‘Di terra di mare’ nasce dalla volontà di promuovere il territorio, dal punto di vista turistico, con una formula innovativa e soprattutto diffusa che prevede la produzione di una collana di racconti scritti capaci di narrare i luoghi antropologici della Puglia, esaltando identità, storia e relazioni. Come una rete di performance si narrano le vicende degli attanti e dai racconti emergono percorsi
, posti esistenti e sconosciuti, gastronomia, personaggi fantastici, del presente e del passato, vicende realmente accadute e fantasmagoriche, aneddoti, la Storia documentata e le storie del quotidiano, i miti e le leggende, i riti religiosi e sincretici, le profezie e le immagini arcaiche di una “terra lunga” qual è la Puglia. Puglia: terra lunga che sa dirla- e-farla lunga, in un contesto di relazioni mai banali, sempre transfrontaliere, mai esclusivamente auto referenti. Il progetto ha durata quinquennale e prevede la realizzazione di cinque prodotti editoriali (volumi) scritti con cadenza annuale. Ogni volume della collana si riferisce a specifici ambiti che rappresentano nel loro complesso l’articolazione del territorio regionale. Undici ambiti del paesaggio in cinque volumi per presentare, in modo singolare, alla comunità di turisti il Gargano, Il Subappennino, il Tavoliere, l’Ofanto, la Puglia Centrale, l’Alta Murgia, la Murgia dei Trulli, l’Arco Ionico Tarantino, la piana Brindisina, il Tavoliere Salentino, il Salento delle Serre. Il primo volume della collana “Di terra, di mare” scritto da Angelo Cavallo si riferisce al Gargano, si intitola “DALLA TERRA, DAL MARE. Storie di donne e di Puglia” e riunisce tre racconti inediti: “Amanti perduti”, “Mamuscia” e “Mondo sommerso”.