Il Cammino dell’Emilia Romagna da Ovest a Est
E’ dal 2005 che un gruppo di una ventina di amici camminatori, di Rimini e dintorni, decide ogni anno di partire per una viaggio a piedi di quattro
o cinque giorni nel periodo delle festività del due giugno. Nel 2012, durante la tradizionale riunione che si tiene all’ inizio di ogni anno
per stabilire insieme l’itinerario da percorrere, viene propos
ta l’idea di attraversare tutta la regione nel suo lato più lungo, quello che congiunge
il punto più ad ovest con quello più ad est attraverso il crinale appenninico . L’Emilia Romagna può essere infatti schematicamente rappresentata con la forma di un triangolo rettangolo che ha come cateti il Po’ e il Mare
Adriatico e come ipotenusa il crinale appenninico. ovvero il Cammino dell’Emilia e della Romagna da Ovest a Est.:
una lunga via da percorrere a piedi dal punto più a Ovest della regione che è collocato in comune di Zerba (PC) in località Capanette di Pey
in prossimità del monte Chiappo, dove si incontrano i confini di Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna, al punto più a Est,
vicino al molo di Cattolica, nei pressi di un’ansa del rio Tavollo in vista del Monte San Bartolo che segna l’inizio del territorio delle Marche. Il percorso è stato tracciato collegando sentieri già esistenti tra loro, per gran parte lungo le direttrici principali dell’Alta Via dei Parchi
e del Sentiero CAI 00, della nostra regione. La via tocca i territori di 5 regioni italiane (Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana e Marche) passando per 17 provincie (PC, PR, RE, MO, BO,
RA, FC, RN, PV, AL, GE, MC, LU, PT, FI, AR, PU) e attraversando la Repubblica di San Marino. Al termine il Cammino avrà una lunghezza complessiva di oltre 650 Km. con un dislivello totale in salita di circa 29’000 m. in discesa. L’intero cammino, sarà così stato interamente e realmente percorso a piedi in 30 giorni suddivisi in 7 tratti durante diverse stagioni dell’anno
così da cogliere al meglio la bellezza degli ambienti naturali attraversati. Per gli spostamenti è stata sfruttata al massimo la rete ferroviaria della regione con i suoi avamposti nel cuore dell’Appennino; in alternativa
sono stati utilizzati autobus di linea e in alcuni casi minibus privati. Il cammino dell’EROE è stato completamente mappato con GPS così che
le tracce potranno essere messe a disposizione gratuitamente di altri camminatori che vorranno cimentarsi nella lunga camminata. Esiste quindi una nuova via da percorrere piedi che corre quasi parallela alla via Emilia ma che è spostata sulle montagne dell’appennino
là dove è conservata la più antica e autentica memoria storica, genetica e ambientale del nostro territorio regionale. Proprio perché i luoghi che abbiamo attraversato sono ricchi di storie di vita autentica abbiamo deciso di dedicare ogni tratto percorso
ad una suggestione che abbiamo captato nel camminare. Lo spirito che è alla base di questa avventura è ben sintetizzato nella frase dell’amico romanziere e camminatore Enrico Brizzi : “Solo se hai
guadagnato la meta a passo d’uomo, nutrendoti di fatica e meraviglia un giorno dopo l’altro, puoi dire a buon diritto: Questa terra è la mia terra”. Ed è stato proprio così: alla fine la nostra terra ci è entrata dentro … l’abbiamo sentita pulsare sotto i nostri passi, abbiamo ascoltato i racconti
della sua gente, abbiamo condiviso la pioggia, il sole e il fango. Alcuni ritengono che quella linea che nel unisce l’Emilia con la Romagna
nella denominazione trascritta in costituzione sia un semplice trattino … noi invece pensiamo che quel trattino sia il Cammino dell’EROE.