Viandanti del Sud

Home
Viandanti del Sud

Assieme in un viaggio a piedi su sentieri, tratturi, antiche vie del Sud. Immergiamoci nel paesaggio!

12/10/2024

Domani torneremo in questo magnifico posto, cammineremo nel Bosco Grande di (PZ) attraverso una vasta rete di sentieri per raggiungere il piccolo Lago di Romito, il Piano della Nevena e il .

In queste immagini di circa due anni fa, si possono notare alcune peculiarità di quest'area naturale, dove solitamente l'acqua non manca, il torrente Li Foj e una serie di ruscelli, vanno ad alimentare i due laghi naturali, formatisi a causa degli smottamenti del terreno. 💧

Quella volta, con l'arrivo della primavera, lungo il cammino, colorato dalle primule e caratterizzato dall'odore emanato dall'aglio orsino durante il nostro passaggio, abbiamo incontrato salamandre in stadio larvale, un tenerissimo esemplare di comune e per la prima volta, siamo riusciti a fotografare una meravigliosa (Hyla sp.), ben mimetizzata tra le foglie.

🐸 Esse, caratterizzate dal colore verde brillante e dai dischi digitali adesivi, si nutrono di artropodi e altri invertebrati acquatici e terricoli. Sono prevalentemente arboricole, ma si trovano anche in mezzo alle erbe palustri, nei campi in prossimità di fossi e risaie.
Sono legate all'acqua per la riproduzione.

ℹ️ Info escursione: Il Lago Scuro: Valle del Marmo Platano | Basilicata

26/09/2024

Qui alcune foto della prima giornata di autunno 🍂 trascorsa in compagnia al confine tra i territori di , e (BA) incontrando querce plurisecolari, che hanno visto l’avvicendarsi di molti regni, boschi che hanno dato rifugio ad alcuni dei personaggi più importanti del mentre il Regno delle Due Sicilie cedeva all'Unità d'Italia.

I sentieri un tempo battuti dai passi anche del noto , e da Servodio, il “bandito dal gr*****to facile", attraversano il , oggi Sito d'importanza comunitaria, che nella sua estensione di 3028 ettari, custodisce tantissimi esemplari di (Quercus trojana), tra i più settentrionali dell'altopiano carsico delle , unico areale italiano in cui sono presenti.

Mentre le vacche erano al pascolo, stretti sentieri boschivi e suggestivi carrari tra seminativi, ci hanno condotti all'Agriturismo Amicizia, antica masseria del XVII secolo, un luogo pieno di sensazioni di vita contadine quasi dimenticate, che porta avanti un legame con il ciclo biologico della natura, dove abbiamo potuto provare alcuni loro prodotti stagionali biologici a chilometro zero: legumi come il cece nero della Murgia, confetture, biscotti, succhi e tanto altro.

Abbiamo infine completato il percorso ad anello attraverso uno dei tratti più boscati di tutta la del Cammino Materano, attraverso una stretta mulattiera costeggiata dai muretti a secco, quasi avvolta dagli alberi e colorata dai primi ciclamini autunnali e dalle bacche di alcuni arbusti della tipica macchia mediterranea, come il (Pistacia terebinthus): un tempo conservate sotto aceto o sale e utilizzate per aromatizzare le carni; ed ancora oggi in Turchia vengono tostate per preparare una bevanda simile al caffè, mentre l'olio essenziale è impiegato nella fabbricazione di saponi.

28/08/2024

Custodita nell' Oasi Wwf Valle della Caccia di (AV), ai piedi dei che si affacciano sull'Alta Valle del Sele, vi è la candida , alta circa 30 metri.

Ente Parco Regionale dei Monti Picentini

22/08/2024

Un ferragosto in escursione a piedi a contatto con le acque sorgive che scendono dai versanti dell'Ente Parco Regionale dei Monti Picentini, camminando all'ombra di vasti castagneti, faggete ed alberi di nocciolo, alla scoperta di grotte carsiche con sottofondo il suono dello scorrere dei ruscelli ed il fruscio delle cascate.

In questi giorni abbiamo campeggiato all'agriturismo Area Pic-nic e campeggio La Tana del Ghiro di (AV) dove abbiamo potuto provare piatti tipici locali, prodotti caseari, funghi porcini e non solo; in un territorio che presenta due importanti prodotti IGP, la Nocciola di Giffoni e la Castagna di Serino.

Il primo giorno siamo scesi da qui lungo un breve sentiero per costeggiare il fiume , che nasce poco più a monte ed affluisce dopo 50 km nel Calore Irpino.

Il secondo giorno invece una avventura intensa lungo sentieri attraverso selvaggi boschi, in parte tappa del Sentiero Italia CAI

Superato il bianco e suggestivo Varco della Rena dopo il quale iniziano i primi guadi dei ruscelli che convogliano nel vallone che abbiamo poi fiancheggiato fino a raggiungere la panoramica Serra Colle del Ferro, da qui proseguendo il sentiero a mezzacosta del (1660 m.) siamo giunti prima al Capo di Fiume, e poco dopo, ad uno dei più importanti esempi del carsismo italiano: la , all'interno del quale si può ammirare una meravigliosa cascata alimentata dalle acque di falda che generano un incantevole laghetto tra candide concrezioni per poi attraversare uno stretto cunicolo e sorgere all’esterno della grotta e proseguire il suo viaggio verso valle, dando vita al fiume che dopo 25 km sfocia nel Mar Tirreno.

Questi rami sorgentizi rappresentano un importante sito di riproduzione di varie specie di anfibi tra i quali la .

