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AllaiExperience Mara, grande passione verso la cucina e verso le tradizioni della sua terra, ti farà scoprire una Sardegna fatta di leggende e racconti popolari.
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Sara, forte legame con le sue radici e conoscenza delle lingue, ti guiderà alla scoperta dell'insolito.

22/09/2022

Tra passato e presente. Due simboli del borgo di Allai.
E tu, quale preferisci?

Le prime piogge di questa calda estate ravvivano i colori della vegetazione e accendono il rosso dei blocchi di trachite...
05/08/2022

Le prime piogge di questa calda estate ravvivano i colori della vegetazione e accendono il rosso dei blocchi di trachite del Ponte Romano.
Questa magica cornice sarà una delle tappe del tour "Lungo la Via dei Viaggianti" in programma per domenica 14 Agosto.

Non perdere l'occasione!
Per info e prenotazioni contattaci al 👇
- 3201127591
- 3285811592
O su [email protected] 😊

Le tante meraviglie di Allai raccontate nell'ultimo numero della rivista "Turisti per caso Slow Tour" Un percorso immers...
15/06/2022

Le tante meraviglie di Allai raccontate nell'ultimo numero della rivista "Turisti per caso Slow Tour"
Un percorso immersivo alla scoperta di luoghi insoliti che potrai leggere sfogliando tra le pagine della rivista o venendoci a trovare per vivere questa esperienza 😊
Cercaci in edicola o acquista la versione digitale sul link sottostante 👇
https://sprea.it/rivista/33810-turisti-per-caso-slow-tour-n17
Uno speciale ringraziamento a Castangia per la concessione delle immagini

"Allai museo a cielo aperto" è la definizione più calzante per descrivere questo piccolo borgo di 360 anime. Le logge co...
01/06/2022

"Allai museo a cielo aperto" è la definizione più calzante per descrivere questo piccolo borgo di 360 anime. Le logge conservano ancora gli strumenti di una vita contadina non molto lontana e vivissima nei racconti dei nostri nonni. Udendo le loro parole ci sembra di poter rivivere ogni singolo momento in cui hanno utilizzato questi strumenti, dalla raccolta del lentisco per fare l’olio e la sua lavorazione, alla raccolta del foraggio, al duro lavoro per la preparazione del pane. Gli strumenti arcaici che hanno utilizzato per tantissimi anni della loro vita conservano ancora oggi fascino e stupore per la maestria e la cura con cui sono stati costruiti e conservati.
Ti abbiamo incuriosito? Se vuoi sei ancora in tempo per prenotare il tour di domani oppure contattaci per prenotare un tour quando ti è più comodo 😉

Immagina una strada con dei dolci tornanti che lievemente ti accompagnano al fondo di una valle e all'improvviso appare ...
30/05/2022

Immagina una strada con dei dolci tornanti che lievemente ti accompagnano al fondo di una valle e all'improvviso appare un piccolo borgo costeggiato da un sinuoso fiume. Le case di pietra rossa, le piazze assolate e fiabesche, una casa di legno appesa su due alberi di eucalipti, un antico ponte dalle arcate millenarie. No, non è un luogo immaginario! Allai esiste e ha una storia bellissima da raccontare.
Devi solo ve**re ad ascoltarla 😉

Cosa c'è di meglio di un aperitivo, in un luogo unico, al termine di un tour?Non perdere l'evento del 28 Maggio per vive...
22/05/2022

Cosa c'è di meglio di un aperitivo, in un luogo unico, al termine di un tour?
Non perdere l'evento del 28 Maggio per vivere un'esperienza esclusiva nel pittoresco borgo di Allai

Tutti i dettagli nel link sottostante👇
https://fb.me/e/1S1gWiGzF

Contattaci e prenota il tuo posto 😊

20/05/2022

Hai mai visitato il borgo di Allai?
Non perdere l'evento di Sabato 28 Maggio per scoprire un mondo oltre la Casa sull'Albero! 👇

Il tour avrà inizio con le millenarie arcate del Ponte Romano per poi raggiungere le suggestive piazze del centro storico che caratterizzano Allai come museo a cielo aperto, ricche di murales e di meravigliosi reperti del passato del borgo.
Ultima tappa sarà l'iconica Casa sull'Albero, dove troverai uno stuzzicante aperitivo a base di salumi, formaggi e verdure grigliate che potrai gustare sorseggiando un bicchiere di vino 🍷

Tutti dettagli al link sottostante
https://fb.me/e/1S1gWiGzF

Cosa aspetti? Scrivici!

