08/03/2022
Cisalpina VAAM vogliamo essere portavoci di pace UFAI Unione Famiglie Adottive Italiane
In questo 8 MARZO, sotto una pioggia di bombe, la parola CORAGGIO ci sembra la più consona.
Il coraggio, ad esempio, della piccola Amelia di 7 anni che canta Frozen in un bunker,
quello di Lesya, che non rinuncia a sperare e si sposa con velo ed emetto tra le macerie del suo Paese,
quello di Sansha Hassani, che dipinge sui muri delle case di Kabul donne senza bocca per parlare,
Quello della giovane mamma morta assiderata tra Iran e Turchia a Natale che si toglie indumenti per salvare i suoi bambini dal freddo.
Il coraggio di tutte le madri che piangono i loro figli sacrificati a guerre senza senso, quello di tutte le mogli che fuggono per salvare i figli, lasciando il proprio compagno che forse non rivredranno più.
Ma anche il coraggio, piccola Nikole, non sa ancora di avere, che nasce a Rho dopo aver udito il rumore dei missili dalla pancia della sua mamma.
A quelle che partoriscono tra le rovine di Aleppo o in un bunker senza luce a Mariupol, perché la forza della vita è più grande di quella della morte.
Per questo, quello che ci sentiamo di celebrare oggi è LA FORZA DELLE DONNE, che è più grande del rumore delle bombe.
Auguri di cuore, quindi, a tutte le donne e le bambine “resistenti” alla guerra e portatrici di pace, che lottano contro discriminazioni e ingiustizie anche a costo della propria vita.
UFAI