Il terzo giorno lo abbiamo dedicato all'esplorazione delle Miniere di Ittiolo, nel territorio di Valle Piana (SA) nascosti nel bosco, ci sono oltre a 5 gallerie profonde circa 700 metri ed in fase di rinaturalizzazione spontanea: il museo geopaleontologico Casone ed i ruderi di un opificio industriale che nella prima metà del secolo scorso serviva all’estrazione di questo unguento ottenuto dagli scisti bituminosi ricchi prevalentemente di fossili di pesci e che viene utilizzato per la sua azione antisettica. La natura fossilifera degli strati della zona era nota fin dai primi dell’ottocento e fu oggetto di diverse attenzioni per un possibile sfruttamento industriale nonché di studi paleontologici.

12/07/2024

A pochi chilometri dal 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐥𝐥𝐚𝐭𝐚, un valico di montagna situato nei dintorni di 𝐏𝐨𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚 e nel 𝐏𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐀𝐩𝐩𝐞𝐧𝐧𝐢𝐧𝐨 𝐋𝐮𝐜𝐚𝐧𝐨 𝐕𝐚𝐥 𝐝'𝐀𝐠𝐫𝐢 𝐋𝐚𝐠𝐨𝐧𝐞𝐠𝐫𝐞𝐬𝐞, vi è , che si forma in un ampio pianoro dove un ampio acquitrino generato dalle sorgenti del fiume e caratterizzato per la presenza di varie specie di anfibi, viene sbarrato e regimentato.

🐴 Aggirato il lago dove pascolano mandrie di vacche e cavalli allo stato brado mentre un è impegnato a pescare, ci addentriamo nella fresca e maestosa faggeta dal sottobosco ricco di agrifoglio, fragole di bosco 🍓 e rari esemplari di belladonna dov'è possibile ascoltare il tambureggiamento di un picchio ed il canto dei passeriformi.

Dopo una graduale salita si giunge al 𝐏𝐚𝐬𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐒𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐥𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨 tra la vetta omonima ed il Monte Lama, un sentiero ci conduce sul crinale della montagna (1.567 m.) dove si alternano praterie e tratti boscati caratterizzati da numerose ceppaie.

⛰ Diretti verso sud lungo la cresta per raggiungere si apre davanti a noi un paesaggio mozzafiato: ad ovest l’abitato di Marsico Nuovo (PZ) e la sua diga nella Val d'Agri che dopo 136 km sfocia nel Mar Ionio, Paterno, sullo sfondo i Monti Alburni ed il Cilento, verso nord i monti Pierfaone, Arioso e Maruggio; dietro di loro i campani Picentini. Mentre ad est si apre la Valle del Camastra con gli abitati di Abriola, Anzi e Calvello, più lontano le rupi delle Dolomiti Lucane e ancor di più, il costone dell'Alta Murgia.

⛰️ Il 𝐩𝐚𝐧𝐨𝐫𝐚𝐦𝐚 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐚 𝟑𝟔𝟎 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐢 quando conquistata la vetta del Calvelluzzo, a 1699 m. ammiriamo di fronte a noi il maestoso Monte Volturino, più in fondo il Massiccio del Sirino, il Monte Alpi e alle sue spalle, il Massiccio del Pollino.

Il ritorno si fa in discesa attraverso selvaggi valloni al cui interno convogliano acque sorgive e meteoriche e in inverno neve, importanti ecosistemi, habitat ideali per grandi mammiferi, come il cinghiale, il lupo ed il cervo.

11/06/2024

La settimana scorsa in occasione dell'evento organizzato dall'associazione Quasaniamo APS, abbiamo fatto una breve escursione attraverso il meraviglioso querceto a monte della borgata per raggiungere la dorata : un luogo dove si ha subito la sensazione di ripercorrere i passi della gente che qualche secolo addietro viveva questi posti, caratterizzata dalla presenza lungo il pendio di un antico jazzo ed il suo mungituro tra distese di graminacee, poco più a monte la monumentale Quercia della Gloria, e sul fondo della lama carsica, una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana circondata da ferule, oggi importante habitat umido per anfibi e libellule, considerati bioindicatori ecologici.

A conclusione dell'esperienza, un aperitivo da Gigi di 𝐒𝐚𝐩𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐁𝐨𝐫𝐠𝐚𝐭𝐚 dove non è mancato uno dei prodotti tipici locali, la , inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.

05/06/2024

Domenica a fine escursione, abbiamo raggiunto il borgo di (PZ):
il suo nome deriva dal color biancastro della rupe creata dalla fiumara e sulla quale il borgo si affaccia.

Il centro attuale è situato in parte su un insediamento frequentato dal VII al IV sec. a.C.

Il paese attualmente di circa 1700 abitanti è noto come terra di santi: qui sono nati o hanno vissuto alcuni uomini di chiesa, quali i santi Donatello, Mariano e Laviero, il venerabile Giambattista Rossi e Maria Teresa Araneo, conosciuta come Suor Maria di Gesù.

Di notevole interesse è la Chiesa di San Donato, la più antica tra le numerose chiese qui presenti.
È caratterizzata da una struttura architettonica romanica e dal portale del sec. XVII. La navata unica, dalle pareti alle volte a sesto acuto, è affrescata con un complesso ciclo pittorico che rappresenta la Bibbia a partire dalla Resurrezione.

Annesso al santuario vi è il meraviglio e ben curato Giardino Storico San Francesco dove si ammirano alcuni esemplari monumentali e plurisecolari di pino d’Aleppo, sequoie e tassi.

