09/03/2017
Mangia Viaggia Ama - Travel Blog
A gennaio in Marocco avevo provato per la prima volta l'emozione del deserto, e nel giro di meno di un anno ripeto l'esperienza. Se Merzouga era l'immagine di deserto che tutti associamo alla parola - con le sue alte dune di sabbia dorata - il Wadi Rum è qualcosa di differente. È un altro pianeta, una superficie marziana di roccia e sabbia rossa a cui lo sguardo non riesce a mettere fine. La sensazione di pace che ti lascia trascorrere un'intera giornata nel deserto, attendere che il tramonto infuochi ogni cosa, cenare in una tenda beduina ed alzare gli occhi alla via lattea, per poi svegliarsi all'alba del mattino dopo avvolti da bellezza e da silenzio... credo sia semplicemente qualcosa che ognuno dovrebbe sperimentare almeno una volta l'anno, per staccare dal nostro mondo frenetico e rabbioso.
Io stessa sono rimasta parecchio offline in questo viaggio, ed i miei aggiornamenti sono arrivati in differita. Qualcosa si è perso, altro lo terrò per me almeno per ora. Della Giordania mi resterà la luce che filtra tra le rocce di mille siq. L'acqua impetuosa del Wadi Mujib ed il suo divertimento incosciente. I 27 km percorsi a piedi a Petra, di giorno e di notte, zoppicando dopo quel divertimento incosciente, il siq percorso scalza sulla via del ritorno. Il silenzio rosso del deserto, la gentilezza dei giordani. Come sempre mi servirebbe una vacanza per riprendermi dalla vacanza, invece sono in viaggio per un tour che mi farà scoprire Pavia e qualche nuovo angolo di Liguria. Della mia Giordania vi riparleró tra un po', quando avró riposato gli occhi e la mente: per ora vi lascio con lui, il deserto.
Rum Stars Camp