/2024

PICOS DE EUROPA 🇪🇺🇪🇸

I Picos de Europa sono forse il massiccio montuoso più famoso di Spagna 🇪🇸 ma forse non solo della Spagna. Fanno parte della Cordillera Cantabrica, ma hanno un’attrattiva tutta particolare: chi li conosce prima o poi li deve calpestare.

Ci sono posizioni in cui guardando i Picos sembra quasi di vedere Torre del Paine, in Cile.

Ok forse un po’ tirato come paragone però su certe visuali un po’ (più in piccolo, più stondato, di colore differente… vabbè)

Oggi siamo andati al cospetto della torre più alta dei Picos, un percorso galattico, una scenografia veramente incredibile, un mare di nuvole sotto di noi fino che si estendeva fino al Mar Cantabrico, colori e particolarità (tipo i ghiaioni) dolomitici e l’impressionante torre che da lontano è stupenda e da vicino IMPRESSIONANTE!

Giornata stupenda ma caldissima, percorso un po’ lungo, dislivello importante (22 km, 1300 metri di dislivello) dove nonostante tutto io ho tenuto mentre Davide Loreti è morto più volte 😂.

Bello bellissimo trekking e meravigliosi monti i Picos D’Europa.

Ora non so bene cosa faremo domani, il programma era di fare un altro trekking di oltre 23 km con dislivelli che boh, non ho ancora capito se possano essere sui 500 o sui 2000.. 😅😅 (Sí, lo so c’è una bella differenza ma davvero non si capisce🤨).
In ogni caso il povero marito ha detto che domani non potrebbe reggere una giornata come quella di oggi!

Vedremo perché la Ruta del Cares è una delle più famose, frequentate e spettacolari del Parco Nazionale dei Picos. Anche la più affollata direi, visto che dopo le nove del mattino non si trova parcheggio ma partono le navette dal paese capoluogo.

Quel che è certo è che prima di tornare a casa vedremo i Picos anche dalla Cantabria😅, perché devo dirlo, sono veramente belli, ma soprattutto sono talmente incredibili che già a 1509 metri il paesaggio sembra quello dei 2500.

E niente il Pico Urello e Torre Cerredo sono il paradiso degli arrampicatori spagnoli.

Bello bello bello. Alzi la mano 🙋🏼‍♀️chi ha mai sentito nominare i Picos d’Europa

DAL MARE 🌊 DELLA GALIZIA ALLE MONTAGNE ⛰️ DELLE ASTURIE🇪🇸Dalla bellissima spiaggia delle Cattedrali siamo tornati in Ast...
21/08/2024

DAL MARE 🌊 DELLA GALIZIA ALLE MONTAGNE ⛰️ DELLE ASTURIE🇪🇸
Dalla bellissima spiaggia delle Cattedrali siamo tornati in Asturie e siamo finiti in montagna, nel Parco Naturale di Somiedo.

In realtà non so perché ci siamo finiti, non era nei miei programmi e mentre cercavo info per programmare il viaggio, lo avevo proprio un po’ snobbato. “Parco Naturale”… Boh, forse ho pensato che essendo SOLO area naturale e non Parco Nazionale alla fine non dovesse essere così interessante.
Invece ci siamo finiti per caso cercando un campeggio o una sistemazione che non fosse troppo vicino alla umida costa e non troppo lontano da Oviedo, che invece volevo visitare.

Il parco Naturale di Somiedo è un paradiso naturale patria dell’ Oso Pardo (l’orso Bruno). Nella cordigliera Cantabrica ce ne sono circa 350 esemplari di cui 280 proprio a Somiedo.

Fare trekking in questa zona vuole dire pestare lo stesso terreno che pestano gli orsi (se guardi bene in una delle foto si vede una “traccia” inequivocabile del passaggio di un esemplare) e io sono sempre stata combattuta tra la voglia di vederlo dal vivo e la paura di vederlo dal vivo.