04/06/2024

Queste le immagini dei due itinerari escursionisti percorsi negli ultimi due mesi nel fitto 𝐁𝐨𝐬𝐜𝐨 𝐆𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞 appartenente in parte al 𝐏𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐍𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐕𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐞 ed in parte alla 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐦𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐚 𝐀𝐥𝐭𝐨 𝐁𝐫𝐚𝐝𝐚𝐧𝐨, suddiviso tra i territori di Ripacandida, Forenza, Pietragalla e Acerenza, e che si estende per più di 2500 ettari, in continuità con la Foresta demaniale di Lagopesole, formando così uno dei più cospicui patrimoni forestali dell’intera Basilicata.

1️⃣ Ad aprile, nel lato forenzese, abbiamo percorso una pista silvo-pastorale che attraversa questo habitat di svariate specie animali tra i quali il , importante bioindicatore ecologico, raggiungendo 𝐅𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐒𝐚𝐧 𝐆𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨, situata in una radura nel Bosco Derricelle, luogo di abbeveraggio per le vacche al pascolo.

🌳 In questo selvaggio querceto composto prevalentemente da cerri, abbiamo potuto osservare il relitto della 𝐐𝐮𝐞𝐫𝐜𝐢𝐚 , che fino alla sua caduta del 2020 fu uno spettacolare albero monumentale alto 30 metri e con circonferenza è di circa 5,70 metri, simbolo della comunità locale.

2️⃣ Domenica scorsa invece, siamo andati alla scoperta del lato di (PZ) attraverso le mulattiere del fitto bosco che per secoli ha dato lavoro, nutrito e riscaldato le popolazioni locali; a testimoniare le tante ceppaie di qui presenti.

🔥 Partiti dal suggestivo casone, usato in passato come rifugio per i guardiaboschi e per i carbonai che trasportavano il carbone vegetale alla vicina stazione ferroviaria di , ci siamo addentrati in questo territorio che mostra una ricca rete di fonti d'acqua, fossi e torrenti in questo periodo in parte secchi, che attraversando questa roccia costituita prevalentemente da conglomerati e sabbie plioceniche generano cosi la 𝐅𝐢𝐮𝐦𝐚𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐑𝐢𝐩𝐚𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚 che continuerà il suo viaggio fino alla valle dell'Ofanto.

🍯 Costeggiando il cupo Vallone Arcangiolo abbiamo trovato le graziose fragole di bosco 🍓 e vari insogli, a testimonianza della presenza del cinghiale e del suo predatore naturale, e una volta raggiunto la 𝐏𝐢𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐓𝐢𝐭𝐨, tipico fontanile della storica pastorizia transumante, abbiamo potuto sostare per la pausa pranzo al sacco e provare alcuni prodotti locali come l'𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥 e il miele di L'Oro dei Fiori - Miele di produzione propria, una realtà locale che abbina l'apicoltura all'ospitalità ed al benessere.

17/05/2024

La è un viaggio a piedi attraverso selvaggi boschi incontaminati e paesaggi mozzafiato alla scoperta di questa dorsale subappenninica arenaceo-argillosa dai crinali ventosi, dove la cultura si mischia con la vicina Irpinia e si assapora la cucina tipica dei piccoli borghi dalle cupole maiolicate, mentre la gente ospitale parla in 𝐥𝐢𝐧𝐠𝐮𝐚 𝐟𝐫𝐚𝐧𝐜𝐨𝐩𝐫𝐨𝐯𝐞𝐧𝐳𝐚𝐥𝐞, e lungo i tratturi della e la , s'incontrano torri colombaie ed antiche poste, per guadare torrenti e valicare le vette più alte delle 𝐦𝐨𝐧𝐭𝐚𝐠𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐮𝐠𝐥𝐢𝐚.

Visit Monti Dauni = 4 Siti d'Interesse Comunitario ed un bioindicatore ecologico: il !

Qui le immagini dell'avventura del 25-28 aprile 2024 ⤵️

07/05/2024

Nelle due escursioni giornaliere della scorsa settimana ci siamo immersi nella natura selvaggia fatta di pascoli rocciosi e folti boschi di querce estesi a perdita d’occhio, autoctoni residui di un’antica copertura di vegetazione spontanea molto più vasta di quella attuale.

Siamo partiti da , alle porte del Parco Nazionale Alta Murgia, frazione di (BA), nata come posta della transumanza, crebbe intorno alla Masseria del Barone diventando prima un insediamento rurale e poi dal novecento un noto luogo di villeggiatura e di studio botanico su alcune rare specie di orchidee spontanee.

🌳 Dopo aver salutato il monumentale , camminando lungo stretti e suggestivi sentieri ombreggiati, dopo aver incrociato un branco di cinghiali impegnati a gruforale, abbiamo raggiunto il Bosco La Sentinella, vissuto ancora oggi da vacche podoliche allo stato brado e greggi di pecore. Qui si ha subito la sensazione di ripercorrere i passi della gente che qualche secolo addietro viveva questi posti, dove non mancano grandi mammiferi selvatici, rettili e le tipiche piante erbacee ed arbustive murgiane come timo serpillo, mentuccia comune, lampascione, ruta, rovo, biancospino e prugnolo.
Lungo il percorso infatti, abbiamo incontrato i tipici luoghi dell'antica pastorizia transumante, come Masseria e Jazzo La Sentinella, circondati dalle ferule che dalla primavera colorano di giallo quest'area.

🐍 Emozionante è stato il nostro incontro con una calmissima che lentamente (probabilmente appesantita da un'abbuffata a base di lucertole o ramarro) si è allontanata da noi fino a scomparire nel vicino muretto a secco.

💧 Giunti così il , abbiamo potuto osservare questa suggestiva e piccola dolina carsica di crollo, profonda 14 metri e con diametro di 30 metri in forma ovoidale, dominata da felce e numerosi esemplari di fico.

