06/11/2024
La storia dei trulli pugliesi
L’origine dei trulli è davvero singolare: alcuni studiosi ritengono che fossero presenti già nel XIV secolo ma è nel XV secolo che hanno la loro massima espansione, in concomitanza di un editto del Regno di Napoli che imponeva tributi a ogni nuovo insediamento urbano. L'ingegno portò il popolo a concepire delle costruzioni che si potessero demolire con facilità; infatti, quando il delegato del re stava per arrivare a riscuotere le tasse, bastava togliere la chiave di volta ed ecco le case si trasformavano in cumuli di pietre.
I trulli della Puglia: la tecnica costruttiva
Oggi sono utilizzati ancora come abitazioni e sono oggetto di continui studi da parte di ingegneri e architetti internazionali (alcuni dei quali hanno anche tentato di riprodurli altrove). Geniale esempio di architettura spontanea, il trullo è costruito su una solida base (si vedano, infatti, le mura molto spesse) su cui si innesta la pesante muratura in calce. Antichissime tecniche di costruzione danno vita a una struttura che, seppur priva di elementi di sostegno, possiede una straordinaria capacità statica.
La pianta del trullo è, solitamente, circolare e gli ambienti interni si distribuiscono intorno al vano centrale. Lo spessore delle mura e le poche finestre assicurano un ottimale equilibrio termico: calore in inverno e fresco in estate. Importantissima è la chiave di volta, spesso chiusa da un pinnacolo decorativo con motivi di carattere esoterico, spirituale o propiziatorio.
Il cornicione sporgente dal tetto è stato pensato per raccogliere le acque piovane in apposite cisterne mentre i gradini esterni permettevano di riempire i coni (almeno lì dove era possibile) dall'alto con paglia e grano. I materiali da costruzione erano poveri, infatti nei trulli non vi è traccia di cemento ma solo malta e pietra calcarea locale.
Il mastro trullaro
Un trullo può essere maneggiato solo da un buon mastro trullaro. Questo antico mestiere si è trasmesso di padre in figlio, finchè, piano piano è andato dissolvendosi. Oggi scovare un buon mastro è impresa ardua ma non impossibile grazie a molti giovani volenterosi che stanno riscoprendo gli antichi mestieri artigiani.