24/10/2021
𝗜𝗹 𝗠𝗮𝗿𝗿𝗼𝗻𝗰𝗶𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝗲𝗹𝗳𝗶.
Simbolo dell’autunno, la castagna è un tesoro inestimabile dell’antica tradizione culinaria lucana. In Basilicata, la castagna più desiderata, ma ancora poco nota al resto d’Italia, è il Marroncino di Melfi, coltivata sul territorio del Vulture.
L’area del Vulture-Melfese risulta particolarmente vocata per la castanicoltura, infatti, solo tra Melfi, Rionero, Rapone, Barile e Atella ci sono tra gli 800 e i 100 ettari che producono la varietà Marroncino di Melfi.
CARATTERISTICHE
Si tratta di una castagna di grossa pezzatura, di forma tondeggiante e di colore marrone lucido con striature evidenti. La loro raccolta avviene nei mesi di settembre e ottobre. È adatta ad essere consumata fresca, quindi è molto ricercata per la produzione dei marrons-glacés. Secondo alcune fonti la pianta del Marroncino di Melfi pare sia stata portata da Federico II di Svevia, dalla Turchia nel Regno delle due Sicilie, in particolare a Melfi.
Dalla pasta con farina di castagne alla carne condita con crema di marroni, dalla pizza al marroncino alla birra di castagne, dal castagnaccio fino al gelato di marroni, è un alimento dai mille utilizzi.
Questo frutto dal quale si ricavano tantissimi gustosi piatti, da molti anni, è il protagonista di una delle più importanti sagre regionali: quella della Varola di Melfi.
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