🏚 Al ritorno dalla zona panoramica di Fattoria della Mandorla abbiamo potuto guardare fino alla costa barese distante circa 30 km in linea d’aria da questo territorio ricco dalla presenza di antichi lamioni della transumanza caratteristici per la loro particolare architettura “a pignon” e rinomato anche per la Mandorla di Toritto, inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.

02/05/2024

Durante la pausa pranzo al sacco dell'ultima tappa del , era ad un centinaio di metri questo meraviglioso esemplare maschio di (Falco naumanni).

Questo piccolo rapace migratore, arrivato come ogni primavera dall'Africa per nidificare nella pseudosteppa murgiana, sembrava interagire con altri individui emettendo i suoi caratteristici striduli (krii krii).

Noto predatore di invertebrati come ad esempio grilli, piccoli rettili e roditori, dall'apertura alare media di circa 70 cm, col suo corpo marrone chiaro e capo grigio, si distingue dal per alcune piccole differenze tra i quali l'assenza di strie scure sotto l'occhio (mustacchio: che ricorda la scia di una lacrima), dalle unghie chiare (nere nel gheppio) e del verso diverso dal tintinnante "ti ti ti ti" del Falco tinnunculus.

Ci piace ricordare che proprio in alcuni territori del Parco Nazionale Alta Murgia c'è un esempio particolarmente virtuoso di conservazione di questa specie prioritaria grazie al Progetto "Un falco per amico", finanziato dal Programma LIFE+ dell'Unione Europea, che ha visto l'impegno delle amministrazioni comunali e la sensibilità della popolazione permettendo così la creazione di oltre 540 nuovi siti di nidificazione nei centri storici dei comuni partner: Gravina in Puglia e Altamura.

20/04/2024

È stata una settimana intensa quella appena passata.

Vivere una giornata nel selvaggio Bosco Grande di ha regalato delle emozioni, come l'incontro con le vacche allo stato brado che con attenzione e senso di protezione per i propri vitelli, si sono fatte strada tra noi per raggiungere l'abbeveratoio.

Abbiamo poi partecipato a , il più grande evento nazionale dedicato ai
Cammini d'Italia e promosso dal Ministero del Turismo ed ENIT, per fare conoscere a nuovi appassionati di escursionismo una parte della tappa Castellana Grotte - Alberobello de La Rotta dei due Mari

Infine con l'avventuroso ed esperto gruppo Kamaludu Semper Scout siamo andati lungo la Ciclovia dell'Ofanto alla scoperta della sua foce sulla costa adriatica.

19/03/2024

Domenica ci siamo addentrati nel , una delle maggiori testimonianze carsiche del territorio del Parco Nazionale Alta Murgia

🔦 Una vera e propria perla murgiana che offre un magnifico scenario davvero unico, una di crollo, un anfiteatro naturale, silenzioso e arcaico, con diametro maggiore di oltre 700 m e profondità di circa 90 metri con numerose grotte, e un inghiottitoio visitabile solo da speleologi.

🐚 Luogo magico, abitato dall'uomo fin da 5000 anni fa, dove si praticavano culti nel Medioevo e nell'Età Moderna, testimoniato dai ritrovamenti di resti umani, di ciottoli incisi e del prezioso fossile della conchiglia .

🦇 Tra le numerose cavità presenti lungo le pareti di nord-est, alcune habitat dei , troviamo la Grotta dell’Imbroglio, dell’Orco, del Colombo, della Fessura, il Riparo del Pulo, l'Eremo di San Guglielmo, e infine Grotta I e Grotta II nelle quali dei ritrovamenti hanno rilevato la frequentazione degli ominidi tra i quali probabilmente l' , il suo scheletro cristallizzato fu scoperto nel 1993 nella Grotta di Lamalunga, a pochi km di distanza dal pulo e che viene considerato il più antico Neanderthal su cui sia stato possibile eseguire analisi paleogenetiche.

🦅 Abbiamo esplorato alcuni di questi luoghi oscuri per poi percorrere panoramici sentieri rocciosi, tra prati di ferule e asfodeli, mentre gheppi e i migratori falchi grillai erano a caccia con la loro caratteristica tecnica di volo esplorativo chiamata "spirito santo".

14/03/2024

In una giornata di forte vento, domenica scorsa ci siamo riparati all'interno del che si estende per 500 ettari nel territorio di (MT) ed è caratterizzato da una f***a vegetazione boschiva tra querce avvolte dall'edera e conifere che crescono sul caratteristico suolo sabbioso-argilloso tipico di questo territorio fluviale.

🦅 Una pista forestale, tra le vacche al pascolo, ci ha condotti sul panoramico costone che si affaccia sulla 𝐕𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 , il fiume più lungo della Basilicata; qui il paesaggio cambia, il cielo è dominato dal nibbio reale e la tipica macchia mediterranea ci avvolge, il rosmarino in fiore si alterna al lentisco ed al pungitopo.

🌳 Giungiamo così al cospetto della 𝐪𝐮𝐞𝐫𝐜𝐢𝐚 𝐦𝐨𝐧𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐥𝐮𝐫𝐢𝐬𝐞𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞, alta 19 metri con circonferenza di circa 5,70, che insieme alla piccola 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐚 𝐫𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐌𝐚𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐨𝐫𝐭𝐢𝐜𝐞𝐥𝐥𝐚, sono simboli della storia locale ed appartengono alle tradizioni al confine tra Miglionico e Pomarico, un luogo che concede uno sguardo sul Castello del Malconsiglio, costruito su un colle del borgo miglionichese a partire dall'VIII-IX secolo, in una posizione strategica, noto per aver ospitato nel 1485 la Congiura dei baroni.

