25/05/2023
Oggi, dopo quasi 1 mese dal mio rientro dal Vietnam, ho deciso di condividere questa foto che ho gelosamente custodito in queste settimane.
Essa racchiude tutta la misticità, meraviglia ed emozioni che questo viaggio mi ha regalato.
E tutto è racchiuso in lei, in questa giovane donna che fissa il tramonto, con suo figlio sulle spalle, dopo una lunga giornata tra le risaie nel nord-est del paese.
Stavo guidando con la mia moto tra le sinuose curve dell’ Ha Giang Loop, una strada maestosa tra le montagne del nord-est del paese, a confine con la Cina, quando all’improvviso, tra una curva e l’altra, è comparsa lei…sono comparsi loro.
Nel vederla lì, fissa ed immobile ad ammirare l’infinito, un brivido mi ha attraversato la schiena, e non ho potuto fare a meno di fermarmi.
Mi fermo, spengo la moto, e la fisso.
Lei era quasi in trance, non si accorge nemmeno che io mi fossi fermato.
Continuo a fissarla, è bellissima, mi trasmette una sensazione di pace indescrivibile.
Le vorrei chiedere se posso scattarle una foto, ma non voglio disturbarla mentre è nel suo momento di quiete e riflessione.
Ne ho viste tante in queste settimane, ragazze e ragazzi, uomini e donne, anziani ed anziane che lavorano tra le risaie, insieme, senza la minima avarizia o ricerca della felicità capilista che noi occidentali cerchiamo in oggetti od in cose futili che la vita ci inganna regalandoci.
Loro invece lì, senza quasi nulla se non con case di legno/ palafitte, felici di vivere la loro vita in semplicità e famiglia, in serenità e condivisione col villaggio che gli ha dato la vita e li ha fatti crescere, diventando ciò che sono oggi.
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