Scopri assieme a noi l’incantevole borgo di Allai, avrai l’opportunità di conoscere le millenarie arcate del Ponte Roman...
17/05/2022

Scopri assieme a noi l’incantevole borgo di Allai, avrai l’opportunità di conoscere le millenarie arcate del Ponte Romano e le suggestive piazze del centro storico che caratterizzano Allai come museo a cielo aperto, sino a raggiungere l’iconica Casa sull’albero.
Al termine del tour, in questa affascinante location, troverai uno stuzzicante aperitivo organizzato dall’Agriturismo I Meriagus, a base di salumi, formaggi e verdure grigliate che potrai gustare sorseggiando un bicchiere di vino, all’ombra della Casa sull’albero.

Contattaci e prenota il tuo posto! 👇

Partenza ore 10:00
Durata del tour: 1 ora e 30 minuti
Costo per persona + aperitivo: €28,00
Data limite prenotazioni: 24 Maggio

Info e prenotazioni:
3201127591 - 3285811592
[email protected]

Agli inizi degli anni '80 da Putzu Mannu, sito nella Piazza dei Balli di Allai, riemersero dei reperti eccezionali. Dura...
12/05/2022

Agli inizi degli anni '80 da Putzu Mannu, sito nella Piazza dei Balli di Allai, riemersero dei reperti eccezionali. Durante la pulizia del pozzo furono rinvenute oltre cento brocche e 7000 frammenti di ceramiche in stile Oristanese, assieme a stoviglie da cucina di ceramica di Montelupo fiorentino. Le brocche esposte al museo CI.M.A sono state restituite ed esposte solo da pochi anni, dopo un restauro degli stessi.

Putzu Mannu sarà una delle tappe del tour "Tra le Vie di Allai" che si terrà Sabato 28 Maggio, al termine del quale potrai gustare un aperitivo all'ombra della Casa sull'Albero. Fai click sul link sottostante per visualizzare l'evento e scrivici per maggiori informazioni! 👇
https://www.facebook.com/events/728984034907567/

Un masso di trachite, esposto oggi nelle sale del Civico Museo di Allai, venne ritrovato nei pressi del Ponte Romano.Il ...
24/04/2022

Un masso di trachite, esposto oggi nelle sale del Civico Museo di Allai, venne ritrovato nei pressi del Ponte Romano.
Il blocco narra un fatto del 1157, quando il Giudice Barisone I diede l'incarico al maestro Giovanni Capula di ricostruire due arcate del ponte, cadute, probabilmente, in seguito alla furia del fiume.
Ancora oggi la forza dell'onda di piena è capace di stupire per la sua portata e la sua forza, riecheggiando nel silenzio del borgo.
S'unda, così chiamata in allaese, diventa così incontenibile al punto da sommergere il Ponte, testimone nei millenni dell'impeto della natura.

Scegli il nostro tour e scopri, assieme a noi, altri aspetti insoliti e affascinanti!