Seguendo poi la 𝐕𝐢𝐚 𝐋𝐮𝐜𝐚𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥 Cammino Materano, i richiami dei passeriformi, e di un picchio e il gracidare di un rospo, ci annunciano l’arrivo agli stagni: il Laghetto Manferrara con l'area attrezzata dove ci siamo fermati per il pranzo al sacco e il più selvaggio Laghetto Alemi.

Infine tra i suoni della natura, abbiamo completato il nostro ritorno al punto di partenza.

13/02/2024

Si avvicina la terza edizione del Cammino dell'Alta Murgia | Puglia, in programma dal 29 marzo al 1 aprile 2024. Ci sono ancora pochi posti disponibili.

Un viaggio a piedi di 4 giorni attraverso i sentieri agropastorali del Parco Nazionale Alta Murgia.
Ci hanno definiti "innamorati della terra", con la voglia di esplorare, di ascoltare le voci ed i versi di chi abita questo territorio, pronti ad immergerci nel paesaggio carsico.

Sosteremo in stupende masserie, attraverseremo boschi di querce, lungo gli antichi tratturi della transumanza scopriremo jazzi e poste, percorreremo mulattiere panoramiche per ammirare pagliari e pescare antiche e raggiungere la corona di pietra ottagonale: Castel del Monte

Queste sono le immagini e le descrizioni di alcuni indimenticabili momenti del di un anno fa.

25/01/2024

Domenica scorsa, giunti sulla costa valicando l'importante barriera naturale delle dune fossili ricoperte dalla pseudosteppa mediterranea, formatesi tra 100.000 e 6.000 anni fa e che caratterizzano il territorio del Parco Regionale Dune Costiere Torre Canne Torre S. Leonardo che si estende per 1.100 ettari, tra i territori di (BR) e (BR).

Dopo aver attraversato un salicornieto e costeggiato le dune sabbiose lungo spiagge di rara bellezza dove poter trovare egagropili di e 🥚ovoteche di , ci siamo addentrati nella zona umida di , habitat ideale per pesci, uccelli acquatici come la 🦆 e rapaci, stanziali e migratori, caratterizzata dalla presenza di stagni di acqua dolce creati dal corso d'acqua alimentato da numerose risorgive e di antiche costruzioni utilizzate per l´itticoltura dal XIX sec.

🗿 Tra l'antica e la torre costiera San Leonardo vi è , le acque scendono dall'altopiano delle Murge e convogliano in questa lama carsica per sfociare in , in un piccolo angolo di ruralità ancora incontaminato, fra uliveti e macchia mediterranea composta da diverse specie arbustive, per esplorare il villaggio rupestre fatto di grotte e trappeti (frantoi ipogei) nella parete di roccia .

Info-Point Ostuni
Villanova di Ostuni

18/01/2024

Domenica, di fronte ad un mare d'inverno che custodisce un posidonieto, osserveremo l'importanza delle dune fossili ricoperte dalla pseudosteppa mediterranea, formatesi tra 100.000 e 6.000 anni fa e che caratterizzano il territorio del che si estende per 1.100 ettari, tra i territori di e in provincia di .

📅 DOM 21/01 | h. 09:30
ℹ Lamacornola e fiume Morelli: torri e dune costiere di Puglia

Tra l'antica e la torre costiera San Leonardo, ci addentreremo in per esplorare il villaggio rupestre fatto di grotte e trappeti (frantoi ipogei) dove un tempo visse l’Uomo di Lamacornola, lo scheletro emerso nel 1994 nel corso di lavori di manutenzione del canale, ora conservato nel museo di Civiltà Preclassiche di Ostuni.

Infine continuando il cammino attraverso un salicornieto e costeggiando le dune sabbiose lungo spiagge di rara bellezza, raggiungeremo la 𝐳𝐨𝐧𝐚 𝐮𝐦𝐢𝐝𝐚 𝐝𝐢 , situata negli spazi retrodunali del Parco, habitat ideale per uccelli acquatici e rapaci stanziali e migratori, caratterizzata dalla presenza di stagni di acqua dolce creati dal corso d'acqua alimentato da numerose risorgive e di antiche costruzioni utilizzate per l´itticoltura fin dalla fine dell'Ottocento fino agli anni Ottanta e recuperato a partire dal 2009, con l´avvio di attività di acquacoltura con metodo biologico e di educazione ambientale e alimentare.

10/01/2024

Queste sono invece le foto e descrizioni di alcuni luoghi della seconda parte della del Cammino Materano che abbiamo percorso a capodanno.

Un viaggio a piedi tra splendidi querceti dove abbiamo potuto chiacchierare con Nicola il pastore e ammirare le sue vacche podoliche, e i caratteristici calanchi dove abbiamo potuto conoscere Pinuccio ai Tre Confini, che rende disponibile la sua fucina come area di sosta a metà tappa Pomarico-Montescaglioso per i viandanti in cerca di acqua ed un riparo per la pausa pranzo.
Indelebile è stata l'esperienza sociale e culinaria a Montescaglioso nel ristorante casalingo di Nunzia e Valentino dei Briganti Montesi gruppo folk

Un ringraziamento speciale a Antonio Centonze di Miglionico, Marilena Casella di Tricarico, Ilaria e Rocco di Grottole, Giulio e Gianni di Pomarico, Vincenzo, Pasquale ed Innocenzo di Grassano, referenti di tappa e protagonisti del territorio, figure fondamentali e che impreziosiscono questo itinerario naturalistico-storico-culturale.