Se mi segui anche su Instagram avrai ben visto come possa essere facile avvistare un orso 🐻 in questa zona, tanto che è sufficiente sedersi in piazza nel tardo pomeriggio per vederlo passare su un declivio che si trova proprio davanti alla piazza, quindi in massima sicurezza e a rispettosa distanza. (L’orso è passato il giorno prima del nostro arrivo e anche il giorno precedente: ovviamente io non l’ho visto anche se sono stata due ore in piazza con gli 👀 fissi sul pendio)

In realtà ho anche iniziato un trekking che mi doveva condurre verso le brañas con teito (alpeggi con “malghe” costituiti da pietre e copertura del tetto vegetale che sono tipici della zona di Somiedo) ma dopo aver avvertito la presenza dell’orso mi sono spaventata e son tornata indietro. Non ero pronta all’incontro e non avrei saputo come comportarmi nel caso.
Caso vuole che appena rientrata in paese mi sia accorta della presenza della “casa dell’orso’ centro museale sull presenza/conservazione/convivenza della comunità con l’orso Bruno. E così sono entrata e ho imparato un sacco di cose, troppe perchè possano essere raccontate in breve in questo post.
Ho imparato così tante cose che il giorno successivo, invece di andare ad Oviedo ci siamo spostati poco più su, sempre all’interno del Parco, per fare finalmente un trekking che ci ha portato al Lago di Somiedo fra “ruta”, Brañas e teitos.
Ora però abbiamo cambiato montagna e siamo passati dal Parco Naturale al Parco Nazionale Dei Picos d’Europa, con qualche difficoltà logistica (in certe zone sembra di essere d’agosto sulle tre cime di Lavaredo 😤) e di meteo ma speriamo in domani per poter fare un trekking spettacolare.

Ah nel mezzo siamo stati anche ad Oviedo, capitale barocca delle Asturie, dove ad esempio, abbiamo visto la Cattedrale che rappresenta un punto di riferimento per il Cammino di Santiago di Compostela e che custodisce il Sacro Sudario, e aver frequentato ben bene l’antico mercato dove abbiamo comprato tutti e 5 i formaggi DOP delle Asturie, perché questa regione è un po’ una capitale dei formaggi.
Giusto per non farci mancare niente, ora, nel Parco dei Picos, siamo proprio nella zona di produzione da disciplinare, del Cabrales, uno delle DOP e uno dei formaggi erborinati più pregiati al mondo.

Oh mamma quante cose ci sarebbero ancora da dire su questa Spagna del Nord! 😉

GALIZIA 🇪🇸Ieri siamo passati dalle Asturie alla Galizia. Per la verità per la Galizia avevamo un unico obiettivo, quindi...
17/08/2024

GALIZIA 🇪🇸

Ieri siamo passati dalle Asturie alla Galizia. Per la verità per la Galizia avevamo un unico obiettivo, quindi toccata e fuga, per vedere la spiaggia delle Cattedrali.

Mai, neanche alle Maldive o in Grecia, che è uno dei mei posti “di mare” preferiti, mi ero emozionata tanto per una spiaggia, mi sembrava di stare in un parco giochi delle meraviglie.

La spiaggia si visita, gratis, ma con prenotazione e bisogna controllare le maree per essere sicuri di andare nel momento giusto.

Quando il mare si ritrae la spiaggia enorme diventa un paradiso architettonico naturale con formazioni rocciose, archi di pietra, pozze d’acqua cristallina e azzurrissima dalla parte della scogliera e un mare prepotente, potente e carico di iodio dall’altra.

La bassa marea di oggi aveva culmine alle 9.11 e noi ci siamo presentati all’ingresso della spiaggia alle 7.50 quando l’acqua non era ancora completamente arretrata.

L’alba, il cielo e il mare ci hanno riempito di colori saturi e atmosfera d’oro: una vera magia.

Una luce davvero straordinaria che ha reso tutta la passeggiata una vera scoperta.

Un vero paradiso di bellezza dove abbiamo anche trovato, osservando le rocce, piccoli Percebes, minuscole cozze in crescita, piccoli pomodori di mare, un po’ come se fossimo in fondo al mare, e ci eravamo ma senza acqua.

La perfezione di questa esperienza era comunque cominciata la sera prima quando abbiamo trovato il nostro spot per dormire in cima alla scogliera che sovrasta la spiaggia e dove abbiamo cenato in compagnia del tramonto.

Bellissim Galizia, mi sa che torneremo, un’altra volta, perché ora siamo tornati nelle Asturie, in montagna, alla ricerca dell’orso Bruno, ma questa è un’altra storia che vi racconto nei prossimi giorni.