Nei piccoli paesi le feste sono molto sentite e si respira ancor di più che in altri periodi l’aria di tradizione. Ancor...
17/04/2022

Nei piccoli paesi le feste sono molto sentite e si respira ancor di più che in altri periodi l’aria di tradizione. Ancora in tante abitazioni si prepara il pane fatto in casa con la semola e il lievito madre che viene cotto nei forni a legna. Le ricette, tramandate da madre in figlia, si presentano quasi come un rituale e in passato erano addirittura accompagnate dai Brebos, preghiere in lingua sarda a cui veniva “assegnato” il potere di far procedere tutto per il verso giusto. Ogni gesto conservava esperienza e tanta pazienza. La pratica era preceduta da un lungo periodo di osservazione di chi era più esperto e solo successivamente veniva concesso di mettere le mani in pasta. Le preparazioni come quella del pane e dei dolci, infatti, richiedono molta cura e attenzione ed ogni variabile può compromettere la buona riuscita. Questi dolci non dovevano essere solo buoni ma anche belli, dato che venivano e vengono, ancora oggi, regalati anche ad amici e familiari. Il dolce di Pasqua per eccellenza è la formagella che ad Allai prende il nome di Pardula. In altre località della Sardegna e in campidano i nomi più diffusi sono Padrula o Casadinas. Dalla ricerca che abbiamo compiuto, l’antropologa Claudia Zedda ci svela qualche curiosità poco nota.
Sembra che Pardula derivi dal latino Quadrula, nome dato per via della sua forma quadrata che si ottiene pizzicando la pasta in quattro lati formando dei becchi. Proprio quest’ultimi, che servono per formare una sorta di cestino che trattiene il ripieno, ricordano is pitziccorrus (punte) che decorano alcuni pani tradizionali sardi; le forme appuntite venivano ritenute protettive e in grado di cancellare il malocchio ed è probabile che questo dolce dotato di molti cornetti, fosse inteso un tempo come di buon auspicio e di buona fortuna. In Sardegna quando una donna è florida e abbondante si usa dire “Parisi una Pardula” che significa “ Sembri una Pardula”.
Noi vi abbiamo raccontato il nostro dolce Pasquale tradizionale, scriveteci nei commenti quello vostro e qualche curiosità!

Ripercorrendo a ritroso il passato della nostra Isola, giungiamo all'età del Rame, per assistere ad un altro periodo pro...
13/04/2022

Ripercorrendo a ritroso il passato della nostra Isola, giungiamo all'età del Rame, per assistere ad un altro periodo prolifico anche per il territorio di Allai.
I culti politeisti e naturalisti professati sin dal Neolitico trovano esempio nel culto della Dea Madre, divinità femminile primordiale, rinvenibile in forme molto diversificate anche in altre culture, civiltà e popolazioni del mondo. Il culto della Dea Madre non si riferiva solamente al ciclo di vita degli uomini, ma al più generale ciclo di vita della natura.
I reperti rinvenuti nel territorio allaese ci raccontano che i suoi altipiani si sono fatti testimoni di questi culti: ne è esempio un bellissimo esemplare di statua menhir femminile con i seni in rilievo, rinvenuto alla base di un muretto a secco nell'altopiano di Lodduo.

Un volto scolpito nella pietra e una corona o un copricapo asportato volontariamente, forse a volerne svilire il ruolo c...
08/04/2022

Un volto scolpito nella pietra e una corona o un copricapo asportato volontariamente, forse a volerne svilire il ruolo che un tempo ricopriva questo personaggio.
Questo reperto ci riporta probabilmente allo scorso millennio, quando la Sardegna era divisa in 4 regni e il territorio di Allai faceva parte del Giudicato di Arborea.
Si pensa, infatti, che l'effige riproponga il volto di un Giudice o Judex, per la sua somiglianza con un altro esemplare rinvenuto nella Chiesa di San Pietro a Villamar. Altre testimonianze di Giudici con corona sono riscontrabili nella Chiesa di San Gavino Martire a San Gavino, per cui viene spontaneo chiedersi, perché il copricapo di questa figura è stato abbattuto?
È ipotizzabile che, alla conquista finale della Sardegna da parte della corona d'Aragona nel 1420, le tracce del precedente regno venissero cancellate, come a svilire, quindi, il vecchio potere.