08/01/2024

Come ogni anno, questo capodanno lo abbiamo passato in viandanza, percorrendo la nuova del Cammino Materano
Un viaggio a piedi di 6 giorni attraverso una terra di confine, poco antropizzata, fatta di natura selvaggia e accoglienti borghi panoramici che conservano ancora antiche tradizioni ed una cucina basata sui prodotti del territorio ricco di boschi, pascoli, seminativi e da caratteristiche formazioni argillose modellate dalle acque meteoriche, e che erano il fondale di un paleomare esistito circa 1,8 milioni di anni fa: i .

Tricarico, Grassano, Grottole, Miglionico, Pomarico, Montescaglioso, un continuo sali e scendi tra questi paesi adagiati su alte colline, spartiacque tra le valli del Bradano e Basento, due dei più importanti fiumi della Basilicata, 110 km per raggiungere l'altopiano carsico delle Murge e Matera, la "città dei Sassi", sito UNESCO.

Ecco qui foto e descrizioni di alcuni luoghi della prima parte di questo itinerario naturalistico-culturale.

20/12/2023

Una delle porte del 𝐏𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐅𝐢𝐮𝐦𝐞 𝐎𝐟𝐚𝐧𝐭𝐨 è , le colline che ospitano l’antico insediamento e la circostante piana attraversata dal fiume più importante della Puglia, confine naturale tra l'antica Daunia e la Peucezia, e dove si disputò la famosa battaglia tra i cartaginesi guidati da e i romani.

💧 Ci siamo incamminati dalla stazione ferroviaria di Canne sulla linea regionale Barletta-Spinazzola, gestita dal Comitato Pro Canne, per raggiungere la 𝐅𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧 𝐑𝐮𝐠𝐠𝐢𝐞𝐫𝐨 del XII sec. rimaneggiata poi nel Cinquecento: abbeveratoio che raccoglie acqua risorgiva, posto sulle vie della transumanza a servizio della soprastante Masseria Canne, nei cui pressi è possibile ammirare il 𝐦𝐞𝐧𝐡𝐢𝐫 nascosto tra gli ulivi, monumento funebre megalitico monolitico alto circa 3 m, risalente all'Età del Bronzo intorno al II millennio.

☘️ Poi abbiamo raggiunto il fiume per affacciarci nei pressi di una sua ansa, habitat di diverse specie animali tra i quali vari uccelli acquatici, rapaci e vegetazione tipica dei boschi ripariali, come il (Populus alba), un albero latifoglie dal tronco chiaro, essenziale nell'azione di consolidamento degli argini dei fiumi. L'unicità delle sue foglie plurilobate sta nel colore bianco della pagina inferiore.

🏺 A fine escursione insieme alla 𝐠𝐮𝐢𝐝𝐚 𝐭𝐮𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚 Luigi Garribba abbiamo visitato l'affascinante 𝐬𝐢𝐭𝐨 𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐧𝐧𝐞, che nacque fra il VI-IV secolo a.C. come semplice villaggio apulo, figlio di insediamenti preistorici risalenti all'Età del Ferro, diventando in epoca romana "Vicus" ed emporio fluviale della città di Canosa. Sotto la dominazione bizantina, essa conobbe il suo periodo di maggiore fioritura fino al 1083, quando, passata sotto il possesso dei Normanni, fu distrutta da Roberto il Guiscardo per vendicarsi della rivolta guidata dal nipote, il barone Ermanno.

Dalla panoramica terrazza dalla quale l'antica cittadella si affaccia sulla valle dell'Ofanto, si possono osservare bene le vicine città di Margherita di Savoia (BT), Trinitapoli (BT) e San Ferdinando di Puglia (BT), e più lontano, le città di Manfredonia (FG), il suo golfo e Monte Sant'Angelo (FG) situata sul promontorio del Gargano, distanti circa 50 km in linea d'aria.

Ciclovia dell'Ofanto

15/12/2023

9 viandanti che hanno fatto subito gruppo, arrivati chi dalla Campania, chi dalla Puglia e dalla Basilicata, con preparazione, gentilezza, curiosità e voglia di esplorare.

Cammino dei Valloni e del fiume Ofanto | Puglia

Ciclovia dell'Ofanto

13/12/2023

Nella seconda tappa del Cammino dei Valloni e del fiume Ofanto | Puglia, per scendere verso il Lago Locone, con alle nostre spalle l'antico vulcano Monte Vulture e di fronte Minervino, posto sull'altopiano delle Murge, abbiamo percorso una panoramica carrareccia che costeggia la Valle Cornuta sulla quale si affaccia il "paese della salsiccia": (PZ) e la sua torre dell'orologio del 1882.

🎨 I vicoli del suo centro storico sono colorati da diversi murales tra i quali "Il ritorno di Giustino“, dipinto nel 1983 dal pittore Giovanni Brenna di Rionero in Vulture e inaugurato, insieme alla Piazza degli Emigranti.
Restaurato nel 2016, il dipinto ritrae una famiglia che lavora nei campi (parte sinistra) al centro troviamo i latifondisti del meridione che obbligano le poche persone anziane a lavorare mentre i giovani (parte destra) con in mano la valigia, partono per una nuova vita in cerca di un nuovo futuro.

Ciclovia dell'Ofanto

Address

Telephone

+393493669187

Website

http://www.viandantidelsud.it/

Alerts

Be the first to know and let us send you an email when Viandanti del Sud posts news and promotions. Your email address will not be used for any other purpose, and you can unsubscribe at any time.

