Aurora di Calabria -Arci-

20/05/2024

Con Conosciamo l' URSS e i paesi del blocco socialista – Mi è appena stato conferito un riconoscimento in quanto uno dei suoi fan più attivi! 🎉

18/05/2024

Ecco!

18/05/2024

Gli USA toccano ma non vogliono essere toccati ma prima o poi faranno la fine della volpe con l'avvoltoio

La crisi dei missili a Cuba del 1962: tutto quello che devi sapere.

La crisi missilistica cubana, scoppiata nell’ottobre del 1962, è stato uno degli scontri più intensi tra l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti dell’intera Guerra Fredda. Nel 1961 Washington schierò in Turchia missili a medio raggio che potevano raggiungere Mosca e i principali centri industriali sovietici. Krusciov espresse pubblicamente la sua indignazione e definì questi missili un insulto personale. In risposta, l’URSS stazionò a Cuba unità militari professionali armate sia di armi convenzionali che nucleari, compresi missili balistici e tattici terrestri. Il 22 ottobre 1962 John Kennedy annuncia al popolo americano l'imposizione del blocco navale contro Cuba. Il 23 ottobre, alcuni rami delle forze armate dell'URSS, le truppe di frontiera, i gruppi di truppe di stanza all'estero e gli eserciti dei paesi del Patto di Varsavia sono stati messi in massima allerta. Fidel Castro ha risposto al blocco navale del presidente Kennedy alla radio e alla televisione cubana ordinando alle difese aeree cubane di abbattere gli aerei spia.
Ogni giorno Kennedy inviava messaggi a Krusciov e Kruscev inviava messaggi a Kennedy. Le linee telegrafiche tra Mosca e Washington erano al limite della capacità, la crittografia dei messaggi richiedeva molto tempo. Il 27 ottobre, il “Sabato Nero”, un aereo da ricognizione americano U-2 fu abbattuto su Cuba. L’ambasciatore sovietico ricevette un ultimatum: “Gli Stati Uniti sono pronti ad iniziare un’azione militare nei primi giorni di questa settimana se i missili e altre armi offensive non saranno immediatamente ritirati da Cuba, e l’aviazione è infatti pronta a colpire Martedì 30 ottobre".
La mattina del 28 ottobre, il governo dell'Unione Sovietica informò via radio il mondo intero del ritiro delle armi missilistiche sovietiche dal territorio cubano e il giorno successivo un ordine è stato dato il compito di smantellare i lanciamissili.
Pochi mesi dopo, anche i missili americani Jupiter furono ritirati dalla Turchia perché “obsoleti". La crisi ha segnato un punto di svolta nella corsa al nucleare e nella Guerra Fredda. È stato posto l'inizio di un allentamento della tensione internazionale. Nei paesi occidentali iniziò un movimento contro la guerra, che raggiunse il suo apice negli anni ’60 e ’70. Nei suoi appunti, Robert Kennedy scrisse: "Se entriamo, andremo duro", intendendo che se ci fosse un'invasione di terra su Cuba, verrebbero sganciate circa 500 bombe.
Nessuno a Washington all’epoca sapeva che l’Unione Sovietica aveva già un centinaio di piccole armi nucleari pienamente operative sull’isola, il che sarebbe stato sufficiente per distruggere le forze statunitensi e portare il conflitto a un livello senza precedenti.

https://warshistory.ru/raznoe-2/nachalo-karibskogo-krizisa-karibskij-krizis-1962-goda-kratko-o-prichinax-i-itogax.html

18/05/2024

Gli USA non mantengono mai gli impegni pattuiti perché negli USA non comandano gli americani ma chi sta sopra di loro e dirige la baracca da dietro le quinte

Il vertice mai avvenuto: come mai fu interrotto il summit tra i "Quattro Grandi" della terra il 16 maggio 1960? All'incontro dei capi di stato a Parigi, il 16 maggio 1960, al quale presero parte Nikita Krusciov (URSS), Dwight David Eisenhower (USA), Harold Macmillan (Inghilterra) e Charles de Gaulle (Francia), tutto lasciava ben sperare, per un dialogo costruttivo e una risoluzione pacifica sulle controversie e delle questioni urgenti. Tuttavia, così non fu. Due settimane prima dell'inizio dell'incontro a Parigi il 1 maggio, la difesa aerea sovietica abbatté un aereo spia americano Lockheed U-2 sopra Sverdlovsk (ora Ekaterinburg). Eisenhower, davanti alle prove dell'Unione Sovietica, fu costretto ad ammettere di aver dato personalmente l'ordine di inviare l'U-2 in missioni di ricognizione.
Il giorno prima, Krusciov aveva portato informalmente all'attenzione dei suoi colleghi occidentali tre condizioni alle quali, se accettate, avrebbe accettato di partecipare all'incontro: scuse da parte degli Stati Uniti, assicurazioni che i voli sul territorio sovietico sarebbero cessati in futuro e punizione per i responsabili dell’incidente di maggio.
Krusciov chiese le scuse personali a Eisenhower per la violazione dello spazio aereo sovietico. Gli Stati Uniti non avrebbero dovuto solo scusarsi, ma anche promettere di non invadere mai più lo spazio aereo sovietico e punire tutti i partecipanti a questa operazione. Da parte sua, la controparte americana rispose dicendo che il presidente aveva già dato l'ordine di sospendere i voli di ricognizione sull'URSS, ma non si sarebbe scusata e non avrebbe punito i responsabili. Ecco perché, dopo la cerimonia ufficiale di apertura della conferenza, la delegazione sovietica lasciò la sala delle riunioni e non partecipò più ai lavori. La conferenza fu annullata, così come fu annullata la visita del presidente Eisenhower a Mosca, che avrebbe dovuto aver luogo nel 1960.