Il culto dei morti al tempo dei romani ha degli aspetti molto differenti da quelli odierni e non si può raccontare in po...
30/03/2022

Il culto dei morti al tempo dei romani ha degli aspetti molto differenti da quelli odierni e non si può raccontare in poche righe, dovendo inoltre evidenziare le differenze in base al ceto sociale. Abbiamo però selezionato alcuni aspetti che ci sono sembrati più curiosi:
- Secondo la concezione più diffusa dell’epoca i morti dimoravano sotto terra oppure nei pressi della sepoltura, per questo motivo si organizzavano dei banchetti tramite il quale poterli nutrire. Venivano, così, praticati dei fori o delle tubature in modo che le offerte potessero arrivare all’interno del sepolcro, come nel caso delle tombe a cupa presenti nel fossato di Su Murru Mannu, a Tharros (vedi foto);
- Quando il malato stava per spirare lo si metteva a contatto con la nuda terra e il maschio più anziano della famiglia aveva il compito di chiudere gli occhi al morente e raccoglierne l’ultimo alito vitale.
- Una volta lavato il corpo veniva cosparso di unguenti e preparato per la pubblica esposizione che durava un giorno se il defunto era povero e nove giorni qualora si trattasse di una persona importante.
- Anche il corteo funebre era differente in base al ceto sociale, svolgendosi di notte nel caso di persone povere o bambini, mentre nel caso di persone aristocratiche veniva celebrato di giorno e con particolare solennità.

Ti piacerebbe scoprire quali riti romani sono giunti sino a noi? Contattaci e partecipa al nostro tour!

Di recente, abbiamo parlato della stele funeraria di Iulia Helpis, morta a 91 anni a Pranu Olisa, nel I secolo d.C. Un a...
26/03/2022

Di recente, abbiamo parlato della stele funeraria di Iulia Helpis, morta a 91 anni a Pranu Olisa, nel I secolo d.C.
Un altro reperto eccezionale, conservato presso il Civico Museo di Allai, è rappresentato dal cippo funerario a capanna realizzato in trachite e distante poche centinaia di metri dal precedente. Questa tipologia di segnacoli funebri si ritrova, ad oggi, esclusivamente nell'alto oristanese e, per quanto sia evidente una frattura del pezzo, è chiaro che riprenda le forme di un'abitazione.
La sepoltura, realizzata su commissione della moglie Kara, appartiene ad un uomo, morto a 35 anni e 1 giorno, recante il nome locale di Gocaras Nercaunis. Questo ed altri tipi di cippi rappresentano una commistione tra maestranze locali e nuovi modelli tipologici propri del mondo romano.

Noi siamo rimaste colpite dai riti funebri di quest'epoca. Ti piacerebbe leggere un post a riguardo? Scrivici nei commenti!

Una bella giornata di inizio primavera ci ha accolte al pozzo sacro di Santa Cristina, per godere di un evento affascina...
24/03/2022

Una bella giornata di inizio primavera ci ha accolte al pozzo sacro di Santa Cristina, per godere di un evento affascinante, atteso da tantissimi.
Sono i giorni dell'equinozio di primavera, dal latino Aequa-nox ossia 'notte uguale', a indicare (come quello d'autunno) che il giorno e la notte hanno la stessa durata.
Qui a Santa Cristina, i raggi del sole discendono il vano scale, illuminano perfettamente il fondo del pozzo e, toccando l'acqua, proiettano nella camera a tholos l'immagine capovolta di chi percorre quei millenari gradini..

E tu, hai mai assistito a questo magico fenomeno?

Custode di luoghi immersi nel silenzio..Il Petroglifo dell'omino orante, in località Pranu Olisa, AllaiVuoi conoscere qu...
10/03/2022

Custode di luoghi immersi nel silenzio..
Il Petroglifo dell'omino orante, in località Pranu Olisa, Allai

Vuoi conoscere questo luogo e i numerosi siti archeologici dell'altipiano di Pranu Olisa? Contattaci per prenotare un tour!

Tra gli straordinari reperti rinvenuti in territorio di Allai, particolare attenzione va dedicata ad una stele sepolcral...
01/03/2022

Tra gli straordinari reperti rinvenuti in territorio di Allai, particolare attenzione va dedicata ad una stele sepolcrale ritrovata nel pressi del Nuraghe Sa Pala 'e Sa Cresia, nell'altipiano di Pranu Olisa.