Contact The Business

Send a message to Viandanti del Sud:

Videos

Falco grillaio avvistato osservato il Cammino dell'Alta Murgia

Durante la pausa pranzo al sacco dell'ultima tappa del #CammimodellAltaMurgia, era ad un centinaio di metri questo meraviglioso esemplare maschio di #grillaio (Falco naumanni). Questo piccolo rapace migratore, arrivato come ogni primavera dall'Africa per nidificare nella pseudosteppa murgiana, sembrava interagire con altri individui emettendo i suoi caratteristici striduli (krii krii). Noto predatore di invertebrati come ad esempio grilli, piccoli rettili e roditori, dall'apertura alare media di circa 70 cm, col suo corpo marrone chiaro e capo grigio, si distingue dal #gheppio per alcune piccole differenze tra i quali l'assenza di strie scure sotto l'occhio (mustacchio: che ricorda la scia di una lacrima), dalle unghie chiare (nere nel gheppio) e del verso diverso dal tintinnante "ti ti ti ti" del Falco tinnunculus. Ci piace ricordare che proprio in alcuni territori del Parco Nazionale Alta Murgia c'è un esempio particolarmente virtuoso di conservazione di questa specie prioritaria grazie al Progetto "Un falco per amico", finanziato dal Programma LIFE+ dell'Unione Europea, che ha visto l'impegno delle amministrazioni comunali e la sensibilità della popolazione permettendo così la creazione di oltre 540 nuovi siti di nidificazione nei centri storici dei comuni partner: Gravina in Puglia e Altamura. #ViandantidelSud

Lamacornola e fiume Morelli: Dune costiere di Torre San Leonardo | Puglia

Domenica, di fronte ad un mare d'inverno che custodisce un posidonieto, osserveremo l'importanza delle dune fossili ricoperte dalla pseudosteppa mediterranea, formatesi tra 100.000 e 6.000 anni fa e che caratterizzano il territorio del @parcodunecostiere che si estende per 1.100 ettari, tra i territori di #Ostuni e #Fasano in provincia di #Brindisi. 📅 DOM 21/01 | h. 09:30 ℹ Lamacornola e fiume Morelli: torri e dune costiere di Puglia Tra l'antica #ViaTraiana e la torre costiera San Leonardo, ci addentreremo in #Lamacornola per esplorare il villaggio rupestre fatto di grotte e trappeti (frantoi ipogei) dove un tempo visse l’Uomo di Lamacornola, lo scheletro emerso nel 1994 nel corso di lavori di manutenzione del canale, ora conservato nel museo di Civiltà Preclassiche di Ostuni. Infine continuando il cammino attraverso un salicornieto e costeggiando le dune sabbiose lungo spiagge di rara bellezza, raggiungeremo la 𝐳𝐨𝐧𝐚 𝐮𝐦𝐢𝐝𝐚 𝐝𝐢 #FiumeMorelli, situata negli spazi retrodunali del Parco, habitat ideale per uccelli acquatici e rapaci stanziali e migratori, caratterizzata dalla presenza di stagni di acqua dolce creati dal corso d'acqua alimentato da numerose risorgive e di antiche costruzioni utilizzate per l´itticoltura fin dalla fine dell'Ottocento fino agli anni Ottanta e recuperato a partire dal 2009, con l´avvio di attività di acquacoltura con metodo biologico e di educazione ambientale e alimentare. #ViandantidelSud

Foce dell'Ofanto: Costa Nord Barese | Puglia

Un'escursione a piedi alla scoperta della foce del fiume più importante della Puglia, l'#Ofanto che dopo 170 km termine il suo viaggio nel Mar Adriatico. 🗓 DOM 26/11 | h. 09:00 ℹ️ Alla foce dell'Ofanto: Costa Nord Barese | Puglia 🦆 Camminando tra piccoli bacini coperti da canneti, circondati prevalentemente da prati di salicornia, suaeda e liquirizia, che fungono da riparo per gli uccelli stanziali e migratori potremo avvistare rapaci come il gheppio, la poiana, il falco di palude e svariati uccelli acquatici come il fenicottero rosa, il cavaliere d'Italia, il martin pescatore, l'airone cenerino, l'airone guardabuoi, la garzetta e il cormorano. 😍 Percorrendo la parte finale della Ciclovia dell'Ofanto che si sviluppa lungo gli argini panoramici del corso d'acqua potremo anche osservare i piloni della vecchia teleferica che portava il sale dalle saline di #MargheritadiSavoia (BT) al porto di #Barletta e la #TorreOfanto, costruita nel 1568 e facente parte del sistema difensivo costiero del Regno di Napoli, con le funzioni di avvistamento e comunicazione per arginare le frequenti incursioni saracene e corsare. 🐹 Un luogo di grande interesse naturalistico-culturale ma anche paesaggistico, habitat di diverse specie animali tra i quali la 𝐥𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚: rara “specie bandiera” degli ecosistemi fluviali, bioindicatore ecologico, in quanto la sua presenza garantisce il buono stato di salute dell'ambiente in cui vive, nonché simbolo del 𝐏𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐍𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐅𝐢𝐮𝐦𝐞 𝐎𝐟𝐚𝐧𝐭𝐨, raffigurata sul logo. #ViandantidelSud

La Cascate degli Innamorati: San Fele | Vulture

𝓛𝓪 𝓬𝓪𝓼𝓬𝓪𝓽𝓮 𝓭𝓮 𝓵 𝓷𝓷𝓪𝓶𝓶𝓾𝓻𝓪𝓽𝓮 Prende il nome dalla scena del bacio della fiction "Il generale dei briganti". In cui il protagonista è il brigante lucano Carmine Crocco (denominato "Generale dei Briganti") Considerato da alcuni un semplice bandito e da altri, un eroe popolare, che ha contribuito, tuttavia, alla storia del Risorgimento. #CascateSanFele #ViandantidelSud

