Associazione Identità Madonita

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Associazione Identità Madonita L’Associazione Identità Madonita promuove tour naturalistici, storico-archeologici, trekking ed escur
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Ragazzi preparate tende e griglie per questo fine settimana ⛺🍖
23/07/2024

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Complimenti a Matteo Orlando fotografo
30/08/2023

Complimenti a Matteo Orlando fotografo

13/08/2022

“Ho letto moltissimi libri, ma ho dimenticato la maggior parte di essi.
Ma allora qual è lo scopo della lettura?”
Fu questa la domanda che un allievo una volta fece al suo Maestro.
Il Maestro in quel momento non rispose.
Dopo qualche giorno, però, mentre lui e il giovane allievo se ne stavano seduti vicino ad un fiume, egli disse di avere sete e chiese al ragazzo di prendergli dell’acqua usando un vecchio setaccio tutto sporco che era lì in terra.
L’allievo trasalì, poiché sapeva che era una richiesta senza alcuna logica.
Tuttavia, non poteva contraddire il proprio Maestro e, preso il setaccio, iniziò a compiere questo assurdo compito. Ogni volta che immergeva il setaccio nel fiume per tirarne su dell’acqua da portare al suo Maestro, non riusciva a fare nemmeno un passo verso di lui che già nel setaccio non ne rimaneva neanche una goccia.
Provò e riprovò decine di volte ma, per quanto cercasse di correre più veloce dalla riva fino al proprio Maestro, l’acqua continuava a passare in mezzo a tutti i fori del setaccio e si perdeva lungo il tragitto.
Stremato, si sedette accanto al Maestro e disse:
“Non riesco a prendere l’acqua con quel setaccio. Perdonatemi Maestro, è impossibile e io ho fallito nel mio compito”

“No – rispose il vecchio sorridendo – tu non hai fallito. Guarda il setaccio, adesso è come nuovo. L’acqua, filtrando dai suoi buchi lo ha ripulito”

“Quando leggi dei libri – continuò il vecchio Maestro – tu sei come il setaccio ed essi sono come l’acqua del fiume”
“Non importa se non riesci a trattenere nella tua memoria tutta l’acqua che essi fanno scorrere in te, poiché i libri comunque, con le loro idee, le emozioni, i sentimenti, la conoscenza, la verità che vi troverai tra le pagine, puliranno la tua mente e il tuo spirito, e ti renderanno una persona migliore e rinnovata. Questo è lo scopo della lettura”.

20/05/2022

« Non potremo mai essere in pace, se gli altri sono in guerra. Non potremo mai essere felici, se gli altri non lo sono. Non potremo avere un mondo di serenità, quando c’è una metà del mondo che si preoccupa di ingrassare e l’altra che non ha da mangiare. » ─ Tiziano Terzani. Guardare i fiori da un cavallo in corsa (2014)

Vicino/lontano

TRA BORGHI, CASTELLI E ACQUE CALDEUn trekking tra due dei borghi più belli e poco conosciuti delle Madonie. Attraverso u...
19/02/2022

TRA BORGHI, CASTELLI E ACQUE CALDE

Un trekking tra due dei borghi più belli e poco conosciuti delle Madonie. Attraverso un antico percorso dal borgo di Caltavuturo, prima raggiungeremo il Castello di Terravecchia che si erge sull’omonima rupe che costituisce il vecchio centro abitato medievale, e dopo ci inoltreremo in uno straordinario tratto naturalistico molto panoramico dell'antica via sino a Sclafani Bagni. Un piccolo borgo che domina la vallata che va dal Torto all'Imera, con una splendida visuale sulla riserva naturale Orientata Bosco Favara e di Granza, per poi raggiungere le antiche terme passando da una pozza di acqua termale a 360° in mezzo alla natura.

