05/10/2022
🇮🇹 Si torna a casa.
Voglio chiarire le motivazioni che mi hanno spinto a prendere questa difficile decisione.
Nei mesi passati ho attraversato l'Etiopia dove c'è la guerra civile, sono scappato dalla polizia Egiziana, ho attraversato diverse zone rosse in Africa come il Nord del Kenya e il confine con il Congo in Tanzania, ho rischiato di prendermi la malaria in Uganda dove c'è il più alto numero di casi al mondo e sono già entrato due volte in Russia questa estate. Ma allora, perché mi sono dovuto fermare proprio ora?
Prendendo per scontato che sappiate tutti cosa sta accadendo questi giorni in Russia, vi spiego quali sono i rischi e i problemi del pedalare migliaia di chilometri nell'estremo Est della Russia.
1) Il viaggio prevede l'attraversamento della Chukotka, una regione "chiusa" anche per i cittadini russi a causa della presenza di basi militari. Per entrarci ho bisogno di un permesso speciale che forse riuscirei ad ottenere in condizioni normali. Attualmente non sembra possibile ottenerlo, quindi avrei dovuto comunque sospendere il progetto.
2) In Russia è un periodo "caldo" con proteste, arresti, decine di migliaia di persone che lasciano il paese e centinaia di migliaia di civili arruolati nell'esercito. Essendo un occidentale potrei essere facilmente preso di mira dalle autorità nei villaggi o da eventuali abitanti che non "gradiscono" la mia presenza. Se venissi accusato di qualunque attività illegale, rischierei di avere conseguenze serie, anche non avendo fatto nulla. Charlie Walker per esempio è stato recentemente arrestato a Yakutsk per un mese e poi bannato dal paese per 5 anni mentre sciava trainando una slitta sull'Artico in Yakutia. Non è una delle esperienze che sogno di vivere.
3) Data l'affluenza di massa dei russi che lasciano il paese e della situazione che sta peggiorando rapidamente, potrebbero chiudere le frontiere in ogni momento. Mi troverei quindi bloccato in Russia per un tempo indeterminato come durante la pandemia.
4) Quasi tutte le ambasciate dei vari paesi stanno fortemente consigliando ai propri cittadini di abbandonare immediatamente la Russia. Nel mio caso l'ambasciata italiana mi ha detto che se mi dovesse succedere qualcosa non può fare praticamente nulla per aiutarmi.
Questi sono solo alcuni dei motivi per i quali ho deciso di rimandare a tempi migliori l'ultima parte del viaggio. Andare in aereo o in macchina a visitare le città non sarebbe stato un problema ma pedalare per mesi da solo in zone remote è completamente diverso.
Non nascondo che mi è rimasto "l'amaro in bocca" nel sospendere il progetto dopo 20,733 km e 221 giorni di viaggio. Mi sono promesso però che tornerò a completare il progetto, anche questo inverno se la situazione dovesse migliorare.
In caso contrario, sto già studiando e preparando un avventura alternativa.
Ulteriori foto su Instagram, GPS ed altro: https://linktr.ee/LorenzoBarone
🇬🇧 Let's go back home.
I want to clarify the reasons why I made this difficult decision.
In the past months I crossed Ethiopia where civil war is going, I escaped from the Egyptian police, I crossed several "red" areas in Africa like the north of Kenya and the border with the Congo in Tanzania, I risked getting Malaria in Uganda which has the highest number of cases in the world and I have already entered Russia twice this summer. But then, why did I have to stop right now?
Assuming that you all know what is happening during these days in Russia, I explain here which could be the risks and problems to cycle thousands of kilometers in the Far East of Russia.
1) The journey involves the crossing of Chukotka, a "closed" region, also for Russian citizens due to the presence of military bases. To enter I need a special permit that maybe I could get under normal conditions. Currently it seems not possible to obtain it, so I would have to stop the project anyway.
2) In Russia it is a "hot" period with protests, arrests, tens of thousands of people leaving the country and hundreds of thousands civilians mobilised in the army. Being a westerner I could be easily targeted by the authorities in the villages or by any inhabitant who would not "like" my presence. If I would be accused of any illegal activity, I could risk to have serious consequences, even if I didn't do anything. Charlie Walker for example was recently arrested in Yakutsk for a month and then banned for 5 years, while he was skiing with a sled in the Yakutian Arctic. It is not one of the experiences I dream to have.
3) Given the mass of Russians leaving the country and the situation that is drastically worsening, they could close the borders at any time. I would then be stuck in Russia for an unknown period of time as it was during the pandemic.
4) Almost all the embassies of the various countries are strongly advising their citizens to immediately leave Russia. In my case the Italian embassy told me that if something happens to me, they can't practically do anything to help me.
These are just some of the reasons why I decided to postpone the last part of the journey for better times. Going by plane or by car to visit cities wouldn't be a problem, but cycling for months alone in remote areas is completely different.
I don't hide that I have "a bitter taste in my mouth" by pausing this project after 20.733 km and 221 days of travel. I promised to myself that I will complete the project, even this winter if the situation will improve.
However, I am already studying and preparing an alternative adventure.