11/10/2024
Capire per essere consapevoli.
📕 Le rubriche di AGTA
🌏 Viaggio nel mondo delle guide turistiche
GUIDA TURISTICA: HOBBY o PROFESSIONE?
C’è una questione irrisolta alla base di alcuni mestieri dell’ambito culturale, tra cui quello di guide turistiche: molti ritengono che chi lavora circondato da bellezza dovrebbe trarre il suo compenso dalla gratitudine per il contesto “privilegiato” in cui opera. Ne deriva che chi “pretende” un pagamento per questa attività è un mercenario e che al contrario chi lo svolge su base volontaria dimostra la necessaria passione.
La questione del volontariato nel mondo culturale è annosa e si ripresenta periodicamente in occasione di grandi manifestazioni nazionali organizzate da fondazioni ed enti no profit. Cogliamo l’occasione di questa rubrica per fare un po’ di chiarezza:
§§§ Le fondazioni di volontariato che operano nel campo dei beni culturali non sono enti pubblici ne’ di beneficenza, sono soggetti privati a tutti gli effetti che ottengono molta visibilità e fondi da queste manifestazioni nazionali, spesso molto supportate da media e da patrocini pubblici. Chi partecipa a questi eventi deve associarsi con una donazione che spesso ha un importo minimo stabilito dalla fondazione stessa. non si tratta di eventi gratuiti per il bene della collettività.
§§§ La passione per il proprio lavoro dovrebbe essere alla base di ogni scelta professionale, ma non esclude studio, dedizione, formazione e aggiornamento. Quante persone hanno la passione del canto o della danza? Non tutti però diventano cantanti o ballerini professionisti, perché non ne hanno il talento o semplicemente non vi hanno dedicato la necessaria preparazione. Il fatto che una persona ami la propria professione non può essere una giustificazione per non pagarla, anche perché non significa che quel lavoro non sia anche estremamente faticoso ed impegnativo.
§§§ lo Stato o le amministrazioni locali possono decidere di offrire ai cittadini delle opportunità gratuite, ma questo non esclude che il lavoro debba essere retribuito. Semplicemente è l’ente pubblico a pagare il servizio che viene “regalato” ai cittadini ( o meglio: si restituisce ai cittadini una parte delle tasse pagate sotto forma di eventi ed opportunità culturali)
Tornando alle visite guidate: siamo consapevoli di svolgere un mestiere appassionante, di avere la responsabilità di raccontare un Patrimonio - quello italiano - straordinario! Per questo ci prepariamo adeguatamente dedicando tempo e studio, esattamente come per qualsiasi altro lavoro. E il lavoro, per la Costituzione italiana, va favorito ed adeguatamente retribuito.
Utilizzare in maniere sistematica il volontariato crea due disoccupati: il volontario ed il professionista che resta a casa. E crea evidentemente una concorrenza sleale verso figure professionali regolarmente previste nel nostro Paese.
Non siamo contrari alla presenza di volontari in occasione di grandi eventi saltuari, in cui vadano ad affiancarsi a professionisti regolarmente pagati (anche nella Protezione Civile i volontari affiancano professionisti sanitari, psicologi, forze dell’ordine per far fonte a situazioni eccezionali). Ma quando l’impiego di volontari diventa strutturale, talvolta addirittura monopolistico (𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑠𝑜 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑒𝑚𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 “𝑢𝑛𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜” 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑙𝑒 𝑣𝑖𝑠𝑖𝑡𝑒 𝑔𝑢𝑖𝑑𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑃𝑎𝑙𝑎𝑧𝑧𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑄𝑢𝑖𝑟𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑎𝑓𝑓𝑖𝑑𝑎𝑡𝑒 𝑒𝑠𝑐𝑙𝑢𝑠𝑖𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑢𝑛𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖 𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑜𝑛𝑡𝑎𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑇𝑜𝑢𝑟𝑖𝑛𝑔 𝐶𝑙𝑢𝑏 𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑜!)), ecco quando diventa un “sistema”, porta solo a un circolo vizioso: minor professionalità, meno contributi e tasse, meno fondi pubblici e maggior ricorso a figure non pagate o sottopagate.
𝐂𝐨𝐧𝐜𝐥𝐮𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨: la figura della guida turistica è accessibile a qualsiasi età e non esiste un "numero chiuso" di posti. Molti nostri colleghi - bravissimi tra l’altro - sono giunti alla nostra professione dopo altre carriere in campi molto diversi. Chi sente grande interesse per la storia, l’arte e la divulgazione culturale prepari l’esame di guida e svolga regolarmente la professione, anche in affiancamento ad un altro mestiere (anche questo è un caso frequente nel nostro mondo). Eviterà di fornire la sua competenza e passione a enti che sfruttano questo entusiasmo per i propri interessi e il proprio buon nome.