DESCRIZIONE DEL PERCORSO:
Lasciate le auto nel posteggio in zona anfiteatro di Caltavuturo, e da lì inizieremo un Urban-trek tra i vicoli del paese sino a raggiungere il castello di Terra Vecchia Passando dai Mannari, un sito etno-antropologico costituito da antichi ovili in pietra, ne conosceremo le storie e ammirando lo straordinario paesaggio a 360°.
Scenderemo poi di nuovo verso il centro del paese e dopo una breve sosta, intraprenderemo un tratto della Via Francigena che collega Caltavuturo a Sclafani Bagni. Un percorso di circa 6 Km con un dislivello di +400mt, tra querce, uliveti e pascoli con una vista costante sulla Val D'Himera i monti delle Madonie.
Dopo la pausa per il pranzo, in una bella area attrezzata, il paese di Sclafani Bagni, ci attende per essere svelato sino ai i ruderi del castello. Dopo una breve sosta un Caffe all’unico bar, riprenderemo il cammino in direzione delle antiche terme passando da una pozza di acqua termale. Il tratto presenta una discesa molto ripida. Questo tratto è consigliato solo a chi è molto allenato e ha buone ginocchia, comunque per tutti, sarà possibile andare a riprendere le proprie auto e raggiungere comodamente le terme e poi rientrare alle auto a Caltavuturo.

TIPO DI PERCORSO: percorso a bastone su strada urbana asfaltata, strada con ciottoli, trazzere, sentieri naturali tracciati, pietraia e terreno naturale scosceso.
Tempo di percorrenza: 5 ore escluso soste.
Lunghezza: 8 km circa
Dislivello: 480 m circa
Altitudine massima: 870 m
Difficoltà: Media. Escursione adatta a chi ha esperienza di camminata in natura.

ATTREZZATURA E NOTE: Abbigliamento adatto alla stagione, berretto, guanti; obbligatori gli scarponi da escursionismo; 2 l di acqua; pranzo a sacco. Consigliati bastoncini da trekking; un telo; un cambio di calze e scarpe. Se prevista pioggia si consiglia l’uso di abbigliamento idoneo, giacca o mantella impermeabile con cappuccio. Zona ventosa.

DOVE E QUANDO: domenica 27 febbraio, ore 9:30 centro di Caltavuturo.
Punto di incontro a Caltanissetta: ore 8:00
Tutti i dettagli sui luoghi di ritrovo verranno dati al momento della prenotazione.

INFORMAZIONI GENERALI
Prenotazione obbligatoria entro le 12 di sabato 26 febbraio.
Contattare:
Irene Bonanno 340626839368393
Marco Muscarella 32745270693274527069
(guide ambientali escursionistiche associate Aigae)
Numero massimo di partecipanti: 25

Costo: 15€ - la quota comprende accompagnamento con guide ambientali escursionistiche, assicurazione infortuni e merenda lungo il percorso.

Ogni programma si svolgerà nel rispetto delle regole e secondo i termini di legge per la sicurezza da Covid-19.

N.B L’escursione potrà subire annullamento in caso di cattive condizioni meteo entro le 18 del sabato. La comunicazione verrà data telefonicamente.

18/01/2022

Sembra quasi di essere su un aereo, invece siamo a
Ph:

Meravigliosi e magici risvegli di  😍😍
13/01/2022

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18/10/2021

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23/06/2021

https://www.youtube.com/watch?v=lBxulimL36E cari amici eccovi il nuovo video dell'ente Parco delle Madonie al quale Associazione Identità Madonita ha dato il suo contributo.
buona visione

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17/06/2021

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31/05/2021
26/05/2021
Una bella recensione che condividiamo con piacere
16/05/2021

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ESCURSIONE A CALTAVUTURO -
Di: Annalisa Castiglione
Ph: Vincenzo Fazio