Chi conosce la spiaggia delle Cattedrali?
Io l’ho scoperta seguendo Due Per Tre Fa Cinque - Montagna e Avventura on the road che qualche anno fa portò le sue figliole in questo paradiso 😉

GJION E CUDILLERO💫Gijon ci è piaciuta tanto! Per la verità non abbiamo visitato molto, nel senso che non ci siamo dedica...
16/08/2024

GJION E CUDILLERO💫

Gijon ci è piaciuta tanto!
Per la verità non abbiamo visitato molto, nel senso che non ci siamo dedicati a vedere musei (quello del Ferrocaril) o testimonianze storiche (le terme romane di Campo Valdès) ma abbiamo passeggiato, goduto della brezza, osservato la gente, gironzolato nel quartiere vecchio Cimadevilla, mangiato in una sidreria dove c’erano solo Asturiani: ci siamo sentiti un po’ “gjionesi”.

Ci è parsa pulita, gentile, corretta, tranquilla: bella da vivere.

La sua lunghissima spiaggia di San Lorenzo, spiaggia che si trova praticamente in centro città è talmente grande che per quanta gente ci sia ce sempre spazio, con le sue “casetas” colorate a righe che sono davvero belle da vedere mescolate al colore della spiaggia, del cielo e del mare.

Gijon ci è piaciuta tanto, e abbiamo bevuto anche il sidro versato dall’alto che ci ha fatto cominciare in allegria il caldo pomeriggio.

Mi sa che prima di tornare in Italia, ci torniamo perché abbiamo scoperto che la prossima settimana si svolge la “Festa del Sidro” e non vogliamo perdercela.

Poi siamo passati a Cudillero pittoresco borgo, listato fra i pueblos più belli di Spagna, borgo di pescatori carinissimo per la posizione per i colori anche se davvero molto, troppo frequentato.

La cosa più bella? Da una parte della strada ristoranti di pesce stratosferico, dall’altra parte il pescivendolo dove i ristoratori vanno quando sono in deficit di materia prima: il cameriere attraversa la strada, parla con il pescivendolo, scegli il pesce che il pescivendolo pulisce e consegna al cameriere che con il suo bottino appeso ad un dito (senza carta o borsina) attraversa la strada e porta in cucina 😂.

Qui abbiamo incontrato anche i nostri primi Percebes, i famosi frutti di mare che si trovano solo in questa zona e sembrano artigli di drago.
Chissà se riusciremo ad assaggiarli.

Ora siamo in Galizia ma solo temporaneamente: abbiamo prenotato l’ingresso ad una spiaggia che si visita solo con prenotazione, gratis, e durante la bassa marea.

Tra l’altro siamo parcheggiati per la notte proprio sulla scogliera che domina la spiaggia e questa notte dormiremo cullati dal fragore delle onde del Mar Cantabrico.

Chi ha mai assaggiato i Percenes?

PRINCIPATO👑 DELLE ASTURIE 🇪🇸Nel piccolo principato Spagnolo che passa in modo ereditario al Reale di Spagna di turno, pe...
14/08/2024

PRINCIPATO👑 DELLE ASTURIE 🇪🇸

Nel piccolo principato Spagnolo che passa in modo ereditario al Reale di Spagna di turno, per il momento abbiamo avuto tempo per lo più grigio che non ha messo in risalto i colori.

Di questa Spagna del Nord, Cantabria assaggiata in corsa e Asturie, goduta solo oggi perché ieri ho avuto un KO tecnico. Ecco infatti la cosa che non mi piace molto è l’incredibile umidità che galleggia nell’atmosfera.