Esplorando il Bosco Scoparello

Domenica prossima vin brulé ☕ ed ultima escursione dell'anno ⬇️ https://www.spiritolibero.shop/bosco-scoparella.html La leggenda narra che in una notte d'inverno, anno 1870, due pastori con il loro gregge 🐑 sostavano in questo luogo. Mentre si scaldavano attorno ad un fuoco, 🔥 i loro cani presero ad abbaiare, almeno per mezz’ora, dopodiché all'improviso un silenzio inquitenate e surreale interrotto dal bussare alla porta di un povero malandante rauco, che non trovava più il cammino.. Lo ospitarono, facendolo accomodare attorno al fuoco, e subito si accorsero che l’uomo vestito di stracci aveva degli zoccoli pelosi: di improvviso, i due pastori capirono chi fosse e andarono a rifugiarsi sotto un crocifisso di ferro, mentre il demonio, 👿 privatosi degli stracci, li guardò e nel tempo di un lampo sparì, lasciando dietro di sé l’odore tipico dello zolfo. #ViandantidelSud

Shortcuts

Address
Telephone
Alerts
Contact The Business
Videos
Claim ownership or report listing
Want your business to be the top-listed Travel Agency?

Country:

City:

Passo dopo passo

Mi chiamo Alessandro Sileno, sono una guida ambientale escursionistica e vengo dalla Puglia. Un uomo pieno di sogni ed avventure da vivere.

Dopo un esperienza “passo sopo passo” di 3 anni con l’a.p.s Puglia Federiciana, sono pronto ad una nuova avventura.

Muoviamoci assieme per un viaggio a piedi su sentieri, tratturi ed antiche vie del Mezzogiorno d'Italia. Con escursioni giornaliere e trekking di più giorni alla scoperta della natura e cultura del territorio., anche attraverso la novità dei cammini del sud.

L’Italia meridionale corrisponde con buona approssimazione alle regioni storicamente comprese nel Regno di Sicilia e nel Regno delle Due Sicilie (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia).

In cammino dalle montagne abruzzesi casa degli orsi marsicani, verso sud costeggiando il Mar Adriatico lungo gli antichi tratturi della transumanza attraversando il Molise fino alle distese di grano del Tavoliere delle Puglie ed ai versi pascoli rocciosi dell’altopiano carsico delle Murge. Raggiungeremo le vette più alte degli Appennini Lucani sulle tracce del lupo ed attraverso strette gole di torrenti scenderemo nelle grandi valli della Campania, continueremo verso le serre della stretta Calabria da dove poter ammirare contemporaneamente il Mar Tirreno ed il Mar Ionio, infine nella affascinante terra dei vulcani attivi, la Sicilia.

Qui hanno vissuto i più antichi nuclei indo-europei dei Siculi, dei Sanniti, i Lucani, i Bruzi, gli Japigi. L'Italia meridionale fu colonizzata dai greci, e poi conquistata dai romani, che diedero grande impulso alle unità urbane, costruendo strade, città, templi, palazzi, acquedotti e altre infrastrutture. Nel Medioevo è stato crocevia di popoli, Longobardi e Bizantini, Normannì e Svevi hanno costruito castelli e luoghi di culto ancora oggi in piedi, ed hanno unificato il sud in unico stato, che successivamente visse nel dominio spagnolo e poi francese in un'economia vivace, aperta a iniziative industriali a livello nazionale, europeo e mondiale con promettenti industrie fino all’Unità d’Italia ed ai giorni nostri.

In fondo basta girare l’angolo per scoprire nuovi concetti, e restare colpiti dalla novità che ne consegue.. Basta girare l’angolo per scoprire che “il bello e il buono”, sono ovunque, a volte basta solo guardare il noto con occhi diversi... senza dover allontanarsi troppo. Il desiderio di conoscere e mostrare luoghi particolari del Meridione, da visitare, da ammirare o da denunciare..

My name is Alessandro Sileno, I am an hiking guide and I come from Puglia. A man full of dreams and adventures to live. After a 3-year “step by step” experience with the Puglia Federiciana association, I am ready for a new adventure. Let's move together for a journey on foot along paths, sheep tracks and ancient streets in southern Italy. With daily excursions and multi-day treks to discover the nature and culture of the territory, also through the novelty of the southern paths.

Southern Italy corresponds with good approximation to the regions historically included in the Kingdom of Sicily and the Kingdom of the Two Sicilies (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia and Sicily). On the way from the mountains of Abruzzo, the house of the Marsican bears, moving to south along the Adriatic Sea through the ancient sheep trail of the transhumance crossing the Molise to the wheat expanses of the Tavoliere delle Puglie and to the rocky pastures of the Murge karst plateau. We will reach the highest peaks of the Lucan Apennines on the trail of the wolf and through narrow gorges of streams we will descend into the great valleys of Campania, we will continue towards the narrow mountains of Calabria from where we can simultaneously admire the Tyrrhenian Sea and the Ionian Sea, finally in the fascinating land of active volcanoes, Sicily.

Here lived the most ancient Indo-European nuclei of the Sicilians, the Samnites, the Lucanians, the Bruzi, the Japigi. Southern Italy was colonized by the Greeks, and then conquered by the Romans, who gave great impetus to urban units, building roads, cities, temples, palaces, aqueducts and other infrastructures. In the Middle Ages it was a crossroads of peoples, Lombards and Byzantines, Normannì and Svevi built castles and places of worship still standing today, and unified the south into a single state, which subsequently lived in the Spanish and then French domination in a lively economy , open to industrial initiatives at national, European and global level with promising industries up to the Unification of Italy and to the present day.

Just turn the corner to find that "the beautiful and the good", are everywhere, sometimes you just look at the known with different eyes. The wish to know and show special places of southern Italy to visit, to admire or to be reported ..