05/06/2022
Un tappeto di persone, di barche e di remi…
È così che si presenta dall’alto il bacino San Marco nel momento in cui prende il via la Vogalonga: una miriade, di persone, di colori, di barche e di remi.
Una sorta di tappetto galleggiante che, verso Sant’Elena, si stringe prendendo le sembianze di un serpentone lunghissimo.
Magia di momenti incredibili che assomigliano più ad una visione che ad un qualcosa di reale.
La Vogalonga nacque nel 1974 per rilanciare la tradizione della voga, ma soprattutto per richiamare l’attenzione verso il degrado e il moto ondoso nella Laguna di Venezia. A ideare questa regata non competitiva fu un gruppo di veneziani, tra i quali Toni e Giuseppe Rosa Salva, Lauro Bergamo, già direttore de “Il Gazzettino” e Delfo Utimpergher, firma storica del medesimo quotidiano.
Nel corso del tempo il numero di partecipanti è cresciuto esponenzialmente: nell’ edizione del 1975 si sono contati circa 1.500 regatanti provenienti da Venezia, da altre località del Veneto e qualche equipaggio proveniente da altre regioni. Negli ultimi anni, invece, la presenza straniera è andata sempre più aumentando.
L’edizione dei record, al momento, risulta quella del 2014 con 2.105 imbarcazioni iscritte e un numero di ben 7.500 vogatori.
Ogni anno, oltre alle remiere cittadine e alle imbarcazioni dell’entroterra era consuetudine vedere alcune imbarcazioni caratteristiche come la “peata” della Riviera del Brenta, una o più “Lucie” del Lago di Como, e delle compagini originali come la caorlina vogata dai Frati del Convento del Redentore.
La Vogalonga non è una gara: tra i partecipanti non c’è competizione, c’è solo voglia di vivere la laguna, di testimoniare la bellezza di un luogo stupendo, di perpetrare una tradizione, di stare assieme in un clima sereno.
Lo scatto qui presentato è stato realizzato durante la partenza della Vogalonga del 2017. Una fotografia realizzata durante questa stessa sessione in elicottero, l’anno successivo è divenuta l’immagine del poster ufficiale della manifestazione ed è stata stampata sulle t-shirt di tutti i partecipanti, scendendo in barca con chi l'ha indossata !
Un’altra magia della Vogalonga, una delle tante…
Testo: Debora Gusson - Riccardo Roiter Rigoni
Fotografia: Riccardo Roiter Rigoni