Dopo essermi ripresa però dal KO oggi siamo andati a cercare
✅una piccola spiaggia in mezzo ad un prato, spiaggia con sabbia bellissima e completa di mare
✅I bufones de Pria: cavità carsiche negli Acantillados (scogliere) di Pria che fanno in modo che il mare entri da sotto la scogliera ed esca in alto sbuffando come un geyser. Caratteristica che si realizza per lo più in inverno e autunno, durante l’alta marea e con il mare piuttosto arrabbiato. Va da sé che senza queste due fondamentali condizioni non si vede lo sbuffo, ma si sente solo ruggire violentemente il mare che mentre urla dentro le cavità soffia un vento fortissimo che non solo scompiglia, ma rischia quasi di farti cadere. Oggi ci siamo organizzati per essere sull’acantillados, nell’ora dell’alta marea e avevo anche controllato l’altezza delle onde: ma 3 metri non son bastati per vedere lo sbuffo.
✅infine siamo andati a cercare le huellas (orme) dei dinosauri. Non una cosa tanto per ma proprio una scogliera giurassica che conserva le orme fossili dei 🦕. Anche qui con occhio alla marea, il sentiero per scendere alla scogliera giurassica è immerso nelle felci (che notoriamente sono piante preistoriche) e solo questo ti fa immergere nell’atmosfera preistorica. Le orme non sono facili da trovare per occhi inesperti ma qualche cosina, lo vedi nell’ultima foto, abbiamo visto: non sono due orme 👣 intere ma solo un pezzo di impronta 🐾: i polpastrelli di un grosso piedone.😉

Ora siamo arrivati a Gijon che è la città più grande del Principato, umidità non ce n’è nemmeno un po’, per la gioia dei miei neuroni che così non vanno in corto circuito, e abbiamo appena scoperto che domani terminano i festeggiamenti della Begoña, e dunque la città è piena di gente, concerti, eventi. Pure il campeggio è pieno di gente, pure tutto il parco lungo la pedonale che porta dal campeggio al centro città per 3 km: tutti organizzati con tavoli, sedie, sdraini, popcorn, aperitivi e ghiaccio in attesa dei tradizionali fuochi artificiali.

E noi ci adeguiamo all’uso dei local e attendiamo questi fuochi che pare siano personalizzati nei colori dedicati a Gijon.

Vediamo se domani riusciremo a visitare la città, di sicuro festeggeremo insieme agli spagnoli 😉.

Mai sentito parlare della città di Gijon?

COSE CHE AVREI VOLUTO SAPERE: quando programmi un viaggio in Spagna del Nord, nella programmazione devi tenere conto anche degli orari delle maree o potresti rimanere “fregato”😉

CANTABRIA🇪🇸Sai dov’è? È nel Nord della Spagna e l’abbiamo raggiunta con traffico infinito Prima in Francia e poi in Spag...
12/08/2024

CANTABRIA🇪🇸

Sai dov’è?
È nel Nord della Spagna e l’abbiamo raggiunta con traffico infinito Prima in Francia e poi in Spagna.

Abbiamo fatto alcune tappe, non tutte quelle che avevo previsto perché siamo partiti in ritardo e con il traffico abbiamo ritardato ancora di più rispetto ai programmi: principalmente abbiamo scelto la Cantabria perché è Spagna, anche se una Spagna diversa dall’immaginario, perché l’ultima volta ci siamo fermati a Parsi Baschi e Pirenei, perché si trova sulla strada per entrare in Galizia (che non visiteremo ma dove faremo una scappata per andare in un unico luogo e perché volevo vedere un’opera di Gaudì.

La prima tappa è una particolarità geologica e naturale: formazioni rocciose gettate nel mar Cantabrico.
La seconda tappa è stata una particolarità di un genio: El Caprichio de Gaudì, un palazzo di dimensione ridotte con i tratti tipici di Gaudì anche se di un giovane Gaudì
La terza un villaggio di pescatori dove la. Cosa eclatante era la bassa marea mentre il paese non ci ha entusiasmato per niente.

Cose che avrei voluto sapere prima: che per quanto sia una costa o una regione piuttosto sconosciuta, è sconosciuta solo per gli italiani, perché qui c’è tantissima gente, i campeggi sono stra-pieni, ma sono tutti spagnoli. Tedeschi e francesi.

Passiamo nel Principato delle Asturie e poi tornando indietro ci fermiamo nei posti che abbiamo saltato.

Avevi mai sentito parlare della Cantabria? (Forse hai sentito nominare le “alici del Cantabrico?)

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Travel blogger appassionata di food, meglio ancora street food. Viaggiatrice on the road a più non posso con il letto sopra il tetto. Web writer, web content, Social Media Specialist. Ah... ogni tanto concedo udienza alla sedicenne che vive con me e al suo papà.