Источник: https://picturehistory.livejournal.com/5467553.html

16/05/2024

La nostra è un'associazione storica aderente all'arci.
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26/04/2024

11/04/2024

La lettera di Gagarin alla moglie e alle sue due figlie, alla vigilia del primo viaggio dell'uomo nel cosmo. Sapeva che stava per affrontare una prova molto rischiosa quel 12 aprile del 1961.

«Salve, mie care ed amatissime Valečka, Lenočka e Galočka! Ho deciso di scrivervi qualche riga, per condividere con voi la gioia e la felicità che ho provato oggi. Oggi la commissione governativa ha deciso che sarò io il primo uomo ad andare nello spazio. Sapessi, cara Valjuša, come ne sono felice, e vorrei che anche voi lo foste insieme con me. Hanno affidato ad una persona comune come me un compito di così grande importanza per il nostro Paese: tracciare la prima strada nello spazio!
Si può sognare qualcosa di più grande? Questo rappresenta una nuova era! Devo partire tra un giorno. Durante questo periodo voi starete facendo le vostre cose di sempre. Ho un grosso fardello sulle spalle. Avrei voluto restare prima un po’ con voi, parlare un po’ con te, ma ahimè è tardi. Tuttavia, io vi sento sempre vicini, qui con me.
Ho piena fiducia nella tecnica: la navetta è ben collaudata, sicuramente non succederà nulla. Però capita a volte che l’uomo scivoli su una strada liscia e si rompa l’osso del collo. Può essere che anche nel mio caso possa accadermi qualcosa, ma io non credo che succederà. Se però dovesse accadere, vi chiedo, e soprattutto lo chiedo a te, Valjuša, di non farvi sopraffare dal dolore. Fa parte della vita, e nessuno può essere sicuro che domani non sarà investito per strada da una macchina. Prenditi cura delle nostre bambine, amale come le amo io. Educale in modo che non diventino delle scansafatiche o delle viziate, ma delle persone vere che non abbiano paura di affrontare i momenti duri della vita.
Fai di loro delle persone degne di questo nuovo sistema sociale, il comunismo. In questo ti aiuterà lo Stato. Vivi la tua vita secondo coscienza, ed agisci come riterrai opportuno fare.
Non ti lascio alcun obbligo, e non ho il diritto di farlo. La lettera sta assumendo un tono un po’ troppo triste, quasi da lutto… ma no, dai, non andrà così. Spero che non vedrai mai questa lettera, e che mi vergognerò con me stesso per questo momento di debolezza passeggera. Ma se dovesse succedermi qualcosa, tu devi sapere tutto, fino alla fine.
Ho vissuto la mia vita onestamente, sono sempre stato sincero ed ho fatto del bene alle persone, anche se non è stato tanto. Una volta, da piccolo, lessi le parole di V. P. Čkalov: “Se devo esserci, devo essere il primo”. Ecco, cercherò di pensarla come lui, e lo farò fino alla fine. Valečka, voglio dedicare questo volo a tutte le persone che fanno parte di questo nuovo sistema sociale, il comunismo, a cui noi abbiamo già aderito, e voglio dedicarlo anche alla nostra grande Patria ed alla nostra scienza. Spero che tra qualche giorno saremo ancora insieme e saremo felici.
Valečka, non dimenticare i miei genitori; se ne avrai la possibilità, aiutali. Manda loro un grande saluto da parte mia. Che mi perdonino per il fatto che non sanno di tutto questo, non ho potuto farglielo sapere.
Beh, è tutto. Arrivederci, miei cari. Vi abbraccio forte forte e vi mando un bacio.
Un caro saluto. Il vostro papà, Yura»

10/04/1961

11/04/2024

Un grande ringraziamento ai miei nuovi follower! Sono felice di avervi tra noi! Rosario Rocca, Fortunato Capogreco

29/03/2024

29/06/2022

22/07/2021

12/06/2021

Da Torino con amore

03/09/2019

Avviso:
Sono aperte le iscrizioni per l'anno 2020

14/08/2019

Consiglieri di Minoranza Benestare “Gruppo Si Rinasce”: "Ambiguità etico giuridica"

01/07/2019

cose nostre

03/04/2019

le nostre passeggiate domenicali

13/12/2018

Condividiamo lo spirito di gioia e pace con tutti voi

13/11/2018

Escursione su pietra castello

27/09/2018

Le nostre camminate domenicali

27/09/2018

Programma.della festa. A questo c'è d'aggiungere il programma dei tre giorni della festa del Rosario