07/07/2022
I Maneskin hanno (anche) questo, di bello. Non solo generano energia quanto una centrale elettrica. Non solo hanno il coraggio di sostenere dal palco l’Ucraina. Non solo hanno fatto dell’Italia un must del rock mondiale. Adesso, con il loro concerto del 9 luglio, a Roma, hanno scoperchiato la pentola della ipocrisia italiana sul Covid. Il concerto è fissato sabato 9 luglio. 80mila biglietti venduti. Molti acquistati un anno fa. Molti, pagati da chi arriva apposta a Roma da ogni dove, e ha già comprato un letto, il viaggio, il cibo. Da qualche giorno, voci accorate di epidemiologi, virologi, direttori sanitari chiedono che i Maneskin cambino la data. O che almeno gli 80mila ragazzi indossino la mascherina Ffp2 e mostrino il pass sanitario o il tampone per entrare.
Il commento completo di Antonella Boralevi sull'HuffPost