La Sicilia, con i suoi territori incontaminati, nasconde ancora paesaggi in grado di togliere il fiato, conserva colori, odori e storie millenarie che invadono i sensi e penetrano nel profondo dell’anima. Angoli di paradiso non ancora violati dall’uomo, dove il silenzio è rotto soltanto dal fruscio del vento o dallo scorrere delle limpide acque delle Gole di Gazzara, che si spezzano su rocce bianche come la neve. La natura verde e selvaggia di CALTAVUTURO ha destato in noi nuove e forti emozioni; questo piccolo centro ci ha accolto a modo suo, in difesa dei suoi luoghi, quelli tanto cari ai suoi quasi 3 mila abitanti che con occhi attenti e curiosi hanno scrutato ogni nostro passo, prima con diffidenza e poi con il cuore in mano, condividendo con noi anche l’intimità della propria casa e trasferendoci quel calore familiare, dove la narrazione dei luoghi è passata dalle olive appena raccolte e sapientemente condite, alla pasta col finocchietto fresco cucinata con le pentole di rame della nonna. Ubicato nell’entroterra della valle di Himera, al centro del Parco delle Madonie, Caltavuturo ci ha regalato sensazioni difficili da dimenticare, grazie soprattutto a Tommaso Muscarella, la nostra guida eccezionale, che ci ha insegnato che anche gli alberi e i luoghi hanno un’anima e una storia da raccontare.
La nostra prima meta è stata la Rocca di Sciara, un’area interessantissima dal punto di vista geologico che ci ha offerto un paesaggio di rara bellezza, con le sue rocce a forma dorsale, risalenti a 24 milioni di anni fa, formate da sedimenti di origine marina. Al suo interno una sorprendente distesa di sabbia nera, dove siamo sprofondati sotto la calura di un sabato primaverile. La seconda tappa della giornata è stata la visita alle Gole di Gazzara che ci hanno visto protagonisti di un’avventura degna del più ardito degli escursionisti. Dopo una lunga passeggiata fra la natura incontaminata, ci siamo ritrovati dentro il solco che separa la collina di Breo e la collina di Cozzo Russo, poco fuori il paese, un vero e proprio canyon fluviale scolpito nelle due imponenti rocce che attraverso piccole cascate termina a valle nutrendo un corso d’acqua dolce, mite e a tratti robusto. Un paradiso terrestre unico nel suo genere, che abbiamo attraversato con estremo coraggio e abilità, saltellando sulle punte delle rocce che affioravano dall’acqua, senza mai caderci dentro.
La scelta di trascorrere la Pasqua in maniera diversa dalla tradizione, si è rivelata vincente e molto divertente. Domenica di Pasqua a bordo della Jeep giallo safari del 1972, restaurata dalle mani appassionate di Tommaso, stipati come sardine e felici come scolari alla loro prima gita, dopo aver sfiorato, senza mai toccare, tutti gli spigoli delle case incontrate lungo lo stretto percorso fin fuori il centro abitato, siamo arrivati al “Parco dei Mostri”. Un uliveto millenario pazzesco, popolato da centinaia di alberi secolari, tutti vivi ed espressivi, tutti parlanti alla ns “pareidolia”, tutti con una storia di vita millenaria e di sofferenza da raccontare. Siamo stati catturati dalle forme che ognuno di noi riusciva a cogliere in ciascuno di loro, esseri maestosi, a tratti benevoli e a tratti paurosi. Un gioco di transfert fra noi e quelle straordinarie creature, alberi apparentemente immobili, ma in grado di dar vita a personaggi fantastici e immaginari e far resuscitare, antichi demoni e desideri, sogni e illusioni chiusi dentro di noi. Da li abbiamo raggiunto a piedi i posti più inaccessibili e incredibili della Valle del lupo: il Bosco di Pietra e la Grotta dei Briganti, luoghi leggendari, vicini, ma nello stesso tempo lontani, un viaggio spazio temporale, dove a fare da padrona è la f***a vegetazione, il silenzio e il segno del tempo scolpito sulle rocce. Chiudiamo l’escursione in cima al paese a Terra-Mannari con visita al Castello di Caltavuturo le cui vestigia dominano la valle dell’Himera e ci mostrano i segni di una civiltà antica sopita dal tempo dall'identità ancora indomita. Un angolo di mondo, Caltavuturo, dove la magia dei luoghi si è congiunta con i personaggi del posto dando vita a storie fantastiche e ad esperienze autentiche e profondamente suggestive, per chi come noi ha avuto la fortuna di viverle.

Per Info: Tommaso Muscarella (Guida AIGAE) Cell. 339 2990320 Mail: [email protected]

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