Una lastra in marmo risalente al I secolo d.C. ci parla di una donna, Iulia Helpis, morta incredibilmente a 91 anni, in un periodo in cui l'età media si aggirava sui 40 anni. Liberata dalla sua condizione di servitù dal patrono Caius Iulius Agathangelus, che le dedicò il monumento per i suoi servigi, Iulia Helpis rappresenta una bellissima testimonianza di longevità di 2000 anni fa.

Vuoi conoscere il territorio in cui è stato ritrovato questo monumento? Contattaci per prenotare un tour! 🙂

Foto e disegno di Cossu, tratto da "Geografia epigrafica delle aree interne della Provincia Sardinia"

25/02/2022

Costruito sul margine dell'altopiano di Pranu Olisa che volge il suo sguardo a nord, il Nuraghe Sa Pala 'e Sa Cresia domina la vallata sottostante dove scorre il Rio Massari e il territorio ricco di risorse dell'altopiano stesso, comunicando coi vicini Nuraghi di Arasseda e Pranu Olisa.

I numerosi reperti, rinvenuti attorno al nuraghe, ci parlano di un territorio intensamente sfruttato anche dai Romani, sia come abitato, come testimoniano le ceramiche da cucina, che come necropoli. Tra le diverse tombe ritrovate, una spicca per importanza.. nel prossimo post vi sveleremo qualcosa in più 😉

Immergiti nell'altopiano per viaggiare nel tempo, contattaci per prenotare un tour!

Grazie a MimmoManDrone per le riprese ❤️

22/02/2022

Uno scatto dall'alto dell'altipiano di Pranu Olisa, ad Allai, ci permette di avere una visione privilegiata sulla località di Arasseda. Si individuano tre siti importanti a poca distanza l'uno dall'altro: il Nuraghe Arasseda da cui provengono 16 statue menhir, la cava di probabile estrazione delle statue, utilizzata anche in seguito per il Nuraghe stesso, e la Domus de Janas di Sa Cisterra. Proprio la presenza delle statue menhir e del singolare ipogeo di Sa Cisterra farebbe pensare alla località come a una sorta di santuario all'aperto, un luogo di ritrovo per esigenze connesse al sacro.
Nonostante il forte vento, nella giornata di ieri ci siamo immerse nell'altipiano in compagnia di due colleghi del Menhir Museum - Museo della Statuaria Preistorica in Sardegna di Laconi che hanno, così, avuto modo di scoprire il territorio da cui provengono le 3 statue menhir esposte nel museo dedicato alla statuaria preistorica.

Vorresti scoprire questi luoghi ricchi di storia? Contattaci per prenotare un tour!

Ringraziamo Nicola Castangia per lo scatto del Nuraghe Arasseda e della Statua Menhir
Ringraziamo Maurizio Cossu per gli scatti dall’alto dell’altipiano e dell’ipogeo di Sa Cisterra

Mara, grande passione verso la cucina e verso le tradizioni della sua terra, ti farà scoprire una S

“AB MLIII” ossia 1053 è la data incisa sotto l’arcata medievale del Ponte Romano di Allai, che vide un ampliamento a dis...
12/02/2022

“AB MLIII” ossia 1053 è la data incisa sotto l’arcata medievale del Ponte Romano di Allai, che vide un ampliamento a distanza di un millennio dalla sua prima edificazione. L’anno ci riporta al Medioevo sardo, quando il Regno di Arborea, di cui facevamo parte, era governato dal Giudice Torchitorio Barisone de Lacon Gunale. Ritroviamo la stessa data incisa all’entrata del Castello Medievale di Laconi, è forse ipotizzabile che il Regno stesse attraversando un periodo di sviluppo economico testimoniato dalla costruzione di nuove strutture?

Con piacere, ricondividiamo con voi l'articolo sull'esperienza vissuta ad Allai del blog My Bodhi JourneyGrazie ad Eleon...
09/02/2022

Con piacere, ricondividiamo con voi l'articolo sull'esperienza vissuta ad Allai del blog My Bodhi Journey
Grazie ad Eleonora per le emozioni che ha raccontato e trasmesso in questo articolo ❤️
Buona lettura 😍👇
https://www.mybodhijourney.com/2022/02/08/allai-lungo-la-via-dei-viaggianti/

Sapevi che ad Allai si trova la prima casa sull'albero pubblica d'Italia? Con Allaiexperience andiamo alla scoperta del cammino dei viaggianti

Alla ricerca di siti della nostra Isola da visitare, ci siamo dirette verso Sedilo per scoprire il Parco archeologico di...
31/01/2022

Alla ricerca di siti della nostra Isola da visitare, ci siamo dirette verso Sedilo per scoprire il Parco archeologico di Iloi, situato sull'altipiano basaltico che si affaccia sulla valle del fiume Tirso.
Un sito che ha visto il susseguirsi di varie civiltà nel corso dei millenni e che consta di una necropoli di ben 33 domus de janas, due tombe dei giganti e un imponente nuraghe complesso con villaggio circostante che di estendeva per circa 2 ettari.
L'area archeologica di Iloi sorprende non solo per la buona conservazione dei siti ma, soprattutto, per il susseguirsi di culture che hanno vissuto quel luogo, lasciando impronte differenti del proprio passaggio.

Che suono ha il silenzio?Noi possiamo sentirlo nel nostro posto speciale 🍃🌳
28/01/2022

Che suono ha il silenzio?
Noi possiamo sentirlo nel nostro posto speciale 🍃🌳

24/01/2022

Approfittando del tiepido sole di Gennaio, ci siamo messe in viaggio per raggiungere il sito di Santa Cristina di Paulilatino, a meno di mezz’ora da Allai.
Il pozzo sacro, che prende il nome dal novenario adiacente dedicato alla Santa, rappresenta un esempio spettacolare di architettura nuragica risalente al 1200 a.C.
Assimilabile all’organo genitale femminile e legato al culto dell’acqua, il pozzo consta di 25 gradini in basalto che conducono alla fonte sorgiva: l’acqua e le sue proprietà medicamentose rendevano il sito un luogo di incontro di genti nuragiche, testimoniato anche dalle strutture circostanti.
Il Nuraghe di Santa Cristina e il suo villaggio distano solamente 200 metri dal pozzo. Elementi successivi, di epoca romana e medievale, testimoniano il permeare della sacralità del luogo anche dopo millenni dalla sua edificazione.
Santa Cristina è, a nostro avviso, uno di quei posti da vedere almeno una volta nella vita. Nonostante conoscessimo già il sito, anche questa volta ci siamo lasciate sorprendere dai racconti di chi in prima persona ha partecipato agli scavi, apprendendo altri segreti. Non fate l'errore di visitarlo senza guida!

L'area archeologica di Pranu Olisa ci permette, grazie ai suoi numerosi siti, di fare un focus sul culto legato alla fer...
19/01/2022

L'area archeologica di Pranu Olisa ci permette, grazie ai suoi numerosi siti, di fare un focus sul culto legato alla fertilità. Nel nostro ultimo post abbiamo affrontato l'argomento grazie al sito di Sa Cisterra, oggi vi parliamo di un sito a pochissimi passi da essa.
In località Arasseda dove oggi sorge l'omonimo Nuraghe, vennero ritrovate 16 statue preistoriche risalenti all'età del Rame. Alcune di queste statue menhir si contraddistinguono per la presenza di una cornice, al cui centro spicca la raffigurazione di seme. Questa affascinante rappresentazione, contestualizzata al luogo di ritrovamento, è probabilmente simbologia della vita che nasce, protetta all'interno di un grembo materno.
Sono tanti i segreti che si celano dietro a questi luoghi. Potrai scoprirli assieme a noi, prenotando l'escursione "Lungo la via dei Viaggianti".👇
https://www.allaiexperience.com/lungo-la-via-dei-viaggianti

Foto di Nicola Castangia

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